Openpolis - Argomento: Nichi Vendolahttps://www.openpolis.it/2011-06-29T00:00:00ZPier Luigi BERSANI: Manovra, Bersani: ci fanno un regalino da 40 miliardi2011-06-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it589464Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/>Quattro dita della mano destra alzate, tanto per rinforzare il concetto e sul volto un sorriso beffardo per accompagnare meglio la sentenza sul retropensiero che si cela dietro una «spalmatura» così sbilanciata negli anni di questa gigantesca manovra da parte del governo: «E’ chiaro - taglia corto Pierluigi Bersani mentre si accende un mezzo toscano nel cortile di Montecitorio - che temendo di perdere le prossime elezioni, ci vogliono lasciare un regalino di 40 mi-liar-di di euro per il 2013-2014. Vuol dire che aspettano se ne occupi qualcuno più bravo di loro...Così non è una cosa seria.<br><br>
Malgrado questa consapevolezza il leader Pd non sembra angosciato da quel fantasma che aleggia sul capo delle sue guarnigioni e cioè che se il centrosinistra vincesse al prossimo giro dovrebbe farsi carico dello sforzo più grande.<br><br>
Piuttosto, così come Casini che tuona contro «l’ultimo atto di irresponsabilità in cui prevalgono le furberie», Bersani sembra preoccupato per la figura che possiamo fare in Europa, anche «se Tremonti può andar lì a promettere che si faranno una serie di cose indicando magari pure gli anni...Ma comunque, per ridurre seriamente il debito bisogna far ripartire la crescita con una serie di misure ad hoc, altrimenti che facciamo, aspettiamo che nel 2013 si compia il miracolo di un aumento del Pil del 10%?».<br><br>
Nello stesso tempo Bersani non crede sia in atto qualche «complotto» per buttar giù Tremonti, «perché è evidente che stanno cercando di tenere insieme tutto per tirare avanti. Non penso neanche che lui abbia intenzione di mollare, anche se è evidente che hanno difficoltà a reggere questa operazione nel paese».<br><br>
Ma in una pausa dei lavori della Camera, impegnata ad approvare la legge comunitaria con appena nove mesi di ritardo, il leader del Pd, pur liquidando come «una farsa drammatica» le prime indiscrezioni sulle misure allo studio, non esclude a priori un atteggiamento possibilista, meno marcato di quello del Terzo Polo «pronto a sostenere le misure del governo antideficit a condizione che siano credibili ed efficaci».<br><br>
E ancor meno marcato di quello di Tonino Di Pietro in versione dialogante che non chiude la porta in faccia al governo con il suo «vediamo il testo prima di dire sì o no».<br><br>
E in ogni caso Bersani mette le mani avanti, ben sapendo di avere i fucili della sinistra puntati contro («l’opposizione bocci senza appello la manovra truffa evitando tresche notturne», avverte il braccio destro di Vendola, Gennaro Migliore), stando ben attento a non dare la sensazione di voler firmare cambiali in bianco su nulla: «Se vi fossero dei provvedimenti che ci sembrassero giusti potremmo anche valutarli. Intanto aspetto di leggere i testi, ma da quel che sento non vedo il coraggio di affrontare i veri problemi. Non ci mettiamo lì a condividere una manovra con loro, anche perché se siamo a questo punto vuol dire che in questi anni hanno sbagliato più di qualcosa».<br><br>
Presenterete una contromanovra? «Noi abbiamo le nostre proposte, sul fisco, pubblica amministrazione, giustizia civile, se vogliono discutiamo quelle». E come vi regolerete sui costi della politica? «Ma, vedo che hanno ripreso la nostra proposta sui vitalizi e sul bisogno di uniformare i livelli retributivi ai parametri europei. Vedremo come la scriveranno ma quello che mi fa arrabbiare è che ora parlano di aerei blu! Se lasciavano in vigore la circolare Micheli fatta dal governo Prodi non sarebbero aumentati i voli di stato in quella misura...»<br><br>
