Openpolis - Argomento: giovani in politicahttps://www.openpolis.it/2018-03-29T00:00:00ZAngela Raffa: Gli onorevoli under 30: "Difenderemo la nostra generazione"2018-03-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it933915Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: M5S) <br/><br/>La più giovane di tutti - Angela Raffa, 25 anni e due mesi - viene da Messina. "Mi sono iscritta ai MeetUp nel 2011, siamo la generazione dei tirocini gratuiti, io ne ho fatto uno gratis all'Inps, e siamo anche quelli costretti ad emigrare: dei 25 della mia classe al liceo in 10 sono andati all'estero a cercare fortuna". Il papà gestisce una impresa edile, mamma è casalinga: "Papà ha votato sia Berlusconi che PD, pentendosene sempre". Cosa la ha colpita del Palazzo? "Le cose al bar costano la metà. Troppi privilegi!".<br/>fonte: <a href="http://drive.google.com/file/d/1MVwH5dCcmazGbRnuAKR60ZJTN4U8iGz3/view?usp=drivesdk">Repubblica</a>Angela Raffa: La deputata più giovane d'Italia: il primo giorno di Angela Raffa2018-03-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it933904Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: M5S) <br/><br/>Entrare per la prima volta in quell’aula è stato emozionante. Sai di avere una responsabilità importante, sai che sei lì perché i cittadini ti hanno scelto e sai di poter davvero fare qualcosa per cambiare in meglio la vita delle persone.
Voglio continuare sempre a tornare a Messina perché non voglio perdere il contatto con il mio territorio, con la mia gente.
La sensazione più strana che ho provato in questi primi giorni da deputata è stato il trattamento che viene riservato agli “onorevoli” dentro e fuori i palazzi romani. E’ un microcosmo che rischia di alienarti, che ti risucchia, che ti può far perdere la testa. Ho provato una sensazione di ingiustizia perché non abbiamo niente di più dei cittadini che stanno fuori. Abbiamo un ruolo importante da onorare, questo sì. Ma quando mi hanno chiamato onorevole ho faticato a capire che parlavano con me.
La sua attività con il M5S è iniziata nel 2011, in questi anni è stata impegnata con il meetup "Amici di Beppe Grillo città di Messina" , era stata candidata anche alle ultime regionali e poi la svolta con le politiche.
<br/>fonte: <a href="http://www.tempostretto.it/news/montecitorio-messinese-deputata-pi-giovane-d-italia-primo-giorno-angela-raffa.html">Tempostretto</a>ROBERTO BAZZARELLO: FI: GIOVANI VENETO, AUGURI A BERLUSCONI, NOI AL SUO FIANCO PER TORNARE ALLA GUIDA PAESE2017-09-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it916110Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Tribano (PD) (Lista di elezione: LISTA CIVICA | RINNOVIAMO TRIBANO) <br/><br/>Padova, 29 set. (AdnKronos) - "Le vittorie più belle sono quelle che devono ancora venire, Auguri Presidente" così sulla sua Pagina Facebook <b>Roberto Bazzarell</b>o, Vice-Presidente Anci Veneto Under 35 e giovane amministratore di Forza Italia in occasione del compleanno del leader del partito <b>Silvio Berlusconi</b>."In un periodo storico in cui i cittadini si allontanano sempre di più dalla politica, Silvio Berlusconi è l'unico leader indiscusso che ha dimostrato di saper unire i moderati e avere l'esperienza e il carisma necessari a governare questo paese. Noi giovani amministratori saremo sempre al suo fianco per aiutarlo a costruire una rinnovata classe dirigente fondata sulla meritocrazia che gli consenta di tornare alla guida del paese convincendo i tanti italiani delusi dai politici di professione.", ha commentato Bazzarello in una nota.<br/>fonte: <a href="http://www.affaritaliani.it/notiziario/fi_giovani_veneto_auguri_a_berlusconi_noi_al_suo_fianco_per_tornare_alla_guida_paese-36919.html?refresh_cens">AdnKronos</a>ROBERTO BAZZARELLO: FI: VENETO, GIOVANI AZZURRI A FIUGGI PER IL RITORNO IN CAMPO DI BERLUSCONI (2)2017-09-18T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it915946Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Tribano (PD) (Lista di elezione: LISTA CIVICA | RINNOVIAMO TRIBANO) <br/><br/>(AdnKronos) - "Il mio lavoro in Anci Veneto – ha spiegato <b>Bazzarello</b> – è stato preso come esempio dalle altre regioni d’Italia. In questi mesi abbiamo iniziato ad organizzare incontri territoriali per portare nel territorio formazione e scambio delle buone pratiche amministrative tra gli amministratori coinvolti. Un lavoro quotidiano tra gli amministratori che, unito a quello del movimento giovanile di Fi, deve saper preparare la classe dirigente del futuro premiando chi lavora nel territorio, ma soprattutto gli eroi che ogni giorno studiano le soluzioni nei comuni per dare risposte ai propri cittadini in un tempo in cui lo Stato taglia risorse importanti: gli amministratori azzurri". Non è mancato l’incontro dei giovani con il Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani e con il Presidente <b>Berlusconi</b>. "A Fiuggi è andato in scena il ritorno in campo del Presidente Berlusconi e la <b>Forza Italia</b> della meritocrazia, dei giovani e degli amministratori del Veneto era presente", conclude <b>Bazzarello</b><br/>fonte: <a href="http://www.affaritaliani.it/notiziario/fi_veneto_giovani_azzurri_a_fiuggi_per_il_ritorno_in_campo_di_berlusconi_2-33075.html">AdnKronos</a>ROBERTO BAZZARELLO: FI: VENETO, GIOVANI AZZURRI A FIUGGI PER IL RITORNO IN CAMPO DI BERLUSCONI2017-09-18T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it915945Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Tribano (PD) (Lista di elezione: LISTA CIVICA | RINNOVIAMO TRIBANO) <br/><br/>Venezia, 18 set. (AdnKronos) - Weekend a Fiuggi per un gruppo di giovani veneti di Fi capitanati da <b>Roberto Bazzarello</b>, giovane amministratore azzurro e volto nuovo di Fi Veneto, Vice-Presidente regionale Anci Veneto Under 35, Consigliere Comunale di Tribano (Pd), ed <b>Eleonora Tiozzo</b>, Vice-Presidente regionale del movimento giovanile veneto, che hanno guidato militanti ed amministratori alla kermesse organizzata da <b>Antonio Tajani</b>, dove è stato ospite il leader di FI <b>Silvio Berlusconi</b>.A margine della convention si è tenuta una riunione per discutere le strategie da portare nei territori con cinquanta amministratori di Forza Italia di tutta la penisola. All’incontro era presente il coordinatore nazionale degli enti locali <b>Marcello Fiori</b>, il Vice-Presidente nazionale Anci per Forza Italia <b>Roberto Pella</b> e il Vice-Presidente nazionale Anci Giovani <b>Samuel Battaglini</b>.<br/>fonte: <a href="http://www.affaritaliani.it/notiziario/fi_veneto_giovani_azzurri_a_fiuggi_per_il_ritorno_in_campo_di_berlusconi-33074.html">AdnKronos</a>Pier Luigi BERSANI: «Per rinnovare non c'è bisogno di rottamare»2012-09-21T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it650363Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />«Per rinnovare non c'è bisogno di rottamare. Si può rinnovare senza sradicare, si rottamano le macchine non le persone e la storia. Sono rimasto stupito sul fatto che ieri avrei scoperto i giovani. Ma si sta guardando quanti ne ho messi in giro? Il segretario di Firenze ha 28 anni e tutti i segretari toscani sono trentenni. Se ne è accorto qualcuno?»
