Openpolis - Argomento: commissariamentohttps://www.openpolis.it/2011-08-11T00:00:00ZPier Ferdinando CASINI: Tremonti è scemo, da ricoverare2011-08-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it590897Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: UDC) <br/><br/><br />
Tremonti non ci ha detto idee,Paese commissariato.
<p> "Questo è scemo da ricoverare...". Con queste parole il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, si è rivolto ad un collega parlamentare mentre lasciava la Sala del Mappamondo dove il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, stava concludendo la sua audizione.
<p>"Non la ringrazio per la sostanza, mi auguro che lei abbia le idee così chiare che non ce le ha volute dire per non bruciare il decreto".
<p>"Io avevo capito di più dalla lettura dei giornali di quanto ho capito dai suoi cortesi accenni alle tematiche".
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"La lettera della Bce, le pressioni di Merkel e Sarkozy, il commissariamento o meno dell'Italia non è una sorta di fuga dalla realtà, è un dato di fatto".<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.tmnews.it/web/sezioni/politica/PN_20110811_00151.shtml#stampa">TMNews</a>GIUSEPPE CIVATI: Criminalità che si infila negli appalti e che lucra sulle aggressioni al territorio. Oggi è un bel giorno per Desio, la Brianza e il Nord2010-11-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it548338Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lombardia (Gruppo: PD) <br/><br/>Secondo Giuseppe Civati, consigliere regionale del Pd, «i leghisti, dopo le indagini del luglio scorso sulla 'ndrangheta che hanno visto coinvolti nelle intercettazioni, ancorché non indagati, alcuni esponenti del Pdl, chiedevano discontinuità. Oggi si sono dimessi, segno che la discontinuità richiesta non c'è stata». «A luglio avevamo chiesto l'intervento del ministro dell'Interno Roberto Maroni, ma qualche esponente leghista ci ha detto che esageravamo: oggi dovrà ricredersi - prosegue Civati -. C'è bisogno nelle amministrazioni di persone capaci di fare muro contro le infiltrazioni della criminalità nelle pubbliche amministrazioni e nell'economia. Criminalità che si infila negli appalti e che lucra sulle aggressioni al territorio. Oggi è un bel giorno per Desio, la Brianza e il Nord». <br/>fonte: <a href="http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/10_novembre_26/desio-comune-cade-amministrazione-ndrangheta-1804253057515.shtml">milano.corriere.it</a>GIAN PIETRO MARIANI: Il Consiglio Comunale di Desio non viene sciolto da organi governativi per sospette infiltrazioni malavitose2010-11-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it548337Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Desio (MB) (Partito: Cen-des) <br/><br/>«Il Consiglio Comunale di Desio non viene sciolto da organi governativi per sospette infiltrazioni malavitose, ma per una scelta di natura politica di alcuni consiglieri, che si assumeranno la responsabilità di aver infangato l'onorabilità degli amministratori e l'immagine della città», ha affermato il sindaco di Desio Giampiero Mariani. Il sindaco, con i consiglieri del Pdl, quelli di Indipendenti per Desio-UDC e Lista Civica Desio 2000, ha preso atto «della grave e irresponsabile decisione dei consiglieri del PD, Italia dei Valori, Desio Viva, Movimento 5 Stelle e della Lega Nord Padania di dimettersi provocando lo scioglimento del Consiglio Comunale e il commissariamento del Comune, in un momento in cui le istituzioni hanno il dovere di contrastare unite la 'ndrangheta e di garantire la massima trasparenza nella confusione strumentalmente generata».
