Openpolis - Argomento: Ferrarahttps://www.openpolis.it/2011-02-02T00:00:00ZMARCELLA ZAPPATERRA: Acqua. Zappaterra: “Voto no”2011-02-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558244Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Provincia Ferrara (Partito: PD) - Consigliere Provincia Ferrara (Lista di elezione: PD) <br/><br/>Cito testualmente da La Nuova Ferrara di venerdì 28 gennaio: “Si schiera dalla parte di Marattin, quindi del doppio no, il presidente della Provincia: il referendum non mi convince …”. Mi dispiace per la signora Marzia Marchi (leggi la lettera di riferimento), ma ha capito male. Andrò a votare, ma il mio voto sarà: no.
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Circa la consapevolezza del ruolo istituzionale che i cittadini della provincia di Ferrara mi hanno chiamato a svolgere, non credo di avere bisogno che qualcuno me lo ricordi. Piuttosto sono io a ricordare che come presidente ho sempre agevolato e pubblicizzato la raccolta firme sul tema, anche oltre quelli che sono i miei doveri istituzionali.
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Se sullo specifico quesito ho espresso un parere diverso da quello della signora Marchi, significa forse con questo venire meno al mio ruolo istituzionale, oppure più semplicemente pensarla in modo diverso?
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Fortunatamente siamo in una democrazia e questo è ancora consentito anche ad una presidente di Provincia. Ricordo, ancora, che democrazia significa battersi, anche fino all’ultimo respiro se necessario, perché chi la pensa in modo diverso dal mio possa esprimere liberamente le proprie opinioni, come avrebbe detto Voltaire. E questo vale non solo per una parte.
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So bene anch’io che l’acqua non può essere paragonato a qualsiasi altro bene economico e che il diritto alla vita non può essere calpestato dalla logica economica. Ma so anche che organizzare l’intero ciclo e servizio dell’acqua in modo efficiente ed efficace, costa e non ci possiamo permettere su questo ambito né sprechi, né ingiuste speculazioni.
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Posso, come del resto altri, su questo tema pensarla diversamente dalla signora Marchi, oppure vengo meno al mio ruolo istituzionale o, peggio ancora, vado contro la Costituzione?
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Marcella Zappaterra
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Presidente della Provincia di Ferrara
<br/>fonte: <a href="http://marcellazappaterra.wordpress.com/2011/02/02/acqua-zappaterra-%E2%80%9Cvoto-no%E2%80%9D/">Marcella Zappaterra Blog</a>MARCELLA ZAPPATERRA: Intesa tra la Provincia di Ferrara e le fondazioni Cassa di Risparmio di Ferrara e Cassa di Risparmio di Cento per la promozione dell’inserimento lavorativo dei giovani.2010-12-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558215Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Provincia Ferrara (Partito: PD) - Consigliere Provincia Ferrara (Lista di elezione: PD) <br/><br/>Tra la Provincia di Ferrara, in persona della Sua Presidente, Marcella Zappaterra, la Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara, in persona del suo legale rappresentante pro-tempore e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, in persona del suo legale rappresentante pro-tempore, viene stipulata la seguente intesa:
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Premessa
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Le Fondazioni Cassa di Risparmio di Ferrara e Cassa di Risparmio di Cento costituiscono un fondo per la realizzazione di un’azione sperimentale di approccio facilitato al lavoro destinata ai giovani. L’azione si concretizza nell’erogazione di borse lavoro per la realizzazione di progetti di formazione e orientamento concordati tra tirocinanti ed aziende ospitanti. A tale fondo concorre altresì la Provincia mediante utilizzo di risorse proprie e rivenienti da finanziamenti statali a ciò destinati.
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Destinatari dell’intervento
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Giovani in età compresa tra i 18 e i 30 anni, residenti o domiciliati in provincia di Ferrara da almeno sei mesi alla data di pubblicazione dell’avviso per la candidatura di progetti di tirocinio ed in possesso di attestato di qualifica o di diploma di scuola secondaria di secondo grado o di laurea triennale e/o specialistica .
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Apertura dell’avviso e istruttoria
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A tal fine la Provincia di Ferrara si impegna ad emanare l’avviso allegato alla presente intesa, di cui è parte integrante, entro il mese di gennaio 2011 per la raccolta dei progetti di tirocinio.
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Dell’avviso verrà data ampia diffusione a mezzo degli organi di stampa e del sito istituzionale della Provincia.
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L’istruttoria per la valutazione di ammissibilità dei progetti sarà effettuata dalla Provincia.
