Openpolis - Argomento: Programmahttps://www.openpolis.it/2014-06-11T00:00:00ZBEATRICE DRAGHETTI: 2009 - 2014 - Bilancio di fine mandato2014-06-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it741544Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Provincia Bologna (Partito: Cen-sin) - Consigliere Provincia Bologna (Lista di elezione: Cen-sin) <br/><br/>"Questo il bilancio di mandato 2009-2014 della Provincia Di Bologna che ho presentato ieri: " https://www.facebook.com/beatrice.draghetti<br />
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Cittadinanza metropolitana, Coordinamento delle politiche per la montagna, Reazione alla crisi e sviluppo, Welfare di comunità, Profilo di qualità per la pubblica amministrazione, Una provincia aperta. Sono questi i 6 obiettivi strategici, articolati in 40 progetti, attraverso i quali la Provincia racconta questi 5 anni di mandato.<br />
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Progetti attraverso cui si è cercato di dare risposta alle tante domande che venivano dalle persone e dal territorio: come dare uguali opportunità al milione di abitanti della provincia di Bologna, ai residenti del capoluogo così come a quelli della più sperduta frazione di montagna? Come migliorare gli spostamenti di centinaia di migliaia di persone verso e dal capoluogo e tra i vari Comuni della provincia? Come rendere sempre più attrattivo il nostro territorio per le imprese creando nuovi posti di lavoro? Come gestire al meglio le opportunità di finanziamento europeo per il lavoro, le imprese, l'agricoltura ? Come aiutare le imprese a resistere alla crisi mantenendo l'occupazione? Quali politiche e risorse per il nostro Appennino?<br />
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Attraverso il menù qui a fianco potete navigare nei 40 progetti. Qui sotto trovate invece alcuni numeri di sintesi sui risultati del mandato.
<br/>fonte: <a href="http://www.provincia.bologna.it/mandato/Engine/RAServePG.php">Profilo Facebook Beatrice Draghetti</a>Pier Paolo BARETTA: “Carta d’intenti: nuovo civismo e democrazia viva e rinnovata” 2012-08-01T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it647898Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Guidare l’economia fuori dalla crisi; ridare autorevolezza alle istituzioni; rilanciare l’Europa”: è un buon programma, questo lanciato ieri da Bersani, che consente di finirla con ‘l’eccezionalismo italiano’ e di dar vita ad un nuovo civismo e ad una democrazia viva e rinnovata, che parli innanzi tutto ai giovani. Per noi, dunque, ‘Lavoro’ e ‘Uguaglianza’ vogliono dire opportunità, solidarietà e responsabilità. Un Paese moderno che vuole impostare il suo futuro oltre la crisi ha bisogno di una guida politicamente solida e capace di innovazioni. Questo è il compito del Pd, che aspira giustamente a governare l’Italia.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.pierpaolobaretta.it/sito/carta-dintenti-nuovo-civismo-e-democrazia-viva-e-rinnovata/">www.pierpaolobaretta.it</a>Patrizia TOIA: Finita la fase delle bugie, per il centrodestra, inizia quella delle regalie2011-05-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it572838Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: S&D) <br/><br/><br />
“Finita la fase delle bugie inizia quella delle regalie!”, così <b>Patrizia Toia</b>, parlamentare europea del Partito Democratico, commenta le ultime promesse elettorali di Letizia Moratti.
<p>“Prima la maggioranza e poi Letizia Moratti, dopo aver passato mesi di campagna elettorale a cercare di screditare il suo avversario con bugie assurde e accuse totalmente prive di fondamento, invece che rispondere dei suoi cinque anni a sindaco della città, ora ha pensato bene di passare agli omaggi per i potenziali elettori”, prosegue <b>Toia</b>.
<p>“Così vanno considerati gli ultimi provvedimenti annunciati dalla Moratti in materia di ecopass, parcheggio gratis ai residenti sulle strisce blu… Ogni giorno il sindaco uscente aggiunge qualcosa al cesto dei regali elettorali, che poi si riveleranno vani, esattamente come l’annuncio della Lega di portare i Ministeri a Milano. Senza contare che si tratta di provvedimenti che contraddicono profondamente tutta la linea politica portata avanti dalla Moratti durante gli anni del suo mandato di sindaco in città”, commenta <b>Patrizia Toia</b>.
