Openpolis - Argomento: Olimpiadi 2020https://www.openpolis.it/2012-02-14T00:00:00ZMario MONTI: Olimpiadi 2020. «Non possiamo correre rischi»2012-02-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it624395Alla data della dichiarazione: Senatore a vita- Pres. del Consiglio - Ministro Economia ad interim<br/><br/><br />
Rinuncia dolorosa ma i costi non sono chiari.
<p>Pur elogiando il progetto Olimpiadi, ed in particolar modo i vertici del comitato promotore: «Gianni Letta, Mario Pescante, Gianni Alemanno e Gianni Petrucci», il presidente del Consiglio ha spiegato:
<p>«Il Comitato olimpico internazionale richiede al governo del Paese ospitante i Giochi una lettera di garanzia finanziaria. Tra le altre cose il governo del Paese ospitante deve farsi carico di ogni eventuale deficit della manifestazione» sottolineando: «Non possiamo correre rischi».
<p>«Tutti i ministri hanno partecipato alla discussione sul tema e siamo arrivati alla conclusione unanime che il governo non si sente - nelle attuali condizioni dell'Italia - di assumere questi impegni di garanzia».
<p>«Dobbiamo responsabilmente guidare l'Italia. In questo senso, non ci sentiamo di prendere un impegno finanziario che potrebbe gravare sull'Italia in misura imprevedibile nei prossimi anni».
<p><b>Vent'anni per il rientro dal debito.</b>
<p>E le Olimpiadi a Roma sarebbero: «un'operazione che potrebbe mettere a rischio i denari dei contribuenti, proprio mentre siamo sottoposti nei prossimi vent'anni ad un'operazione di rientro dal debito, operazione condivisa e accettata in sede europea dal precedente governo». <br />
<br/>fonte: <a href="http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_febbraio_14/monti-cdm-roma-alemanno-olimpiadi-2020-1903276387660_print.html">Corriere.it</a>Domenico GRAMAZIO: Olimpiadi 2020. "La decisione di Monti è una vergogna per l'Italia"2012-02-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it624394Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: FI) <br/><br/><br />
“E’ una vergogna per l’Italia, per il suo sport e per la Capitale che il governo Monti, il governo dei tecnocrati, abbia detto “no” alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020. Non possiamo non condividere la delusione degli sportivi italiani e di quanti, come il sindaco Alemanno, credevano fermamente nella possibilità del rilancio di Roma e dell’Italia con le Olimpiadi.
Ho presentato due giorni fa una interpellanza nella quale chiedevo al premier Monti di esprimere il proprio parere positivo sulla candidatura della nostra Capitale. Il rifiuto di oggi è una vergogna di questo governo”.
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<i>E’ quanto dichiara il senatore del Pdl</i>.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.irispress.it/220025/roma-2020-gramazio-pdl-decisione-monti-e-vergogna-per-italia">www.irispress.it</a>Antonio RUSCONI: Olimpiadi 2020. "La decisione di Monti amareggia ma merita rispetto"2012-02-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it624393Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) - Consigliere Consiglio Comunale Valmadrera (LC) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) <br/><br/><br />
“Come ogni persona che ama lo sport, provo grande delusione poiché sfuma la possibilità di riportare in Italia una manifestazione senza uguali come le Olimpiadi”.
<p><i>E’ quanto dichiara il senatore Antonio Rusconi, capogruppo PD nella commissione Istruzione, Sport e Cultura di Palazzo Madama.</i>
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“Comprendo perciò anche l’appello di tanti atleti di valore che si erano rivolti al presidente Monti. Ritengo però che la decisione molto sofferta del premier risponda a un grande senso di responsabilità nel momento in cui si chiedono tanti sacrifici agli italiani e purtroppo non è ancora del tutto scongiurata l’uscita del nostro Paese dalla crisi. La candidatura andava fatta solo se era competitiva e la decisione del governo, quindi, anche se amareggia, merita rispetto per il senso di responsabilità che l’accompagna”.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.irispress.it/220001/roma-2020-rusconi-pd-decisione-di-monti-amareggia-ma-merita-rispetto">www.irispress.it</a>Giorgio ORSONI: Olimpiadi 2020. «Penso che l’arroganza di Roma in questa vicenda sia a dir poco preoccupante» - INTERVISTA2010-05-01T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it499200Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Venezia (VE) (Partito: PD) - Consigliere Consiglio Comunale Venezia (VE) (Lista di elezione: Lista Civica - Cen-Sin) <br/><br/><br />Il Sindaco di Venezia replica duro alla Capitale «Niente pretese»
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«Penso che l’arroganza di Roma in questa vicenda sia a dir poco preoccupante. Non posso che contestare l’approccio sbagliato che la Capitale ha assunto nella "battaglia" per la candidatura italiana alle Olimpiadi del 2020».<br />
Dopo la replica piccata alle incursioni romane da parte del governatore Luca Zaia, ora rincara la dose il sindaco Giorgio Orsoni. É l’occasione per fare nuovamente la voce grossa contro le "pretese capitoline".