«ESTRANEI ALL'INDAGINE INFINITO» - Entrando nel merito dell'indagine della Procura denominata «Infinito», il sindaco ha quindi precisato: «L'indagine riguarda azioni e sospetti tutti antecedenti la nuova operatività amministrativa. L'indagine Infinito, impropriamente richiamata dai dimissionari per giustificarsi rispetto ad uno scontro di natura politico-partitica, non ha evidenziato nessun atto, nessuna azione, nessun coinvolgimento, nessun tentativo che possa in alcun modo riguardare scelte amministrative anche della precedente giunta sempre condivise anche dagli esponenti della Lega Nord Padania». Il sindaco ha quindi ribadito anche a nome della giunta e dei consiglieri la «piena correttezza e la totale estraneità ai fatti evidenziati dall'indagine che ha avuto ed ha il pieno sostegno e plauso di tutta l'Amministrazione. Gli amministratori tutti hanno operato nel loro incarico impegnandosi a rispettare onore, dignità e fedeltà alle istituzioni come da dettato costituzionale». <br/>fonte: <a href="http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/10_novembre_26/desio-comune-cade-amministrazione-ndrangheta-1804253057515.shtml">corriere.it</a>Elena CENTEMERO: Nessuna infiltrazione mafiosa nella Giunta o nel Consiglio di Desio2010-11-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it548335Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) <br/><br/>Nessuna infiltrazione mafiosa nella Giunta o nel Consiglio di Desio, ma solo ragioni politiche interne alla Lega cittadina hanno determinato la situazione attuale. Non siamo insensibili alla penetrazione dell’Ndrangheta nel territorio della Brianza, come dimostra l’incontro pubblico che si terrà lunedì a Desio organizzato dalle nostre associazioni culturali con la partecipazione del Sottosegretario Alfredo Mantovano. Siamo però contro la cultura indiscriminata del sospetto<br/>fonte: <a href="http://blog.libero.it/madeindesio/">blog.libero.it</a>Nichi VENDOLA: Quello che è successo all'Aquila è una vergogna2010-11-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it548281Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Puglia (Partito: CEN-SIN(LS.CIVICHE)) - Consigliere Regione Puglia<br/><br/>Intervento in un convegno a New York<br/>fonte: <a href="http://www.youtube.com/watch?v=31y9GCBYWtU">www.youtube.com</a>PIERO RUZZANTE: «Dopo il commissariamento dell’Arpav, ora bisogna fare il conto dei danni»2010-07-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it503339Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Lista di elezione: PD) <br/><br/><br />
“Il Drago è sparito, l’estintore ha spento le fiamme del suo passaggio distruttivo, ma ora è doveroso fare il conto dei danni che si celano sotto le ceneri dell’Arpav”.
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Così il consigliere regionale del Partito Democratico, Piero Ruzzante, commenta il commissariamento dell’Arpav con l’allontanamento del suo direttore Andrea Drago, coinvolto nell’inchiesta riguardante le procedure di realizzazione della sede principale dell’ente.
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“Bene che finalmente, anche se con un certo ritardo, la Giunta Zaia abbia preso questa decisione che da mesi andavamo invocando. Restano tuttavia molti aspetti che la Regione deve a questo punto approfondire e rendere trasparenti.
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Ricordo a Zaia e ai suoi assessori - prosegue l’esponente democratico - che giace sul loro tavolo una mia interrogazione che chiede di far luce sulle modalità di gestione che Drago ha adottato come presidente su tre fronti specifici: gestione dei fondi, operazioni di trasferimento della sede, concorsi interni e assunzione del personale”.
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“Sia chiaro: non ho la minima intenzione di ritirare quell’interrogazione. Su questa vicenda – conclude Ruzzante - parallelamente al lavoro degli inquirenti, la Regione ha il dovere di andare fino in fondo e in tempi rapidi. Per questo chiedo alla Giunta di dare risposte ufficiali già in una delle sedute del Consiglio regionale fissate per fine mese”.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.partitodemocraticoveneto.org/dett_news.asp?ID=1513">Partito Democratico Veneto - official web site</a>GIUSEPPE CAROLI: Monteiasi si presta alle amministrative dopo il commissariamento.2009-12-31T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it475029Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Montemesola (TA) (Lista di elezione: CENTRO) - Consigliere Consiglio Comunale Montemesola (TA) (Gruppo: FI) <br/><br/><br />
Il commissariamento di un comune florido, credo che sia il significato del fallimento della politica stessa in quel comune. Questo l'abbiamo vissuto a Monteiasi, paese della provincia tarantina con poco più di 6000 abitanti.
