Openpolis - Argomento: inciuciohttps://www.openpolis.it/2010-01-05T00:00:00ZEnrico LETTA: «Il nostro motivo è la difesa del capo dello stato e della ragione delle riforme».2010-01-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it475211Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Non basta aspettare: imprese e precari sperano nella ripresa, che non si vede.
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Il Pd lo dice a chiare lettere: «Il nostro motivo è la difesa del capo dello stato e della ragione delle riforme». Così il vicesegretario Enrico Letta prende le distanze dagli attacchi rivolti da Antonio Di Pietro al Quirinale. Ma i dem non ci stanno a farsi dettare l’agenda nemmeno dalla maggioranza e per questo chiedono che l’attenzione sia rivolta prima di tutto alle «riforme economiche e sociali, perché le famiglie e le imprese sono colpite dalla crisi e tutti dobbiamo aiutarle a uscirne». Gli effetti della crisi, intanto, si fanno sentire anche sull’inflazione, ferma a +0,8 per cento rispetto allo scorso anno, la più bassa dell’ultimo mezzo secolo. Un dato che si accompagna alla maggiore contrazione del Pil annuale nello stesso periodo. Una combinazione che, secondo gli economisti del Cerm, denota una «strutturale debolezza della domanda delle famiglie e, soprattutto, una marcata correzione al ribasso dei prezzi della produzione ». Su questi temi, il Pd sta preparando la propria campagna d’inverno, che lo condurrà fino alle elezioni regionali. Le priorità per i dem saranno la lotta al precariato, il sostegno alle piccole imprese e alle partite Iva, la riduzione delle tasse sul lavoro.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.europaquotidiano.it/dettaglio/115595/ne_di_pietro_ne_inciuciolitalia_parla_di_tasse_e_lavoro">Europa.it</a>Ignazio Roberto Maria MARINO: «Il Pd che vogliamo non è quello degli inciuci»2009-12-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it474668Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
La risposta dell’on. Ignazio Marino alla <a href="http://temi.repubblica.it/micromega-online/perche-ho-appena-strappato-la-tessera-del-pd-lettera-aperta-a-ignazio-marino/?printpage=undefined"><b>lettera di Gabriele Zamparini</b></a>, il lettore che aveva strappato la tessera del Partito democratico dopo l’elogio dalemiano dell’inciucio.
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Cari amici di MicroMega,
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ho già avuto modo di rispondere a Gabriele Zamparini dal suo stesso blog, ma desidero inviare anche a voi, che avete pubblicato la sua lettera aperta con evidenza, qualche brevissima riflessione circa lo stato del Partito Democratico e sull’opportunità o meno di rinnovare l’adesione al Pd.
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Io credo oggi più che mai che il Partito democratico rappresenti una grande opportunità per la crescita e la modernizzazione del Paese. In una politica sempre più caratterizzata dal protagonismo di singole personalità o da particolari istanze locali che si identificano e in qualche modo cannibalizzano molte formazioni politiche, il fatto che esista un partito come il nostro, così profondamente popolare e così profondamente italiano, è per me una sorta di boccata d’ossigeno per tutto il Paese.
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Certo, non ignoro le difficoltà e gli errori commessi nel passato. Sono perfettamente consapevole che stiamo ancora attraversando un guado - che, lo so bene anch’io, appare interminabile - verso una forma partito che si metta definitivamente alle spalle politiche e appartenenze del secolo scorso. Capisco bene che molti nostri elettori e simpatizzanti non sono più disponibili ad accettare comportamenti e dichiarazioni titubanti o contraddittorie di cui proprio non comprendono la logica e le finalità.
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Ma pur consapevole di tutto questo, credo che la scelta di abbandonare il Pd al suo destino – come quella fatta da Gabriele Zamparini - sia profondamente sbagliata. Credo che, proprio per la natura democratica di un partito che non appartiene a nessun altro che ai suoi militanti e ai suoi elettori, la scelta giusta da fare per coloro che immaginano un’opposizione più forte e che prepari una credibile alternativa di governo, sia al contrario quella di lavorare ad un Partito Democratico più convincente e più determinato, più comprensibile e più trasparente.
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Questo obiettivo si ottiene guardando meno alle dinamiche interne del Partito e più ai problemi del Paese. Questo è precisamente ciò che abbiamo cercato di fare durante la campagna congressuale, nella quale abbiamo presentato una proposta programmatica forte e profondamente innovativa fatta di idee e di cose da fare.
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Laicità, eliminazione del precariato attraverso un contratto di lavoro unico a tempo indeterminato e meccanismi di flexsecurity, trasparenza dei mercati e lotta ai monopoli, affermazione di una cultura del merito, affermazione del ruolo delle donne nella società italiana, libertà di stampa, diritti uguali per tutti: tutte risposte concrete ai problemi concreti del Paese. Abbiamo anche proposto di rilanciare l’economia con investimenti nelle energie rinnovabili che potenzialmente possono condurre nei prossimi anni alla creazione in Europa di due milioni di posti di lavoro.
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E oggi siamo ancora qui a lavorare nel Partito per una politica trasparente e senza “inciuci” di sorta, per dire dei sì e dei no molto chiari: no ad alleanze basate sul tatticismo; sì ad alleanze sulla base di principi e programmi condivisi per il governo delle regioni; no alla conferma di gruppi dirigenti regionali che non abbiano raggiunto risultati positivi; sì al rinnovamento in regioni come la Campania e la Calabria; sì alle primarie nelle regioni, come la Puglia, dove ci sono state esperienze di governo positive.
