Openpolis - Argomento: franehttps://www.openpolis.it/2010-04-12T00:00:00ZElisabetta ZAMPARUTTI: L'Italia delle frane, una tragedia annunciata2010-04-12T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it499829Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
<i>In relazione al deragliamento di un convoglio avvenuto il 12 aprile 2010 in Alto Adige a causa di una frana:</i>
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"Sono vicina a tutti coloro che hanno subito questa tragedia avvenuta in una regione che risulta tra le maggiormente impegnate nella messa in sicurezza del territorio - ha detto l'esponente radicale -. Tuttavia: "questo incidente dimostra, con ancor maggior drammaticità, l'inadeguatezza di quanto si fa nel nostro Paese per prevenire disastri idrogeologici. Perché le frane oggi si possono prevedere ed è inaccettabile che continuino a morire persone in questo modo". Ma non solo.
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Zamparutti chiede subito al Governo "il piano straordinario per il rischio idrogeologico con le necessarie dotazioni finanziarie come da impegni assunti alla Camera dei Deputati e si doti delle tecnologie necessarie a prevedere le frane coinvolgendo i geologi in tutti i livelli della Pubblica Amministrazione. La messa in sicurezza del territorio è la 'Grande Operà che dal Nord al Sud serve al nostro Paese" avverte la deputata.
<p>Sul tragico episodio è intervenuta anche Pietro de Paola, presidente dell'ordine dei <b>geologi italiani</b>, il quale pone l'accento sull'uso "dissennato del territorio". <br />
''Mi è capitato di vedere - dice il professore - bacini idrici posti in cima a collinette franose. In questi casi basta una perdita, un'infiltrazione nel terreno, che si genera una frana''.
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Infatti, come spiega il geologo: "le caratteristiche di 'tenuta' di un terreno sono condizionate da una serie di variabili, come la pendenza, la permeabilita', la composizione piu' o meno argillosa. Questo dovrebbe consigliare maggiore prudenza nell'uso del territorio."
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Ma a quanto pare questi semplici accorgimenti non vengono presi alla lettera. Anzi, basta leggere il recente rapporto di Legambiente sul rischio idrogeologico in Italia, che coinvolge ben 5.540 comuni italiani, pari al 70% su un totale di 8mila comuni. Dato analogo (68,6%) a quello diffuso dallo stesso ministero dell'Ambiente. Numeri allarmanti, generati soprattutto dal diffuso processo di urbanizzazione spesso incontrollata che ha comportato una vera e propria emergenza nel nostro paese.
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Secondo l'Anbi, l'Associazione nazionale bonifiche, irrigazioni e miglioramenti fondiari, sarebbero sufficienti 4,1 miliardi di euro per mettere in sicurezza l'Italia, o per lo meno ridurre notevolmente il rischio di dissesto idrogeologico con opere che tengano conto dei cambiamenti climatici e dell’aumento della superficie cementificata, sulla quale l’acqua scorre invece di essere assorbita dal suolo. Se ci pensiamo, una somma nettamente inferiore ai soldi destinati alla costruzione di molte grandi opere, per le quali spesso la prevenzione dovrebbe divenire una priorità assoluta, onde garantire anche a distanza di anni la sicurezza per i cittadini.<br />
Ma non è tutto. Tra il 1994 e il 2004 sono stati spesi ben 20,946 miliardi per prevenire il rischio frane e alluvioni, ma la situazione non è affatto cambiata, perchè evidentemente come ha sottolenato l'Anbi, gli appaltatori intascano molto ma le necessarie applicazioni per marginare i pericoli sono insufficienti. <br />
Insomma l'Italia ha il primato negativo delle frane, ma far circolare certe voci a qualcuno non piace affatto. <br />
Farebbe crollare il mercato immobiliare.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.dazebao.org/news/index.php?view=article&catid=90%3Acronaca&id=9566%3Alitalia-delle-frane-una-tragedia-annunciata&tmpl=component&print=1&page=&option=com_content&Itemid=288">Dazebao.org - Alessandro Ambrosin</a>Silvio BERLUSCONI: Strage per le frane nel messinese: Berlusconi "costruiremo nuovi quartieri come a L'aquila"2009-10-04T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it418001Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Pres. del Consiglio (Partito: PdL) <br/><br/><br />
Messina - «Qui ci sono due negatività, i tempi e la sicurezza. Faremo come all’Aquila. Costruiremo dove c’è sicurezza. Vi saremo vicini con tutti i mezzi. Abbiamo la grande esperienza dell’Abruzzo, nel tempo necessario vi daremo le case». Con queste parole il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si è rivolto ai 174 sfollati del nubifragio nel Messinese ospitati temporaneamente al Residence «Le Dune». «Quelle zone non sono più abitabili - ha continuato il premier - costruiremo nuovi quartieri sul livello di quelli de L'Aquila. <br />
I soldi non sono un problema: il governo metterà tutte le risorse necessarie e gli enti locali dovranno occuparsi di individuare le nuove aree edificabili», ha proseguito Berlusconi, prevedendo il blocco delle tasse e dei mutui per coloro che sono stati colpiti dal disastro. «Sarò lieto di venire qui a fare il punto sullo svolgimento di ogni attività», ha promesso Berlusconi. (...)
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«PREVISTO, MA NON COSÌ» - Nella conferenza stampa in prefettura, Berlusconi ha affermato che l’inondazione è stata causata da una «emergenza idro-geologica eccezionale». L’evento «era stato previsto - ha detto il premier - e nel nostro centro romano era previsto con anticipo. Avevamo dato l’avviso per tempo (questo il comunicato della Protezione civile del 30 settembre, ndr), poi la precipitazione iniziata nelle prime ore del pomeriggio del primo ottobre è stata più intensa di quanto si prevedeva». «Il governo ha risposto all’emergenza in tempi molto rapidi - ha poi riferito il premier -. Abbiamo risposto in tempi molto ristretti, abbiamo attivato subito l’unità di crisi, il centro di soccorso e offerto l’assistenza sanitaria, ripristinando la viabilità e le reti e le strutture tecnologiche. Dopo il disastro abbiamo subito emanato decreto di stato d’emergenza».
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GLI STANZIAMENTI - «Il governo, nel prossimo consiglio dei ministri, procederà a uno stanziamento che si aggiungerà ai 20 milioni previsti dalla Regione Sicilia», ha detto il premier. «Dopo l'Aquila abbiamo stanziato un miliardo per interventi urgenti nelle zone a rischio sismico, mi auguro che, interloquendo con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, si possa stanziare una analoga cifra per le zone a rischio idrogeologiche», ha aggiunto Berlusconi. Il premier ha anche indicato nel governatore della Regione Raffaele Lombardo il commissario straordinario che si occuperà di gestire il post-emergenza. «Non può che essere il Presidente della Regione Sicilia», ha detto il premier.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.corriere.it/cronache/09_ottobre_04/messina_berlusconi_matteoli_85fc698a-b0d5-11de-b562-00144f02aabc_print.html">Corriere.it</a>