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Affinché questo non accada più, causando innumerevoli ritardi nella progettualità corrente o magari nella pubblicazione di bandi di concorsi per l'assunzione di personale o addirittura messa in sicurezza di locali pubblici, tipo la mensa della scuola dell'infanzia, chiediamo a voce alta e con dignità, che ci siano amministratori prossimi in grado di mettere subito in moto la macchina amministrativa. Chi la giuda? Il popolo è sovrano nella decisione!<br />
Amministrare il paese non deve essere una questione Politica.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.giuseppecaroli-monteiasi.beepworld.it">Blog di Giuseppe Caroli</a>ANTONIO AGOSTINO AMBROSIO: Sono Tranquillo. Restano dubbi sulla legittimità dell’atto di scioglimento del Comune di San Giuseppe Vesuviano.2009-12-04T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it474392<br />
"Apprendo con stupore e meraviglia che il Ministro Maroni ha inteso proporre al Consiglio dei Ministri lo<b> scioglimento del</b> <a href="http://www.comune.sangiuseppevesuviano.na.it/cms/il_comune/il_comune.html"><b>Comune di San Giuseppe Vesuviano</b></a>.
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Pur rispettando la decisione del Ministro e del Consiglio dei Ministri restano fondati dubbi sulla legittimità dell’atto di scioglimento.<br />
A nostro avviso non si ravvisa nella vicenda del Comune di San Giuseppe Vesuviano alcun elemento di collegamento alla camorra per dar corso allo scioglimento di un consesso, democraticamente eletto dal popolo.
<p>Noi lotteremo in tutte le sedi competenti per far valere l’onore ed il buon nome degli amministratori e dell’intera collettività sangiuseppese. Della Commissione di Accesso hanno fatto parte alcuni componenti che già in precedenza si erano espressi contro il Sindaco Antonio Agostino Ambrosio, i cui profili di incompatibilità a far parte della Commissione erano stati già segnalati al Prefetto ed al Ministro dell’Interno.
<p>Gli interventi ad orologeria sulla stampa e non, di una certa fazione politica sangiuseppese e dei loro riferimenti politici altolocati, gettano discutibili ombre sull’intera vicenda che ha portato allo scioglimento del Comune di San Giuseppe Vesuviano.Tra l’altro al Ministro dell’Interno avevamo fatto pervenire ampia documentazione, atta a confutare quanto riportato da un quotidiano nazionale, ben informato su quanto riportato nella relazione del Prefetto di Napoli, che pure avrebbe dovuto essere secretata. Per avere un’idea dell’accaduto basti pensare che non è stata tenuta in nessun conto una sentenza legittimamente pronunciata dal Tribunale di Nola con la quale veniva stabilita la completa estraneità dell’apparato comunale alle ingerenze di un clan locale.Siamo pronti a dimostrare che lo scioglimento del Comune di San Giuseppe Vesuviano è viziato nella sostanza e nella forma da una serie di illegittimità, nel ricorso che ci accingiamo a presentare al T.A.R. della Regione Campania.<br />
Solo per inciso va rimarcato che tra gli Amministratori del Comune di San Giuseppe Vesuviano non figura alcun indagato o rinviato a giudizio per qualsiasi problema di natura amministrativa."<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.laprovinciaonline.info/spip.php?article3378">la provincia online</a>ANGELO FERRERO: Dimissioni. «Impossibile governare. C’è qualcuno che non mi ha mai fatto lavorare»2009-06-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it391683<br />
Moncalieri: il sindaco si dimette, bagarre in consiglio
<p>«Rimetto il mio mandato vista l’impossibilità di governare. C’è qualcuno che non mi ha mai fatto lavorare». <br />
Parole dure quelle del sindaco Angelo Ferrero che ieri è entrato in aula (forse per l’ultima volta) per affrontare il consiglio comunale. Parole che hanno un destinatario ben preciso all’interno della maggioranza e che sono suonate come una risposta alle violente critiche lanciate la scorsa settimana dal presidente del consiglio Francesco Fiumara.