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Per tutti i progetti ammissibili, nel limite delle risorse disponibili, una commissione composta da due rappresentanti della Provincia, un rappresentante della Fondazione Carife e un rappresentante della Fondazione Carice provvederà alla formazione di una graduatoria espressa secondo i criteri contenuti nell’allegato avviso.
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Detta graduatoria sarà fatta propria dalla Provincia che provvederà alla erogazione delle borse lavoro tramite le aziende ospitanti.
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Costituzione del fondo
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Le Fondazioni Cassa di Risparmio di Ferrara e Cassa di Risparmio di Cento si impegnano a versare alla Provincia di Ferrara, ciascuna rispettivamente per due terzi ed un terzo, le quote che si renderanno necessarie a coprire il fabbisogno finanziario relativo alle borse lavoro che verranno erogate. Ciò fino ad un limite, che sarà complessivamente pari ad € 70.000,00 per la Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara e complessivamente pari ad € 35.000,00 per la Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, ed in concorrenza con le risorse che, come specificato in premessa, verranno messe a disposizione dalla Provincia per un importo complessivo di € 14.701,48.
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Erogazione borse lavoro
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Il fondo sarà destinato esclusivamente all’erogazione delle borse lavoro, con la sola esclusione delle spese assicurative e della somma di € 3.000 destinata alla diffusione dell’avviso a mezzo degli organi di stampa.
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Il numero delle borse di lavoro verrà determinato a consuntivo dalla commissione preposta alla formazione della graduatoria sulla base delle candidature ammesse.
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L’erogazione del beneficio riconosciuto farà capo alla Provincia di Ferrara, alla quale spetteranno le necessarie verifiche dei dati resi dai richiedenti.
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Le eventuali somme residue potranno essere destinate ad un ulteriore avviso d’intesa tra le parti firmatarie della presente intesa.
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Ferrara, lì 29 dicembre 2010
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Fondazione CARIFE - Fondazione CARICENTO – Provincia di Ferrara<br/>fonte: <a href="http://marcellazappaterra.wordpress.com/2010/12/29/intesa-tra-la-provincia-di-ferrara-e-le-fondazioni-cassa-di-risparmio-di-ferrara-e-cassa-di-risparmio-di-cento-per-la-promozione-dellinserimento-lavorativo-dei-giovani/">http://marcellazappaterra.wordpress.com</a>Dario FRANCESCHINI: Franceschini: porte aperte a chi vuole chiudere con Berlusconi2010-12-10T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it549482Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/>Il giurista, il politico, il giornalista. A dialogare insieme in un momento topico, «perché la destra ci lascia un paese da ricostruire, distrutto nella comunità nazionale e nel sistema di regole». Così <b>Dario Franceschini</b>, a Ferrara accanto ad <b>Ezio Mauro</b> e <b>Gustavo Zagrebelsky</b> in un'affollatissima sala San Francesco.
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Battuto il tasto dell'alternativa, rimane da stabilire con chi e con quale coalizione delinearla. «Non da soli - ribadisce <b>Franceschini</b> - ultimamente Fini e Casini hanno sbattuto la testa contro il muro e capito che con Berlusconi non c'è spazio per una destra normale. Più largo sarà l'arco di forze della ricostruzione, più ritengo sarà un fatto positivo. Chiunque ci dia una mano per chiudere questa fase è ben accetto».
Poi, una precisazione «da parte di uno che fa parte della categoria dei parlamentari: non mi va che passi l'argomento che siamo tutti uguali: vedremo perché in questi giorni ci sono cambiamenti di idea di singoli sul governo, le responsabilità vanno individuate. Altrimenti - chiude <b>Franceschini</b> - facendo di ogni erba un fascio, si finisce appunto al fascio!».
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<a href="http://www.dariofranceschini.it/adon.pl?act=doc&doc=4649">Video dell'incontro "Ricostruiamo l'Italia: da dove iniziare?"</a> con Dario Franceschini, Gustavo Zagrebelsky e Ezio Mauro.<br/>fonte: <a href="http://www.dariofranceschini.it/adon.pl?act=doc&doc=4638">DarioFranceschini.it</a>MARCELLA ZAPPATERRA: Articoli della stampa nazionale e locale sulla firma della Convenzione per la realizzazione dell’autostrada Cispadana2010-11-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558205Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Provincia Ferrara (Partito: PD) - Consigliere Provincia Ferrara (Lista di elezione: PD) <br/><br/>Il Resto del Carlino – La Nazone – Il Giorno: 26/11/2010
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Cispadana, via libera all’autostrada regionale
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INFRASTRUTTURE: FIRMATA LACONVENZIONE FRA LA REGIONE EMILIAROMAGNAE AUTOBRENNERO
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CON LA FIRMA della convenzione tra Regione Emilia-Romagna e concessionario, la società Autostrada regionale cispadana (Arc), si è conclusa la procedura di gara per realizzare l’autostrada regionale di 67 chilometri che collegherà il casello di Reggiolo-Rolo dell’A22 alla barriera di Ferrara Sud sulla A13.