<p>“Letizia Moratti, anziché annunciare promesse mirabolanti per il futuro di Milano farebbe bene a spiegare come mai il suo programma elettorale è pressoché identico a quello presentato cinque anni fa e a spiegare cosa ha fatto in questi anni anziché amministrare la città e perché ora smonta tutte le sue politiche messe in atto come un regalo agli elettori che, evidentemente, di quelle politiche contenti non erano”, conclude<b> Toia</b>.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.patriziatoia.it">patriziatoia.it</a>Ignazio Roberto Maria MARINO: «Il Pd che vogliamo non è quello degli inciuci»2009-12-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it474668Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
La risposta dell’on. Ignazio Marino alla <a href="http://temi.repubblica.it/micromega-online/perche-ho-appena-strappato-la-tessera-del-pd-lettera-aperta-a-ignazio-marino/?printpage=undefined"><b>lettera di Gabriele Zamparini</b></a>, il lettore che aveva strappato la tessera del Partito democratico dopo l’elogio dalemiano dell’inciucio.
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Cari amici di MicroMega,
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ho già avuto modo di rispondere a Gabriele Zamparini dal suo stesso blog, ma desidero inviare anche a voi, che avete pubblicato la sua lettera aperta con evidenza, qualche brevissima riflessione circa lo stato del Partito Democratico e sull’opportunità o meno di rinnovare l’adesione al Pd.
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Io credo oggi più che mai che il Partito democratico rappresenti una grande opportunità per la crescita e la modernizzazione del Paese. In una politica sempre più caratterizzata dal protagonismo di singole personalità o da particolari istanze locali che si identificano e in qualche modo cannibalizzano molte formazioni politiche, il fatto che esista un partito come il nostro, così profondamente popolare e così profondamente italiano, è per me una sorta di boccata d’ossigeno per tutto il Paese.
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Certo, non ignoro le difficoltà e gli errori commessi nel passato. Sono perfettamente consapevole che stiamo ancora attraversando un guado - che, lo so bene anch’io, appare interminabile - verso una forma partito che si metta definitivamente alle spalle politiche e appartenenze del secolo scorso. Capisco bene che molti nostri elettori e simpatizzanti non sono più disponibili ad accettare comportamenti e dichiarazioni titubanti o contraddittorie di cui proprio non comprendono la logica e le finalità.
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Ma pur consapevole di tutto questo, credo che la scelta di abbandonare il Pd al suo destino – come quella fatta da Gabriele Zamparini - sia profondamente sbagliata. Credo che, proprio per la natura democratica di un partito che non appartiene a nessun altro che ai suoi militanti e ai suoi elettori, la scelta giusta da fare per coloro che immaginano un’opposizione più forte e che prepari una credibile alternativa di governo, sia al contrario quella di lavorare ad un Partito Democratico più convincente e più determinato, più comprensibile e più trasparente.
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Questo obiettivo si ottiene guardando meno alle dinamiche interne del Partito e più ai problemi del Paese. Questo è precisamente ciò che abbiamo cercato di fare durante la campagna congressuale, nella quale abbiamo presentato una proposta programmatica forte e profondamente innovativa fatta di idee e di cose da fare.
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Laicità, eliminazione del precariato attraverso un contratto di lavoro unico a tempo indeterminato e meccanismi di flexsecurity, trasparenza dei mercati e lotta ai monopoli, affermazione di una cultura del merito, affermazione del ruolo delle donne nella società italiana, libertà di stampa, diritti uguali per tutti: tutte risposte concrete ai problemi concreti del Paese. Abbiamo anche proposto di rilanciare l’economia con investimenti nelle energie rinnovabili che potenzialmente possono condurre nei prossimi anni alla creazione in Europa di due milioni di posti di lavoro.
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E oggi siamo ancora qui a lavorare nel Partito per una politica trasparente e senza “inciuci” di sorta, per dire dei sì e dei no molto chiari: no ad alleanze basate sul tatticismo; sì ad alleanze sulla base di principi e programmi condivisi per il governo delle regioni; no alla conferma di gruppi dirigenti regionali che non abbiano raggiunto risultati positivi; sì al rinnovamento in regioni come la Campania e la Calabria; sì alle primarie nelle regioni, come la Puglia, dove ci sono state esperienze di governo positive.
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Ci stiamo organizzando per avere un portale dove esprimere le nostre idee, per essere promotori di specifici workshops che condizionino positivamente la vita del Pd e conducano ad una modernizzazione del Paese e pensiamo a tante azioni, come un esposto all’Unione Europea per impedire che le aree dove dovrebbero sorgere le centrali nucleari vengano classificate dal Governo come siti militari.
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Questo è il Pd che vogliamo costruire. Questa io credo sia la sfida per la parte più viva e vitale del nostro Paese.
