Openpolis - Argomento: terremoto in Abruzzohttps://www.openpolis.it/2014-01-11T00:00:00ZMassimo CIALENTE: Attacco frontale da mezzi d'informazione2014-01-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it712765Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune L'Aquila (AQ) (Partito: CEN-SIN(LS.CIVICHE)) <br/><br/>Non rimango neppure se me lo dovessero chiedere Renzi e Letta, non si è mai visto un generale che guida il suo esercito con un cavallo zoppo. Non posso andare da Letta a spiegare che cosa succede all'Aquila. Non posso andare da Letta a dovermi giustificare sulle accuse che hanno fatto alla mia famiglia sui lavori di casa mia. Sarei un sindaco senza credibilità.<br/>fonte: <a href="http://www.repubblica.it/cronaca/2014/01/11/news/l_aquila_si_dimesso_il_sindaco_cialente-75682785/?ref=HREC1-2">www.repubblica.it</a>Massimo CIALENTE: L'Aquila. «Lo Stato ci ignora. Riconsegno il tricolore» 2013-05-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it689345Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune L'Aquila (AQ) (Partito: CEN-SIN(LS.CIVICHE)) <br/><br/><br /> «Riconsegno oggi nelle Sue mani, Signor Presidente della Repubblica, la fascia tricolore. Le comunico che lo abbiamo deciso come Giunta. Che venga lo Stato a spiegare ai cittadini le sue logiche e le sue scelte».
<p>«Noi qui stiamo letteralmente crepando. Non mi rassegno. Non mi rassegno e non sopporto più l'idea che gli incartamenti relativi ai nostri finanziamenti possano stare per mesi fermi su una scrivania, ricevendo lo stesso trattamento che viene riservato a qualsiasi altra pratica alla quale tocca subire l'inefficiente burocrazia del Paese.
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Scrivo questa lettera per esprimere la mia profonda preoccupazione, il mio rammarico e la mia mortificazione come Sindaco e come Italiano per quanto sta accadendo a L'Aquila. Sono quattro anni che la ricostruzione non parte, quattro anni che la Città, uno dei centri storici più importanti d'Italia, è deserta, distrutta. Muta testimonianza dell'inefficienza del sistema Paese. Dopo la vergognosa parentesi del commissariamento, finalmente, con la legge cosiddetta Barca, gli strumenti per la ricostruzione sono passati ai Comuni; ci siamo dati da fare, abbiamo cercato, nonostante le mille difficoltà, di avviare a definizione migliaia di progetti, perché l'imperativo fosse ridare una casa ad oltre quarantamila sfollati e restituire il centro storico alla sua vita. Alla sua dignità. Dal mese di ottobre sono finiti i soldi.
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Dal mese di ottobre i cantieri che erano aperti hanno dovuto sospendere i lavori ed oltre duemila progetti, pari ad oltre 300 grandi condomini e 60 aggregati aspettano solo il finanziamento per poter riprendere l'attività di ricostruzione. Dietro a questi numeri vi sono migliaia di famiglie che attendono. Ci è sempre stato detto che avremmo potuto contare, come comune dell'Aquila, sui 985 milioni di euro della delibera Cipe n.135 del dicembre 2012. Questi soldi di cui solo una parte di cassa, a oggi 6 maggio 2013, ancora non arrivano.
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Lo Stato, inteso come un sistema che dovrebbe essere capace di farsi carico realmente in scienza e coscienza, delle necessità reali, sta affrontando la vicenda aquilana con un atteggiamento burocratico di esasperata lentezza che nasconde l'assoluta mancanza di solidarietà e di rispetto istituzionale, l'assoluto disinteresse al destino delle Istituzioni locali, ma soprattutto dei cittadini aquilani, riparandosi nella giustificazione di fredde ed insensibili procedure burocratiche.
<p>Come sindaco, mi sento umiliato; umiliato nel dover telefonare a funzionari vari, dovendo ogni volta spiegare l'emergenza aquilana, la necessità di ricevere i finanziamenti. Mi sento umiliato di ricevere la risposta: 'Abbiamo bisogno dei nostri tempi'.
<p>Umiliato nel dover spiegare che affinché L'Aquila non muoia c'è immediatamente bisogno di un decreto che con un meccanismo di cassa depositi e prestiti, finanzi un altro miliardo per rispettare il nostro cronoprogramma. Io, Noi, non ce la facciamo più. Non so più come spiegare che in questi mesi, gli unici nei quali a L'Aquila si può lavorare nell'edilizia prima che torni il gelo del nostro inverno, migliaia di cantieri non possono partire. Stiamo perdendo un altro anno. <p>
La rabbia è tanta. <p>
Nuovamente ieri ho subito un aggressione, dapprima verbale e poi fisica, da parte di un gruppo di giovani disoccupati e senza casa. Fortunatamente sono stato difeso da altri cittadini. Lo Stato ci costringe a riconoscerci solo nella bandiera della Città nero verde, colori che nel 1703 sostituirono il bianco ed il rosso. Dopo il terremoto del 1703 gli aquilani scelsero il nero del lutto ed il verde della speranza. Oggi, se dovesse continuare così, ci si costringerà a togliere anche il verde. Da oggi non indosserò più la fascia tricolore e ammainerò il tricolore da tutti gli edifici pubblici comunali».
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<i>La lettera del sindaco è stata inviata al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell'Economia, al Ministro per la Coesione Territoriale, al Ministro dello Sviluppo Economico, al Ministro per Beni Culturali, al Ministro dell'Interno, al Presidente della Corte dei Conti, al Direttore Generale del Mise e al Direttore Generale del Mef</i>.<br /><br/>fonte: <a href="http://www.agi.it/cronaca/notizie/201305061417-cro-rt10164-terremoto_sindaco_l_aquila_lo_stato_ignora_riconsegno_tricolore">AGI | Agenzia Giornalistica Italiana</a>Corrado Clini: Le macerie prodotte dal sisma diventino un patrimonio per L’Aquila2013-01-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it685321Alla data della dichiarazione: Ministro Ambiente<br/><br/><br />
Siglato con il sindaco dell’Aquila <a href="http://politici.openpolis.it/politico/297">Massimo Cialente</a> l’accordo di programma perché lo smaltimento delle macerie prodotte dal sisma del 6 aprile 2009 diventi un patrimonio per la stessa città.