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L’Arc è un’associazione temporanea di impresa (Ati) controllata al 51% da Autobrennero. Si è aggiudicata la concessione per realizzare e gestire l’opera che ha un costo complessivo di circa 1.158,72 milioni di euro, da sostenere in project financing, con un contributo della Regione di 179,7 milioni (350 il limite massimo indicato nel 2006 dal programma per le autostrade regionali licenziato dall’assemblea legislativa). Ora saranno avviati tutti i passaggi propedeutici alla realizzazione. Partirà la Conferenza dei servizi sul progetto
preliminare, che dovrà raccogliere modifiche e suggerimenti proposti dagli enti interessati. Nel frattempo il Ministero dell’ambiente avvierà la valutazione di impatto ambientale (Via) sul progetto definitivo, mentre dopo la redazione di questo sarà redatto quello esecutivo.
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Al contempo, saranno avviate le procedure di esproprio. La concessione ha durata di 49 anni, comprensivi dei tempi di costruzione. I tempi di realizzazione (dalla partenza dei lavori prevista per il 2012) è di 44 mesi. L’apertura al traffico è stimata per il 2016.
La nuova arteria attraverserà le province di Reggio Emilia, Modena
e Ferrara, interessando 13 comuni. Avrà una doppia corsia di
marcia, più quella di emergenza, quattro caselli (S.Possidonio-Concordia-
Mirandola, S.Felice sul Panaro-Finale Emilia, Cento e Poggio Renatico; tutti con parcheggio di intescambio con i mezzi pubblici) e due aree di servizio. Il concessionario conta di rientrare dell’investimento in 15-20 anni. E’ stimato
un traffico di 34.000 veicoli al giorno.
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La Nuova Ferrara 26/11/2010
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Autostrada Cispadana, l’obiettivo è per il 2016
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Il costo sarà di 1 miliardo e 158 milioni, 180 saranno a carico dell’Emilia Romagna. Costi di pedaggi da 7 a 13 centesimi a chilometro
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Firmata ieri a Bologna la convenzione tra la Regione e la società Arc, che realizzerà l’opera Un «momento importante» per la Regione, ma per Ferrara, precisa la presidente della Provincia Marcella Zappaterra, il momento è addirittura «storico». A sollevare giudizi positivi fino all’entusiasmo è stata ieri a Bologna la firma tra Regione e società Autostrada regionale
Cispadana (Arc) della convenzione per la realizzazione e gestione dell’infrastruttura viaria.
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L’opera, spiega l’assessore regionale ai Trasporti Alfredo Peri, sarà realizzata in project financing: il costo è di un miliardo e 158 milioni, di cui poco meno di 180 a carico della Regione. Arc conta di rientrare dell’investimento (300 milioni sono nelle casse della società, ma per il resto bisognerà ricorrere all’indebitamento) entro 15-20 anni, calcolando una media di 34 mila veivoli giornalieri che pagheranno, a seconda, un pedaggio di circa 7 centesimi a chilometro (quelli leggeri) o 13 (media ponderata per quelli pesanti). Ora si apre l’iter in Conferenza dei servizi; dopodichè, annuncia l’assessore Peri, bisognerà attendere la valutazione di impatto ambientale del ministero e solo a quel punto ci saranno il progetto definitivo e l’avvio dei lavori.<br />
Il presidente dell’Arc, Graziano Pattuzzi, ha spiegato che la concessione è per 49 anni: «Entro il 2012 potranno essere avviati i lavori, ed entro 44 mesi se ne vedrà la fine ». Dunque, a occhio e croce la Cispadana potrebbe essere pronta nel 2016. Il progetto della nuova autostrada regionale prevede la doppia corsia di marcia e la corsia d’emergenza per ogni direzione. La lunghezza del percorso è di 67,5 chilometri con inizio nel comune di Reggiolo e termine nel comune di Ferrara, alla barriera di Ferrara sud della A13. L’infrastruttura è progettata per poter essere eventualmente ampliata in futuro con una terza corsia. Sono previste complessivamente quattro autostazioni e due aree di servizio.