<p> Sembrava arrivata quindi al capolinea la giunta di centrosinistra che in soli due anni e due mesi ha dovuto affrontare terremoti, rimpasti e persino un proiettile.<br />
Il condizionale però è sempre d’obbligo perché, un’ora dopo l’annuncio delle dimissioni di Ferrero, quello che è rimasto della maggioranza si è riunito in “conclave” per un disperato tentativo di ricucire lo strappo. <br />
Alle 22 i capigruppo del Pd e dei Moderati hanno invitato il primo cittadino a ripensarci e a reintegrare la giunta.<br />
Un dietrofront clamoroso che vede per protagonisti molti dei consiglieri che avevano firmato la mozione di sfiducia contro il sindaco. Ferrero si è detto disponibile a trattare, ma la manovra della maggioranza è franata quando si è trattato di invertire l’ordine del giorno e passare all’approvazione del bilancio. La proposta è stata bocciata e, al momento di andare in stampa, in consiglio le discussioni sulla mozione sono appena cominciate e dureranno fino a tarda notte. Solo questa mattina si conoscerà il destino di Moncalieri. Se la mossa a sorpresa dei due partiti di governo sarà andata a buon fine e il bilancio sarà stato approvato, Ferrero avrà 20 giorni a disposizione per tornare indietro sulle sue dimissioni. Diversamente nella <b>quinta città del Piemonte</b> arriverà un commissario nominato dal Prefetto.
<p>Per il momento del burrascoso consiglio comunale di ieri sera rimane l’eco dell’intervento di Ferrero: «Sono stato costretto ad azzerare la mia giunta perché da troppo tempo non si poteva lavorare. Speravo di poter ripulire il tavolo e ripartire, ma non è stato possibile». <br />
Eppure i Moderati, commissariati anche loro, sembravano disposti a riaprire uno spiraglio: «I nostri consiglieri sono entrati in aula coesi e compatti - ha affermato il neocommissario Giuliano Manolino - L’obiettivo è quello di cercare di continuare a governare la città».
<p> Le parole di Ferrero, però, sembrano mettere fine a ogni residua speranza: «Dovevano mettere in pratica i valori ispiratori del centrosinistra, ma questo è avvenuto solo in parte. Abbiamo portato a casa il nuovo ospedale , ascoltato i cittadini delle borgate. Come risposta ho ottenuto solo “sfiducia costruttiva”. A qualcuno della maggioranza non interessano i valori, ma solo la garanzia della rendita della loro posizione». Un’uscita di scena “col botto” che ha avuto l’effetto di scuotere i partiti.
<p>La richiesta di reintegro della giunta, però, sarà difficilmente accettabile dal primo cittadino e oramai il processo a Ferrero sta per iniziare. Tutto ancora può accadere anche se il destino sembra essere già stato scritto.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.cronacaqui.it/news/stampa/23807">Cronaca Qui.it - Massimo Massenzio </a>VALTER VELTRONI: A Napoli cambierò metodi e uomini2009-01-19T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it388301Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Caro direttore,<br />
torno a Napoli dopo esserci stato in campagna elettorale, quando piazza Plebiscito si riempì di persone e di speranze, in una situazione diversa. Insieme difficile e piena di potenzialità. Per i napoletani e per il Partito democratico. I fatti di questi mesi non li devo raccontare a chi nella capitale del Mezzogiorno ci vive. Ma credo che quelle potenzialità, quelle speranze che anche nella scorsa primavera si erano espresse, oggi abbiamo il dovere e la possibilità di dispiegarli in una iniziativa politica forte e innovativa. Innovativa nei programmi di governo della città e del territorio, innovativa nelle persone che devono sempre più esprimere questa vasta e viva società napoletana. Di una esigenza di rinnovamento aveva parlato, proprio a Napoli, il presidente Napolitano cogliendo con la consueta attenzione l'esistenza di un problema di tutta la politica. Siamo pienamente consapevoli della crisi - anche politica - di questo territorio e vogliamo dare risposte concrete.<br />
Attingendo anche a un patrimonio di storia che ha qui il centrosinistra, storia nell'amministrare che ha saputo anche imprimere a Napoli e alla Campania una svolta rispetto al passato più lontano. A quelle capacità bisogna ricollegarsi ritrovando quella forza di trasformare, di modernizzare che oggi appare offuscata e resa opaca.<br />Oggi sarò a Napoli per parlare e ascoltare. <br />