<p>«L'intesa esprime l’interesse pubblico di conservare le macerie creando le condizioni perché sia conveniente l'uso del pubblico. Ha vantaggi ambientali, consentendo il ripristino di cave, economici per l'abbattimento di costi evitando le speculazioni».
<p>Con ministero per l’Ambiente e Comune, Regione, Provincia, Arta e Asl, viene istituito un comitato di esperti che garantirà programma e norme che portino alla sperimentazione di processi nuovi. Il sisma ha prodotto 3 milioni di tonnellate di macerie, 661mila tonnellate sono state rimosse, mentre il monitoraggio delle macerie private è partito solo ad agosto.
Se le macerie pubbliche finiscono nelle cave locali, le altre partono per le più disparate destinazioni, fino anche a Foggia, e in ogni caso, quasi sempre fuori Regione, disperdendo così un tesoro.E i costi per questi viaggi sono pagati con i soldi della ricostruzione: il costo stimato è di 10 centesimi per tonnellate per chilometro.
Il protocollo d'intesa punta a rendere concorrenziale la scelta di cave pubbliche locali, e l'interesse a che ciò si realizzi parte dai costruttori privati. Sono state infatti Ance e Cna a chiedere che tale accordo venisse siglato.
Il comitato di esperti sarà presieduto dal professore di diritto ambientale, Paolo dell'Anno, già consigliere giuridico del ministero dell'ambiente. Le macerie, secondo il protocollo, andranno smaltite nei siti aquilani, e verranno così utilizzate per il ripristino di cave ambientali. Il primo sito cui l'intesa mira a dare ripristino è quella di Pontignone, località Tempera. Poi sarà avviato il recupero ambientale della cava di San Giuliano e poi il parco archeologico di San Vittorino.<br /><br/>fonte: <a href="http://www.minambiente.it/home_it/print.html?item=/documenti/comunicati/comunicato_0549.html&lang=it">Ministero Ambiente</a>Giorgio NAPOLITANO: «Ricostruire l'Aquila, basta con le new town»2012-10-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it655571Alla data della dichiarazione: Pres. della Repubblica<br/><br/><br />
Il Presidente della Repubblica nel capoluogo abruzzese per l'inaugurazione dell’auditorium progettato da Renzo Piano si schiera contro il progetto delle new town:
<p> «Ora è tempo di pensare di ricostruire la città al di là di precedenti esperienze che puntavano piuttosto a ricostruire fuori. Qui siamo dentro e adesso si è presa la strada giusta».
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«Ho ricevuto dal ministro della Coesione Territoriale Fabrizio Barca molti elementi concreti sui lavori in corso, sui finanziamenti decisi ed anche sulla ricostruzione privata e dovrebbero scattare nuovi contributi entro fine anno».<br />
<br/>fonte: <a href="http://tg24.sky.it/tg24/politica/2012/10/07/napolitano_laquila_ricostruire_citta_basta_new_town_print.html">Tg24.sky.it</a>Fabrizio Barca: «Non basta decidere, attuiamo le misure. I cantieri devono aprire subito» - INTERVISTA2012-08-22T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it648437Alla data della dichiarazione: Ministro Coesione territoriale<br/><br/><br />
<p>Ministro Barca, lei guida il dicastero della Coesione territoriale, condivide il giudizio espresso ieri dall'agenzia di rating Fitch: «Basta austerità, ora avanti con le riforme»?
<p><b> Cosa c'è ora in cantiere?</b>
<p> «In cantiere a questo punto ci devono essere le gru. Direi».
<p> <b>Cioè?</b>
<p>«Mi spiego: se dovessimo iniziare oggi, a settembre, a fare le riforme perché abbiano effetto a dicembre, staremmo freschi. Adesso è il momento di attuare quello che abbiamo fatto dal 15 novembre. La gente ora deve vedere le gru nei cantieri, gli asili che aprono, i bandi che partono».
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<b>Quindi l'agenda della crescita non esiste?</b>
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«La nostra missione è quella di realizzare gli interventi. Non si tratta soltanto di scrivere i regolamenti ma di vigilare perché tutta la catena decisionale si attivi: dal centro alla periferia».
<p> <b>Un esempio.</b>
<p> «La riforma del lavoro: dobbiamo lasciare al prossimo governo un processo avviato tanto per la nuova assicurazione, l'Aspi, quanto per i centri di impiego. Liberalizzazioni: si deve agire concretamente sui servizi ferroviari, gli ordini i monopoli».
<p><b>Venerdì prossimo, in Consiglio dei ministri, quale sarà il suo contributo all'attuazione del programma?</b>
<p> «Io porto alcuni interventi che intendo avviare entro la fine del mandato. Il primo riguarda le grandi opere: tra gli altri collegamenti ferroviari, abbiamo finanziato e tradotto in un contratto quello ad Alta capacità Napoli-Bari, che abbatterà i tempi di percorrenza di 48 minuti».
<p><b>Non teme «intoppi» come quelli della Val di Susa?</b>
<p> «Se è per questo c'è già il caso dell'attraversamento di Acerra. Ma abbiamo fatto in modo che qualsiasi decisione venga presa in merito nella Conferenza di servizi, l'iter non si blocchi».
<p><b>Vuol dire che siete pronti a forzare la decisione della Conferenza dei servizi?</b>
<p>«No, vuol dire che, se entro il centinaio di giorni previsti il tracciato non verrà approvato, scatterà automaticamente quello alternativo, che è già varato».
<p> <b>Un metodo applicabile anche in Val di Susa?</b>
<p> «Sono casi diversi. Qui si è valutata la possibilità che l'attraversamento di Acerra, per una linea che deve favorire il collegamento tra i principali poli industriali del territorio, che rappresentano il 55% dell'intero settore della meccanica nel Sud Italia, possa non considerarsi necessario».
<p> <b>Torniamo al suo «compito a casa». Quali altri interventi intende almeno avviare?</b>
<p> «Ce n'è uno che impatta direttamente sulla gente e riguarda i servizi essenziali. Si tratta, ad esempio, di far partire i lavori di riqualificazione degli edifici scolastici per un miliardo di euro: sono finanziamenti decisi e fondi già trasferiti alle Regioni. Il nostro compito è aiutare a realizzarli e vigilare sull'esecuzione. Stessa cosa per la cura dell'infanzia e l'assistenza agli anziani per 750 milioni o la comunicazione digitale per 200 milioni».