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«Il nostro impegno – ha spiegato Peri- è di completare l’asse cispadano anche nel versante ovest, al di là di quanto previsto da questo accordo, anche se in questo caso si tratta di viabilità regionale non autostradale». Saranno inserite opere per la protezione acustica per circa 36 chilometri lungo il tracciato autostradale, e per 5 chilometri lungo la viabilità di collegamento. Come ha ricordato lo stesso assessore, la genesi della Cispadana va indietro nel tempo: era il 2006, infatti, quando la Regione realizzò uno studio di fattibilità e l’assemblea legislativa diede il via al project financing, fissando a 350 milioni il limite della partecipazione finanziaria dell’ente. Sei le proposte arrivate, tra cui fu scelta quella di Arc che è partecipata al 51% da Autostrada del Brennero (ne fanno parte anche Coopsette e Pizzarotti). Alla firma erano presenti, tra gli altri, la presidente della Provincia di Ferrara, Marcella Zappaterra, e l’assessore alla Viabilità della Provincia di Modena, Egidio Pagani. Inutile negare, ammette Peri, che la Cispadana avrà «un impatto territoriale. Ci confronteremo col territorio, con gli enti locali e con i rappresentanti dei cittadini». Ma la condizione è non stravolgere il progetto. Un momento della firma per la conven zione ieri a Bologna
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Il Movimento 5 Stelle: via alle azioni legali
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In dissonanza con i messaggi di giubilo giunti ieri dalla Regione e dalle province interessate alla costruzione dell’opera, ecco il commento del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Giovanni Favia:
«Il tempo per fermare quest’opera mostruosa si sta assottigliando. Visto che l’amministrazione si ostina a non prestare orecchio alla voce dei cittadini, noi del Movimento 5 Stelle siamo pronti a ricorrere alle vie legali per fermare la costruzione dell’autostrada Cispadana». Secondo il consigliere, «è a rischio la salute di moltissime persone e l’equilibrio ambientale della pianura».
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ZAPPATERRA «Momento storico per la provincia»
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«Per Ferrara è un’opera vitale, come la Ferrara-Mare. Realizzarla è una delle condizioni per migliorare la nostra competitività». Marcella Zappaterra definisce «storica» la firma che affida la costruzione della Cispadana alla società Arc. Ieri c’era anche lei a Bologna, all’incontro che ha dato il ‘la’ alla convenzione tra la Regione e la cordata imprenditoriale. «Con questo atto si è conclusa la procedura di gara della Cispadana – ha dichiarato Marcella Zappaterra – da ora in poi ci sarà un soggetto privato imprenditoriale che si farà carico della costruzione dell’infrastruttura.
A gennaio la conferenza dei servizi inizierà a discutere, poi ci saranno la valutazione dell’impatto ambientale, la progettazione esecutiva e definitiva che precederanno l’avvio dei cantieri ». I lavori saranno portati avanti
da «un soggetto affidabile che in 44 mesi si è impegnato a concludere l’opera che potrebbe essere disponibile, quindi, nell’arco di cinque anni. Va dato atto all’Emilia Romagna di aver sottratto l’appalto ad Anas e governo, che non hanno ottenuto risultati. La Regione si è anche impegnata ad un confronto con gli enti locali».
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Il Resto del Carlino: 26/11/2010
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Cispadana, ecco la firma della convenzione
Zappaterra: «E’ un passaggio storico». Ma il Movimento 5 stelle grida allo spreco
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E’STATA firmata ieri la convenzione per la realizzazione e la gestione dell’Autostrada Cispadana. Un passo fondamentale verso la costruzione di quella che diventerà una delle arterie del traffico principali in regione. Ovviamente, particolarmente coinvolta in questo progetto, è la provincia di Ferrara, punto d’approdo finale della lunga striscia d’asfalto che attraverserà tre province: Reggio Emilia, Modena e Ferrara. Ieri, infatti, alla presenza del presidente della Regione Vasco Errani, l’assessore alla Mobilità e Trasporti Alfredo Peri, c’era anche la presidente della Provincia Marcella Zappaterra, che così ha commentato: «E’ un passaggio storico e finalmente con questa firma si concludono tutte le procedure di gara.
