Openpolis - Argomento: Ballaròhttps://www.openpolis.it/2013-04-10T00:00:00ZGiuseppe D'Ambrosio: D’Ambrosio (M5S) attacca Floris di Ballarò: “Zerbino”. Poi chiede scusa2013-04-10T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it688797Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: M5S) <br/><br/>“Avvisate il conduttore di Ballarò che siamo ancora in aula e che basta collegarsi al canale de ‘La Cosa’ per vedere che siamo ancora nella Camera. Poverino, uno zerbino del potere che non sa più dove aggrapparsi. Presto i cittadini tutti si sveglieranno e chiederanno conto anche a personaggi come lui per le menzogne raccontate”. L’ha scritto ieri sul suo profilo Facebook il parlamentare andriese Giuseppe D’Ambrosio (M5s) mentre su Rai Tre andava in onda il talk show condotto da Giovanni Floris. In segno di protesta contro il mancato avvio delle commissioni parlamentari, i grillini avevano occupato le aule di Camere e Senato. In realtà l’intervento di Floris era corretto: i senatori M5s hanno abbandonato l’insolito sit-in per evitare sprechi energetici e troppo lavoro per i dipendenti di Palazzo Madama. I deputati invece sono rimasti fino alla mezzanotte. Insomma, la gaffe non è stata del giornalista ma di D’Ambrosio che oggi scrive: “Se le informazioni ricevute mentre eravamo all’interno della Camera non erano corrette chiedo scusa a Floris. Ma non chiedo scusa a lui ed a tanti altri giornalisti per le menzogne che ormai da mesi lanciano contro noi del M5S. Ribadisco che i cittadini stanno cominciando a capire quanto e quando la tv racconta loro menzogne”.<br/>fonte: <a href="http://www.domaniandriese.it/wordpress/2013/04/dambrosio-m5s-contro-floris-di-ballaro-zerbino-poi-chiede-scusa/?fb_source=pubv1">domaniandriese.it</a>Federica Salsi: «Grillo con Di Pietro? Valuterò cosa fare» - INTERVISTA2012-11-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it656653Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Bologna (BO) (Lista di elezione: M5S) <br/><br/><br />
<b>Perché sei andata a Ballarò?</b>
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«La gente conosce il Movimento principalmente attraverso il messaggio di Grillo che si esprime in modo colorito. Lui fa bene perché deve dare la sveglia. Ma noi abbiamo un ruolo nelle istituzioni e mi sembra importante farlo capire».
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<b>Ma l'atteggiamento di Grillo sembra quello del segretario di una partito sovietico!</b>
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«Mi spiace che reagisca così. Siamo delle persone. Altre volte ha espresso apprezzamento per le mie presenze in tv. Vedo che adesso ha cambiato atteggiamento».
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<b>Se le frasi sul punto G che ha rivolto a te fossero state pronunciate da Berlusconi per una sua candidata ci sarebbero state critiche violente sul maschilismo. Ma in bocca a Grillo come le hai vissute?</b>
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«E' stata una delusione. Ha mostrato di essere vittima della cultura berlusconiana di questi anni. E' stato veramente sgradevole. Un maschilista come altri. Dare una connotazione negativa a una qualità delle donne è roba da medioevo. Veramente degradante».
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<b>E sul suo post cosa hai da dire?</b>
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«Non ha contestato il merito di quello che ho detto. Ha contestato me in quanto persona. Mi dispiace che non ci sia la volontà di un confronto alla pari».
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<b>E' un dittatore ? O non siete persone alla pari?</b>
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«Non c'è la possibilità di un confronto alla pari quando l'altro pensa di essere dieci gradini sopra».
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<b>Ma i fans direbbe: Grillo è Grillo?</b>
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«Si, ma noi con tutti i nostri limiti siamo delle persone. Ed è lui a dire che 'ognuno vale uno'».
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<b>Ma cosa vuole Grillo? La massa militante che dice sempre si?</b>
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«Mi ha attaccata sul piano personale e non sul merito o demerito di quello che ho detto. Poteva telefonare per dirmi due parole».
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<b>E dell'appoggio a Di Pietro dopo il servizio giornalistico di Report di Milena Gabanelli?</b>
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«Ma l'avete visto Report? Mi sento tradita. Ha sempre detto che non ci saremmo alleati con i partiti. Dopo il quadro che si è visto di Di Pietro!.... Adesso lo propone come Presidente della Repubblica? Era contaminata l'acqua dello Stretto di Messina? (riferendosi alla traversata a nuoto di Grillo, <i>ndr</i>) Se farà qualcosa con Di Pietro valuterò cosa fare».
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<b>E di Grillo che parla di Di Pietro con la schiena dritta?</b>
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«Forse la scoliosi non si vede».
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<b>La rete come ha reagito alla tua partecipazione a Ballarò?</b>
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«Molti consensi e qualche critica. Il trend si è invertito dopo il post di Grillo».
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<b>Quindi?</b>
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«Quindi vedremo Di Pietro Presidente, almeno nell'idea di Grillo».
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<b>Ma su Grillo la pensi come Favia?</b>
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«Tutti hanno scritto che condivido le critiche di Giovanni ma la penso in modo diverso, come ho già detto in molte occasioni. Ha sbagliato a dire cose che poi ha ritrattato completamente».