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<b>Qualcosa che riguardi il Sud specificatamente?</b>
<p> «Molti di questi interventi finiranno per essere attuati al Sud. Stiamo programmando con alcuni colleghi di aiutare le imprese nelle Regioni con grave caduta occupazionale come la Campania che lamenta un calo del 10%».
<p><b>In che modo?</b>
<p> «Prorogando la cassa in deroga o dando respiro finanziario alle piccolissime imprese, purché il loro tessuto sia sano».
<p><b>Cosa le fa credere che i fondi non si disperderanno in mille rivoli come nella gestione dei terremoti?</b>
<p> «Be' proprio a proposito dei terremoti, in Abruzzo abbiamo creato due uffici speciali».
<p><b>A che servono?</b>
<p> «A gestire la ricostruzione. Il modo per sbloccare molti interventi che sono fermi non è, come dicono molti, semplificare le procedure ma individuare qualcuno le gestisca, assumendosene la responsabilità. Siamo bravissimi nelle emergenze, poi però ci perdiamo nella ricostruzione».
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<b>Come sceglierete questi manager dei terremoti?</b>
<p> «Con un bando pubblico: cerchiamo 300 tra ingegneri, geologi, architetti, riservando il 50% dei posti a chi abbia già maturato e dimostrato esperienza sul territorio. Poi se funzioneranno, li useremo in altre emergenze. È una novità, no?».
<p> <b>Lei crede che i cittadini stiano percependo queste novità?</b>
<p> «Stante l'enorme lavoro fatto nella prima fase, che chiamo ascendente, non era facilissimo comunicare. I cittadini ci hanno firmato un assegno. Ora, in questa fase finale del governo, discendente, diventa decisiva la comunicazione, che non è propaganda. Noi non dobbiamo convincere nessuno. Il nostro scopo è che alle imprese e alle famiglie torni la voglia di ripartire, di rischiare. Dobbiamo ricreare il clima necessario».
<p> <b>Moody's e Fitch ieri hanno detto che si è fatto quanto dovuto. Soddisfatto?</b>
<p> «Non commento di solito queste analisi. Mi pare che corrisponda a quanto detto giorni fa dal presidente dell'eurogruppo Jean-Claude Junker».
<p><b>La macchina amministrativa risponde a questo sforzo riformatore del governo?</b>
<p>«Questo è un punto importantissimo: insieme al piano del taglio del debito pubblico del ministro Vittorio Grilli fa parte della seconda fase della spending review. Finora abbiamo aggiustato la rotta, ma la macchina è quella di prima. Adesso però serve un contributo aggiuntivo cui sta lavorando il collega Pietro Giarda. Io stesso ritengo che la macchina della Coesione territoriale abbia bisogno di una registrazione».
<p><b>Intanto l'appoggio politico, con l'avvio della campagna elettorale, è destinato a declinare. Non pensa?</b>
<p> «No, io ritengo che sia nell'interesse di qualunque forza politica di buon senso ritrovarsi dopo le elezioni con una macchina che è ripartita. Ho percepito un consenso per alcuni miei provvedimenti, che è andato oltre la maggioranza. Mi hanno detto: "Attua Barca, attua"».
<p> <b>Alcune battaglie, come quella della lotta all'evasione fiscale, non sono universalmente popolari. Anche lei ritiene come il presidente della Corte dei conti che vadano premiati quelli che pagano le tasse?</b>
<p>«Premiati no, riconosciuti sì. E non martoriati. Ad esempio tra i commercianti non si parla mai di quelli onesti. E invece è importante distinguere le due famiglie: chi si comporta bene e chi no».
<p><b> Ministro, cosa farà dopo?</b>
<p> «Dopo quando?».
<p> <b>Quando finirà la fase «discendente» di questo governo.</b>
<p> «Perché, finisce?».<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/rassegna_stampa/pdf/2012082222437736.pdf">Corriere della Sera - Antonella Baccaro</a>ALFONSO MASCITELLI: L'Aquila 3 anni dopo: Sull'Imu per case inagibili la politica trovi intesa2012-04-03T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it626462Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: IdV) <br/><br/><br />
''Una rappresentanza politica seria riesce a trovare convergenza e risoluzione ai problemi, indipendentemente da chi vi appone la prima firma. Spero che questo possa essere di buon esempio a chi governa in Abruzzo, che ha fatto spesso della supponenza e della autosufficienza il suo metodo di lavoro''.
<p> E' il pensiero del senatore IdV, Alfonso Mascitelli, segretario regionale Abruzzo, che ha apposto la sua firma e il suo voto alla riformulazione dell'emendamento Legnini sulla esenzione dell'Imu ai fabbricati inabitabili e inagibili, norma applicabile ai comuni del cratere sismico.
<p>''Avevamo presentato come IdV un emendamento specifico su questo problema, il numero 4.1000/5 - ricorda - con una formulazione a nostro giudizio più chiara e una copertura economica certa, ma il Governo ha espresso parere contrario, determinando il voto negativo della maggioranza delle due Commissioni. Si è fatta allora convergenza sulla riformulazione dell'emendamento Legnini - aggiunge - che è stato però il risultato di una mediazione stirata e che potrebbe quindi produrre difficoltà applicative ai cittadini, visto che l'esenzione è applicabile alla sola categoria catastale F2''.
<p>''Ora spetterà ai colleghi dell'altro ramo del Parlamento continuare a fare pressione sul Governo - auspica - per introdurre una facile applicabilità e una piena chiarezza della norma, senza creare ulteriori disagi ai cittadini che vivono già in uno stato di continua incertezza''.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.asca.it/newsregioni-L_Aquila_3_anni_dopo__Idv__su_Imu_case_inagibili_politica_trovi_intesa-1141271-.html">Asca</a>GIOVANNI CHIODI: ''Bertolaso imputato? Rischiamo ancora una volta di passare per ingrati...'' Le inchieste giudiziarie L'Aquila 2012-01-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it623696Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Abruzzo (Partito: PdL) - Consigliere Regione Abruzzo (Gruppo: FI) <br/><br/><br />
''Non è possibile che Bertolaso dopo tutto quello che ha fatto per L’Aquila e io ho visto il suo impegno, la sua passione e il suo coinvolgimento anche emotivo ora debba essere indicato davanti a tutta Italia come responsabile di omicidio colposo. La giustizia farà il suo corso ma noi oggi rischiamo ancora una volta di passare per ingrati''<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.abruzzo24ore.tv/news/Chiodi-Bertolaso-imputato-Rischiamo-ancora-una-volta-di-passare-per-ingrati/68589.htm">www.abruzzo24ore.tv</a>GIOVANNI CHIODI: ''GLI ARRESTI CONTINUI NON AIUTANO L'ABRUZZO'' Abruzzo Web Quotidiano on line per l'Abruzzo. Notizie, politica, sport, attualitá.2012-01-18T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it623341Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Abruzzo (Partito: PdL) - Consigliere Regione Abruzzo (Gruppo: FI) <br/><br/>Gli arresti ordinati dalla procura della Repubblica dell’Aquila su tangenti e appalti sono “un fatto molto molto preoccupante per l’Abruzzo, che ci mette in grandissima difficoltà nei confronti dell’Unione europea, anche a livello di immagine”.
