Openpolis - Argomento: l'aquila capoluogo d'abruzzohttps://www.openpolis.it/2011-07-22T00:00:00ZMaurizio ACERBO: APPENNINO SOTTO ATTACCO. SMASCHERIAMO IL "PROTOCOLLO DI GIANNI LETTA"2011-07-22T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it590237Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Abruzzo (Gruppo: Rifondazione comunista - Sinistra europea) - Consigliere Consiglio Comunale Pescara (PE) (Lista di elezione: PRC) <br/><br/><br />
Oggi a Pescara conferenza stampa per smascherare il "Protocollo Letta". Il “Protocollo Letta” attacca la natura del Parco Nazionale del Gran Sasso e Parco Regionale Sirente Velino.
<p>L’altolà del Ministero dell’Ambiente, i vincoli ambientali e legali, lo scenario alternativo.
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Progetti megalomani e milionari con grandi sprechi di risorse, Italia a rischio procedura di infrazione europea.
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Mentre gli amministratori regionali, alcuni sindaci del cratere, sostenuti dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta, hanno annunciano progetti che, ignorando i vincoli ambientali incidono irreparabilmente sulle ricchezze ecologiche delle aree di maggior pregio ambientale della Regione, Associazioni Ambientaliste, movimenti politici, sindacati e comitati di cittadini lanciano una serie di azioni coordinate per contrastare i progetti programmati e delineare uno scenario alternativo di sviluppo duraturo e valorizzazione delle risorse naturali.
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Forti e concrete sono le alternative possibili per un territorio già colpito dal terremoto e che ha bisogno di proposte serie e non di visionari e faraonici progetti di sperpero di fondi pubblici, che ne compromettano irrimediabilmente le risorse ambientali.
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Lo stesso Ministero dell’Ambiente, in una recente ed esaustiva nota di risposta alle richieste di alcune Associazioni Ambientaliste, ammonisce la Regione Abruzzo e agli Enti Parco interessati, allertando nel contempo la Commissione Europea: secondo il Ministero, nessuna nuova opera può essere autorizzata in deroga alle norme in vigore su Valutazione di Impatto Ambientale, VAS e Valutazione d’Incidenza, giacchè i territori coinvolti sono tutti compresi nella Rete UE Natura 2000.
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Sono in corso di predisposizione, a cura di esperti del mondo scientifico ed accademico, dettagliate e concrete linee guida per la tutela e valorizzazione delle risorse ecologiche dell’area aquilana. Una proposta per il turismo e l’economia montana basata sulle migliori conoscenze scientifiche disponibili, che permetta di conservare la qualità delle risorse naturali all’interno di un’offerta turistica, senza sprechi di risorse economiche ed ambientali e senza sottrarre risorse alla ricostruzione.
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Molti i progetti, devastanti e anacronistici, presentati lo scorso febbraio con il Protocollo d’Intesa sottoscritto a Roma, a Palazzo Chigi, il 17 febbraio 2011, con grande enfasi. Si tratta di progetti già visti, tirati fuori da vecchi cassetti, a scapito della biodiversità e del paesaggio di zone di particolare pregio del territorio aquilano.
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Devastanti perché prevedono prioritariamente la modifica permanente del territorio con infrastrutture sciistiche, funiviarie, campi da golf, lottizzazioni nel cuore del sistema delle aree protette dell’Appennino, in aree ricchissime di biodiversità e risorse ecologiche e per questo ricadenti in zone SIC e ZPS, ai sensi di Direttive Comunitarie, e pertanto sottoposte a rigorosa tutela da parte dell’Unione Europea. Nessuna considerazione, neanche un accenno alla tutela delle specie animali e vegetali, nonché degli habitat di importanza comunitaria.
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Anacronistici perché in tali progetti non vi è alcuna novità o analisi delle reali condizioni ed esigenze del territorio, ma solo vecchi progetti più volte bloccati e che oggi si vuole far approvare con procedure di urgenza.