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<b>I giornali sono satana ma perchè Grillo e Casaleggio quando sono in difficoltà scrivono lettere al Corriere della Sera o al Sole 24 Ore?
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«Anche Grillo ha il suo punto G: i giornali».
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<b>Grillo e Casaleggio quando vogliono ci vanno sui giornali. Ma questo discorso vale solo per loro che sono i capi?</b>
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«Posso rispondere con un sorriso?».
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<b>Ma perché non vuole che andiate in tv?</b>
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«Lo fa per proteggere il Movimento, perché un messaggio veicolato male da chi va in televisione danneggia la sua credibilità come garante e tutto il Movimento».
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<b>Non lo fa per proteggere se stesso? Perché la qualità dei candidati non sempre è eccelsa? Mi sembra non ci sia meritocrazia... come nei partiti?</b>
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«Tutti possono partecipare attivamente ma la mia esperienza è che la selezione di chi viene candidato solitamente è fatta in modo chiuso, quindi prevalgono le dinamiche amicali. Il problema esiste. Non ci sono meccanismi in cui si scelgono i migliori nella società. Entrano in gioco rapporti personali e non ci sono primarie aperte. Quindi....»
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<b>Quindi? In cosa siete diversi dai partiti?</b>
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«Quando il Movimento si chiude e lo fa spesso, non funziona. Però siamo diversi perché siamo delle persone oneste che vogliono cambiare le cose».
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<b>Prendi un secondo stipendio che paga il Comune per il tuo vecchio lavoro. Non ti sembra improprio?</b>
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«E' un rimborso. Ma la legge è una schifezza. Non è equa e non è tutelante per il Comune. Condivido. Bisognerebbe razionalizzare le attività del consiglio comunale in modo da recarsi all'azienda ed essere pagati dal vecchio datore di lavoro per quello che si fa».
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<b>Ma non dovevate aprire tutto e portare le web cam nei consigli comunali?
</b>
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«Mi sono fidata di quello che diceva Grillo, però ci sono dei limiti. Non è così facile mettere le web cam in tutti i luoghi decisionali. E le buone idee non sono sempre così facilmente realizzabili. Con tutte le buone intenzioni la realtà è molto più complessa di come la presenta Grillo».
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<b> E adesso con Grillo?</b>
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«Speriamo che faccia un Movimento Crozza. Io vado avanti come se nulla fosse successo».<p>
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<br/>fonte: <a href="http://affaritaliani.libero.it/emilia-romagna/esclusivo-federica-salsi-no-ci-sta-grillo-con-di-pietro-una-pazzia021112.html?refresh_ce">Affaritaliani.it | Antonio Amorosi</a>Emma BONINO: «Nel 2010 chiedevo l'anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati. Molti compagni anche del Pd mi dicevano: vacci piano con la trasparenza. Spaventi» - INTERVISTA2012-09-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it650694Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) - Vicepres. Senato <br/><br/><br />«La Polverini piaceva anche a sinistra. Nel 2010 il Pd mi isolò e salvò la spartizione».
<p>La distribuzione di pani e pesci fra tutti i gruppi consiliari del Lazio, Pd compreso, la chiama «grande spartizione inevitabile». Su 'inevitabile' sorride ruvida. «Beh, sì. Alla luce della «grande spartizione inevitabile» si capisce qualcosa di più sulla sorte della mia candidatura alla Regione Lazio». Emma Bonino, vicepresidente del Senato, sta partendo per New York: è attesa stasera per chiudere la sessione di lavoro con le leader del Benin e del Burkina Faso sulla lotta alle mutilazioni genitali femminili. Mi scusi, ma dovremmo parlare invece dei toga party con teste di suino a Roma Nord...
<p>«Prego, non si imbarazzi. Non è mica colpa sua. E' l'Italia, la conosco». E dunque vorremmo ricordare la sua campagna elettorale nel 2010, quando perse per pochi voti contro Renata Polverini...
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«Quella campagna elettorale fu davvero particolare, per così dire».
<p><b>Diceva che l'intervista ad Esterino Montino, capogruppo Pd in Regione, ne illumina la storia a posteriori.
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«Illumina è un verbo nobile. Fu una campagna elettorale opaca, invece. Ho letto Montino con attenzione. Non dubito che con quei soldi il Pd non abbia fatto festini, magari avrà fatto concerti di musica classica. Tuttavia, vede, non è una questione - come dire - di eleganza. Il nodo è che i soldi quando arrivano al gruppo vengono utilizzati come fossero di proprietà privata. Sono destinati alle esigenze dei consiglieri, ma non a quelle della comunità. Poi se queste esigenze sono di farsi una biblioteca, pubblicare opuscoli o di ingaggiare escort questo dipende dai gusti che, per definizione, sono personali. Dire 'non potevamo darli indietro è penoso. Potevano. Anzi: dovevano».
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<b>E in che modo questa "spartizione inevitabile" dice qualcosa della sua sconfitta?</b>
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«Avevo concentrato la campagna sulla trasparenza. Chiedevo anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati nelle aziende che fanno capo alla Regione. Molti compagni anche del Pd mi dicevano vacci piano con la trasparenza. Spaventi. Non capivo: spavento chi? Dal meccanismo di spartizione unanime ora si capisce meglio che spaventavo tutti: i beneficiati e i beneficiandi. A tutte le latitudini politiche».