Lo afferma ad AbruzzoWeb il presidente della Regione, Gianni Chiodi, che commenta amareggiato la nuova bufera giudiziaria che ha travolto l’ente, in particolare con l’arresto dell’ormai ex dirigente del servizio Attività internazionali, Vanna Andreola.
Su quest’ultima e sulla sua sostituzione dopo le dimissioni, Chiodi spiega che “già domani mi sentirò con la mia struttura, ci sarà una nomina d’emergenza. Nei prossimi giorni, poi, avrò un colloquio con l’Unione”.
Quanto alla vicenda giudiziaria dell’Andreola, il governatore pensa che “sono convinto che avrà modo di chiarire”.
Al di là di questo, secondo Chiodi i danni saranno molti e seri. “Lei era autorità di gestione Ipa, Fesr - ricorda - I miei dirigenti si stanno incontrando con quelli del governo, del ministero per lo Sviluppo economico, ma quanto accaduto ci mette in grandissima difficoltà con la Ue. Dopo le vicende con della Fira (la Finanziaria regionale rovesciata dagli arresti nel 2006, ndr), dopo Abruzzo Engineering (l’arresto dell’ex assessore regionale Daniela Stati nel 2010, ndr), anche questa vicenda ci mette in grande difficoltà”.
“Stavamo per ottenere - svela infatti il presidente - anche la leadership per il programma futuro di cooperazione internazionale, ora invece temo che l’Unione possa avere da ridire, soprattutto per Ipa. Altri Paesi stranieri con cui abbiamo già avuto problemi credo proprio che ora riavanzeranno pretese”.
Chiodi preoccupato “anche per l'immagine che questa regione continua ad avere, nonostante tutto l'impegno che cerco di metterci non riusciamo ad acquisire autorevolezza. Abbiamo fatto un lavoro incredibili per quanto riguarda la finanza regionale - rivendica - tanto che anche il premier Mario Monti è rimasto sbigottito, per la sanità, per il risanamento senza aumentare le tasse. Ma questo susseguirsi di azioni giudiziarie, che non metto in discussione, ci ricaccia sempre indietro nella reputazione”.
E anche oggi c’è stato un arresto eccellente, quello di Giancarlo Santariga, responsabile del provveditorato interregionale alle Opere pubbliche Lazio, Abruzzo, Sardegna. “Come per il caso dell’Andreola - prosegue Chiodi - non conosco le carte e quindi non sono in grado di esprimere giudizi. Mi auguro solo che queste operazioni si facciano con la prudenza che deve guidare tutti noi”.
“Devo capire - conclude Chiodi - se davvero da noi c’è un tasso così grosso, più che nelle altre regioni meridionali. Io sono contro le condanne a priori, la verità giudiziaria la fanno i processi, poi vedremo. L’importante è che ci sia prudenza, prudenza, prudenza. Se l’analisi inquirenti è vera, quello che succede ce lo meritiamo, altrimenti vorrà dire che avremo ricevuto danni per niente”. (alb.or.)
<br/>fonte: <a href="http://www.abruzzoweb.it/contenuti/le-preoccupazioni-di-chiodi--gli-arresti-continui--non-aiutano-labruzzo/44523-327/">www.abruzzoweb.it</a>Sonia ALFANO: Bertolaso abbia la decenza di tacere2011-11-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it618087Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: ALDE) <br/><br/><br />
E’ passato esattamente un anno dal giorno in cui Guido Bertolaso ufficializzò le sue dimissioni da capo del dipartimento di Protezione Civile e da sottosegretario, ma non si è ancora rassegnato: ama stare al centro dell’attenzione e sbagliare, per esempio utilizzando la stampa per difendersi dalle accuse che lo hanno letteralmente travolto per la sua gestione assolutistica, privatistica e personalistica di quel “carrozzone” che è diventata la Protezione Civile dopo il suo arrivo.
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In data odierna Il Giornale ha pubblicato una sua lettera indirizzata a Vittorio Feltri: uno scritto intriso di un vittimismo urticante per qualunque cittadino informato e onesto.
<p>L’ex sottosegretario dice che da un anno cerca di essere dimenticato, eppure è lui stesso a cercare le pagine dei giornali (prima il Corriere della Sera, ora il megafono berlusconiano).
<p>Dice soprattutto che i “veleni” politici contro di lui hanno indebolito la Protezione Civile.
In verità le responsabilità del decadimento della Protezione civile “migliore del mondo” sono prima di tutto sue. Ed è opportuno chiarire che quando si dice Protezione civile “migliore del mondo” si intende l’attenta architettura legislativa e l’accurato know-how costruito negli anni antecedenti alla affaristica gestione bertolasiana.
<p> Molti ricorderanno i fringe-benefits del sistema Bertolaso: auto di lusso, arredamenti, ristrutturazioni immobiliari, prostitute. E molti ricorderanno altrettanto bene le stabilizzazioni dei suoi amici che da semplici cittadini furono nominati (e lo sono ancora purtroppo) dirigenti generali della Presidenza del Consiglio dei Ministri pur non avendo alcun requisito richiesto e quel che è peggio, senza aver superato alcuna prova, test, quiz e quant’altro. I famosi 4 amici che lui amava chiamare “squadra”. Uno dei quali è imputato a L’Aquila ma attuale presidente dell’Ispra, un altro messo a parcheggio presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri dopo aver fatto i danni come commissario a Pompei, un altro al Servizio Civile e l’ultimo attualmente nelle grazie di Catherine Ashton, “ministro”degli esteri della UE, che sbarcato a Bruxelles sta tentando di fare la stessa operazione, non riuscita in Italia: la protezione civile SpA europea.