<p><b>L'agenda di Monti è un punto di non ritorno</b>
<p>«L'immagine di rigore e credibilità che Monti ha dato all'Italia a livello internazionale è un punto di non ritorno. E lì dentro ci metteremo più lavoro, più diritti, più uguaglianza».
<p><b>Da Di Pietro già troppi passi indietro</b>
<p>Ne ho visti molti di passi indietro di Di Pietro. Nell'ultimo anno anche fin troppi, quasi non si è più visto all'orizzonte».
<p><b>Fondi Pdl: sconvolgente, trarne le conseguenze</b>
<p>«Gli scandali sono sconvolgenti, bisogna trarne le conseguenze».
<p><b>Regola delle primarie: no Batman</b>
<p>«Mi dicono 'sei uno stalinista, vuoi fare le regole per le primarie'. Io faccio una sola regola: no Batman e qualche decina di migliaia di preferenze che questo recordman delle preferenze ha preso».
<p><b>Compromesso per la legge elettorale</b>
<p>«Per favore anche gli altri propongano un compromesso. Sulla legge elettorale abbiamo consegnato delle proposte, ma fa male che in tutte queste discussioni non vengano fuori due cose che sembrano non interessare a nessuno: <a href="http://politici.openpolis.it/dichiarazione/2012/09/19/delia-murer/pari-opportunit%C3%A0-italia-e-germania-a-confronto/650362">la parità di genere</a>, perché ci sono poche donne in Parlamento; la norma 'anti Scilipoti' perché non si possono inventare gruppi parlamentari se non sono stati presentati agli elettori».
<p><b>Chi nasce in Italia è italiano</b>
<p>«Uno nato in Italia, che studia in Italia, figlio di immigrati, è italiano punto e basta».
<p><i>Così il segretario Pd intervenuto a Cortona alla Scuola politica del partito.</i>
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<br/>fonte: <a href="http://www.rainews24.rai.it/it/news_print.php?newsid=169580">Rainews24</a>MATTEO RENZI: "I nonni politici ci hanno lasciato il debito pubblico"2011-10-30T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it617828Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Firenze (FI) (Partito: PD) - Consigliere Consiglio Comunale Firenze (FI) (Lista di elezione: Cen-sin) <br/><br/><br />
"I nostri nonni ci hanno lasciato una casa, ma i nostri nonni politici ci hanno lasciato il conto al ristorante".
<p><i>Con questa battuta, il sindaco di Firenze, Matteo Renzi spiega cosa intenda con le sue rivendicazioni per le giovani generazioni. Non si tratta di potere:</i>
<p> "Se qualcuno degli amici che stanno fuori da qui pensava che la Leopolda fosse l'elenco delle ambizioni di un giovane in cerca di una poltrona, si è sbagliato di grosso". Noi reclamiamo il futuro per ciascuno di noi, per i nostri figli con un principio base per cui il futuro non può essere quella cosa su cui si scaricano i problemi".
<p><i>Il conto lasciato al ristorante dai nonni politici è invece:</i>
<p> "Debito pubblico, che è la cosa più ingiusta e immorale che un bambino si trovi oggi ad affrontare".<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.tmnews.it/web/sezioni/news/PN_20111030_00063.shtml#stampa">TMNews</a>Pier Luigi BERSANI: «Giovani non scalcino per andare avanti»2011-10-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it617814Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
«La distinzione giovani-adulti è una stupidaggine di dimensioni cosmiche. È chiaro che tocca ai giovani, a chi deve toccare? Ma bisogna mettersi a disposizione. Non si può dar l'idea che un giovane per andare avanti deve scalciare, deve insultare e creare dissonanza. Siamo una squadra, la ruota deve girare nel collettivo, poi ci saranno le singole personalità, chi si farà largo, ma da soli non si salva il mondo».<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-10-29/bersani-giovani-scalcino-andare-181354.shtml?uuid=AaeUB8GE">ilsole24ore.com</a>Laurassunta Venneri: Venneri: “Buon lavoro al Direttivo Nazionale dei giovani”2011-03-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558999Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Cellara (CS) (Lista di elezione: DS) - Assessore Comune Cellara (CS) (Partito: DS) <br/><br/><br />
L’Assemblea Nazionale dei giovani del 5 e 6 Marzo ha posto le basi per il lavoro dei giovani di ApI in tutta Italia. Noi vogliamo essere rappresentativi di ogni territorio e favorire il radicamento del nostro movimento, per questo abbiamo costituito immediatamente una direzione con rappresentanti da ogni regione che per aree tematiche porterà avanti la linea politica dei giovani di ApI. Direzione che andrà ad ampliarsi nel momento in cui, celebrate le assemblee regionali, verranno indicati i 20 coordinatori regionali. La direzione riunitasi a margine dell’assemblea ha stabilito come termine per le assemblee regionali il 30 giugno, anche in vista del Labro Bis che mi auguro veda la presenza di tantissimi giovani da più parti di Italia. I membri della direzione hanno quindi il compito di farsi promotori nelle loro realtà per l’organizzazione della struttura della giovanile.