All’inizio del 2011 si aprirà la Conferenza dei Servizi, che durerà un anno circa, poi apriranno i cantieri. La chiave di volta per accelerare i tempi è stato certamente il passaggio da Anas alla responsabilità diretta dei territori e il sistema di project financing».<br />
179,7 milioni di euro saranno sborsati dalla Regione, mentre la restante parte (970 milioni di euro circa) saranno a carico di privati. A firmare la convenzione sono stati i due soggetti coinvolti direttamente, l’assessore alla Mobilità Alfredo Peri e il presidente della società Autostrada regionale Cispadana, Graziano Pattuzzi.
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AD ESPRIMERE soddisfazione per la firma della convenzione anche il presidente della regione Vasco Errani: «Un ottimo risultato, frutto di un lavoro lungo e impegnativo. La Cispadana è un’opera prioritaria nella programmazione regionale; il confronto con i territori continuerà nel merito, a partire dalle amministrazioni locali: a noi interessa, prima di tutto, fare bene. E garantire il massimo impegno e la massima collaborazione per rafforzare sempre più la capacità e la competitività del sistema regionale».
L’autostrada si sviluppa per una lunghezza complessiva di circa 67,5 chilometri, con inizio nel Comune di Reggiolo – dove si raccorda con l’autostrada A22 – e termine nel Comune estense, alla barriera di Ferrara Sud della A13, in raccordo alla superstrada “Ferrara- Porto Garibaldi”. Va segnalata la realizzazione di una nuova strada anche fra Bondeno e Cento. L’assessore Alfredo Peri ha parlato di uno «sforzo corale sul quale la Regione ha creduto, crede e investe.
Siamo alla prima autostrada regionale, con un percorso di evidenza pubblica durato tre anni. Un’occasione storica, quindi,
perché consentirà di dare risposte alla viabilità non solo di questi territori ma di tutta l’Emilia-Romagna».
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MA non è di questo avviso il Movimento 5 Stelle regionale, che tramite il suo portavoce e consigliere Giovanni Favia avverte: «l tempo per fermare quest’opera mostruosa si sta assottigliando. Visto che l’amministrazione si ostina a non prestare orecchio alla voce dei cittadini, noi del Movimento 5 Stelle siamo pronti a ricorrere alle vie legali per fermare la costruzione dell’autostrada Cispadana. È a rischio la salute di moltissime persone e l’equilibrio ambientale della pianura».<br />
Uno spreco di soldi, secondo Favia, che avrebbe voluto vedere investire questa cifra su altri progetti: «“Troviamo sia vergognoso che dalle casse pubbliche escano 180 milioni di euro per un’opera insostenibile. Quei soldi potrebbero essere destinati al sociale, oppure al miglioramento del trasporto ferroviario». <br/>fonte: <a href="http://marcellazappaterra.wordpress.com/2010/11/27/articoli-della-stampa-nazionale-e-locale-sulla-firma-della-convenzione-per-la-realizzazione-dellautostrada-cispadana/">http://marcellazappaterra.wordpress.com</a>Pietro ICHINO: «Solo a Ferrara è vietato?»2010-11-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547969Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Dopo la mia relazione al Convegno promosso a Ferrara il 5 novembre scorso dalla Provincia e dalla Camera di Commercio, per protesta sei dirigenti della CGIL di quella città hanno clamorosamente restituito la tessera al Pd.
<p>La cosa curiosa è che <a href="http://www.pietroichino.it/?p=11060">la mia relazione di Ferrara</a> ripeteva, con piccoli aggiornamenti e variazioni, quella che avevo presentato a Cesena nel maggio di quest’anno a un convegno promosso dalla Provincia e dalla Camera di Commercio di Forlì. Le stesse tesi, poi, erano già compiutamente contenute in una relazione svolta a Bologna nel 2007, Che cosa impedisce ai lavoratori di scegliersi l’imprenditore e prima ancora nel mio libro A che cosa serve il sindacato. In riferimento specifico alla vicenda dell’accordo di Pomigliano, ho sostenuto le stesse tesi anche in numerosi articoli e interviste, tutti disponibili nella sezione Sindacato di questo sito, e in <a href="http://www.pietroichino.it/?p=9580">un’interpellanza urgente</a> presentata in Senato il 29 luglio scorso, firmata dalla Presidenza del Gruppo Pd al completo e da tutti i senatori Pd della Commissione lavoro.