<p>Non a caso, aprendo i lavori della seconda giornata della conferenza internazionale su Protezione civile e interventi umanitari a Roma, l’attuale Capo Dipartimento ha testualmente detto: “è necessario aprire un dialogo che non schiacci o snaturi l’identita’ e il ruolo della protezione civile a vantaggio dell’intervento privato, e con esso il ruolo degli Stati“.
<p>Il lupo perde il pelo ma non il vizio.<br />
E che dire poi del fatto che in soli sei anni di gestione Bertolaso il Dipartimento cosiddetto Nazionale (aggettivo che scimmiotta linguaggi militari) è passato senza che ce ne fosse effettiva necessità, da 300 dipendenti ai quasi mille attuali. Settecento persone, alcune assunte per effettivo titolo ma la maggior parte precari d’alto rango. Tra i “contatti” più prestigiosi: la moglie di un sottosegretario, i figli dei generali amici, dei giudici amici e dell’alta borghesia (amica!), alti burocrati dello Stato, capo del personale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e addirittura figlio dell’ex Presidente della Consulta e sindacalisti autonomi, tutti funzionali a lui e al suo perverso disegno di piegare a fini privati una istituzione dello Stato. Un bel regalo a tutti i lavoratori. Un bel regalo perché adesso il Dipartimento è sovraffollato, con un organico tre volte superiore rispetto a quello necessario e quindi, con i tempi che corrono, nell’occhio del mirino per essere sottoposto ad una drastica cura dimagrante.
<p><b>Tutti assunti a tempo indeterminato, con i soldi sottratti ai terremotati abruzzesi (circa 8 milioni di euro)!</b> Una vera e propria macchina del consenso.
<p>E poi anche a Napoli (emergenza rifiuti: per la quale Bertolaso, commissario straordinario, è stato iscritto nel registro degli indagati per traffico illecito di rifiuti e truffa ai danni dello Stato) e alla Maddalena (il famigerato G8 degli appalti truccati: Bertolaso è stato rinviato a giudizio per il reato di corruzione) una pioggia di incarichi per parenti e amici. Ovviamente tutte assunzioni tramite ordinanza di protezione civile e mai per concorso.
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Oggi, quindi, bisogna chiedersi e nello stesso tempo far sapere alcune cose: la prima, perchè nella lettera inviata al Giornale Bertolaso lamenta le modifiche intervenute con il decreto milleproroghe, se la responsabilità è unicamente della sua gestione fatta di sperperi (per esempio i Grandi Eventi festosi), di provvedimenti ad personam (vedi le assunzioni di amici e parenti tramite apposita ordinanza) e di privilegi acquisiti sulla pelle di terremotati e alluvionati?
<p>Perché non dice per una volta una verità: per esempio che lui è andato via ma al Dipartimento tutti i dirigenti di prima e seconda fascia sono gli stessi che ha nominato lui con i metodi di cui sopra, amici suoi fedelissimi che stanno portando la protezione civile in un vicolo cieco anche sul piano operativo come abbiamo visto appunto in questi giorni. Dirigenti fideizzati e affiliati a lui?
<p> Anzi, a pensarci bene, qui si pone un problema d’ordine democratico: chi è questa gente che senza credenziali e senza concorso è stata messa a dirigere una struttura così delicata? Chi è? Cosa fa lì? A chi risponde? E può questa gente impostare linee guida che mettano sotto botta i sindaci legittimamente eletti dal popolo? Stia zitto Bertolaso e si vergogni: di danni ne ha fatti tanti, tantissimi, come il suo ex capo. <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.soniaalfano.it/blog/2011/11/11/bertolaso-abbia-la-decenza-di-tacere/#more-4996">www.soniaalfano.it</a>Dario FRANCESCHINI: L'Aquila: due anni dopo il governo ha spento i riflettori2011-04-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it559647Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Il governo Berlusconi, dopo le promesse di due anni fa ha, di fatto, ''spento i riflettori su L'Aquila e sul suo dramma''. Lo ha detto in Aula il capogruppo del Pd alla Camera, <b>Dario Franceschini</b> che <a href="http://www.youtube.com/watch?v=XWsnBCeHmKA">ha parlato a nome del suo partito nel corso del Question time</a> rivolto al ministro per le Infrastrutture, Altero Matteoli sul tema della ricostruzione.
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''A due anni dal terremoto - ha detto <b>Franceschini</b> - il 50% della ricostruzione dei beni monumentali non e' neppure stata approntata e ci sono ancora 37 mila sfollati, di cui mille nelle caserme. Gli aquilani hanno ripreso a pagare i mutui e da luglio, anche le tasse con un incremento per gli arretrati''.
<p><a href="http://www.youtube.com/watch?v=XWsnBCeHmKA"><b>Video dell'intervento di Dario Franceschini</b></a><br />
<br/>fonte: <a href="http://www.youtube.com/watch?v=XWsnBCeHmKA">dariofranceschini.it</a>Massimo CIALENTE: L'Aquila. «Il ritardo è terribile. Serve una svolta per partire» - INTERVISTA2011-04-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it559635Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune L'Aquila (AQ) (Partito: DS) - Consigliere Consiglio Comunale L'Aquila (AQ)<br/><br/><br />
È al suo posto, sullo scranno più alto del Consiglio comunale, sereno come non lo si vedeva più da tempo. Cauto, attento a evitare qualsiasi conflitto e a spegnere sul nascere le fiamme della polemica.<br />
Il sindaco dell`Aquila, Massimo Cialente, non vuole rispondere alle punzecchiature del commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi. Non perde l`occasione, invece, per esprimere apprezzamento nei confronti del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta.
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<b>Chiodi ha detto che il piano di ricostruzione dell`Aquila non c`è e spetta al sindaco.</b>
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«Preferisco non rispondere. Mi chiarirò con lui. Le cose non stanno così, ma basta con le polemiche, adesso sono ben altre le cose da fare. Comunque voglio vedere i piani degli altri sindaci».
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<b>Si aspettava una conferenza stampa che riaprisse il conflitto?</b>
<p> «Apprezzo molto il tono di Letta e mi pare che sia stata una conferenza stampa costruttiva, dove sono state dette alcune verità, in maniera serena».