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Il Protocollo, pur delineando in premessa, una serie di azioni per la valorizzazione ambientale e agrosilvopastorale, di fatto, poi, nella declinazione programmatico-finanziaria del documento, non fa altro che proporre solo lottizzazioni residenziali, ampliamenti della rete viaria, infrastrutture sciistiche e campi da golf.
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Il cemento ed il movimento terra sono, di fatto, l’unico motore dell’intesa: essa sembra unicamente rivolta a sottrarre risorse programmatiche, alla più urgente necessità di ricostruzione dei Centri storici. Interventi devastanti, a forte impatto ambientale e paesaggistico, sono ancora una volta riproposti come volano di ripresa dell’economia delle aree interne.<br />
Le proposte non sembrano neanche rispondere alle reali necessità di lavoro del territorio.
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<b>LE CRITICITÀ RILEVATE</b>
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Le ipotesi di “sviluppo” delineate nel Protocollo appaiono in palese contrasto con il quadro programmatico e pianificatorio vigente a tutti i livelli istituzionali: dalla Legge 394/91 (Legge quadro sui Parchi) ai Decreti istitutivi delle aree protette, dalla Regione alle Provincie ed agli stessi strumenti urbanistici comunali. Tutti gli interventi, ancorché appena delineati, sono in palese contrasto con gli strumenti vigenti; per il loro devastante impatto abbisognano, inoltre, di una Valutazione Ambientale Strategica (VAS) preliminare.
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Molti sono gli interventi dati per “cantierabili” che non sono stati sottoposti a nessuna verifica tecnico-ambientale specifica, come ad esempio il collegamento sciistico tra le stazioni invernali di Ovindoli e Campo Felice, nel Parco Regionele Sirente Velino o la “Cittadella della Montagna” che si vuole far nascere in pieno Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
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A rischio sarebbero ambienti di importanza prioritaria, specie di fauna e di flora particolarmente protette a livello nazionale e comunitario nonchè i corridoi ecologici di grande importanza per alcune specie di animali particolarmente protetti, tra cui, prima di tutto, l’orso bruno marsicano, a causa di interventi in evidente contrasto anche con le raccomandazioni del PATOM (Piano di Azione per la Tutela dell’Orso Marsicano) approvato e reso esecutivo dalla Regione con DGR n.469 del 14.6.2010.
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Alcuni interventi, come i campi da golf in quota, sono stati più volte bocciati perché incompatibili con la vocazione ambientale dei luoghi e palesemente distruttivi delle unicità floristiche e faunistiche presenti sugli altopiani delle Rocche e di Piani di Pezza.
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Il Protocollo delinea uno sviluppo che privilegia pochi comuni, senza prendere in considerazione una piattaforma diffusa di interventi ordinari, più moderati e rispondenti al rilancio ed all’incentivazione di quelle poche “resistenze produttive” sopravvissute e alla ripartenza di iniziative autoctone.
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I progetti, se realizzati, comporterebbero la cancellazione dei valori ambientali e paesistici grazie ai quali l’Abruzzo è stato definito la Regione dei Parchi e che costituiscono, se correttamente gestiti, la principale risorsa economica di questi territori, come testimoniano i dati del IX Rapporto sul turismo natura, elaborato dall’Osservatorio Ecotur (Chieti, maggio 2011), che vede i parchi e le aree protette come il segmento più rappresentativo del turismo natura in Italia. Intercettare segmenti di domanda turistica in espansione (turismo verde), abbandonando il miraggio della “monocoltura” dello sci è l’unica alternativa praticabile.
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Non sono considerati gli studi sui cambiamenti climatici e i loro effetti, per i prossimi anni, sul manto nevoso (sempre più scarso nella prima parte della stagione invernale), né sulle già scarse riserve idriche. L’acqua, in montagna, è bene indispensabile alla sopravvivenza delle attività agro-silvo-pastorali, nonché dei fragili e delicati ecosistemi montani, e non può essere dirottata su campi da golf e impianti di innevamento artificiale.