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Insomma, solo a Ferrara è vietato dire queste cose?<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.pietroichino.it/?p=11188">pietroichino.it</a>MARCELLA ZAPPATERRA: Il Consiglio provinciale approva le linee programmatiche della presidente Marcella Zappaterra2009-07-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it401890Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Provincia Ferrara (Partito: PD) - Consigliere Provincia Ferrara (Lista di elezione: PD) <br/><br/><br />
Tre sono state le parole chiave della relazione della presidente della Provincia, Marcella Zappaterra, sulle linee programmatiche per il nuovo mandato amministrativo: metodo di confronto con tutti gli attori del territorio, merito e prospettive per le soluzioni ai problemi più immediati e a quelli più di medio termine.<br />
Su questa impostazione di fondo sono stati trattati i vari temi di un’esposizione che ha fatto chiaro riferimento al programma elettorale e al contesto dei risultati che la Provincia ha conseguito negli anni trascorsi.<br />
«Dal 2000 al 2008 – ha esordito – diversi sono stati i risultati positivi di un’azione di governo messi a segno sul fronte della riduzione dei dati della disoccupazione, della riduzione delle distanze dalle medie regionali e sul rapporto fra i Comuni del territorio».<br />
Passi in avanti compiuti anche grazie al buon utilizzo dei fondi europei, nazionali, regionali e locali.Risultati che sono ora messi in discussione dalla crisi in atto. Proprio per fronteggiare la crisi economica in corso un primo impegno è sul dialogo costruttivo fra Giunta e Consiglio «in un momento – ha ricordato la presidente – in cui la posta in gioco è alta per le imprese, i lavoratori e le famiglie».
Una collaborazione che si estende con tutti i Comuni del territorio, a partire dalla volontà di incontrare i sindaci nelle sedi delle Giunte comunali per conoscere e fare esperienza dei problemi.<br />
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<b>La Provincia</b>
«La Provincia è una realtà strategica per svolgere un ruolo di governo di area vasta, per la gestione delle reti, per lo sviluppo infrastrutturale e per una crescita economica equilibrata e sostenibile - ha detto Marcella Zappaterra - in una logica di efficacia, efficienza e di buona gestione amministrativa».
Vanno in questa direzione la riduzione del numero di assessori, con accorpamento delle deleghe, la riduzione dei gruppi consiliari decretata dagli elettori, con diminuzione dei costi di funzionamento, e le scelte nell’ambito dell’innovazione organizzativa e tecnologica, per contenere gli oneri burocratici ed economici del funzionamento della macchina amministrativa, con l’obiettivo di ridurre i tempi nell’erogazione dei servizi al territorio.
«Vogliamo costruire un patto tra amministratori, cittadini e portatori di interessi – ha continuato la presidente – con l’obiettivo di valorizzare il senso di comunità e di appartenenza e nel quale la Provincia si fa garante dell’interesse collettivo».
Una strada che passa attraverso il contenimento degli incarichi esterni, la valorizzazione delle risorse interne all’ente e con nuove forme di gestione dei servizi, oltre alla valutazione dei risultati con metodi nuovi e con la responsabilizzazione dei dirigenti.
L’ipotesi di costituire una società patrimoniale è una prima proposta concreta per una rinnovata gestione del patrimonio e dei servizi, anche per ovviare alle regole imposte dal rispetto del patto di stabilità, che limitano le capacità di spesa pure in presenza di disponibilità di spesa. «Non vuole essere una sovrastruttura per creare nuovi posti – ha precisato Marcella Zappaterra – ma un processo di aziendalizzazione per valorizzare e recuperare risorse».
La trasparenza sarà il criterio guida per le nomine pubbliche alle aziende partecipate, mentre massima attenzione sarà dedicata per la semplificazione e omogeneizzazione dei regolamenti, anche fra gli enti.<br />
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<b>Sviluppo economico e welfare</b>
«Lo sviluppo economico non deve prescindere dalla coesione sociale, perché innanzitutto viene lo sviluppo umano – ha continuato – e in questo senso fondamentale sarà l’attenzione per un welfare efficiente e di qualità».
Coesione significa anche attivazione e prosecuzione dei Tavoli provinciali: dalla Consulta economica, alla conferenza dei sindaci, fino a quello recente istituito per i problemi della pesca.Scuola, Formazione professionale, Politiche del lavoro e Welfare, sono i primi temi da affrontare, con un rilancio del ruolo dei Centri per l’impiego, affinché la crisi economica in atto possa essere prima di tutto un’occasione per riqualificare il capitale umano. In questo senso i fondi europei andranno maggiormente indirizzati su percorsi mirati.