<p> <b>Il 27 marzo lei ha ritirato le dimissioni: cosa si augura e cosa chiede?</b>
<p> «Chiedo una svolta per invertire marcia e modalità di un processo finora fermo.<br />
Auspico che qualcosa sia cambiato. Finalmente si è raggiunto un accordo con progettisti, costruttori e le varie strutture. Spero che l`intesa faccia arrivare progetti per le case e inauguri un nuovo modo di lavorare per affrontare i problemi rimasti in sospeso, in attesa di conoscere cosa farà il Parlamento tra le tre leggi sul terremoto al vaglio delle commissioni».
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<b>Sulla situazione attuale, però, non fa sconti.</b>
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«Nulla è stato fatto per la ricostruzione pesante e per l`edilizia residenziale pubblica; c`è un ritardo terribile per gli edifici pubblici, con pochissimi appalti assegnati, tutti ancora in fase di progettazione, nulla per il rilancio economico e produttivo».
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<b>Il Comune non ha sbagliato nulla?</b><b>È tutta colpa degli altri?</b>
<p> «Ha compiuto il proprio dovere: abbiamo speso 550 milioni, c`è stato un risparmio di oltre 130 milioni.Si va completando la ricostruzione leggera che è stata gestita direttamente dal Comune. I cantieri sono 9.000, migliaia di cittadini sono tornati a casa. Il centro storico e le altre zone sono puntellate per oltre il 55 per cento».
<p> Sorride. Non è ancora tempo di bilanci definitivi, questo è il momento della speranza. E davvero un Cialente diverso rispetto a quello che, soltanto pochi giorni fa, tuonava e attaccava tutti a testa bassa. Forse sono davvero cambiati metodo e modi. Forse sono concrete coesione e unità di intenti, indispensabili per credere nella ricostruzione e dare un futuro a una città distrutta.<br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=YRMKU">Il Messaggero</a>Gaetano Cantalini: Terremoto: "Anche per Navelli ricostruzione veloce"2011-02-19T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it609530Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Navelli (AQ) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) <br/><br/><br />
"Pochi giorni fa abbiamo appreso dagli organi di stampa la notizia dell'approvazione all'unanimità da parte del Consiglio Provinciale di un documento presentato dal Vice Presidente della Commissione Ricostruzione Pierpaolo Pietrucci insieme al Presidente della stessa Paolo Federico, a sostegno della mozione già approvata dal Consiglio Comunale dell'Aquila per l'avvio ed il completamento entro 12 mesi della ristrutturazione della zona afferente l'asse compreso tra la Villa Comunale e la Fontana Luminosa con le vie e le piazze limitrofe della città.
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Ora dal Vicesindaco nonché Assessore alla Ricostruzione del Comune di Navelli, ovvero dallo stesso Paolo Federico che come Presidente della Commissione Provinciale ha appoggiato la suddetta iniziativa in evidente contrasto con quanto viene ripetutamente ribadito dal Commissario Chiodi circa l'obbligatorietà imposta per legge dei piani di ricostruzione per i centri storici, ci aspettiamo l'adozione di un provvedimento analogo anche per il centro storico del suo paese in modo da poter avviare immediatamente i lavori di ristrutturazione senza dover attendere prima l’approvazione del piano di ricostruzione che richiederebbe inevitabilmente tempi più lunghi, data l’assenza per fortuna di crolli e di edifici da demolire.
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Per quanto ci riguarda, siamo pronti come gruppo consiliare di "Svolta Democratica" a sostenere ogni iniziativa che a questo punto l’amministrazione comunale ci auguriamo vorrà prendere al più presto al fine di accelerare l’intero processo di ricostruzione del centro storico di Navelli anche in considerazione del fatto che purtroppo, a quasi due anni dal sisma, a parte qualche intervento di puntellamento, nulla a riguardo è stato fatto a differenza di altri comuni del cratere che già da diverso tempo hanno provveduto alla pubblicazione degli aggregati edilizi e alla costituzione dei consorzi.
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Per evitare che ciò che non è crollato con il sisma, crolli a causa dell’abbandono e dell’indifferenza nei confronti del borgo antico, riconosciuto come uno dei più belli d'Italia, auspichiamo un’azione comune per farlo rivivere, architettonicamente e culturalmente, prima che sia troppo tardi".<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.abruzzoweb.it/contenuti/terremoto-cantalini-anche-per-navelli-ricostruzione-veloce/19293-302/">AbruzzoWeb</a>Dario FRANCESCHINI: Ricostruzione Abruzzo: dal Pd 20 milioni di euro2011-01-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it557354Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Dal recupero dell’area Flextronics per l’insediamento di attività produttive, al miglioramento del parco del Sole e della Murata Gigotti. Dalla ristrutturazione e riqualificazione di piazza D’Armi alla ristrutturazione delle scuole del Comune dell’Aquila.
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Sono questi gli interventi per un totale di 20 milioni di euro che il Partito Democratico ha deciso di finanziare tramite la “legge mancia” e che questa mattina sono stati illustrati dal capogruppo del partito Democratico alla Camera, <b>Dario Franceschini</b>, tornato in città dopo la visita in zona rossa fatta insieme agli altri 100 deputati avvenuta a fine luglio dello scorso anno.
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Prima di elencare gli interventi, <b>Franceschini</b> ha posto la sua firma alla legge di iniziativa popolare sulla ricostruzione dell'Aquila elaborata dal comitato cittadino di piazza Duomo.
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“Abbiamo deciso - ha spiegato <b>Franceschini</b> - di utilizzare una parte importante delle risorse, in particolare 16 milioni messi dal gruppo Pd della Camera e 4 milioni da quello del Senato, qui all’Aquila. Il nostro è un atto concreto, si tratta di risorse immediatamente disponibili”.<br />
<p><a href="http://www.youtube.com/watch?v=go2pnczTZH0">Video intervista a Franceschini</a><br/>fonte: <a href="http://www.abruzzoweb.it/contenuti/ricostruzione-franceschini-allaquila-dal-pd-20-milioni-di-euro-per-la-citta/17504-4/">abruzzoweb.it</a>CARLO BENEDETTI: Terremoto: l'Aquila, via alla mobilitazione cittadina2010-12-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it548974Alla data della dichiarazione: Pres. Consiglio Comunale L'Aquila (AQ) (Lista di elezione: PDCI) <br/><br/><br />
La conferenza dei Capigruppo del Consiglio comunale dell'Aquila proclamera' la mobilitazione cittadina, per protesta contro la mancata proroga della restituzione delle tasse sospese dopo il terremoto del 6/4 dello scorso anno, non inserita al momento nel decreto Milleproroghe.