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Con molta cordialità,
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Ignazio Marino<br />
<br/>fonte: <a href="http://temi.repubblica.it/micromega-online/il-pd-che-vogliamo-non-e-quello-degli-inciuci-ignazio-marino-risponde-al-lettore-che-aveva-strappato-la-tessera-pd/?printpage=undefined">MicroMega-online</a>Maria Laura, detta Lalla Reggiani: Il saluto del Sindaco 2009-07-01T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it401967Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Castelnuovo Rangone (MO) (Partito: Cen-sin) - Consigliere Consiglio Comunale Castelnuovo Rangone (MO) (Lista di elezione: Cen-sin) <br/><br/><br />
Care concittadine e cari
concittadini, è con sincero
piacere che mi rivolgo
direttamente a voi in questo primo
numero di “C’è di Nuovo” della
nuova legislatura.
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In campagna elettorale abbiamo
provato a spiegarvi i nostri progetti
e le nostre idee per Castelnuovo e
Montale. Ora, grazie alla vostra fiducia,
siamo chiamati a realizzarli.
Nella prima seduta del Consiglio
Comunale abbiamo individuato
tre parole guida per il nostro operato:
partecipazione, trasparenza e
futuro.
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Partecipazione, perché siamo fermamente
convinti che per rendere
protagoniste le persone non basti
comunicare efficacemente le decisioni
prese. Dobbiamo impostare
un nuovo processo decisionale:<br />
il
confronto con i cittadini deve avvenire
a priori, non a posteriori.
Per questo vogliamo sperimentare
tutti gli strumenti di comunicazione
che la tecnologia ci mette oggi
a disposizione per coinvolgere e
comunicare tempestivamente con
i cittadini.
<p> Lo stesso consiglio comunale
dovrà diventare, prima
di tutto, un laboratorio d’idee e
di proposte, insieme alle commissioni
consiliari. E i consiglieri,
all’interno di gruppi di lavoro
tematici, potranno affiancare la
giunta su progetti strategici. Chiederemo
lo stesso livello di partecipazione
a tutti i cittadini, anche
al di là dei canali consolidati della
politica istituzionale.
<br />
Trasparenza, perchè un’Amministrazione
ha il dovere di rendere
conto ai cittadini di quanto fatto.
Per questo ci adopereremo perchè
ogni segnalazione, ogni richiesta,
ogni lamentela trovi una risposta
puntuale da parte del comune.
Questo per noi è un impegno
primario. Anche in questo caso
useremo tutti gli strumenti a nostra
disposizione: pensiamo a quelli
digitali ma anche allo spostamento
dell’Urp al piano terra della nostra
sede e, in generale, ad una distribuzione
degli spazi e degli uffici
più funzionale alle nostre esigenze.
Pensiamo ad un comune capace
di colmare, anche fisicamente, la
distanza con i cittadini, spostando,
ad esempio, la sede del consiglio
comunale anche nelle frazioni e
aprendo un ufficio di ricevimento
dei cittadini anche a Montale con
un assessore presente.<br />
E poi c’è il futuro, l’orizzonte
della nostra azione politica. Per
questo abbiamo scelto di puntare
con forza su chi lo rappresenta
meglio, i giovani. Futuro, per noi,
vuol dire mettere a disposizione
delle giovani coppie le condizioni
per acquistare casa e costruirsi
una famiglia senza l’angoscia di
un’occupazione precaria.<br />
Futuro,
per noi, vuol dire anche realizzare
quella sostenibilità ambientale che
è diventata un’esigenza irrinunciabile
per la società contemporanea.
Un’esigenza che ci costringe a cambiare
abitudini, stili di vita, a progettare
i prossimi anni pensando
al mondo che lasceremo loro in
eredità ai nostri figli.<br />
Il territorio
per noi è un bene finito e punteremo
ad uno sviluppo prima di
tutto qualitativo.<br />
E sempre per lo
stesso motivo vogliamo aderire al
patto dei sindaci della comunità
europea e realizzare un comune
energeticamente sostenibile, aumentando
il risparmio energetico
e privilegiando le fonti rinnovabili
per ridurre le emissioni inquinanti.
La stessa crisi che stiamo vivendo
può diventare un’occasione per
ripensare un nuovo modello di
sviluppo, più giusto, più equo e
più sostenibile. Il nostro obiettivo
sarà quello di mantenere gli standard
qualitativi dei servizi sociali
e, allo stesso tempo, di dare un
sostegno concreto ai lavoratori e
alle famiglie colpiti dalla crisi. Su
questa, poi, manterremo attivo un
tavolo di concertazione con gli attori
economici del nostro territorio,
per formulare insieme a loro
risposte tempestive alle possibili
conseguenze della crisi nel nostro
distretto produttivo.<br />
Permettetemi, in conclusione, alcuni
ringraziamenti. A chi mi ha
preceduto e ci ha consegnato una
comunità di cui essere orgogliosi.<br />
Ai cittadini e ai partiti che hanno
appoggiato il nostro progetto e
a tutti i candidati che si sono impegnati
nell’ultime elezioni, ed in
particolare a coloro che non sono
riusciti ad entrare in Consiglio
Comunale. E, più in generale,
il mio grazie va a tutti gli elettori
che hanno esercitato il loro diritto-dovere
di scelta e hanno partecipato
a quello che non è solo un rito
della democrazia ma la prima e più
importante manifestazione della
volontà popolare: il voto. Dopo il
quale, per me, non ci sono né vincitori
e né vinti ma persone chiamate
a ricoprire incarichi e responsabilità
diverse, unite dall’obbligo
comune di lavorare assieme per il
bene della cittadinanza.