Ci sarò insieme a Enrico Morando, il commissario del Pd, inviato qui dopo le dimissioni del segretario Nicolais e dopo una fase particolarmente difficile nel Pd e nell'amministrazione. So che per un partito come il nostro, democratico e federalista, il commissariamento è una scelta eccezionale. <br />
Il mandato di Morando è al tempo stesso circoscritto e impegnativo: creare le condizioni per un rapido ritorno alla normale vita democratica del Pd napoletano, attraverso un'azione che favorisca da subito lo sviluppo di una forte iniziativa sui problemi della società. Perché una cosa deve essere chiara: non supereremo la drammatica difficoltà in cui versa il Pd in un'area cruciale per il futuro dell'Italia, come quella di Napoli, ripiegandoci solo su noi stessi, sui nostri problemi interni e sulle relazioni politiche con gli altri partiti del centrosinistra partenopeo. <br />
Tutto al contrario, il fattore fondamentale di crisi della politica - non solo a Napoli, purtroppo - è la sua crescente autoreferenzialità: la politica viene percepita (e viene percepita perché in larga misura lo è) come un'attività sostanzialmente estranea ai problemi reali della società; che in effetti ignora o, al massimo, cerca di strumentalizzare. Sempre meno visione di futuro, capacità di rappresentanza di interessi sociali e territoriali, selezione democratica della leadership, prospettazione di soluzioni credibili e verificabili. Sempre più numerosi e confusi i tentativi dei partiti di inframmischiarsi nella attività di gestione amministrativa. Così emergono - e sto parlando della politica nel suo complesso anche se ho il dovere di guardare prima di tutto a noi - i rischi di competizioni di piccoli gruppi, di personalismi. <br />
Il Pd napoletano ha certamente le energie per scongiurare questi rischi e aprire una nuova stagione del governo del centrosinistra. Serve - e so che Morando insieme alle tante forze del Pd ha - un piano di lavoro, molto concentrato nel tempo, che assicuri la piena agibilità democratica del partito, e lo doti di un progetto di futuro per Napoli e la sua provincia, che faccia delle prossime elezioni provinciali l'occasione nella quale tutti i napoletani possano toccare con mano il carattere di radicale innovazione dei metodi, dei contenuti e del personale di governo del centrosinistra. <br />
La tragedia dei rifiuti pesa come un macigno sulla reputazione di Napoli e della sua grande area come moderna capitale del Sud e del Mediterraneo: il riscatto può venire da un progetto di rilancio fatto di obiettivi ambiziosi, realistici, verificabili, sui quali farci misurare dai cittadini e dalle organizzazioni rappresentative degli interessi economici e sociali. Nella elaborazione e nella attuazione di questo progetto, su cui dare e chiedere conto ai governi locali e nazionale, bisognerà combinare l'entusiasmo che anche a Napoli ha accompagnato la nascita del Pd con la capacità del nostro partito di condividere la sofferenza sociale, che la recessione in atto - non contrastata efficacemente dal governo di centrodestra, vanamente richiamato a far qualcosa persino dall'Ocse e dal Fondo monetario internazionale - è purtroppo destinata ad acuire.<br />
Walter Veltroni<br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=KHUQN">Il Mattino</a>Giuseppe SCALERA: Sanità in Campania:«Il piano da solo non basta l’intero settore è già sotto tutela» - INTERVISTA2008-10-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it375674Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) <br/><br/><br />
<b>Giuseppe Scalera, deputato del Pdl e presidente dell’Ordine dei medici: si sente di fare una previsione? La sanità sarà commissariata?</b><br />
«Di fatto la sanità è già commissariata dall’iniziativa della giunta che ha sterilizzato la presenza di Montemarano e dalla scelta del governo che ha messo in campo, con la diffida, le procedure per commissariare il settore. Per quanto riguarda gli obiettivi continuano a permanere le inadeguatezze e le criticità emerse a luglio e, come ha detto Sacconi, siamo ormai all’avvio del commissariamento». <br />
<b>E se si approva il piano ospedaliero entro il 30 novembre?</b> <br />