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Dice: anche a sinistra?</b>
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«Senta, parliamoci chiaro. La mia fu un'autocandidatura, ricorda? Il Pd non aveva candidato nessuno. Polverini in quel momento era la candidata di Fini, e una parte della sinistra corteggiava Fini perché si decidesse a mollare Berlusconi. Renata piaceva molto a questa sinistra dei calcoli, era molto gradita ai salotti degli strateghi, del resto la sua popolarità è nata a Ballarò. Giganteggiava la sua candidatura solitaria, il Pd non faceva nomi da opporle. Strano, no? Così, il 3 di gennaio, mi sono candidata da sola».
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<p><b>E poi?</b>
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«E poi silenzio. Gelo. Prima che reagissero è passata una settimana. Alla fine Bersani ha detto: è la nostra candidata. Ci hanno pensato Franceschini e Bindi ad aggiungere: 'non certo la candidata ideale'. Dal Pd romano, molto legato a D'Alema a partire dallo stesso Montino, arrivavano segnali di freddezza di cui conservo tracce. Le dico solo che il comitato elettorale è stato costituito il 2 febbraio, a un mese dal voto».
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<b>Soprattutto si diceva che la sua candidatura fosse sgradita al Vaticano.</b>
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«Lasci stare i preti. Il tema sono sempre i soldi. Gli interessi, le rendite. Una partitocrazia vorace, bulimica, spudorata. Non c'è solo il Lazio. La Calabria, la Lombardia. Dove ci sono i soldi c'è corruzione. C'è un libro, "La casta invisibile delle Regioni". Lo legga, è impressionante. Un senso di impunità arrivato a livelli grotteschi».
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<b>Da cui il ribellismo politico, la rivolta, il "sono tutti uguali".</b>
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«No, tutti uguali no. Qualcuno ha fatto esplodere lo scandalo, o no? Sono anni che i radicali denunciano. Ma nessuno ascolta, l'assuefazione è ormai endemica. Alla festa dei porci c'erano duemila persone: possibile che nessuno l'abbia trovata scandalosa? C'era anche qualche giornalista, non si sono accorti di niente? Non è solo la casta della politica. C'è una collettiva assuefazione al peggio».
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<b>Intende: è come se fosse considerato normale comportarsi cosi?</b>
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«Certo. Se non lo fai sei strano: io mi accorgo anche al Senato che mi guardano un po' così, mi trattano come una stravagante, mi approvano gli ordini del giorno e fanno vuoto attorno. Ma vogliamo parlare del bilancio di Roma?»
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<b>Parliamone.</b>
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«Una voragine. Chi se ne occupa? Noi abbiamo 8 referendum su Roma, uno riguarda la trasparenza del Comune, il 5 ottobre dobbiamo consegnare le firme. Per favore firmateli. Lo so che costa crederci ancora, ma facciamo un sforzo».
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<p><b>Lei è d'accordo con l'iniziativa dell'opposizione: dimettersi per far cadere la giunta?</b>
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«Intanto serve che si dimetta anche l'Udc e una parte della maggioranza. Ma poi no: facciano il favore di assumersi le loro responsabilità politiche adesso. Andare a nuove elezioni significa rinviare tutto a primavera, rubare il rubabile, prendere tempo, sperare che l'opinione pubblica dimentichi magari saturata da un nuovo scandalo. No, non si deve rinviare tutto. Si deve fare pressione perché facciano subito tre leggi, proprio loro, proprio gli ospiti della festa dei maiali. Polverini lo pretenda».
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<b>Quali leggi?</b>
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«Primo: anagrafe pubblica di eletti e nominati. Che vuol dire curriculum, redditi, intrecci societari. Come in Europa, come nel mondo. Non è interessante chi va a letto con chi. E' importante il profilo degli interessi economici degli eletti».
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<b>Questo lo dice pensando, a posteriori, anche al caso Marrazzo?</b>
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«Certo, il confronto con quel che accade oggi è impietoso. L'abuso dell'auto di servizio, sì, si potrebbe ripensare anche al trattamento che gli fu riservato. Ma possiamo guardare avanti? Vogliamo dire: eliminiamo i vitalizi?»
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<b>I vitalizi. Sandro Frisullo, ex vicepresidente della Puglia coinvolto nell'inchiesta sulle escort di Tarantini, prende molte migliaia di euro pubblici di vitalizio. E'la legge.</b>
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«Appunto. Molte di queste delibere non passano nemmeno dall'aula, vanno solo in ufficio di presidenza. Si faccia una legge regionale, subito, che elimina i vitalizi. E poi, terzo: abolire i fondi a pioggia per i gruppi. Facciano questo subito se non vogliono che la politica sia travolta dallo sdegno, alle prossime elezioni».
