Openpolis - Argomento: tramhttps://www.openpolis.it/2011-03-11T00:00:00ZMassimo Bugani: L'odissea del civis continua2011-03-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it559631<br />
"Direi che è evidente il timore degli esperti ed è sempre più lampante il fatto che questo tram su gomma è nato morto e senza le opportune verifiche in fase progettuale. Un vero scandalo.
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Intanto i lavori continuano senza sosta e alla fine della fiera la procura si dovrà prendere una grande responsabilità. Se daranno l'ok immagino che poi in procura inizieranno a vivere a dita incrociate, nella speranza quotidiana che non si verifichino incidenti gravi. Se non daranno l'ok sapranno che una città già in ginocchio come Bologna dovrà sobbarcarsi pure i costi di disfacimento della struttura, il pagamento delle penali e la modifica dei CIVIS in normalissimi filobus.
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Non dimentichiamoci mai di ricordare i nomi dei responsabili di questa follia: il padre biologico (la giunta Guazzaloca) e il padre adottivo (la giunta Cofferati).
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<b>Il movimento 5 stelle</b> si batterà affinché questi 2 signori e i partiti che li hanno appoggiati risarciscano Bologna per l'enorme danno procurato.
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Ricordiamo a tutti i bolognesi che il PEOPLE MOVER si può ancora fermare e che il prossimo sindaco di Bologna sarà fondamentale per non far andare avanti un'altra struttura inutile e costosissima."<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/bologna/2011/03/lodissea-del-civis-continua.html">beppegrillo.it</a>ANTONIO STIFANELLI: «Il tram a Venezia non potrà arrivare prima del 2015, ma personalmente ritengo più possibile il 2018»2009-11-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it418891<br />
C’è un anno di tempo, per cercare l’accordo. Ma la «baruffa» è di quelle con il botto: dal 1 gennaio 2011, Atcv potrebbe non potersi fermare più ad alcun pontile, non avere cantieri e officine, né pensiline bus.
<p>Pmv - società proprietaria degli impianti - ha, infatti, disdettato la concessione che la lega ad Actv per tutto il 2010: vuole l’aggiornamento del canone d’affitto, fermo dal 2003 a 3,2 milioni di euro.
<p> «Non siamo disposti a chiudere in passivo per responsabilità non nostre», ha detto ieri ai consiglieri comunali Antonio Stifanelli, presidente di Pvm, «non solo il canone è bloccato da 6 anni, ma dal 2004 è stata messa in carico a Pmv - senza alcun aumento - la manutenzione straordinaria degli impianti: circa 1,2 milioni l’anno.
<p> Chiuderemo il 2009 con qualche migliaio di euro di attivo per un contenzioso che abbiamo vinto sugli interessi bancari, ma nel 2010 o sospendiamo la manutenzione e se si rompe un pontile lo chiudiamo, oppure, dovremo indebitarci: non intendo lasciare conti in rosso a chi verrà dopo di me. C’è un anno per accordarsi con Actv».
<p> Molte le informazioni fornite ieri da Stifanelli nel corso dell’audizione. Nuova fermata Zattere. Il Comune ha chiesto - e Pmv realizzato - un progetto di fattibilità per una nuova fermata di Giracittà a Santo Spirito, tra le Zattere e Punta della Salute, al servizio del Polo museale: «Il Comune deve ora dirci cosa intende fare».
<p> Tram 2015: forse. «Il tram a Venezia non potrà arrivare prima del 2015, ma personalmente ritengo più possibile il 2018», osserva Stifanelli, «questo perché Veneto Strade deve ancora procedere alla bonifica dell’area dove dovrà sorgere il nuovo cavalcavia a San Giuliano e l’Ati è ferma: ritengo che i lavori non debbano partire prima che siano chiari i tempi della bonifica, poi binari e cavalcavia potranno procedere parallelamente».
<p>E il capolinea di questa tratta Venezia-Mestre da 160 milioni? «Quello autorizzato da progetto sinora è a piazzale Roma», risponde il presidente Pvm, «personalmente penso che, via Cittadella della Giustizia, dovrebbe raggiungere Santa Marta e San Basilio».
<p>Lavori in corso. A Natale saranno completati i lavori del nuovo mega-pontile della Pietà, che dal Bacino «oscura» la chiesa. A primavera sarà pronto il nuovo pontile di San Marco-Giardinetti reali, ormeggio dei motobattelli foranei che prenderanno il posto delle motonavi, in una linea che - in prospettiva - collegherà Lido al Tronchetto. Sarà, invece, un’altra estate di passione per bagnanti e residenti al Lido: i lavori del nuovo terminal saranno conclusi a fine estate.