«Il piano da solo non basta. I dati economici sono quelli che tutti conoscono. C’è uno sbilanciamento di 300 milioni previsto dallo stesso gruppo di lavoro della Regione e questo rappresenta un limite vero rispetto a ogni ipotesi di sviluppo. In più sui territori si è aperta una guerra con i consiglieri regionali, i presidenti di Provincia, i sindaci, i sindacati, i medici che tentano disperatamente di difendere la loro piccola trincea».<br />
<b> Gli ospedali secondo lei non devono chiudere?</b><br />
«La situazione è paradossale e la guerra sui territori tocca punte inquietanti. È il caso di Agropoli. L’ospedale è stato atteso per trent’anni e appena quattro annni dopo l’apertura è a rischio declassamento. Poichè quattro anni fa già si sapeva delle difficoltà, perchè l’ospedale è stato aperto generando illusioni nella realtà locale?».<br />
<b> Ma dalla giunta trapela un moderato ottimismo circa il rispetto degli impegni.</b><br />
«Il tavolo tecnico, nonostante la buona volontà, è davanti a una situazione delicatissima. I fondi saranno congelati, c’è ancora da capire quali spese sono fuori bilancio ma, al contrario, si spargono parole di ottimismo cercando una sponda nell’opposizione per evitare il commissariamento. Ma tutti sanno che la situazione è gravissima».<br />
<b> C’è un’emergenza anche per i privati?</b><br />
«Sicuramente. La Soresa è stata un parziale fallimento. Molti privati vantano ancora crediti significativi, molte aziende hanno difficoltà ad affrontare le spese».<br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=JJPU7">Il Mattino - p.mai.</a>Marcello TAGLIALATELA: «Porterò in Procura i bilanci delle Asl» - INTERVISTA2008-10-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it375194Alla data della dichiarazione: Deputato<br/><br/><br /><b>L'affondo del parlamentare Pdl:«E' completamente inutile che Montemarano chieda i bilanci alle Asl perchè sarò io stesso a sollecitare la Procura affinchè approfondisca la situazione contabile delle aziende sanitarie».</b><br /><br />
<b>«I conti sono stati rimaneggiati»</b><br /><br />
«Entro fine anno Bassolino, per correre ai ripari ed evitare il commissariamento, sarà costretto a sostituire l’assessore Montemarano. Ma non basterà». È l’opinione del parlamentare Pdl Marcello Taglialatela che non si accontenta della diffida arrivata ieri da Roma e rilancia: «Lunedì, carte alla mano, andrò dal procuratore Lepore per chiedergli di verificare l’attendendibilità dei bilanci delle Asl campane. Perché è lì che si nascondono gli sprechi».<br />
<b> Eppure, due giorni fa, il sottosegretario Fazio esternava una certa fiducia sui conti della sanità. Ora la diffida.</b><br />
«Giovedì sera io e il sottosegretario Cosentino abbiamo discusso del caso con Fazio. Facendogli notare che nelle pieghe del piano si nascondevano diverse incongruenze. Più di quelle riscontrate nella verifica di luglio».<br />
<b> Appunti, quelli del Welfare e del Tesoro, riservati all’assunzione dei precari.</b><br />
«Lo dice Montemarano ma non è così. In quel verbale si rileva anche che per fare cassa si è dato fondo alle scorte di medicinali negli ospedali e c’è stato un aumento dei costi per la specialistica ambulatoriale. Comunque a Fazio abbiamo detto: ”Non fidarti dei conti di Montemarano perché ci sono artefizi finanziari”.<br />
<b> A cosa si riferisce?</b> <br />
«Continua a sostenere che il debito del 2007 è di 74 milioni di euro invece è dieci volte tanto: quasi 800 milioni. Debiti coperti per la metà con i maggiori fondi dell’amministrazione centrale, per l’altra con le maggiori entrate fiscali di Irpef e Irap che noi campani paghiamo in misura maggiore rispetto al resto del Paese. Montemarano ha presentato conti fasulli».<br />
<b> Accuse pesanti.</b><br />
«È così e me ne assumo la responsabilità. E poi se ne accorto anche Bassolino. Tanto che è stato costretto ad affiancargli i tutor. Ma non basterà».<br />
<b> In che senso?</b><br />
«Lo deve mandare via entro quest’anno. Ma ormai è tardi: il commissariamento ora è inevitabile». <br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=JIC5O">Il Mattino - ad. pa.</a>Carlo Brunelli: Commissario e bilancio: giochi di prestigio2008-03-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it331126E’ ora che il Commissario straordinario Ruffo ci dica apertamente cosa sta succedendo invece di limitarsi a deliberare l’aumento - retroattivo - del suo stipendio. La situazione è gravissima, questo lo sappiamo, ma fino a che punto?