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<b>Il rischio è alto, in effetti.</b>
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«Altissimo. Però bisogna ostinatamente fare appello alle intelligenze. Non siamo tutti uguali, no davvero. Certo: costa remare contro la corrente del comune sentire. E' faticoso e si paga un prezzo. Lo avverto ogni giorno sulla pelle. Per me però è molto importante mantenere accesa la fiaccola delle istituzioni. E' fondamentale. E' come tenere accesa una luce: guardate, questa è un'istituzione, vedete? Sapeste quanto è importante, in democrazia». <br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/getPDFarticolo.asp?currentArticle=1KRD3L">la Repubblica | Concita de Gregorio</a>Mariastella GELMINI: Macché tagli, sono minori spese2011-04-22T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it560044Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Ministro Istruzione Università e Ricerca (Partito: PdL) <br/><br/><br />
Tredici miliardi di euro in meno per i prossimi tre anni. Ospite di Ballarò legge i dati riportati in tabella.
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“Ho partecipato al tavolo per la crescita con Tremonti _ dice Mariastella Gelmini _ abbiamo inserito risorse per l’edilizia scolastica nel piano del Mezzogiorno, avremo un miliardo e 400milioni per la ricerca da spendere nei prossimi tre anni, abbiamo già previsto l’immissione in ruolo di 30mila persone. Nuovi tagli non ce ne saranno. Il ministro Tremonti me lo avrebbe detto”.
<p> La rabbia del ministro Gelmini non è quella di chi deve difendersi da un attacco, è quella di una persona tradita. Enrico Letta si alza, porta il dossier al ministro, lei lo guarda: “Mi sembra una tabella completamente sbagliata, non prova niente. Sulla scuola non ci saranno nuovi tagli. Lo abbiamo condiviso insieme”. La voce del ministro dell’istruzione cambia, ha radici profonde la rabbia. “Perché deve creare il panico”, lo ripete tre volte, quasi una cantilena nello studio. Poi la spiegazione. “Non sono tagli, sono minori spese”. Ah… penso io. In effetti è un modo più dolce di comunicare. Non si chiamano eufemismi? Si usano parole diverse, ma la sostanza non cambia. Poi, non inquadrata, la Gelmini tenta un’altra spiegazione: “Sono risparmi sulle pulizie”.<br />
<br/>fonte: <a href="http://bruschi-pavia.blogautore.repubblica.it/2011/04/22/macche-tagli-sono-minori-spese/">la Provincia Pavese</a>Giuseppe GIULIETTI: Dal Veneto alla Rai, uniti contro la censura2011-01-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it557387Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Misto) <br/><br/><br />
Ci risiamo con la censura e con le liste di proscrizione!<br />
Pur di uscire dal fango nel quale si sono cacciati, non esiteranno a utilizzare tutti i mezzi possibili, leciti o illeciti che siano. Come sempre non lesineranno le manganellate mediatiche e tenteranno di chiudere tutto quello che non piace al piccolo Cesare.
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Nei giorni scorsi vi avevamo raccontato della campagna di boicottaggio lanciata dalla regione veneto per mettere fuori dalla scuole e dalle biblioteche i libri degli autori che, a suo tempo, avevano sottoscritto appelli contro l’estradizione di Cesare Battisti che, inciso, continuiamo a giudicare un cinico e spietato delinquente comune.
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Nulla, tuttavia, può giustificare questa sorta di simbolico rogo, come se non bastasse, a conferma dei possibili contagi, una nuova polemica è scoppiata, sempre nel Veneto, perché dalla biblioteca civica del comune di Preganziol, retto da una maggioranza berlusconian leghista, sono spariti i libri di Roberto Saviano.
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La sparizione è avvenuta dopo che alcune camice verdi avevano inserito lo stesso Saviano nell’elenco delle opere proibite, subito dopo, ma guarda che combinazione, i suoi libri sono diventati introvabili.
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Come se non bastasse è ricominciata la caccia alle trasmissioni sgradite: non solo Annozero e Ballarò, ma anche Agorà di Andrea Vianello, il Tg3, Linea notte, sono finite nel mirino delle squadre d’azione Santanchè.
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Dal momento che non si fidano molto delle capacità del direttore generale Masi hanno deciso di provare a far deliberare dalla maggioranza della commissione parlamentare di vigilanza l’adozione di un regolamento che decreti la chiusura di tutte le trasmissioni di informazione in caso di elezioni.
<p> Anzi, vorrebbero imporre per decreto la doppia conduzione, la doppia vignetta, e persino una norma che preveda che quando una trasmissione affronti un tema, magari il lunedì, per tutta la settimana tutte le altre dovranno ignorare l’argomento.
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Proviamo a fare un esempio, il lunedì sera Bruno Vespa, unico che va in onda in quella giornata, dedica il suo programma a Silvio e alle sue ragazze, dal giorno dopo tutti gli altri dovranno astenersi dal trattare lo stesso tema, magari potranno dedicare il programma a Silvio e ai suoi miracoli, ma non all’inchiesta di Milano.
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Dal momento che l’idea è troppo scema per essere vera, si tratta solo di un tentativo di sparare alla luna, per accontentarsi di un doppio bavaglio in caso di elezioni anticipate.
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Per queste ragioni, ma senza più sperare di essere ascoltati, continuiamo a sperare che almeno su questo punto si possa realizzare una ampia convergenza da Fini a Vendola per concordare una comune strategia di denuncia e di azione, dentro e fuori le aule del parlamento.