«Anche alla luce della Presidenza che la Provincia ha nella conferenza socio sanitaria territoriale – ha proseguito parlando di sanità e welfare – ci attende una stagione impegnativa. È ormai prossima la conclusione del polo ospedaliero di Cona e alla Provincia spetta un ruolo di controllo e monitoraggio, con un’attenzione particolare ai deboli e ai meno tutelati e per una rete sanitaria provinciale all’insegna della qualità e dell’appropriatezza».<br />
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<b>Crisi economica</b>
Sulle risposte concrete per fronteggiare la crisi economica sono stati ricordati gli impegni con le fondazioni bancarie e i Comuni in favore delle imprese e dei lavoratori.
«Stiamo ora attivamente collaborando con il Comune di Ferrara – ha aggiunto – per individuare tutte le forme di intervento utili al sostegno delle famiglie».
Sotto questo aspetto, a settembre sarà aperto un confronto anche con le aziende di servizio per studiare forme di agevolazione, dilazione o rateizzazione nel pagamento delle bollette.<br />
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<b>Infrastrutture</b>
Nel mandato amministrativo appena concluso sono state realizzate opere importanti: Cispadana, Tangenziale Est, altre stanno prendendo avvio, come l’Idrovia.
«Ora, per volontà del Governo, sembra prendere concreto avvio la realizzazione della E55. Abbiamo chiesto un tavolo perché non deve accadere che l’adeguamento autostradale dell’attuale Ferrara - Mare possa sfociare sulla Romea e, quindi, per chiedere un impegno sulla priorità di realizzare il tratto ferrarese della E55».
L’impegno per l’idrovia, per il potenziamento della rete ferroviaria e per la realizzazione della SS16, si accompagnerà con l’attenzione allo sviluppo della rete ciclabile, per aumentare complessivamente la dotazione infrastrutturale e di una mobilità più intermodale del territorio.
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<b>Turismo e Cultura</b>
«Il Turismo è uno dei temi centrali dello sviluppo locale, con un’attenzione particolare ai tre settori della Costa, della Città d’Arte e Cultura e al nostro patrimonio ambientale e naturalistico».
Per quanto riguarda il capitolo Costa, occorrerà migliorarne qualità e promozione, affrontando seriamente il problema dell’offerta ricettiva.
Sulla Cultura la presidente della Provincia ha ricordato la stretta sinergia con il Comune di Ferrara, evitando inutili ed inesistenti competizioni in merito alle iniziative culturali, da Ferrara Arte a Ermitage Italia.
«Occorrerà ripensare – ha precisato a questo proposito – alcune forme e strumenti, come ad esempio l’Istituzione Castello che non ha soddisfatto in pieno le aspettative, specie in ordine alla promozione del sistema Delizie. Su Ermitage Italia occorre maggiormente verificare le ricadute sulla città e sul territorio.<br />
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<b>Sicurezza e manutenzione stradale</b>
«Definiremo un piano insieme con i Comuni – ha detto Marcella Zappaterra – verificando concretamente le priorità e le necessità di intervento, anche con maggiori risorse rispetto al passato».
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<b>Interventi</b>
L’intervento di Mauro Malaguti (PdL) ha aperto la discussione. Malaguti non ha condiviso i passi avanti compiuti negli ultimi anni e ha espresso perplessità sulla natura anche commerciale dell’idrovia: «meglio sarebbe concentrarsi piuttosto sullo sviluppo di un trasporto merci su rotaie, o su quelle grandi arterie anche per la logistica commerciale che ancora restano sogni nel cassetto, o che nascono obsolete, inadeguate e pericolose, come i tratti realizzati di Cispadana».
Sul Turismo occorrerebbe, per l’esponente del PdL, concentrare di più l’attenzione sulla valorizzazione dei prodotti della tradizione enogastronomica e promuovere eventi come il Palio. L’ipotesi società patrimoniale è vista come una soluzione che spoglia la Provincia «delle sue principali funzioni lasciandola di fatto come un guscio vuoto». Un'iniziativa sulla quale, se necessario - ha precisato - potrebbe essere interpellata la Ragioneria dello Stato e anche ricorrere ad un esposto alla Corte dei Conti.
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Mario Castelluzzo (PD): bene l’idea della società patrimoniale per sostenere e valorizzare il patrimonio dell’ente. Sulle Politiche del lavoro e della Formazione professionale, occorre spendere bene le risorse nella misura in cui lo chiede il sistema produttivo. Consenso per la realizzazione della E55 e fare pressione sull’Anas per la realizzazione del Tunnel di Porto Garibaldi.