E che significa la preoccupante frase comparsa sui giornali “stiamo definendo alcune operazioni urbanistiche che ci consentiranno di arrivare al pareggio”?
E’ necessario che il Commissario incontri i candidati alla carica di sindaco prima di assumere arbitrariamente qualsiasi decisione relativa al futuro della città a due settimane dalle elezioni!
<b>Carlo Brunelli</b>
candidato Sindaco al Comune di Falconara
<i>Dichiarazione del commissario Ruffo, dal Corriere Adriatico del 27 Marzo 2008:
“Stiamo definendo alcune operazioni urbanistiche che ci consentiranno di arrivare al pareggio”, ha sapere il commissario straordinario Ruffo che nel frattempo ha dato il via libera alla ridefinizione della Tarsu. Per tutte le operazioni di raccolta, smaltimento, trattamento e riciclo dei rifiuti solidi urbani, il Comune ha messo in bilancio 5 milioni e 170 mila euro, contro i 4 milioni e 222 mila euro dello scorso anno. E’ confermato il conseguente aumento delle tariffe sia per le utenze domestiche che per le imprese e le attività commerciali.</i> <br/>fonte: <a href="http://www.cittadiniincomune.net/?p=95">http://www.cittadiniincomune.net</a>ROSA MASTROSIMONE: MASTROSIMONE NOMINATA COMMISSARIO REGIONALE POPOLARI-UDEUR2008-02-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it328442Alla data della dichiarazione: Vicepres. Consiglio Regione Basilicata (Gruppo: IdV) <br/><br/>“Il Segretario nazionale dell’Udeur, Clemente Mastella, ha nominato Rosa Mastrosimone, Commissario regionale Udeur di Basilicata”. A darne notizia è la stessa Rosa Mastrosimone con una nota diffusa agli organi di stampa.
“Tale decisione – precisa la nota - è maturata nel quadro di una riorganizzazione del partito in vista delle scelte che il Consiglio nazionale discuterà nei prossimi giorni e per mettere fine ad un susseguirsi di notizie contraddittorie, apparse sui giornali, su presunte riunioni indette dalla classe politica dirigente lucana del Udeur, per discutere di ‘future collocazioni politiche’.
In particolare, la convocazione fatta per domani presso il Park Hotel di Potenza è da considerarsi un incontro organizzato a titolo privato e, quindi, non necessita della obbligatoria presenza degli organi dirigenti del Partito, che saranno successivamente informati con tempestività della riunione per approfondire gli aspetti legati alle vicende politiche nazionali e sul futuro dell’Udeur”.
“Anche le notizie riportate dalla stampa – continua la nota - sul presunto e non reale abbandono del Partito di Clemente Mastella da parte di larghe fette del Partito del Campanile, per diventare un piccolo movimento satellite e subalterno al Centro-Sinistra, sono da ritenersi assolutamente prive di fondamento e strumentali ad un non chiaro disegno politico e, se espresse da persone che erano vicine all’Udeur, sono da ritenersi opinioni personali e non rappresentative del Partito e della sua linea politica. La stessa linea politica, che sarà oggetto di ampio ed articolato dibattito in Consiglio nazionale dopo la relazione del Segretario nazionale, se pur anticipata nelle sue linee generali durante le consultazioni del Presidente Marini e logica conseguenza dei fatti che hanno portato alla caduta del Governo Prodi, spettano unicamente al Segretario Nazionale Clemente Mastella, unico interprete legittimo del volere del Consiglio Nazionale ed al quale l’Udeur di Basilicata esprime la solidarietà e vicinanza politica”.