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Ciascuno si presenti pure alle elezioni come caspita vuole, ma contro i bavagli e contro la censura sarà davvero il caso di stare insieme, anche perché non si tratta di solidarizzare con qualche giornalista, ma di impedire che le prossime elezioni, anche le prossime elezioni, si svolgano in un clima truffaldino, tale da alterare il libero esercizio del voto.
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Siamo sicuri che questi temi saranno al centro anche della grande giornata di lotta indetta per il prossimo 28 gennaio dalla Fiom e dalla Cgil.<br />
<br/>fonte: <a href="http://temi.repubblica.it/micromega-online/dal-veneto-alla-rai-uniti-contro-la-censura/?printpage=undefined">micromega-online</a>Silvio BERLUSCONI: Non c'e' nessun altro alla mia altezza 2010-11-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547662Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Pres. del Consiglio (Partito: PdL) <br/><br/><br />
'Non conosco nessuno che sia all'altezza della situazione piu' del signor Silvio Berlusconi... Anche come capacita' di resistere alle tante accuse che da troppo tempo mi vengono rivolte, anche dalla sua trasmissione''. Cosi' Silvio Berlusconi replica ad un cronista di Ballaro' che nel corso della conferenza stampa a palazzo Chigi gli chiede se fosse pronto a scommettere su se stesso in questo momento.<br />
<br/>fonte: <a href="http://it.notizie.yahoo.com/7/20101105/tpl-governo-berlusconi-non-c-e-nessun-al-e9595f1.html">it.notizie.yahoo.com</a>Italo BOCCHINO: «Epurato da Berlusconi. Ha chiesto la mia testa»2010-04-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it499063Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FLI) - Vicepres. Camera VICE PRESIDENTE GRUPPO DEPUTATI POPOLO DELLA LIBERTA' (Gruppo: AN) <br/><br/><br />
Dimissioni irrevocabili da vicecapogruppo dei deputati Pdl.
<p>«Berlusconi mi ha chiamato la sera che dovevo partecipare a Ballarò. Aveva toni concitati e mi ha detto: 'Se vai, farai i conti con me. Dopo vedrai...'. Gli ho risposto - ha raccontato Bocchino - che non esiste in nessun partito democratico del mondo che il leader dica alla minoranza di non andare in televisione a spiegare le proprie posizioni. 'Ma quali posizioni, qua c'è solo una posizione', mi ha risposto. E poi: 'Io ti infilzo'». «Berlusconi - ha aggiunto il deputato finiano - commette un grave errore che è quello di colpire il dissenso, colpire chi è in vista per educarne cento. Ma questo non porterà il partito lontano». «Possono toglierci tutti i posti di responsabilità che abbiamo - è l'avvertimento di Bocchino - ma continueremo a combattere la nostra battaglia dall’interno. I presidenti delle commissioni non sono in discussione, a meno che Berlusconi non decida altre epurazioni».
<p>Dimissioni irrevocabili. E il retroscena, raccontato ai giornalisti, di una «epurazione». Italo Bocchino da oggi è un semplice deputato, decade dal ruolo di vice capogruppo vicario del Pdl alla Camera e attacca frontalmente Silvio Berlusconi: «Ha chiesto la mia testa» è l'affondo dell'esponente finiano. «C'è stata una direttiva di Berlusconi durante Ballarò che chiedeva la mia testa. C'è un evidente tentativo da parte di Berlusconi in prima persona di arrivare a un'epurazione mia per colpire l'area a me vicina» ha detto Bocchino conversando con i cronisti alla Camera, dopo aver presentato le «dimissioni definitive» dalla carica di vice presidente vicario del Pdl.
Diversa l'interpretazione della vicenda che avrebbe dato lo stesso premier durante la cena di mercoledì sera a Palazzo Grazioli con alcuni parlamentari del Pdl. «Ho chiamato Bocchino l'altra sera quando doveva andare a Ballarò. Con me è stato anche un po' insolente. Gli ho detto che non si può andare in tv a fare sceneggiate coinvolgendo il partito. Tutti nel Pdl devono capire che non si può sputtanare il partito». Poi il capo del governo, secondo quanto viene raccontato all'agenzia Agi, ha proseguito: «A volte mi verrebbe voglia di mollare tutto, non si può passare tutta una giornata a discutere per questioni di partito. Io ho un Paese da governare e problemi internazionali da affrontare ed è deprimente perdere così tanto tempo per certe cose. Io comunque non sono un irresponsabile e vado avanti. Sarà il partito ad affrontare certe cose».
<p> «L'epurazione di Italo Bocchino è stato un grave errore di valutazione oltre che un atto antidemocratico e politicamente abietto» è l'opinione del vicepresidente dei deputati del Pdl Carmelo Briguglio, esponente della minoranza interna finiana. «Comporterà un costo politico notevole per chi l'ha commesso soprattutto in termini di perdita di consenso. L'arroganza non premia mai e incrementa spessore e appeal della "vittima" che essendo in questo caso un soggetto politico giovane e brillante come Italo Bocchino vale l'insegnamento nietzchiano 'Ciò che non ci uccide ci rafforza'. Infatti vedo oggi il collega Bocchino più vivace e combattivo del solito...».