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<b>Sindaco, lei parla di "arroganza romana". Parole che ben sintetizzano il clima in vista della riunione del Coni sulle Olimpiadi prevista per il 20 maggio.</b>
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«Credo sinceramente, documenti alla mano, che Venezia abbia tutte le carte in regola per vincere la sfida. E per tanti motivi. Ne indico uno: siamo una capitale internazionale anche senza essere... una capitale. Per di più Roma, proprio perchè tale, dovrebbe avere un occhio di maggior riguardo verso le altre città italiane».
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<b> Sarebbe a dire: lasciare spazio a Venezia. Dimostrarsi generosa... Fare la sorella maggiore.</b>
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«Esattamente. Invece prevale l’arroganza tutta capitolina. Per quale motivo Roma dovrebbe avere sentirsi già superiore all’altra candidata? Proprio perchè capitale, proprio perchè qui le Olimpiadi si sono già svolte, dovrebbe lasciare spazio ad altre realtà che possono rappresentare l’identità nazionale. E chi meglio di Venezia? Lo ripeto mi dà fastidio chi vuole dimostrarsi superiore con arroganza, quando così non è»
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<b> Il fronte veneto/veneziano sulla candidatura è a dir poco monolitico. Una situazione nuova, mai vista in altre occasioni.</b>
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«Offrire l’opportunità di gareggiare per la candidatura olimpica significa anche che lo Stato intende riconoscere le potenzialità di quest’area nelle infrastrutture, nel lavoro, nelle aziende e anche nella "produzione" di tanti campioni dello sport. É qui, più che altrove, che si è sviluppato il valore sociale delle discipline sportive. Quindi attendiamo un riconoscimento formale e sostanziale».
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<b> Poi però ci sono le stanze romane, e soprattutto i corridoi. Ad esempio il Coni pare orientato a discutere la candidatura nel Direttivo e non nel Consiglio generale...</b>
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«Neanche per sogno. Se venisse scelto di discutere solo nel Direttivo sarebbe un atto che delegittimerebbe il Coni stesso. La scelta deve essere assunta dal più ampio bacino del Coni e quindi dall’assemblea. Solo così potrà essere una scelta trasparente e non viziata dalla politica».
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<b>Timori particolari?</b>
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«No, il nostro progetto è sicuramente migliore di Roma. Non abbiamo paura, sono gli altri che sono nervosi...».<br />
<br/>fonte: <a href="http://carta.ilgazzettino.it/MostraStoria.php?TokenStoria=570637&Data=20100501&CodSigla=VE">Il Gazzettino - Venezia</a>Andrea MARTELLA: Olimpiadi 2020. «Per ottenere le Olimpiadi, non bastano le battute mediatiche di Zaia»2010-05-01T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it499199Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Per ottenere le Olimpiadi, non bastano le battute mediatiche, servono le alleanze.
<p> La pensa così Andrea Martella, deputato del Pd, che in una nota critica l’ultima uscita del presidente Luca Zaia sulla candidatura di Venezia come città ospitante della Olimpiadi 2020.
<p>«Caro Zaia - scrive Martella -, non è sufficiente dire che Roma non è Caput mundi e che i veneti non sono i barbari, per conquistare le Olimpiadi, irripetibile occasione dal punto di vista economico e turistico oltre che sportivo. Da un presidente di Regione ci si deve attendere ben altro approccio, non fatto solo di battute mediatiche, bensì basato sulla capacità di creare quelle forti alleanze indispensabili per ottenere i consensi che possono far vincere Venezia. Altrimenti - conclude Martella - l’impressione resta quella di un Veneto, che al di là delle urla e dei proclami livorosi, resta imbrigliato nel suo eterno nanismo». <br />
<br/>fonte: <a href="http://carta.ilgazzettino.it/MostraStoria.php?TokenStoria=570633&Data=20100501&CodSigla=VE">Il Gazzettino - Venezia</a>CARLO ALBERTO TESSERIN: Olimpiadi 2020. «Nella gara tra il sistema Nordest con Roma inaccettabili giochi di potere e furberie»2010-05-01T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it499198Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Gruppo: AP-CPE-NCD-NCI) <br/><br/><br />
Nella vicenda Olimpiadi del 2020, anche il consigliere regionale PdL Carlo Alberto Tesserin interviene: «La candidatura di Venezia deve restare più che mai in lizza perché la gara tra il sistema Nordest con Roma deve essere onesta e corretta». <br />
Per Tesserin «non si possono accettare distrazioni, giochi di potere sotterranei e furberie. Le delucidazioni sul dossier veneziano chieste dalla delegazione tecnica del Coni sono più che legittime, ma se si tratta di un modo criptico per dire che vi sarebbero delle carenze, allora non è accettabile».<br />
<br/>fonte: <a href="http://carta.ilgazzettino.it/MostraStoria.php?TokenStoria=570631&Data=20100501&CodSigla=VE">Il Gazzettino - Venezia</a>Renato BRUNETTA: Olimpiadi: Brunetta, non posso che auspicare di lavorare per candidatura Venezia2010-01-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it475471Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Ministro PA e innovazione (Partito: PdL) <br/><br/>"Da veneziano, da poco candidato a sindaco di Venezia, io non posso che auspicare di lavorare per la candidatura di Venezia cosi come Alemanno penso faccia per Roma".