“Quello che oggi può sembrare un momento di difficoltà del Partito – sostiene Mastrosimone - peraltro espresso solo dai soliti detrattori ed opportunisti, già più volte smentiti dai fatti in passato, si tramuterà in una occasione di rinnovamento e rilancio di una politica non più ancorata a logiche stantie, che hanno provocato tanti guasti nella civile convivenza e la disaffezione della nostra gente verso un modo di fare teso a soddisfare le velleità di pochi a danno delle necessità di tanti nostri concittadini”. “L’appello che rivolgo a tutti gli iscritti e simpatizzanti – conclude Mastrosimone - è quello che ora più che mai il partito dovrà restare unito così da riprendere a correre più veloce verso l’assolvimento di quello che deve essere l’unica missione della politica: lo sviluppo del nostro territorio e la soluzione dei problemi della nostra gente”.
<br/>fonte: <a href="http://www.basilicatanet.it/news/article.asp?id=622063">basilicatanet.it</a>GIORGIO DE MATTEIS: Del Turco e la sua giunta hanno commissariato la città dell’Aquila con il silenzio colpevole del centrosinistra cittadino, sindaco in primis2008-01-31T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it328276Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Abruzzo (Lista di elezione: UDC) <br/><br/>La nomina del Presidente del Teatro Stabile d’Abruzzo pone di nuovo degli interrogativi su come la Regione Abruzzo, governata dal centrosinistra, abbia a cuore le sorti della città dell’Aquila e del suo comprensorio.
La nomina del professor Trimarchi sarà ovviamente oggetto di valutazione sulla base del lavoro prodotto e sulla qualità dello stesso. Appare, però piuttosto evidente come tale nomina rischi di essere un commissariamento mascherato.
La quotidianità dell’amministrazione e la complessità della stessa in riferimento alle molteplici e complesse attività del Tsa non possono essere ridotte alla riscrittura di uno statuto.
Quindi, sarà necessario conoscere immediatamente i tempi e i modi attraverso i quali il professor Trimarchi intende svolgere il proprio ruolo.
Va inoltre sottolineato che, di fatto, Del Turco e la sua giunta hanno commissariato la città dell’Aquila con il silenzio colpevole del centrosinistra cittadino, sindaco in primis, poiché, ad oggi, nonostante le sollecitazioni, non si riesce ad avere un organismo gestionale definitivo sia per il Parco del Gran Sasso che per il Nucleo Industriale, due enti che hanno chiaramente un riflesso fondamentale sul progresso della città.
Il piano di sviluppo del Gran Sasso è stato gestito da un commissario e quanto accaduto ieri in Consiglio comunale dimostra che, nei fatti, è stato esautorato lo stesso Consiglio, e quindi la città, da ogni potere decisionale riguardo la crescita del Gran Sasso; il Nucleo industriale, come ripetutamente dichiarato anche da autorevoli personalità di Confindustria, non può essere ancora oggetto di commissariamento, provvedimento che, come tutti sanno, vale per le emergenze, e non per la continuità delle strategie.
Del Turco provveda alla rimozione dei commissari e mi auguro che il sindaco Cialente, anch’egli esautorato dal sindaco di Pescara che insiste con una fantomatica legge sul capoluogo di regione, abbia la dignità politica di svolgere il proprio ruolo chiedendo organismi stabili quali interlocutori per un costruttivo progetto di rilancio del nostro territorio. <br/>fonte: <a href="http://www.cronacadabruzzo.org/index.php?option=com_content&task=view&id=2582&Itemid=29">Cronaca d'Abruzzo on line</a>