<p> Sicura che svolgeranno il loro compito con entusiasmo e passione e che sapranno essere coinvolgenti e inclusivi di ogni realtà provinciale, desidero ringraziarli per avere partecipato alla riunione e per essersi assunti l’onere e l’onore che il loro ruolo comporta. Un sincero ringraziamento va quindi rivolto a:<br />
Gianluca Baron;
Francesco Binetti;
Giordano Bravetti;
Piergiorgio Calice;
Roberta Cancedda;
Valerio Casini;
Massimiliano Catallo;
Andrea Cigolini;
Nicola Daina;
Carla Ferraris;
Alessandro Filippetti;
Gady Funaro;
Sisto Gasparucci;
Anna Grasso;
Maria Laura Grieco;
Belaid Laouani;
Sara Lavorini;
Eros Liberale;
Giacomo Magliano;
Francesco Malacarne;
Natascia Anile;
Lisa Patricelli;
Paolo Patrizio;
Renato Pilia;
Margherita Portacci;
Francesco Savino;
Gianluca Scigliano;
Domenico Stelitano;
Daniele Tragni
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Buon lavoro a tutti voi!<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.apigiovani.it/site/251_251/">www.apigiovani.it</a>GIUSEPPE CIVATI: «Serve un dialogo fra generazioni» - INTERVISTA2011-02-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it557918Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lombardia (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Pippo Civati, Consigliere lombardo del Pd, ci confessa che Berlusconi in qualche modo alla fine valorizza energie giovani.
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<i>Silvio Berlusconi ha saputo valorizzare i giovani, anche se per motivi strumentali, più di quanto non sia stato capace di farlo finora il Pd. Lo ha detto alla "Voce" Pippo Civati. Consigliere regionale della Lombardia del Pd ed esponente dei "rottamatori".</i>
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<b>Giuseppe Civati, cosa pensa di quello che sta accadendo nel Paese?</b>
<p> "Sono molto preoccupato. Mi pare che il sistema politico italiano sia molto bloccato. E che siano in atto continui cambiamenti di schema che non sono dettati da motivi politici o dalle esigenze dei cittadini, ma siano determinati dalla situazione personale del Presidente del Consiglio. Mi pare che anche il federalismo municipale abbia deluso le aspettative di molti. Mi pare un federalismo a misura di leghista. Gli stessi comuni sono preoccupati dall`applicazione di queste nonne".
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<b>Cosa pensa delle parole di Bersani sulla crisi politica?</b>
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"Bersani ha detto che bisogna ricominciare a parlare delle prospettive economiche italiane. Berlusconi ha fatto questo tentativo ridicolo di riaprire una fase di dialogo con il centrosinistra sulla situazione del paese. Come partito progressista vogliamo dare una risposta alle tante questioni aperte. Ogni settimana l'Italia celebra il record mondiale della disoccupazione giovanile. Dobbiamo fare qualcosa".
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<b>Nel vostro partito c`è una situazione di tregua armata. I problemi relativi alle primarie e la conflittualità tra Modem e Bersani hanno lasciato il segno?</b>
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"Discutere fa sempre bene. Avere un partito che si confronta su tesi diverse è importante. Il problema è quando questi temi diventano personalismi su questo o quel leader politico. Come abbiamo detto in occasione della nostra iniziativa di Firenze dal titolo `Prossima fermata Italia`, a noi non interessa che emerga il nostro punto di vista. Ma vogliamo che le nostre idee migliorino la proposta politica del Pd. <br />
Io difendo il pluralismo nella responsabilità della nostra azione politica. Mi pare che la situazione che sta vivendo l`Italia stia portando anche il senso della responsabilità politica dentro il Pd. Questo è importante".
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<b>Silvio Berlusconi e il Pdl hanno saputo valorizzare meglio i giovani rispetto a quanto ha fatto il Pd? Perché questo ritardo?</b>
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"Questo è il tema dei temi che non stiamo declinando in nessun modo. Ci vuole l`esperienza, ma ci vogliono anche energie nuove. E` necessario riaprire il dialogo con gli elettori che si sono stancati del fatto che il Pd sia un partito conservatore legato ad alcune figure. Bisogna che le generazioni si parlino, ma evitando il principio della cooptazione interna. Berlusconi qualche segnale, anche se in modo strumentale, lo ha dato. Quando ci troviamo un ministro della Giustizia così giovane come Alfano, non possiamo far altro che prenderne atto positivamente, al di là delle sue idee". <br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=XC6JT">La Voce Repubblicana - Lanfranco Palazzolo</a>Paolo Giacon: 150° dell'Unità d'Italia: "Rottamiamo il Comitato Provinciale. Largo ai giovani"2010-12-30T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it549515Alla data della dichiarazione: Consigliere Provincia Padova (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
“Solidarieta’ al professor Bertolissi, che non ha ricevuto dalla Provincia di Padova adeguato supporto, ne’ un budget adeguato per le celebrazioni e nemmeno un sostegno politico dalla Presidente Degani o dal presidente della II Commissione Cultura Domenico Menorello”. La solidarieta’ al docente padovano che ha deciso di gettare la spugna da presidente del Comitato Provinciale per le celebrazioni dei 150 Anni di Unita’ d’Italia, arrivano a sorpresa da Paolo Giacon, consigliere provinciale del Partito Democratico primo firmatario della mozione che ha istituito il Comitato.
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“Sono molto deluso dal lavoro che fino ad ora e’ stato svolto dal Comitato e dallo scarso interesse della Provincia verso le celebrazioni per i 150 anni. Davvero un pessimo esempio. Il centrodestra padovano, ed in primis Degani e Menorello, devono incassare questo fallimento politico e se ne devono assumere la pesante responsabilita’. – attacca Giacon e aggiunge - A questo punto non ci resta che rottamare il comitato che ha prodotto poche proposte, che ha visto poche presenze e molto disinteresse da parte dei consiglieri provinciali di PDL, della Lega e degli assessori della Giunta Provinciale. Vadano tutti a casa – questa la proposta provocatoria di Giacon – e lascino spazio a ragazzi piu’ giovani che sappiano vivere l’incarico e le celebrazioni con maggiore entusiasmo e disponibilita’. Lancio la proposta di un nuovo comitato. Questa volta pero’ soloni, parrucconi, presidenti, consiglieri provinciali e politici rimangano a casa: diamo spazio a giovani ricercatori universitari, a manager under 40, a giovani giornalisti, ad un paio di artisti emergenti e perche’ no anche a qualche giovane sindaco che proprio in queste settimane ha dimostrato grinta e determinazione”.