<p>Lo annuncia il presidente del Consiglio comunale, Carlo Benedetti. <br />
Il comportamento assunto dal Governo, spiega Benedetti, ridurra' sul lastrico aziende e famiglie. I terremotati pagheranno piu' tasse in assoluto. <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.controlacrisi.org/joomla/index.php?view=article&catid=39&id=10339&tmpl=component&print=1&layout=default&page=&option=com_content&Itemid=68">Ansa</a>Leoluca ORLANDO: «Il direttore del Tg1 ha usato la sofferenza dei cittadini abruzzesi per scopi politici»2010-11-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it548298Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: IdV) <br/><br/><br />
Agiremo per vie legali contro Minzolini
<p>''Il direttore del Tg1 ha usato la sofferenza dei cittadini abruzzesi per scopi politici. E' un autentico depistaggio mediatico. Minzolini, utilizzando ieri sera nel Tg delle 20 le immagini della protesta dei terremotati del 7 luglio, ha preso in giro i telespettatori italiani, ha offeso tutti i cittadini dell'Abruzzo, gia' duramente colpiti dal sisma, e ha cercato di sporcare la legittima protesta di tanti ricercatori e studenti italiani''.
<p> E' quanto affermano in una nota congiunta il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, e il senatore dipietrista, Elio Lannutti.
<p>''Vista la chiara manipolazione delle notizie e dato che sono state inserite nel servizio immagini che non avevano alcun rilievo con la notizia e riguardavano la disgrazia de L'Aquila, valuteremo - concludono - se ci siano elementi per adire a vie legali contro il direttore del Tg1. <br />
Cosa deve fare ancora Minzolini per essere rimosso da Masi?''.<br />
<br/>fonte: <a href="http://it.notizie.yahoo.com/19/20101125/r_t_asca_pl/tpl-universita-idv-agiremo-per-vie-legal-1204c2b_1.html?printer=1">ASCA | notizie.yahoo.com</a>Nichi VENDOLA: La (non) ricostruzione de l'Aquila dopo il terremoto 2010-11-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it548258Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Puglia (Partito: CEN-SIN(LS.CIVICHE)) - Consigliere Regione Puglia<br/><br/>
Dopo un anno e mezzo non c’è nessuna discussione pubblica sulla ricostruzione di una delle città d’arte più importanti del mondo. <b>Non c’è uno straccio di progetto di ricostruzione</b><br/>fonte: <a href="http://www.youtube.com/watch?v=31y9GCBYWtU&feature=player_embedded">Il Capoluogo d'Abruzzo.it</a>GIOVANNI CHIODI: Ti dico fin da ora che all'Aquila il dibattito pubblico sulla ricostruzione è avviato da un pezzo; che ai cittadini, a più riprese, abbiamo chiesto idee, suggerimenti e iniziative per migliorare il processo della ricostruzione2010-11-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it548285Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Abruzzo (Partito: PdL) - Consigliere Regione Abruzzo (Gruppo: FI) <br/><br/>In risposta alla <a href="http://www.openpolis.it/dichiarazione/548281">dichiarazione</a> di Nichi Vendola sulla ricostruzione dell'Aquila:<br />
"Ho letto i tuoi giudizi sul difficile processo di ricostruzione che sta interessando la città dell'Aquila che hai esternato durante un incontro pubblico a New York. Mi dispiace dirtelo, ma sono frutto di un'analisi approssimativa accompagnata da un inopportuno spirito polemico, che denota un'assoluta non conoscenza della materia. La ricostruzione è un fatto nazionale che tocca direttamente il popolo aquilano e quindi esternazioni di questa natura, peraltro in un ambito estero nel quale la componente abruzzese ha vissuto direttamente o indirettamente le conseguenze drammatiche del terremoto, non aiutano la causa aquilana, l'unica alla quale riesco ad appassionarmi a prescindere dalle colorazioni politiche". Così in una lettera il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, risponde a Vendola.
Sempre rivolgendosi a Vendola Chiodi afferma: "Ti dico fin da ora che all'Aquila il dibattito pubblico sulla ricostruzione è avviato da un pezzo; che ai cittadini, a più riprese, abbiamo chiesto idee, suggerimenti e iniziative per migliorare il processo della ricostruzione e che questo continuo confronto sta dando i suoi frutti. Sul patrimonio artistico di una delle città più ricche del mondo abbiamo avviato progetti ben definiti di ricostruzione con l'erogazione di fondi. E il confronto nazionale sui modelli di ricostruzione in campo artistico è avviato da tempo e solo una visione parziale e strumentalmente della politica non li vuole scorgere".
"Questi meccanismi di ricostruzione, è bene ricordarlo, arrivano dopo una gestione dell'emergenza che è stata presa ad esempio da tutto il mondo, a prescindere da quella che tu chiami "filantropia televisiva". I prefabbricati realizzati all'Aquila nel giro di quattro mesi dal terremoto del 6 aprile hanno dato un tetto sicuro e saldo ad oltre 20 mila residenti. E non sono i tetti di latta delle baracche che hanno "coperto" migliaia di senzatetto dei precedenti terremoti: sono strutture stabili, sicure e calde che permettono ad una famiglia di vivere tranquillamente un momento difficile e delicato della propria esistenza e dell'intera società che li circonda. Nessuno vuole dare il bollino della definitività a quelle costruzioni, ma tutti noi sappiamo benissimo quanto sia complessa la ricostruzione che attende L'Aquila e quelle case rispondono alle esigenze future, limitate nel tempo, di migliaia di famiglie. Ecco perché nessuno ha detto che quelle case sono la nuova L'Aquila. L'Aquila che abbiamo in testa noi è quella che vogliono migliaia e migliaia di aquilani, e cioè una città che torni a vivere e pulsare intorno al proprio centro storico, straordinario concentrato di cultura e storia insieme ma anche di commercio e vitalità. Per questo abbiamo finanziato per 118 milioni di euro la ristrutturazione di tutti gli edifici pubblici più importanti del centro indicati dal Comune. E su questo si muoverà la nostra strategia, certi di trovare al nostro fianco tutti quegli aquilani che vogliono bene alla città".