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Inoltre, a fronte dell’enorme costo energetico e ambientale dell’innevamento artificiale, non è comunque garantito che l’ampliamento del demanio sciabile produca effetti benefici al turismo dell’area. In Italia, il numero degli sciatori ha subito un netto calo tra il 1997 ed il 2004 con una diminuzione del 24%.
Il Protocollo appare perciò non rispondente alle sue stesse premesse, velleitario per i contenuti e le proposte avanzate e illegittimo per le forme e le procedure ipotizzate.
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Mentre è fin troppo chiaro che i costi degli interventi ricadrebbero sugli Enti pubblici, con fondi sottratti al rilancio economico di tutto il cratere, non è stata fatta nessuna considerazione sulla praticabilità economico-ambientale degli interventi. Il Protocollo è privo di qualsiasi analisi economica a favore del modello di sviluppo individuato, mentre ve ne sono decine che dimostrano, al contrario, che si tratta di un’impresa fallimentare.
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Pescara, 22.07.2011
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Firmato<br />
ALTURA Abruzzo - CGIL Abruzzo - Circolo Valorizzazione Terre Pubbliche – Comitato acqua pubblica - Comitatus Aquilanus - Fare Verde onlus - Forum Ambiente e Territorio Sinistra Ecologia e Libertà - Gruppo Naturalisti Rosciolo - Italia Nostra Abruzzo - LIPU Abruzzo - Mountain Wilderness Abruzzo - ProNatura Abruzzo - Rifondazione Comunista - WWF Abruzzo <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.controlacrisi.org/joomla/index.php?view=article&catid=34&id=16411&tmpl=component&print=1&layout=default&page=&option=com_content&Itemid=68">controlacrisi.org</a>MICHELE FINA: Presetazione Esecutivo Provinciale2008-05-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it381977Alla data della dichiarazione: Assessore Provincia L'Aquila (Partito: PD) <br/><br/>Completata definitivamente la fase di organizzazione del Pd provinciale con la costituzione del Coordinamento Esecutivo Provinciale, organo di nomina del Segretario Michele Fina, chiamato ad attuare l’indirizzo politico del partito e ripartire e compiti tematici. Si tratta di Carrara Antonio (Coordinatore), Renato Gentile Bonifacio, Di Masci Bruno, Iannamorelli Antonio, Di Benedetto Mimmo, Ranieri Fabio, Salem Alì, Angelini Luca, Bruno Giovanni, Di Stefano Piero, Di Marzio Oriana, Ximenes Annamaria, Andreola Vanna, D’Ascanio Paola, Pistoia Maria Antonietta, Brancadoro Cristina, Graziani Maria Pia, Ruggeri Patrizia, Venditti Pino, D’Urbano Enzo, Tedeschi Gianfranco, Tinarelli Carlo, Felli Ezio, Santilli Giovanni, De Santis Flavia, Nanni Monia, Contestabile Annalisa, Scioli Erminia, Tarquini Luigia, Ianni Annarita. Invitati permanenti Nicola Pisegna Orlando (Presidente coordinamento istituzionale) e Giovanni Anastasio (Capogruppo al Consiglio Provinciale). Infine, Giuseppe Soccorsi, Pandoli Filippo e D’Amore Liborio saranno i responsabili delle Politiche Organizzative e Gino Milani, Filadelfio Manasseri e Vittorio Sconci della Conferenza di Programma del PD. “E’ il luogo – dice il Segretario Provinciale Michele Fina a margine della prima riunione – dove convergono riflessioni politiche ed azioni. Non una fabbrica di oggetti superflui, ma il laboratorio di progetti utili e concreti.” L’Esecutivo, quasi al completo, rispetterà appieno il principio dell'equilibrio di genere e si dividerà per conoscenze e competenze in Forum Tematici. “Credo fortemente – aggiunge Fina – in una leadership plurale e nella collegialità delle scelte, punti importanti per un partito grande e complesso come il nostro. In più, per cambiare la marcia di questo partito – dice ancora Fina – e segnare il giusto grado di discontinuità e di innovazione ho già costituito un Ufficio di Segreteria con dieci volti nuovi ed energie fresche. In