Bersani non è neanche intenzionato a presentare una contro-manovra, «perché non ci fanno vedere i conti veri e sono pure curioso di capire come finisce il dibattito tra rigoristi e non. Hanno preso la spending review di Padoa Schioppa e l’hanno buttata dalla finestra, ora parlano di nuovo di spending review. Ma è da persone serie?».<br><br>
Certo, si capisce come il bisogno di una mediazione con i leghisti restii a far digerire sacrifici al popolo padano, induca il governo a ripartire in modo soft il peso della manovra allontanando il carico negli anni a venire. «Se gli accordi sono questi è normale che la Lega esca tranquilla ma gli italiani lo sono meno perché in questo momento sono in mano a nessuno».<br><br>
E quindi a chi obietta che con una manovra da fare non si potrebbe aprire una crisi di governo «al buio», il leader Pd ribatte che «il buio è adesso ed è meglio una scossa e andare a votare subito, di fronte alla testarda volontà di questo governo di sopravvivere senza però riuscire a fare nulla».<br/>fonte: <a href="http://www.bersanisegretario.it/dettaglio/112827/manovra_bersani_ci_fanno_un_regalino_da_40_miliardi">La Stampa</a>Rosy BINDI: Contro Nichi: ”L’ho cazziato.” Su Renzi: “Pensi ai fatti suoi”2011-05-20T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it572714Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) - Vicepres. Camera <br/><br/><br />
"L'ho cazziato un po'", racconta candidamente. "Ringrazio Vendola che ha capito che deve fare un passo indietro", ha dichiarato la Bindi. Tuttavia, ha aggiunto aprendo la conferenza nazionale delle donne del partito, "questo passo così importante bisogna farlo gratuitamente, evitando di trasferire la questione in casa d'altri". Ma la reprimenda nei confronti di Nichi non è finita, e Rosy si autocritica: "Quando si compiono passi così importanti non solo bisogna farli gratuitamente, ma anche evitando strumentalizzazioni soprattutto se le persone sono le donne", ha ammonito, "e soprattutto una donna che vorrebbe ripetere che non è mai a disposizione di strumentalizzazioni". Frasi fumose che comunque non lasciano spazio a dubbi: la proposta di Vendola è irricevibile.
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<br/>fonte: <a href="http://www.libero-news.it/news/672485/la__premier__bindi_contro_nichi___lo_ho_cazziato___su_renzi___pensi_ai_fatti_suoi_.html">libero-news.it</a>GIOVANNI CHIODI: Ti dico fin da ora che all'Aquila il dibattito pubblico sulla ricostruzione è avviato da un pezzo; che ai cittadini, a più riprese, abbiamo chiesto idee, suggerimenti e iniziative per migliorare il processo della ricostruzione2010-11-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it548285Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Abruzzo (Partito: PdL) - Consigliere Regione Abruzzo (Gruppo: FI) <br/><br/>In risposta alla <a href="http://www.openpolis.it/dichiarazione/548281">dichiarazione</a> di Nichi Vendola sulla ricostruzione dell'Aquila:<br />
"Ho letto i tuoi giudizi sul difficile processo di ricostruzione che sta interessando la città dell'Aquila che hai esternato durante un incontro pubblico a New York. Mi dispiace dirtelo, ma sono frutto di un'analisi approssimativa accompagnata da un inopportuno spirito polemico, che denota un'assoluta non conoscenza della materia. La ricostruzione è un fatto nazionale che tocca direttamente il popolo aquilano e quindi esternazioni di questa natura, peraltro in un ambito estero nel quale la componente abruzzese ha vissuto direttamente o indirettamente le conseguenze drammatiche del terremoto, non aiutano la causa aquilana, l'unica alla quale riesco ad appassionarmi a prescindere dalle colorazioni politiche". Così in una lettera il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, risponde a Vendola.