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Fabio Bergamini (capogruppo Lega Nord): perplessità sul mancato accenno all’Agricoltura e in modo particolare sul tema ogm. Occorre fare di più per l’insediamento di giovani agricoltori sul territorio. Sul tema immigrazione l’augurio che le risorse siano utilizzate innanzitutto per attività di alfabetizzazione e di educazione civica.
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Filippo Farinelli (capogruppo Rifondazione Comunisti Italiani): Consenso generale sulle linee programmatiche e sul quadro delineato sulla crisi economica. Su viabilità e infrastrutture richiamato l’impegno per una verifica concreta di fattibilità della tratta Ostellato – Comacchio. Sui temi della pesca tenere presente la realtà comacchiese oltre a quella di Goro.
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Alessandro Rorato (capogruppo IdV): Condivisione del programma, in particolare sui temi della legalità, della trasparenza, del risparmio e del contenimento delle consulenze.
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Stefania Milani (PdL): Sulle pari opportunità non si entra nel merito della situazione delle aziende private, mentre sulla Scuola non si affronta il tema del bullismo. Maggiore attenzione sulle pari opportunità è chiesta anche sul versante della Formazione professionale. Per quanto riguarda la sicurezza stradale, occorre valorizzare maggiormente le realtà associative che operano nel settore.
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Ugo Taddeo (capogruppo PdL): La società patrimoniale non sia uno strumento per aggirare il patto di stabilità. Perplessità sulla realizzazione del tunnel di Porto Garibaldi: forse era più semplice realizzare un nuovo ponte. Secondo il consigliere del PdL anche il tema Cultura non è affrontato in modo adeguato, come invece meriterebbe.
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Paolo Calvano (PD): La provincia di Ferrara è effettivamente cambiata negli ultimi dieci anni. Bene la proposta di un Tavolo provinciale contro la crisi economica e bene anche quello istituito sui problemi della pesca. Positivo il giudizio sulla proposta della società patrimoniale per ovviare ai limiti imposti dal patto di stabilità. L’idrovia è un’infrastruttura utile e attesa da anni e i 140 milioni di euro a disposizione non si possono dirottare su altre proposte.
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Davide Verri (capogruppo Per Noi): Positivo il giudizio sul rinnovato impegno di coordinamento con gli enti locali del territorio, negli ultimi tempi un po’ venuto meno. Vanno potenziate e rilanciate nel loro ruolo la conferenza dei sindaci e la conferenza socio sanitaria territoriale. «Mi sarei aspettato un cenno – ha concluso – sulla riduzione della pressione fiscale, per una Provincia che costa meno e che tassa anche meno».
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Sergio Guglielmini (capogruppo PD): una relazione che tiene conto della realtà che abbiamo attorno. Il ruolo della Provincia come luogo decisionale e non luogo di potere, come elemento che emerge in modo chiaro dalla relazione della presidente. La Provincia svolge compiti importanti e determinanti su deleghe strategiche: edilizia scolastica, infrastrutture, sviluppo, sicurezza stradale.
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Nella replica la presidente della Provincia, Marcella Zappaterra, ha richiamato la proposta della società patrimoniale: «nell’attesa che il Governo cambi i limiti del patto di stabilità, non vogliamo restare fermi e inattivi, svuotando in questo caso sì di fatto, il ruolo della Provincia. È una contraddizione candidarsi a governare un ente di cui si aspetta l’abolizione. Per questo vogliamo affermare con forza il compito e il ruolo della Provincia. Nessuno intende derogare alla normativa sugli affidamenti in house che di per sé prevede già forme di controllo analogo, in base alle quali la Provincia può esercitare sulla patrimoniale lo stesso controllo che esercita sui servizi gestiti direttamente; quindi non si pone un problema di depauperamento delle funzioni del Consiglio provinciale».<br />
A Davide Verri ha infine risposto che la mancanza di accenno alla riduzione della pressione fiscale, dipende unicamente dal fatto che prima occorre avere un quadro chiaro della situazione di bilancio per sapere se si è in grado di mantenere un impegno così preciso.
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La relazione ha infine avuto il voto favorevole di 18 consiglieri (PD, IdV, Rifondazione Comunisti Italiani), un astenuto (Per Noi) e 8 contrari (PdL e Lega Nord). <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.provincia.fe.it/sito?nav=92&news=2A15E33300BB3026C12575FC0054198D">Provincia.fe.it</a>