<p>Il caso-Bocchino era esploso dopo lo scontro tra Berlusconi e Gianfranco Fini avvenuto la settimana scorsa alla direzione nazionale del Pdl. In un primo tempo il vice capogruppo aveva annunciato le proprie dimissioni, condizionate però all'elezione di nuovi vertici. Un modo per «contarsi» all'interno del partito. Ma il capogruppo Fabrizio Cicchitto aveva replicato seccato che se cade il presidente viene meno il vicario, e non il contrario. Berlusconi, dal canto suo, aveva fatto intendere di voler chiudere la vicenda in tempi rapidi, dando il via libera alla convocazione dell'assemblea del gruppo del Pdl. Dopo una serie di contatti, è stato Cicchitto a convocare ufficialmente la riunione. Una decisione motivata dallo stesso capogruppo al suo vice con una lettera che sin dalle prime righe dà il senso del clima che regna all'interno del Pdl: «Caro Italo, alla tua lettera di dimissioni fa seguito una tua nuova lettera (preceduta da pubbliche dichiarazioni non proprio distensive) con cui pretendi semplicisticamente e con motivazioni astruse e non condivisibili di ritirare le tue dimissioni, apparse su tutti i giornali e televisioni con voluto effetto mediatico». Ha replicato lo stesso Bocchino: «Ho confermato le mie dimissioni per far comprendere che il problema è politico e non di posti. Questo permetterà di contrastare il centralismo carismatico che dà prova della sua esistenza». Ha commentato il ministro della Difesa e coodrinatore del Pdl, Ignazio La Russa: «Bocchino ha preso una saggia decisione che ha fatto seguito a una situazione che stava diventando insostenibile».<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.corriere.it/politica/10_aprile_29/bocchino-pdl-capogruppo-camera-la-russa-fini-berlusconi_102fd298-5362-11df-afe0-00144f02aabe_print.html">Il Corriere della Sera.it</a>RICCARDO NENCINI: Sull'adesione all'appello fatto da Emma Bonino per l'autenticazione delle firme per la presentazione delle liste radicali alle prossime elezioni regionali - INTERVISTA2010-02-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it477860Alla data della dichiarazione: Pres. Consiglio Regione Toscana (Lista di elezione: Ulivo) - Consigliere Regione Toscana (Gruppo: L' Ulivo) <br/><br/><br />
E’ una questione di democrazia, perciò bisogna adoperarsi per far sì che i radicali siano messi in condizione di partecipare alle elezioni amministrative come qualunque altro partito.
<p>E' l'appello di Riccardo Nencini che da segretario del Partito Socialista si rivolge, dalle colonne del prossimo numero dell'Avanti, a tutti gli eletti e simpatizzanti socialisti, notai, sindaci, consiglieri, segretari comunali, provinciali e tutti coloro abilitati alle autenticazioni delle firme indispensabili alla presentazione delle liste, ma soprattutto, dice Nencini, a tutti quanti hanno a cuore la base stessa della nostra democrazia che trova legittimazione nelle elezioni.
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<b>Lei, così, raccoglie, anche l'appello di questa mattina fatto da Emma Bonino ci sembra di poter dire, comunque, c'è un incontro, un punto d'incontro ideale e, come ricordava nel suo appello, democratico.</b>
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Direi di sì è una questione di correttezza e di giustizia ci sono forze che intendono presentarsi all'elezioni, noi abbiamo un meccanismo abbastanza farraginoso, perché conferisce agli eletti la possibilità di vidimare. Spesso però gli eletti appartengono ad uno, a due a, tre parti politiche, è difficile che siano oggettivamente disponibili.<br />
Noi intanto diciamo ai socialisti eletti negli enti locali italiani di dichiararsi immediatamente disponibili, vidimare le firme naturalmente quando vi siano i margini per la loro regolarità e quindi mettersi a disposizione di un appuntamento democratico che sono le elezioni in questo caso le regionali
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<b>Cioè il problema in questa situazione è voler fare le cose in regola e quindi voi percepite questa difficoltà e rispondete a questo appello in nome, appunto, di una competizione che sia democratica in questo senso</b>
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Esattamente d'altra parte se guardo elezioni recenti ho ancora davanti il caso di un qualche broglio, di qualche problema nella raccolta delle firme e poi nella loro vidimazione, ma è assurdo che chi raccoglie le firme poi abbia difficoltà a trovare quel pubblico ufficiale che eserciti appena le sue funzioni ecco perché noi intanto ci siamo e spero naturalmente che questo appello al buonsenso e alla correttezza venga fatto proprio da tutti quelli che esercitano funzioni di questa natura.
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<b>Per come è concepita la legge la funzione di autenticatore viene quasi disegnata come un servizio pubblico in qualche senso oppure no?</b>
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Assolutamente sì, però siccome questo servizio pubblico viene svolto, in larga parte dei casi, da eletti e, per essere eletti, si deve appartenere ad una forza politica il rischio è che x eletti appartenenti a y forze politiche esercitino questo diritto soprattutto per le loro forze politiche anziché naturalmente rappresentare uno spaccato integro della società italiana in questo caso quella che intende presentarsi all'elezioni.