"La propaganda del "non funziona niente" - conclude Chiodi - la lasciamo ad altri. Come ad altri lasciamo analisi avventate e superficiali sui processi di ricostruzione che non fanno altro che alimentare un dibattito politico strumentale inutile. Esse non sono altro che frutto di una visione parziale della realtà aquilana del terremoto e non aggiungono nulla a quel dibattito che vuole aiutare la città a rinascere. L'unica cosa che mi duole è che anche tu sia entrato in questo club esclusivo.” <br/>fonte: <a href="http://www.ilcapoluogo.com/site/News/Attualita/Ricostruzione-Botta-e-risposta-tra-Chiodi-e-Vendola-34354">www.ilcapoluogo.com</a>Nichi VENDOLA: Quello che è successo all'Aquila è una vergogna2010-11-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it548281Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Puglia (Partito: CEN-SIN(LS.CIVICHE)) - Consigliere Regione Puglia<br/><br/>Intervento in un convegno a New York<br/>fonte: <a href="http://www.youtube.com/watch?v=31y9GCBYWtU">www.youtube.com</a>Massimo CIALENTE: Sono molto preoccupato poiché , mi sembra di poter rilevare un’incertezza, se non addirittura una confusione, circa le modalità del reperimento dei fondi per affrontare molte delle spese, già maturate e rendicontate, del capitolo emergenza2010-11-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it548225Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune L'Aquila (AQ) (Partito: DS) - Consigliere Consiglio Comunale L'Aquila (AQ)<br/><br/>Il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente torna a scrivere a governo e struttura commissariale per sollecitare certezze riguardo ai finanziamenti per fronteggiare le spese dell’emergenza.
“Sono molto preoccupato - scrive Cialente nella nota indirizzata al premier Berlusconi, al ministro Tremonti, al commissario alla Ricostruzione Chiodi, al capo della Struttura tecnica di Missione Fontana, al capo della Protezione civile Gabrielli e ai colleghi sindaci del cratere – poiché, da telefonate e incontri intercorsi con alcune delle strutture chiamate a gestire la fase dell’emergenza e della ricostruzione, mi sembra di poter rilevare un’incertezza, se non addirittura una confusione, circa le modalità del reperimento dei fondi per affrontare molte delle spese, già maturate e rendicontate, del capitolo emergenza”.
“Sono inoltre preoccupato – prosegue Cialente – per la mancanza di certezze nell’avvicinarsi, con la fine dell’anno, di tutte le scadenze relative ad una serie di provvedimenti assunti in favore dei Comuni del cratere sismico, a partire dalla dotazione di personale, nonché di compensazioni per mancati introiti tributari. Scrivo chiedendo, se le signorie loro lo riterranno opportuno, la convocazione di una riunione chiarificatrice, alla quale, se lo riterrete, potrò essere invitato anch’io, facendo presente che, per quanto riguarda il Comune dell’Aquila, il pagamento del contributo di autonoma sistemazione, il rimborso delle spese sostenute dai cittadini per i traslochi e quello per i beni mobili distrutti dal sisma, sta diventando un impegno non più procrastinabile, come testimoniato dalle ricorrenti scene di autentica disperazione di numerose famiglie che da mesi non ricevono il contributo di autonoma sistemazione e che continuano a bussare alla porta dell’incolpevole Comune dell’Aquila”. <br/>fonte: <a href="http://www.ilcapoluogo.com/site/News/Attualita/Cialente-scrive-per-avere-certezze-34260">www.ilcapoluogo.com</a>Massimo CIALENTE: «I soldi per l’emergenza erano già finiti l’anno scorso» - INTERVISTA2010-10-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547021Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune L'Aquila (AQ) (Partito: DS) - Consigliere Consiglio Comunale L'Aquila (AQ)<br/><br/><br />
«Quando arriveranno i soldi?»,
domanda concitato il sindaco de l’Aquila Massimo Cialente. Dall’altro capo del telefono, Gaetano Fontana, che da settembre 2009 guida la cabina di regia per la ricostruzione. Il punto è sempre quello. Ossia: i soldi per l’emergenza, finiti da un pezzo, mentre l’emergenza continua, migliaia di aquilani vivono ancora negli alberghi.
<p><b>Da oggi si ritroveranno senza cambio della biancheria e senza pasti…</b>
<p>«È allucinante, già vivere in albergo non è una vacanza, come dice il premier, ci sono dati medici riscontrati, un netto aumento del diabete: adesso tolgono anche biancheria, tovaglioli da bagno e pasti? Chiodi deve chiamare gli albergatori e garantire che entro pochi giorni sarà in grado di pagarli. Anche loro stanno con la corda al collo».
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<b>Da quando non vengono pagati?</b>
<p>«Finora hanno ricevuto solo piccole cifre, per il resto sono andati avanti grazie alle banche».
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<b>Quando arriveranno i soldi?</b>
<p>«È la questione che ho posto prima di dimettermi da vicecommissario per la ricostruzione. La situazione è questa: i soldi per l’emergenza sono finiti dall’anno scorso. Da allora siamo andati avanti a pezzi e bocconi. <br />
Non avendo soldi per la ricostruzione abbiamo speso quelli dell’emergenza anche per puntellare, demolire e rimuovere le macerie. Ora quei soldi devono essere restituiti all’emergenza. Il decreto del 6 ottobre sulla carta ci ha trasferito circa 80 milioni ma qualcosa si è inceppato a livello burocratico e attendiamo l’autorizzazione della Banca d’Italia».
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<b>Ma una volta erogati basteranno?</b>
<p>«Dipende da come Chiodi deciderà di distribuirli. <br />
Io, come sindaco, devodare a circa 22mila persone i contributi per la sistemazione autonoma, che non sono erogati da maggio. Sono circa 30 milioni. A cui si aggiungono 28 milioni che ho anticipato per i tre mesi precedenti».
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<b>E i soldi per la ricostruzione?</b>
<p>«Ci sono 704mila euro e, grazie ai meccanismi di controllo che abbiamo attivato, le spese di ricostruzione de l’Aquila sono molto più basse delle altre zone terremotate,ma abbiamo perso 9 mesi per far partire anche solo i cantieri facili, quelli per rendere di nuovo agibili le abitazioni laddove le strutture hanno tenuto: se tutto va bene, dovremo aspettare la prossima primavera».<br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=UNFKL">L'Unità - Maria Grazia Gerina</a>