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Ci stiamo organizzando per avere un portale dove esprimere le nostre idee, per essere promotori di specifici workshops che condizionino positivamente la vita del Pd e conducano ad una modernizzazione del Paese e pensiamo a tante azioni, come un esposto all’Unione Europea per impedire che le aree dove dovrebbero sorgere le centrali nucleari vengano classificate dal Governo come siti militari.
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Questo è il Pd che vogliamo costruire. Questa io credo sia la sfida per la parte più viva e vitale del nostro Paese.
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Con molta cordialità,
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Ignazio Marino<br />
<br/>fonte: <a href="http://temi.repubblica.it/micromega-online/il-pd-che-vogliamo-non-e-quello-degli-inciuci-ignazio-marino-risponde-al-lettore-che-aveva-strappato-la-tessera-pd/?printpage=undefined">MicroMega-online</a>Pier Ferdinando CASINI: Sul nodo giustizia: "Dico di sì, qualche volta ci vuole il compromesso"2009-12-19T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it474521Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: UDC) <br/><br/><br />
Il leader dell'Udc prende spunto dal nodo giustizia ("il problema giudiziario di Berlusconi non può essere derubricato ad un suo problema privato") per poi commentare le ultime dichiarazioni di Massimo D'Alema sulla necessità di addivenire a qualche compromesso in politica per poter ripartire proprio con il processo riformatore.
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Parlando poi del premier, ha aggiunto che se Silvio Berlusconi porterà il Paese sull'orlo di elezioni anticipate, "avrà le risposte inedite che si merita". Il leader dell'udc, ha poi rilanciato l'ipotesti di un'alleanza "in difesa della democrazia", come quella di cui aveva parlato nell'intervista alla Stampa una settimana fa.
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Casini si è unito quindi agli appelli per abbassare i toni e per svelenire lo scenario politico, ma non accetta di attribuire la "fonte dell'odio" ad una sola parte. Alla maggioranza - e personalmente a Berlusconi - Casini ricorda come proprio dalla maggioranza e dal governo siano venute parole ed atti che hanno alimentato contrapposizioni durissime. Contrapposizione "da nemici" e tasso di "odio" molto alto. E ha concluso: "Voglio dire, con fraternità, a Berlusconi: odio genera odio".<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.repubblica.it/2009/12/sezioni/politica/giustizia-23/di-pietro-contro-dalema/di-pietro-contro-dalema.html">La Repubblica.it</a>Dario FRANCESCHINI: Sul nodo giustizia: "Di inciuci che hanno fatto bene non se ne sono mai visti..."2009-12-19T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it474520Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
L'ex leader del Pd ha fatto riferimento all'articolo 7 della Costituzione, che D'Alema aveva citato come esempio di "inciucio" positivo tra forze politiche opposte.
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Secondo Franceschini "non bisogna cercare il terreno più facile per fare delle intese perchè così si rischia di spaccare i presupposti e i convincimenti che hanno dato vita al Pd".<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.repubblica.it/2009/12/sezioni/politica/giustizia-23/di-pietro-contro-dalema/di-pietro-contro-dalema.html">La Repubblica.it</a>Massimo D'ALEMA: Sul nodo giustizia: "Certi inciuci farebbero bene al paese"2009-12-19T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it474519Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
I comunisti italiani hanno sempre dovuto difendersi da questo tipo di accuse - ricorda D'Alema - C'è sempre stato qualcuno più a sinistra, una cultura azionista che ha sempre contestato questo, da quando Sofri accusa Togliatti di non volere fare la rivoluzione, dall'articolo 7 in giù che è stato il primo grande "inciucio"... ma questi "inciuci" sono stati molto importanti per costruire la convivenza in Italia, oggi è più complicato, ma sarebbero utili anche adesso. Invece questa cultura azionista non ha mai fatto bene al paese...». I dirigenti comunisti, precisa, «hanno avuto un ruolo di educare i cittadini», e di nuovo cita Togliatti e la diversità dei comunisti italiani. Dal fronte dalemiano arriva la contrarietà di Nicola Latorre alla «delegittimazione giudiziaria del premier: avendo vinto Berlusconi le elezioni, deve governare questo paese fino a fine legislatura<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.repubblica.it/2009/12/sezioni/politica/giustizia-22/dalema-elogio/dalema-elogio.html">La Repubblica.it</a>NUNZIO MARCELLI: La sezione DS (PD) di Anversa: un cavallo di Troia per far vincere la destra2008-04-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it402111Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Anversa degli Abruzzi (AQ) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) <br/><br/>Analizzando il voto emerge chiaramente: la presenza della sezione DS (ora PD) di Anversa degli Abruzzi, costituita con larga partecipazione di membri dell'attuale maggioranza comunale, non solo non ha rafforzato il centrosinistra, ma addirittura ha comportato una percentuale di voti maggiore al centrodestra rispetto alle precedenti consultazioni. Il sito dei DS locali, da cui sono state lanciate puntualmente in queasti mesi invettive contro la minoranza, ora tace sui risultati elettorali, mentre si spiegano ora meglio le "compatibilità" con i membri di giunta e maggioranza dichiaratamente di centrodestra. <br/>fonte: <a href="http://www.valledelsagittario.it/2008/0804Aprile/settimana11.htm">Valle del Sagittario</a>