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<b>Presidente Nencini un'ultima considerazione noi abbiamo visto proprio di recente a Roma i manifesti del Partito Socialista con il nome di Emma Bonino presidente, quindi passiamo a fare così un punto su come sta andando questo inizio di campagna elettorale che in qualche modo si segnala già per degli squilibri di forze anche, soprattutto, di comunicazione e lei anche in base alla sue esperienza che impressione ha che campagna elettorale sarà questa?</b>
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Guardi anziché fare il mio terzo sciopero della fame abbiamo preferito riaprire l'Avanti perché divenga di nuovo, come fu alla fine dell'Ottocento e agli inizi del Novecento, un foglio di denuncia oltre che d'informazione. Il rischio per Emma è che ci sia uno squilibrio nell'accesso ai grandi mezzi d'informazione, naturalmente quelli pubblici.
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<b>I socialisti non vanno a Ballarò, non vanno ad Annozero, non vanno da Vespa, mi pare da un anno e mezzo, eppure è un partito che è ancora in piedi che i sondaggi dicono sta attorno al'1.3, 1.5 %, che ha amministratori locali.</b>
<p> Il rischio di Emma è che nel testa a testa pre-parcondicio con l'altra candidata forte del Lazio la Polverini, che è stata diciamo molto aiutata soprattutto da Ballarò, che questo scontro alla fine si riveli una sconfitta nella informazione. Quindi una sconfitta nell'accesso paritario a mezzi d'informazione che sono importanti nel far conoscere le proprie opinioni, il proprio programma, il progetto con cui si intende governare una regione importante come il Lazio.
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<b>E allora staremo a vedere e come dire speriamo bene [...]</b><br />
<br/>fonte: <a href="http://www.radioradicale.it/scheda/297047/intervista-a-riccardo-nencini-sulla-sua-adesione-allappello-fatto-da-emma-bonino-per-lautenticazione-delle">Radio Radicale</a>Marco BELTRANDI: Rai. Ballarò vietati i radicali anche nei sondaggi.2009-11-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it418864Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
"Non è la prima volta, mi auguro però che sia l'ultima: Ballarò ieri sera ha diffuso un sondaggio che non prevedeva la misurazione delle intenzioni di voto per i radicali, mentre la prevedeva per altre forze politiche, anche minori.
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Peccato che si sia ormai in una campagna elettorale per le regionali 2010 a cui i radicali, tra i primi, hanno dichiarato la propria volontà di partecipare, iniziando addirittura la raccolta delle pre-firme per la presentazione delle proprie liste.
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Evidentemente la trasmissione di approfondimento Rai ha deciso l'annientamento totale dei radicali non solo dalla trasmissione, malgrado gli interventi dell'AGCOM, ma persino nei sondaggi. Mi chiedo come i responsabili del programma, il direttore di Rete Ruffini, il Direttore Generale della Rai Masi continuino a consentire questo uso manipolativo dei sondaggi, anche perchè in questo modo l'azienda rischia sempre di più una sanzione pari al 3% del fatturato."<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/view.php?id=149100">www.radicali.it</a>Marco PANNELLA: «Noi da soli e senza il Pd per non subire umiliazioni» - INTERVISTA2009-06-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it391426Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: ALDE) <br/><br/><br />
<b>Riuscire a raggiungere il 4%, per la lista Bonino-Pannella, è un’impresa disperata. Non era più semplice fare una trattativa con il Pd come alle politiche?</b><br />
(Loredana)<br />
«Se è per quello, potevamo fare anche il mercato delle vacche allora! Alle politiche dello scorso anno abbiamo accettato umiliazioni, ora non più, nel modo più assoluto. Posso assicurare che, 4 per cento o no, continueremo per la nostra strada. Siamo decisi a voler chiudere questo sessantennio e ad aprire una stagione di democrazia liberale».
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<b>È possibile che in questo Paese occorra rischiare la vita per far conoscere il proprio simbolo e le proprie idee?</b>
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(Manuel)<br />
«Intanto annuncio che da ieri ho ripreso a mangiare e ho già ripreso sei chili. E comunque no, non ha senso rischiare la morte. Ma noi vogliamo correggere in tutti i modi la stortura per la quale il cittadino non viene informato a sufficienza. Dobbiamo per questo ringraziare il presidente Napolitano perché ha deciso in questa occasione di non restare arbitro com’è tradizione, ma di farsi garante, spendendosi per mandarmi in tv».
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<b>Non ho condiviso la sua scelta di privilegiare il governo precedente. Mi stupisce vederla a fianco di Di Pietro, Travaglio e Santoro</b>
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(Carlo Carli da Sanremo)<br />
«Noi facemmo con la Rosa nel Pugno una operazione in cui dicevamo: “Al governo c’è uno capace davvero ma davvero di tutto. Dall’altro ci sono dei buoni a nulla. Riteniamo salutare cercare di portare al governo i buoni a nulla”. Berlusconi prese più voti dell’Unione, ma il nostro apporto fu decisivo. Purtroppo l’Unione è riuscita a dissipare la vittoria».
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<b>Sono stato suo elettore quando propose il caso Tortora contro l'ignominia dei magistrati. Ora è peggio ma le sue campagne di allora non sembrano interessarla più.</b><br />
(Gioba)<br />
«Non è vero che non me ne occupo. È vero che non lo sapete. In dieci anni Bertinotti - prima di diventare presidente della Camera - è andato 71 volte a “Porta a Porta”, cinque il sottoscritto, tre delle quali per obbligo del garante. Non ero mai andato a Anno Zero, mai a Ballarò. C’è ignoranza provocata e voluta da parte della partitocrazia. È da trent’anni la partitocrazia costituisce sul piano tecnico una associazione per delinquere impedendoci di arrivare al popolo».