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“Nel frattempo noi democratici chiederemo che il presidente della Seconda Commissione Menorello faccia una relazione al Consiglio con urgenza per chiarire l’intera vicenda ed assumersi le dovute responsabilita’. Chiederemo l’azzeramento dell’attuale comitato, la creazione di un nuovo comitato di giovani che abbiano voglia di fare e di mettersi davvero al servizio della Comunita’ ed infine in sede di Bilancio proporremo un emendamento per ridurre le spese di rappresentanza dell’ente e destinare le risorse disponibili alle celebrazioni dell’anno 2011”. Questa la roadmap dei democratici che promettono una nuova battaglia in occasione del prossimo Consiglio Provinciale.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.partitodemocraticoveneto.org/dett_news.asp?ID=1872">www.partitodemocraticoveneto.org</a>Rosy BINDI: «Bravo Fini, ma non lo aspetteremo» - INTERVISTA2010-11-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547738Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) - Vicepres. Camera <br/><br/><br />
«Porteremo la crisi in Parlamento»
<p>Dice Rosy Bindi: «D’accordo, andranno avanti ancora un po’ con questo incosciente gioco del cerino, ma dopo la richiesta di dimissioni di Berlusconi avanzata da Fini, all’orizzonte non vedo altro che la fine del governo: un governo paralizzato e screditato». La presidente dell’Assemblea nazionale del Pd, dunque, incassa l’ulteriore «strappo» compiuto da Gianfranco Fini, giudica il suo discorso non al di sotto delle attese e in qualche modo guarda già al dopo: al bivio, cioè, tra elezioni subito o riforma della legge elettorale.
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<b>Si potrebbe obiettare, però, che questa faccenda della separazione tra Berlusconi e Fini va avanti da mesi, con il Pd messo lì ad aspettare...</b>
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«Per la verità, il Pd non aspetta affatto. Ma andiamo con ordine. Intanto ieri Fini un passo avanti l’ha fatto, ha detto a Berlusconi: o ti dimetti o ritiro i miei ministri. Si tratta di un’affermazione chiara, vuol dire che la crisi è ormai aperta. Può darsi che provino ancora un po’ a rimpallarsene la responsabilità: ma l’epilogo mi pare scritto».
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<b>A onor del vero, a Berlusconi il presidente della Camera ha proposto: dimettiti, ricontrattiamo il programma e magari allarghiamo la maggioranza, no?</b>
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«Intanto ha detto a Berlusconi dimettiti: e fino a ieri eravamo noi da soli a dirlo. E’ un risultato. Quanto al ricontrattare questo o quello, non credo sia un’ipotesi in campo. In particolare non mi pare possibile che Casini accorra in soccorso del governo nel ruolo di stampella: smentirebbe se stesso e tutto quel che ha fatto e detto da quando si è coraggiosamente presentato da solo alle elezioni. Dopodiché, se Fini vuol provare a rifare un accordo, si accomodi: ma facciano in fretta, perché il Paese, ingovernato, è ormai allo stremo».
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<b>Lei sa, naturalmente, che molti contestano al Pd una qualche subalternità rispetto alle mosse del presidente della Camera: come risponde?</b>
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«Che è una contestazione stramba: con i numeri che ci sono in Parlamento, chi può determinare la crisi del governo, se non un partito della maggioranza? In più, di che subalternità parliamo? Siamo i primi ad aver posto il problema del cambio della legge elettorale, che ora anche Fini chiede; facciamo opposizione nelle Camere, e spesso battiamo il governo; stiamo ricostruendo il centrosinistra; abbiamo avviato una mobilitazione porta a porta nel Paese e l’11 dicembre terremo una grande manifestazione nazionale a Roma. Direi che siamo decisamente attivi e in campo».
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<b>Magari - insiste qualcuno - basterebbe, ogni tanto, non solo applaudire ma anche segnalare le ambiguità di questa o quella mossa del presidente della Camera, no?</b>
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«Noi non applaudiamo affatto: di Fini vediamo i passi avanti, quando ci sono, ma anche le contraddizioni. Se, per esempio, cominciasse un balletto di vertici e trattative, saremmo durissimi perché il Paese è stremato e non può più attendere. Ma credo che, a questo punto, sia questione davvero di settimane, anche perché sono in arrivo in Parlamento le misure economiche e in commissione il governo è già andato sotto. In ogni caso, troveremo noi il modo di parlamentizzare la crisi: perché non è accettabile che i problemi del Paese restino in attesa di un nuovo governo di centrodestra, che non potrà nascere visto che questa maggioranza è morta e sepolta».
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<b>Presidente, lei avrà seguito la tre giorni di Firenze voluta da Renzi e Civati: i cosiddetti «rottamatori» dicono che di Fini non ci si può fidare, che non può essere considerato un alleato...</b>
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«Prima mi faccia dire che da Firenze arriva un segnale che non può essere trascurato: credo si debba esser soddisfatti per la bella organizzazione e per il successo di presenze di iscritti e dirigenti del Pd. Il messaggio è che i democratici discutono - e devono farlo - con tutti gli strumenti: quelli tradizionali e quelli più nuovi. Ho riserve, invece, sull’idea che il rinnovamento sia un problema soltanto di età e di numero di mandati parlamentari: ma è chiaro che noi, il segretario, il gruppo dirigente, con quelle istanze dovremo interloquire».
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<b>Già, ma il giudizio su Fini?</b>
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«Non è quello che può dividerci, perché nessuno lo considera un alleato. Il vero punto di possibile discussione riguarda piuttosto il dopo, cioè il che fare una volta caduto Berlusconi».
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<b>Renzi e Civati sono contrari alla nascita di un governo tecnico, è questo che vuol dire?</b>
<p> «Appunto. Noi crediamo non si possa tornare a votare con questa legge elettorale. E mi pare singolare che chi spinge per il rinnovamento pensi che sia possibile farlo con questa legge elettorale: con l’attuale sistema continueranno a decidere tutto le oligarchie, che siano di Roma oppure di Firenze...».