<p> Ancora polemica. Stiffanelli critica non solo Actv, ma anche con il Comune, che non ha affidato a Pmv tutti i lavori in materia di «trasporti». «Non condivido che il Comune abbia deciso di far realizzare ad Actv il suo nuovo cantiere al Tronchetto», dice, «così come ha fatto con Asm per il people mover: è una distorsione della concorrenza che i beneficiari di quei beni li realizzino e poi stabiliscano loro stessi i canoni d’uso». <br />
<br/>fonte: <a href="http://ricerca.gelocal.it/nuovavenezia/archivio/nuovavenezia/2009/11/13/VM4PO_VM401.html">La Nuova di Venezia e Mestre - Roberta De Rossi</a>ENRICO MINGARDI: Mobilità a Mestre. «Capisco i problemi dei commercianti ma la città sconta anni di ritardi».2009-03-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it390580Alla data della dichiarazione: Assessore Comune Venezia (VE)<br/><br/><br />
I commercianti bocciano il Comune, ma l’amministrazione si difende con le unghie.<br />
Botta e risposta tra le parti, l’altra sera al “Candiani”, durante una vibrante assemblea di Confesercenti col prosindaco Michele Mognato e l’assessore alla Mobilità Enrico Mingardi. Si doveva parlare dei progetti che già stanno cambiando o che nel futuro cambieranno il volto della città, ma una parte degli operatori ha colto la palla al balzo per attaccare le scelte strategiche della Giunta, specie per quel che riguarda il centro.<br />
«Mestre sta diventando una riserva indiana» ha attaccato Susanna Zannini; «Mestre sta morendo, è un deserto dei tartari» le ha fatto eco, a ruota, Antonio Marzato. E giù gli applausi della platea che ha sottoposto <b>Mognato e Mingardi</b> a un fuoco di fila. <br />
«Piazza Ferretto la sera è deserta e buia»; «Parlate di riqualificazione ma vedete via Poerio com’è ridotta?»; «In centro non viene più nessuno, qui si rischia di chiudere»; «Manca la manutenzione delle vie e dei marciapiedi»; «Il decoro urbano peggiora», sono state le critiche più ricorrenti, senza tralasciare, naturalmente, i lavori del tram: «I cantieri – ha detto il segretario dell’associazione di categoria Maurizio Franceschi – stanno procurando enormi disagi alle attività. Chiediamo che finché durano i lavori siano abolite le zone a traffico limitato, di modo da migliorare la viabilità cittadina».
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Richiesta respinta da <b>Mingardi</b> che ha parato i colpi replicando con decisione. «Non è possibile, perché se abolissimo le ztl torneremmo indietro di 20 anni – ha spiegato –. Capisco i vostri problemi e le lamentele e sono il primo a credere che se si potesse bisognerebbe indennizzare la perdita dei guadagni, ma non si può non riconoscere che la città sconta anni di ritardi e gli interventi non sono rinviabili e però se anziché chiudere una strada per 300 metri la chiudessi per 30, servirebbe il triplo del tempo».
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I titolari e i gestori dei negozi hanno paura di dover presto abbassare le saracinesche complice la grave crisi economica e hanno chiesto all’amministrazione di vivacizzare il centro rendendolo più accessibile alle auto con la realizzazione di nuovi parcheggi. «Nel giro di due anni e mezzo avremo altri 1300 posti con i tre multipiano di piazza Barche, che andrà in gara prima dell’estate, via Costa e piazzale Leonardo Da Vinci» ha risposto Mingardi.<br /><br />
«Pretendono parcheggi ma non vedono che l’area di via Costa al pomeriggio è sempre vuota mentre il sotterraneo del Candiani l’anno scorso si è riempito appena tre volte: la verità è che la gente non viene più a Mestre a comprare» ha commentato Gianni Scarpa, consigliere di Pmv.<br />
Secondo il prosindaco <b> Mognato</b> «il rilancio del commercio passerà per la riqualificazione urbana, la residenzialità al posto dell’ex Umberto I e la costruzione del grande polo culturale con la biblioteca in villa Erizzo e il museo di via Poerio». «Tutto questo avverrà tra dieci anni ma noi non possiamo più aspettare, a noi c’interessa il domani» hanno ribattuto i commercianti, i quali hanno inoltre tirato in ballo l’assessore di riferimento, Giuseppe Bortolussi, chiedendone le dimissioni per non aver concesso le aperture domenicali ad ottobre. Infine, dito puntato contro LogIn, il neonato servizio di distribuzione delle merci in zona urbana con dei mezzi ecologici in quattro turni giornalieri: «E’ un’imposizione inaccettabile, non è conveniente e può produrre dei ritardi nelle consegne» l’accusa. «Non è affatto un obbligo, ma un’opportunità» ha detto Mingardi, annunciando che saranno riconcertate con le associazioni di categorie le fasce orarie di accesso alle ztl.<br />
<br/>fonte: <a href="http://carta.ilgazzettino.it/MostraOggetto.php?TokenOggetto=399484&Data=20090307&CodSigla=VE">Il Gazzettino - Mestre - Alvise Sperandio</a>