Continueremo nei prossimi cinque
anni a seguire la strada del dialogo:
la più faticosa, certo, ma l’unica
possibile.
<p>L’invito che rivolgo a
tutti i cittadini è molto semplice:<br />
scrivetemi, vi risponderò. Venite a
trovarmi in Comune: vi aspetto.<br />
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Il Sindaco
Maria Laura Reggiani<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.comune.castelnuovo-rangone.mo.it/servizi/funzioni/download.aspx?IDc=784&type=inline&ID=1469">C'èdinuovo</a>BEATRICE DRAGHETTI: Il messaggio video di Beatrice Draghetti: un appello al voto2009-06-03T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it417267Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Provincia Bologna (Partito: CEN-SIN(LS.CIVICHE)) - Pres. Giunta Provincia Bologna<br/><br/><br />
YouTube: <a href="http://www.youtube.com/watch?v=t8zXkuf36Lc"><b>Appello al Voto</b></a><br />
<br/>fonte: <a href="http://www.beatricedraghetti.org/pages/news2.asp?id=199">Sito personale Beatrice Draghetti</a>MARCELLA ZAPPATERRA: Il mio programma per la Presidenza della Provincia di Ferrara2009-05-01T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it391336Alla data della dichiarazione: Consigliere Provincia Ferrara (Lista di elezione: PD) - Consigliere Consiglio Comunale Portomaggiore (FE) (Gruppo: PD) <br/><br/>Negli ultimi dieci anni la Provincia di Ferrara ha colmato buona parte del gap che la divideva dalle realtà più sviluppate della Regione Emilia-Romagna, fra le più evolute a livello europeo.
Il tasso di disoccupazione è passato dall'8,5% del 1998 al 2,7% del 2007 (dati Istat), mentre la media regionale è scesa dal 5,4% al 2,9%; i redditi pro capite sono cresciuti del 10%; all'interno della Provincia, inoltre, si è ridotto il divario tra i comuni dell'Alto e quelli del Basso ferrarese; in termini di reddito pro capite, ad esempio, comuni come Codigoro, Goro, Ostellato, Migliaro e Migliarino hanno registrato negli ultimi 20 anni aumenti superiori al 40% e oggi si collocano in alcuni casi anche al di sopra della media provinciale.
Tutto ciò e stato certamente reso possibile dalle ingenti risorse (nazionali, regionali e locali) che qui si sono riversate, da politiche di investimento mirate e dalle opportunità offerte dai Fondi Strutturali Europei. Decisiva, poi, è stata la capacità dimostrata dal sistema istituzionale e dall'insieme delle forze sociali ed economiche ferraresi di esprimere nuova coesione, di saper fare sistema. Più volte in questi anni si è fatto riferimento ad un vero e proprio "patto locale" attraverso il quale è stato possibile condividere strategie ed obiettivi, superando vecchi particolarismi e compiendo, insieme, significativi passi avanti per uno sviluppo provinciale equilibrato, sostenibile e che tenesse conto della pluralità delle vocazioni che questo territorio esprime.
I risultati raggiunti rischiano ora di essere messi in discussione dalla crisi in atto che sta travolgendo il sistema economico e finanziario mondiale con effetti che probabilmente saranno maggiormente negativi per quelle realtà, come la nostra, ancora non sufficientemente strutturate e solide. Per questo è indispensabile reagire prontamente mettendo in campo risorse e progettualità, ma anche una grande unità d'intenti e capacità di innovazione.
Forti dell'esperienza di questi anni, della capacità dalle istituzioni ferraresi di fare sinergia e di saper attivare processi importanti di rinnovamento delle politiche e dei metodi di approccio al governo della cosa pubblica, possiamo accettare e vincere questa sfida.
E la Provincia potrà giocare un ruolo fondamentale.
Qui potete trovare il mio programma completo http://marcellazappaterra.files.wordpress.com/2011/04/programma_marcella_provincia_ferrara.pdf<br/>fonte: <a href="http://marcellazappaterra.files.wordpress.com">marcellazappaterra.it</a>