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<b>
E’ una battuta polemica?</b>
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«E’ una constatazione. La polemica ha riguardato, magari, altro. Per esempio certi toni e certe modalità, che non ho condiviso. E anche quest’ultimo annuncio fatto ieri da Civati: l’assemblea costituente di “Prossima fermata Italia”. Non capisco cosa significhi. Dicono di non volere né spifferi né correnti: mi auguro che non vogliano nemmeno una rifondazione del partito...».<br />
<br/>fonte: <a href="http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=V71K6">La Stampa - Federico Geremicca</a>MATTEO RENZI: La carica dei 5.000 «rottamatori». Da Roma fischi, da Firenze applausi.2010-11-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547680Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Firenze (FI) (Partito: PD) - Consigliere Consiglio Comunale Firenze (FI) (Lista di elezione: Cen-sin) <br/><br/><br />
Firenze - Con un sorriso e un applauso, quasi una standing ovation della platea, rispondono alla notizia dei fischi e agli «ululati» che arriva dall’assemblea dei circoli del Pd a Roma.
<p> Così il popolo dei «rottamatori», sollecitati dallo stesso Matteo Renzi e da Pippo Civati, gli organizzatori della convention, replica a chi, da Roma, sembra iniziare l'ennesima guerra interna al Pd. Ma alla stazione Leopolda, dove si sono ritrovati in cinquemila per discutere e confrontarsi sul Pd che vorrebbero, i toni si tengono bassi.<br />
Anzi, Civati «spera» in una sorpresa da parte del segretario nazionale Pier Luigi Bersani, ossia in un suo arrivo domenica mattina a Firenze a «Prossima fermata Italia»: «Sono talmente contento che voglio continuare a sperarlo» perchè «abbiamo detto e indicato tante cose da fare: la platea, come si dice in Toscana, è tanta roba per il Pd, tutta roba buona a disposizione di Bersani». A lui non hanno riservato nè offese «nè gli abbiamo mancato di rispetto», dicono Civati e Renzi, confermando fin da subito la loro partecipazione alla manifestazione nazionale dell’11 dicembre a Roma. «Io l’ho incontrato - ha aggiunto Renzi - e se viene è il benvenuto: se viene e ci fa una sorpresa siamo contenti, altrimenti è andata così e va bene».
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Contro l'assenza del segretario del Pd si scaglia Sergio Staino dal palco: «Perchè non c’è Bersani? Il gruppo dirigente ha fatto un grave errore a non essere presente e a non spostare l’assemblea dei circoli. È un brutto segnale».<br />
«Se non riusciamo a sentirci pesci nemmeno in un’area del nostro partito, come sentirci pesci nell’acqua generale del popolo» ha aggiunto, interrotto spesso dagli applausi della platea. Per Staino, da tempo, «il partito ha perso totalmente le antenne sulla situazione del popolo: ci si imbarca in avventure politiche senza sapere minimamente come saranno prese dal popolo. Non sappiamo cosa pensano», non conosciamo le persone, «non c’è un radicamento sul territorio».
<p>Sulla manifestazione contro il governo lanciato da Bersani, replica Renzi: «È del tutto naturale con un governo come questo che un partito d’opposizione faccia una manifestazione: ma se c’è la manifestazione e non c’è la proposta politica si perde la strada di casa».
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L’avversario comunque, è e resta il centrodestra, Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini, che il sindaco attacca anche su Facebook paragonando il loro rapporto a quello dei protagonisti di Beautiful, Ridge e Thorne, e torna a dire che con Fini non vuole fare «ammucchiate selvagge». «Sono tre settimane che Fini dice: farò un grande discorso, poi farò vedere un video che cambierà la scena politica, poi ancora a Perugia farò un grande intervento. È esattamente quello che si dice a Beautiful, dove poi però mandano la pubblicità e non succede niente. Il senso di questa iniziativa è che noi mettiamo qualcosa di più di Beautiful, perchè noi meritiamo qualcosa in più». «La vera sfida per noi - ha proseguito Renzi - sarà da lunedì, tenere insieme questa esperienza senza farla diventare nè una corrente nè uno spiffero e senza però immaginare che si tratta solo di un ricordo, noi siamo la novità». «Il nuovo Pd c’è già, si tratta di dargli gambe. Noi siamo il Pd come gli altri. Pensiamo più ad una campagna che ad un movimento», ha aggiunto Civati.
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La platea, gli iscritti alla Convention per gli organizzatori sono oltre 5.000, si scalda per qualche intervento che parla di mafia, di ambiente, di lavoro, di energie alternative, che lancia idee per far ripartire il Pd. «Avete la giovinezza, le idee, la forza, e la possibilità di cambiare le regole, oggi», dice ai presenti Edoardo Nesi, scrittore e assessore a cultura e sviluppo economico della Provincia di Prato. «Siete la generazione allevata a forza di bugie», ha aggiunto Nesi, uno degli interventi più applauditi, alla quale tutti dovrebbero chiedere «scusa, perchè siete la prima generazione da tempo immemore che avrà meno della generazione dei vostri padri: meno soldi, meno garanzie, meno futuro, meno sogni». <br />
E invece loro, che cominciano a guardare oltre la rottamazione e pensano già ad altre convention da fare in tutte le province, vogliono continuare a sognare a dire che «la politica è una cosa bella», a trasformare i sogni in realtà«. Domenica ci proveranno Renzi e Civati, che con i loro interventi chiuderanno la tre giorni, a spiegare come fare, come proseguire un cammino che non vogliono interrompere qui.