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<b>Cosa ne pensa della battaglia che fanno i grandi partiti attorno al voto utile?</b><br />
(Marco)<br />
«Sono poveri cretini. Noi siamo all’opposizione della maggioranza e dell’opposizione. Ma non perché siano tutti uguali, quanto perché è evidente che siano soci. Non deve passare l’idea che “contro Berlusca si vota democratico e contro i democratici si vota Berlusca”, perché alla fine i grandi partiti fanno le cose insieme. Sa perché ci auguriamo di raggiungere il 4%? <br />
Prenda il nostro presidente del Consiglio. <br />
Se ha divorziato è grazie a noi, se ha potuto risolvere problemi dolorosi anche mediante all’aborto, è grazie a noi. Questo piccolo partito ha determinato il vissuto del popolo da quattro generazioni. Oggi ci sono almeno 5 o 6 milioni di persone che vivono in Italia che sono figli del divorzio. E allora? Chi si occupa di famiglie? Noi o gli altri?
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<b>Da troppi anni il referendum non raggiunge il quorum. La gente è stanca di votare per cose di cui non capisce i quesiti e che non servono a nulla. Non è un istituto che va cambiato?</b><br />
(Vito A.)<br />
«Tutti dicono che la gente sia stanca di votare, ma non è vero. La gente è stanca perché il 90% ha detto sì all’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti, e dopo tre mesi i partiti hanno quintuplicato il finanziamento stesso. La gente è stanca di andare a riformare la giustizia a colpi di referendum e poi il Parlamento fa finta di nulla. La gente si è stancata di essere presa in giro».<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/view.php?id=142912">La Stampa - Marco Castelnuovo</a>Marco PANNELLA: Torno da questa notte allo sciopero assoluto della sete...ho già investito ufficialmente le autorità del comportamento della Rai Tv e Ballarò. 2009-05-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it391323Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: ALDE) <br/><br/><br />
Ho già investito ufficialmente le Autorità del comportamento della Rai tv e Ballarò, provocatoriamente insultante contro la legalità e la democrazia, con l’arroganza propria di un partito di partitocrati impuniti.
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Torno da questa notte allo sciopero assoluto della sete, anche in difesa della Comunità Penitenziaria, che in tutte le sue componenti - dai vertici all’intera amministrazione fino all’ultimo dei detenuti - stanno ormai per essere precipitati, dalla già ufficialmente riconosciuta condizione di oggetti e vittime di negazione dei diritti costituzionali, a uno stato letteralmente disumano di detenzione, di lavoro, di responsabilità morali e civili.
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La disinformazione della Rai Tv sulla crisi della giustizia, massima questione sociale del paese, è d’altra parte in linea con l’abolizione dello Stato di diritto. Ad esempio dopo avere disinformato, al seguito delle peggiori campagne di vero e proprio terrorismo psicologico sull’indulto e l’amnistia, nessun rilievo è stato dato allo studio che ha dimostrato come solo un ex detenuto, su dieci liberati dall’indulto, sia sino a oggi tornato in carcere per nuovi reati.
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Stessa situazione per quanto riguarda il nuovo “format” sui diritti umani, da ogni parte ritenuto necessario e urgente.
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Ballarò dal 2003 non mi ha mai consentito di intervenire nei suoi dibattiti su alcun tema o lotta da me condotti. Ora, dopo ingiunzioni, ammonizioni e diffide delle autorità competenti, ancora a 24 ore dalla prossima trasmissione, conferma il suo ostracismo da anni '30 nei miei confronti, malgrado Emma Bonino abbia deciso di rinunciare alla sua partecipazione pur di porre termine a questa vergogna<p>
Proseguirò quindi anche oltre mercoledì il mio sciopero assoluto di fame e sete.<p>
Perchè? Perchè è manifestamente giusto; ed è il solo modo di continuare a difendere dai fascismi impuniti di "antifascisti" il popolo e i cittadini di questo Paese.
<p>• La seguente dichiarazione di Marco Pannella sarà pubblicata nell’edizione di domani, martedì 26 maggio, su Notizie Radicali.
<p><br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/view.php?id=142487">Radicali.it - Notizie Radicali</a>Marco BELTRANDI: Rai. A Ballarò la Lista Pannella Bonino cancellata dai sondaggi2009-05-20T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it391281Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Ci sono modi diversi per cancellare dall’attenzione degli elettori una lista elettorale. Sicuramente, uno dei più efficaci e subdoli, è di diffondere sondaggi in cui quella lista neppure risulti nella rilevazione.<br /><br />
E’ quanto scandalosamente accaduto ieri sera alla puntata di Ballarò per quanto riguarda la Lista Pannella Bonino, proprio mentre Marco Pannella, e altri dirigenti e militanti radicali, stanno conducendo una iniziativa non violenta della massima gravità.<br />
Non credo occorra spendere altre parole di commento.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/view.php?id=142150">www.radicali.it</a>