modo complementare, il Coordinamento Esecutivo chiama al lavoro le tante e diverse sensibilità e le tante esperienze di cui il Partito Democratico è dotato. Il principio dunque è unire e non dividere, coinvolgere e non escludere, innovare davvero e non inventare”. Per quanto riguarda i Forum tematici, si va dalla Sanità ai Servizi Pubblici Locali, dalla Giustizia alla Cultura, dal Lavoro all’Associazionismo. Senza trascurare le Pari Opportunità, le Politiche di Quartiere e gli Eventi. “Lo spirito dei Forum - dice ancora il Segretario - è quello di vestire i panni del cittadino, cercando di capire le sue reali esigenze e trovando soluzioni pratiche ai problemi”. Ogni componente dell’Esecutivo sarà inoltre referente dei Collegi provinciali (24 sono i Collegi in Provincia dell’Aquila) e costituirà il Coordinamento di Collegio composto dai Coordinatori di Circolo, Delegati provinciali e Amministratori comunali, provinciali e regionali del Collegio stesso. “Questo – aggiunge il Segretario – serve a stabilire una sintonia tra territorio, partito ed Istituzioni in vista delle prossime elezioni, per fare il punto di quanto fatto e selezionare le candidature”. Proprio in relazione alle elezioni l’Esecutivo ha già impostato il lavoro dei prossimi giorni: Luca Angelini con una delegazione di partito ha il compito di definire un calendario di incontri con gli altri partiti per stabilire collaborazioni e cercare i punti di condivisione rispetto alle prossime competizioni elettorali, provinciali e comunali. “La nostra stella polare – conclude Fina –
è il progetto di governo. Non ci precludiamo alleanze che, anzi, ricercheremo con convinzione e disponibilità. Ma il tutto sarà subordinato ad un progetto comune e non alla sola necessità di vincere”. Proprio il programma è stato l'argomento principale della riunione che ha deciso di procedere subito all'elaborazione di un'analisi approfondita delle più importanti cose fatte dal Governo regionale e provinciale e dalle amministrazioni locali. Le informazioni saranno oggetto di una campagna di 24 iniziative nel territorio. Assemblee di confronto dalle quali raccogliere soprattutto suggerimenti per il completamento ed il rilancio dei programmi di governo. A questo “Viaggio di informazione ed ascolto” sarà associata la convocazione a breve di tre forum:
“Servizi pubblici locali” con tutti gli amministratori del Pd per definire una posizione comune sul riordino della gestione di acqua e rifiuti;
“Salute” con tutti gli operatori della sanità, le associazioni di volontariato e quelle dei pazienti; “Lavoro e sviluppo” con le rappresentanze di categoria e sindacali, i lavoratori e le imprese.
<br/>fonte: <a href="http://www.partitodemocraticoaq.it">Sito Partito Provinciale</a>Antonio VERINI: L'Aquila Capoluogo, il progetto è pronto2008-05-19T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it355918Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Abruzzo (Lista di elezione: DL) <br/><br/>La sub commissione ha concluso i suoi lavori. Il progetto di legge per L’Aquila Capoluogo è pronto. Prevedo tempi celeri per l’approvazione in Commissione ed in Consiglio, se la maggioranza non farà mancare il numero legale.
La sub commissione creata per la redazione della legge speciale per L’Aquila ha concluso il lavoro in tempi particolarmente brevi, ed ha fuso in unico elaborato le due proposte presentate nei mesi scorsi sull’argomento. Ringrazio quindi i consiglieri membri per l’impegno profuso, ed in particolare il concreto attivismo di Camillo D’Alessandro, firmatario di uno dei due progetti per L’Aquila.
Nel merito la legge intende affermare lo sviluppo dell’Aquila e delle aree interne come obiettivo strategico della regione e, quindi, ripristinare per L’Aquila lo status di città Capoluogo della Regione Abruzzo<br/>fonte: <a href="http://www.ilcapoluogo.it/news.php?extend.15364">ilcapoluogo.it</a>