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Il segretario regionale del Pd della Toscana, Andrea Manciulli, interviene sul palco dei «rottamatori».<br />
«Bisogna salire con argomenti migliori sulle spalle di chi c’era prima», ma «io sono qui, ed è giusto essere qui. Ho ascoltato molte cose interessanti, alcune le condivido. Renzi e Civati sono i principi di Facebook, io ho sempre le mani unte di qualcosa che ho mangiato 5 minuti prima e non vado d’accordo con le tastiere touch screen». «La mia parola è partito - ha aggiunto Manciulli -. A me piacciono le sfide difficili; far tornare ad amare la parola partito è importante, o la politica in Italia non si rialzerà.<br />
Occorre chiaramente un rinnovamento, e noi in Toscana lo stiamo facendo; ad esempio da noi i consiglieri regionali possono fare un massimo di due mandati. Non dobbiamo ripetere gli errori del passato, cioè contrapposizioni a prescindere. Nel Pd di spaccature ce ne sono state troppe: ora bisogna lavorare per unire». «Bisogna che il rinnovamento sia una sfida che lega un gruppo dirigente - ha continuato Manciulli - quello che ci manca non è un uomo solo al comando, non mi interessa chi fa il centravanti o il terzino, mi interessa che ci sia una squadra che prende in mano una missione perchè di questa Italia che sembra un film di Alvaro Vitali ci siamo stufati».<br />
<br/>fonte: <a href="http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/politica/2010/6-novembre-2010/carica-2500-rottamatori-1804109802034.shtml">Corriere Fiorentino.it</a>Pier Luigi BERSANI: Rinnovamento Pd c'è, Renzi fischiato dai circoli2010-11-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547678Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Avanti i giovani ma chi c'era prima dia una mano.
<p>"Rinnovamento, vogliamo vedere i dati? L'80% segretari provinciali è sotto i 40 anni, a me sorge spontaneo dire due cose: avanti così, ma anche che quelli delle altre generazioni devono dare una mano, perchè sostenere il rinnovamento non vuol dire votare per quello più giovane ma anche che gli do una mano. Io per quel che tocca a me farò così - ha assicurato -, avanti una nuova generazione ma che ci sia sempre anche qualcuno che abbia un pò di memoria, di know how, di esperienza"<br />
<br/>fonte: <a href="http://notizie.virgilio.it/notizie//2010/11_novembre/06/bersani_rinnovamento_pd_c_e_renzi_fischiato_da_circoli_auguri,26883930.html">notizie.virgilio.it</a>MAURIZIO MARTINA: «Ho 32 anni, a Renzi dico: c’è bisogno di tutte le generazioni» - INTERVISTA2010-11-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547671Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lombardia (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Maurizio Martina, segretario regionale in Lombardia, è uno dei giovani “rampolli” del Pd. Classe 1978: tre anni meno di Renzi. Insomma, le carte più che in regola per iscriversi al partito dei “rottamatori”. «Ma ora - assicura - c’è bisogno di tutte le generazioni».
<p> <b>Alla sua età, nemmeno un po’ di voglia di rottamare?</b>
<p> «L’espressione non mi piace».
<p> <b>Ma a Firenze ci andrà?</b>
<p> «Sarò a Milano, abbiamo una tre-giorni di mobilitazione a sostegno di Stefano Boeri, in vista delle primarie cittadine del 14 novembre: sabato raccoglieremo idee e suggerimenti per la città con 50 presidi nelle stazioni metropolitane e domenica abbiamo organizzato un pranzo multietnico in viale Padova, luogo simbolo della Milano insicura. È la nostra idea di convivenza: meno paura, più relazioni sociale. Alternativa a Pdl e Lega che in questi anni hanno soffiato sul fuoco. Il laboratorio Milano, se lavoriamo bene, potrà essere una parte del cambiamento di cui il paese ha bisogno».
<p> <b>Ma un po’ di curiosità non ce l’ha per quello che diranno a Firenze?</b>
<p> «Assolutamente sì anche perché tanti di quelli che saranno lì li conosco e so che hanno voglia di ragionare nel merito. In questo momento non possiamo permetterci però una discussione che ci avviti su noi stessi. Dobbiamo concentrarci su ciò che c’è fuori di noi: il clima che si respira nei confronti della politica tutta intera è pesantissimo, la debacle del berlusconismo e della maggioranza rischia di trascinare anche noi se di fronte alla crisi di sistema non diamo segnali chiari dell’alternativa che stiamo costruendo».
<p> <b>E il rinnovamento della classe dirigente non sarebbe un bel segnale?</b>
<p> «Certo, figuriamoci. Personalmente, se dovesse rimanere l’attuale legge elettorale, sono a favore delle primarie per la selezione dei candidati. Ma nel Pd non siamo all’anno zero. Anche se ogni tanto qualche calcio negli stinchi si deve tirare. In Lombardia 7 segretari di federazione su 12 hanno meno di quarant’anni, nei gruppi consiliari abbiamo dato spazio ai giovani e a persone che venivano da percorsi inediti, per l’elezione dei consiglieri regionali abbiamo fissato il limite dei due mandati e lo abbiamo fatto rispettare. Anche Boeri interpreta il bisogno di allargare l’orizzonte politico».
<p><b>Ma è della generazione di Veltroni e D’Alema...</b>
<p>«Appunto, schiacciare tutto sul rinnovamento anagrafico è molto limitato, può piacere ai media ma non risolve il problema: riconnettere la politica alla società. Il gap è clamoroso. Per recuperarlo servono tutte le generazioni. <br />
Anche perché c’è una questione generazionale ulteriore che sfugge anche ai trentenni: tra gli under 25 la Lega ha fatto incetta di voti, molti rischiano di votare Berlusconi e Bossi o di non votare per niente. La sfida per conquistarli alla politica è culturale e non solo anagrafica. Bisogna saper parlare agli italiani disorientati.<br />
E la vera partita è nell’innovazione delle idee».
<p><b> Un consiglio a Bersani rispetto ai “rottamatori”?</b>
<p> «Praticare il rinnovamento, come sta già facendo». <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.unita.it/news/italia/105441/ho_anni_a_renzi_dico_c_bisogno_di_tutte_le_generazioni">L'Unità - Maria Grazia Gerina</a>Paolo DE CASTRO: «Caro Renzi, leader si diventa sudando» - INTERVISTA2010-11-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547670Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: S&D) <br/><br/><br />
I «rottamatori»? Paolo De Castro - presidente di Red, braccio politico della dalemiana Fondazione ItalianiEuropei - spara a zero: «Se sei un trombone, saranno i cittadini a stabilirlo, mica può farlo Matteo Renzi con la sua prosopopea...».
<p>A poche ore dall'inizio della tre giorni di Firenze, indetta dal sindaco Matteo Renzi e da Pippo Civati, sulla parola d'ordine del ricambio generazionale, i promotori sono riusciti a far accendere i riflettori sull'evento e anche un battitore libero di fede dalemiana come l'ex ministro delle Politiche Agricole Paolo De Castro va all'assalto.