Sempre rivolgendosi a Vendola Chiodi afferma: "Ti dico fin da ora che all'Aquila il dibattito pubblico sulla ricostruzione è avviato da un pezzo; che ai cittadini, a più riprese, abbiamo chiesto idee, suggerimenti e iniziative per migliorare il processo della ricostruzione e che questo continuo confronto sta dando i suoi frutti. Sul patrimonio artistico di una delle città più ricche del mondo abbiamo avviato progetti ben definiti di ricostruzione con l'erogazione di fondi. E il confronto nazionale sui modelli di ricostruzione in campo artistico è avviato da tempo e solo una visione parziale e strumentalmente della politica non li vuole scorgere".
"Questi meccanismi di ricostruzione, è bene ricordarlo, arrivano dopo una gestione dell'emergenza che è stata presa ad esempio da tutto il mondo, a prescindere da quella che tu chiami "filantropia televisiva". I prefabbricati realizzati all'Aquila nel giro di quattro mesi dal terremoto del 6 aprile hanno dato un tetto sicuro e saldo ad oltre 20 mila residenti. E non sono i tetti di latta delle baracche che hanno "coperto" migliaia di senzatetto dei precedenti terremoti: sono strutture stabili, sicure e calde che permettono ad una famiglia di vivere tranquillamente un momento difficile e delicato della propria esistenza e dell'intera società che li circonda. Nessuno vuole dare il bollino della definitività a quelle costruzioni, ma tutti noi sappiamo benissimo quanto sia complessa la ricostruzione che attende L'Aquila e quelle case rispondono alle esigenze future, limitate nel tempo, di migliaia di famiglie. Ecco perché nessuno ha detto che quelle case sono la nuova L'Aquila. L'Aquila che abbiamo in testa noi è quella che vogliono migliaia e migliaia di aquilani, e cioè una città che torni a vivere e pulsare intorno al proprio centro storico, straordinario concentrato di cultura e storia insieme ma anche di commercio e vitalità. Per questo abbiamo finanziato per 118 milioni di euro la ristrutturazione di tutti gli edifici pubblici più importanti del centro indicati dal Comune. E su questo si muoverà la nostra strategia, certi di trovare al nostro fianco tutti quegli aquilani che vogliono bene alla città".
"La propaganda del "non funziona niente" - conclude Chiodi - la lasciamo ad altri. Come ad altri lasciamo analisi avventate e superficiali sui processi di ricostruzione che non fanno altro che alimentare un dibattito politico strumentale inutile. Esse non sono altro che frutto di una visione parziale della realtà aquilana del terremoto e non aggiungono nulla a quel dibattito che vuole aiutare la città a rinascere. L'unica cosa che mi duole è che anche tu sia entrato in questo club esclusivo.” <br/>fonte: <a href="http://www.ilcapoluogo.com/site/News/Attualita/Ricostruzione-Botta-e-risposta-tra-Chiodi-e-Vendola-34354">www.ilcapoluogo.com</a>RICCARDO NENCINI: Nencini a Vendola. No ad astuzie da luna park.2010-02-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it477816Alla data della dichiarazione: Pres. Consiglio Regione Toscana (Lista di elezione: Ulivo) - Consigliere Regione Toscana (Gruppo: L' Ulivo) <br/><br/><br />
Nichi Vendola si comporta e parla come un Giano bifronte: con una faccia invita i socialisti a sostenerlo nelle primarie pugliesi e a costruire liste comuni per le elezioni regionali, con l'altra dice loro di tradire il Psi per entrare in Sinistra Ecologia e Libertà.<br />
Se vuole vincere in Puglia Vendola abbandoni queste astuzie da Luna Park.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.partitosocialista.it/site/artId__2497/306/549-REGIONALI._NENCINI_A_VENDOLA-_NO_AD_ASTUZIE_DA_LUNA_PARK.aspx">Partito Socialista Italiano</a>