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<b>La parola d'ordine dei «rottamatori» sarà semplistica, ma è chiara: dopo 15 anni a casa...</b>
<p> «Se stessimo alla loro logica, oggi al Quirinale non avremmo il presidente Napolitano, una personalità che gode il massimo della fiducia degli italiani E non mi pare che abbia 35 anni...».
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<b>Forse ci sono dei politici che hanno saputo affrontare la maturità meglio di altri?</b>
<p> «Guardi, nel saper dare le risposte giuste in politica, non conta l'età. La politica è responsabilità e rispetto dei cittadini: se hai 90 anni e riesci nella missione politica meglio di uno di 30, belloccio e con la parlantina, vivaddio, meglio uno di 90 anni! Una battuta certo, per dire: l'alternativa non deve essere tra giovane o vecchio, ma tra bravo e incapace».
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<b>Restiamo ai fatti: ai vertici del Pd ci sono gli stessi personaggi - da Bersani a D'Alema, da Finocchiaro a Veltroni - che erano in prima fila nel 1996, quando i leader nel mondo erano Clinton, Blair, Chirac, tutti usciti di scena...</b>
<p> «Anche in altri schieramenti i leader sono gli stessi di allora: Berlusconi, Fini, Casini. Perché la politica è frutto di battaglie. Si diventa leader sudando. Con gli atti concreti, guadagnando giorno per giorno la fiducia di chi ci ha eletto. Non si occupano le poltrone, per diventare leader con le interviste sui giornali».
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<b>Certo, è altamente opinabile sostenere che uno è più bravo solo perché è più giovane, ma non pensa che una intera generazione si sia logorata, tra gelosie e risentimenti che durano anni?</b>
<p> «Ma figurarsi, ognuno può avere dei difetti.<br />
E governando, abbiamo dovuto fronteggiare sicuramente una eccessiva litigiosità. Ma andiamo al dunque: uno come D'Alema, che può essere simpatico o antipatico, ma è un politico invidiato in tutta Europa. Vogliamo pensare cosa sarebbe la politica estera dell'Ue se invece della signora Ashton avessimo avuto lui?».
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<b>Insomma il Pd deve tenersi e valorizzare i suoi leader di sempre?</b>
<p> «lo ribalterei l'accusa: si rimprovera ad una generazione un eccesso di personalismo, ma questa campagna per la rottamazione, cosa altro è, se non un altro tipo di personalizazione?».
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Renzi si è guadagnato la ribalta, battendo i notabili...</b>
<p>«Ma è appena arrivato! Faccia il sindaco per 5 anni e poi vediamo, magari si guadagna così i galloni da leader». <br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=V4V3I">La Stampa - Martini Fabio</a>GIUSEPPE CIVATI: «Da Bersani risposte zero. Rottami almeno i tentennamenti» - INTERVISTA2010-11-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547669Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lombardia (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
A Firenze la kermesse dei giovani scapigliati di Renzi. Preparano una Costituente per la Terza Repubblica.<br />
Via web.
<p><b>Beppe Civati, oggi a Firenze, Stazione Leopolda, parte l'iniziativa dei 'rottamatori'. Di nuovo Finocchiaro vi dà dei populisti e demagoghi. Se davvero volete evitare queste polemiche, non potreste smettere dare del 'rottame' ai vostri colleghi più anziani?</b>
<p> È che sono tanto permalosi. O ci liquidano come se la nostra iniziativa fosse una ragazzata. Che è bizzarro: io faccio il consigliere regionale, Matteo Renzi fa il sindaco di una grande città, forse dovrebbe essere rispettato di più...
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<b>È lui che ha iniziato con la storia delle rottamazioni.</b>
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Ma ha detto anche molte cose su cui non ha risposto nessuno. Abbiamo chiesto il rispetto dello statuto per i tre mandati per i parlamentari, e Bersani niente. E le primarie territoriali per gli eletti.
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<b>Per i tecnici con il porcellum non si possono fare.</b>
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Una palla. Sono difficili, ma basta studiarsi la cosa.
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<b>Del resto anche D'Alema le propone.</b>
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Benone, abbiamo convinto D'Alema. Io le ho proposte nel 2008. Del resto, c'erano nella mozione Bersani, poi se l'è dimenticate. Parliamo di altri contenuti: noi qui a Firenze abbiamo un Pd che fa le unioni civili. Il moderato Renzi è d'accordo. A Roma ce l'abbiamo una proposta? Sarebbe una maniera chiara di rispondere alle battutacce di Berlusconi. E ancora, diciamo 'metà parlamentari a metà prezzo': non si capisce perché un deputato guadagni tre volte il sindaco di Firenze. Il Pd è d'accordo? Parleremo di beni comuni: non siamo comunisti, ma l'acqua non deve essere un bene finanziario. E il Pd? Forse siamo ragazzi, però i ragazzi pensano che un partito deve avere una posizione. Che non è per forza una posizione più radicale.
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<b>Un anno fa Debora Serracchiani, che oggi è con voi, spiccò in un'assemblea di circoli del partito. Volendo, il Pd non è così chiuso ai nuovi dirigenti.</b>
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Sarà per questo che Bersani sabato ha organizzato la stessa riunione in contemporanea con la nostra assemblea. Io spero che lui ne trovi dieci, di Serracchiani. Noi qui ne abbiamo cento, però. E poi, le cose che chiedeva la Serracchiani, sono successe?
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<b>È diventata europarlamentare.</b>
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Non nascondiamoci dietro una Serracchiani.
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<b>Bersani dice che molti suoi dirigenti sono under 40.</b>
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Suoi, appunto, eletti in forza della maggioranza. E comunque: Bersani ha vinto il congresso, però non ci pare che di fronte al crollo di Berlusconi il Pd aumenti i consensi. Abbiamo delle proposte da parte dei giovani elettori. Non temi 'giovanilistici': se parliamo di banda larga parliamo dello sviluppo del paese. C'è una generazione che forse neanche Nichi Vendola riesce a intercettare.
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<b>Preferite Vendola a Bersani?</b>
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Ci piace Vendola, ma anche Bersani. Il problema è ridare fiducia a questa nuova generazione, quella del web. Alla quale proporremo di diventare deputati Costituenti della Terza Repubblica. Su internet, dove si può discutere e votare in modo partecipativo. Produrremo un vocabolario di temi, e lo manderemo a Bersani, alla Finocchiaro, a Franceschini sennò si ingelosisce. E a tutti. E lanceremo un appello al Pd.
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<b>Scusi, 'noi' chi? Nella migliore tradizione correntista del Pd, anche voi negate di essere una corrente.</b>
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Non siamo una corrente, nessuno userà questa platea per fare operazioni strane. Vogliamo promuovere una campagna sui nostri contenuti, un treno che arrivi in più stazioni possibili. Le nostre cose del resto sono copyleft, chi le vuole le usa. Ma lo sa che l'Idv ha fatto copia e incolla con il nostro dossier sui veri numeri degli immigrati e sulla Lega? Ma va bene, purché circolino.<br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=V4V50">Il Manifesto - Daniela Preziosi</a>Giorgia MELONI: Giorgia Meloni vuole un Parlamento più giovane: Senatori venticinquenni e deputati diciottenni.2010-01-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it475285Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Ministro della Gioventù (Partito: PdL) <br/><br/>Giorgio e Giorgia. Il presidente Napolitano e la ministra Meloni uniti nel nome dei giovani. Nel discorso di fine anno il capo dello Stato insiste sull’importanza delle nuove generazioni. Altro che Celli e il suo consiglio di mandarli tutti all’Estero. «Finalmente», dice la ministra dei giovani che in un paese che ha il vizio di puntare sempre su quelli che il futuro lo hanno alle spalle, ha un duro lavoro davanti a sè. «Per fortuna c’è Napolitano». E a sentirlo da lei, cresciuta nella cultura della destra nostalgica, fa un certo effetto.<br />
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Insomma ministro lei sembra avere affinità soprattutto con icone della sinistra, da Bertinotti a Napolitano.<br />
«Io non ho paraocchi. Giudico le persone. E ringrazio Napolitano di aver dedicato una parte importante del discorso di fine anno ai giovani, d’altra parte è un interesse che il presidente ha dimostrato sempre ponendo spessissimo l’accento su quanto meritevoli siano i ragazzi italiani. In particolare negli ultimi mesi è intervenuto per dire di non abbandonare l’Italia perché solo con loro può migliorare il futuro del paese. L’energia dei giovani è necessaria».<br />
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E come facciamo a tenercela?<br />
«Iniziamo dal ringiovanire Camera e Senato. Così che le esigenze delle generazioni siano rappresentate in maniera equa. Oggi non è così».<br />
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Impresa ardua…<br />
«Visto che quest’anno è finito parlando delle riforme che verranno, da condividere, io il prossimo anno voglio riuscire a riformare le norme che regolano elettorato attivo e passivo, voglio abbattere gli steccati anagrafici che comportano che oggi ci sia fino ai 40 anni una cittadinanza imperfetta. Visto che al Senato prima dei 40 anni non si può essere eletti e quindi le generazioni che precedono tale compleanno dono rappresentate imperfettamente. E’ una riforma su cui c’è larga intesa. Deve esserci corrispondenza tra l’età necessaria per eleggere ed essere eletti».<br />
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Quindi deputati diciottenni e senatori di 25?<br />
«Perché no?».<br />
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Napolitano ha sottolineato l’importanza di creare lavoro per i giovani. Il problema vero è il precariato. Cosa farete per loro?<br />
«E’ necessario contrapporre alla flessibilità del lavoro strumenti che bilancino questa situazione. Dal primo gennaio saremo in grado di pubblicare le norme attuative del fondo di garanzia sull’accesso al credito per l’acquisto della prima casa. 24 milioni di euro con cui lo stato garantisce chi non ha un posto fisso. E poi ci stiamo dando da fare per creare la cultura di impresa nei giovani attraverso l’Università. Sia con un bando per finanziare progetti proposti da associazioni giovanili, facilitando lo start up di nuove imprese. E anche con il Global Village Campus, ossia un ponte tra Università e lavoro. A settembre per cinque settimane abbiamo fatto incontrare i migliori giovani neolaureati e il mercato del lavoro. Il prossimo anno l’obiettivo è moltiplicare questo strumento».<br />
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In Italia non esiste meritocrazia. Uno dei motivi che spiega per esempio la fuga dei cervelli.
«Certo noi ereditiamo un sistema bloccato da privilegi consolidati e da una visone sessantottina per cui l’uguaglianza è considerata nemica del merito, mentre il nostro scopo è di costruire l’uguaglianza attraverso il merito. Partendo tutti dallo stesso blocco di partenza. E mi faccia dire un’altra cosa. Si racconta solo il lato buio dei nostri ragazzi, l’alcool, la droga, non il talento, il sacrificio. E’ gente che fa salti mortali per ritagliarsi un posticino dignitoso grazie a chi li ha preceduti e non ha pensato a chi sarebbe venuto dopo. Nel 2008 in 190 hanno vinto riconoscimenti internazionali. Significa che abbiamo un humus su cui investire. Ho in progetto un Expo per raccontare il loro talento».<br />
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E la scuola?<br />
«Prestito d’onore: consentire ai ragazzi di pagarsi l’Università, magari anche la formazione all’Estero, prestandogli i soldi che poi restituirà quando sarà in grado di farlo. Penso non solo all’Università ma anche a un’educazione non formale come i corsi di teatro o di lingua. Io credo che una delle grandi sfide che dobbiamo vincere sia quella di dare a tutti i giovani la possibilità di andare all’estero».<br />
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Che fa contraddice Napolitano?<br />
«Assolutamente no. Il mio fine farli studiare fuori e poi riportare in Italia quello che si è imparato. Completamente in sintonia con il Presidente».
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2.01.2010 da http://www.lastampa.it/ di Maria Corbi
<br/>fonte: <a href="http://giorgiameloni.garbatella.it/2010/01/giorgia-meloni-vuole-un-parlamento-piu-giovane-senatori-venticinquenni-e-deputati-diciottenni/">la stampa</a>Alessandra Forlani: Forlani non si monta la testa e tiene i piedi ben piantati a terra2006-05-30T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it391545«Nei prossimi cinque anni - afferma - voglio solo fare esperienza, voglio cercare di impegnarmi per potare avanti le esigenze e le necessità dei giovani»<br/>fonte: <a href="http://edicola.ilcittadino.it/edicola/articoli/2006/05/30/spe6-chyt.asp">www.ilcittadino.it</a>