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Cosi il Ministro della Pa, Renato Brunetta, prima di partecipare al tavolo organizzato a Roma, presso la sede del Veneto, tra i parlamentari del Nordest, voluto dal Comitato Olimpico 2020 che sta organizzando la candidatura di Venezia.
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"Un grande evento come le Olimpiadi, ancorche' proiettato in un orizzonte decennale, deve - dice Brunetta - vedere il rilancio della citta'. Tanto piu' vi sara' una Venezia in crescita, tanto piu' la sua candidatura sara' credibile e plausibile. Cosi il grande evento diventa virtuoso se c'e' una volonta' di rilancio della citta'. Se la citta' e' chiusa, miope, degradata, senza prospettive: non solo non ha possibilita' per chiedere l'olimpiade ma un evento' assegnato potrebbe farle del male". <br/>fonte: <a href="http://iltempo.ilsole24ore.com/adnkronos/?q=YToxOntzOjEyOiJ4bWxfZmlsZW5hbWUiO3M6MjE6IkFETjIwMTAwMTI2MjAyNjE0LnhtbCI7fQ==">Il Tempo</a>Giovanni ALEMANNO: «A Roma nel 2010 ci saranno i decreti attuativi che cambieranno lo status di Roma. Dunque più poteri e autonomia amministrativa». - INTERVISTA2009-12-31T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it475058Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Roma (RM) (Partito: PdL) - Consigliere Consiglio Comunale Roma (RM) (Lista di elezione: PdL) <br/><br/><br />
Il 2 settembre la Città Eterna conquisterà l'autonomia amminstrativa.
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Si chiude con un decisivo «più» il 2009 del Campidoglio e si guarda con entusiasmo all'agenda, fittissima, del 2010. Un anno storico per Roma, che compie 140 anni da capitale.
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Sindaco Alemanno, come si chiude questo 2009?</b>
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«È stato un anno caratterizzato dalla lotta al crimine, come confermato dai dati forniti dalle forze dell'ordine. Un calo dei reati che, a dispetto dei tanti speculatori, dimostrano il buon lavoro compiuto da tutte le istituzioni. Questa è una grande soddisfazione, considerato che il tema della sicurezza era il primo punto del mio mandato».
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<b>E dal punto di vista amministrativo, cosa ci lascia l'anno che sta per finire?</b>
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«È stato un anno di profonda trasformazione della macchina amministrativa. Abbiamo portato a termine il riasseto dell'Ama, la fusione delle aziende del trasporto pubblico e la grande riforma della macro struttura capitolina con l'assunzione di oltre duemila precari. Inoltre, abbiamo messo a punto le strategie di sviluppo della città che saranno poi oggetto di confronto negli stati generali, convocati a maggio. Complessivamente abbiamo messo a punto la macchina amministrativa, ora siamo pronti a partire».
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<b>Partire per andare dove, scusi?</b>
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«Il 2010 sarà l'anno della riscossa per Roma. Ad aprile il Coni deciderà la candidatura alle Olimpiadi 2020 e stiamo preparando un dossier che sarà poi la base per un grande sviluppo infrastrutturale della città. A settembre ci saranno poi i decreti attuativi che cambieranno finalmente lo status di Roma in capitale e dunque più poteri e autonomia amministrativa».
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<b>Formula 1 e stadi di Roma e Lazio compresi?</b>
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«Certamente, la Formula 1 è una grande opportunità e riscuote ampio consenso. Sono poi pronto ad andare a Monza per dimostrare che quello di Roma non sarà un'alternativa al Gran Premio lombardo. Sugli stadi, stiamo aspettando l'approvazione della legge in Parlamento, poi, affronteremo il tema, strategico anche per la candidatura agli Europei 2016».
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<b> I primi appuntamenti di gennaio?</b>
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«Partiremo subito con il piano nomadi e il trasferimento del Casilino 900. Se il 2009 è stato l'anno della sicurezza, il 2010 sarà quello del decoro e della pulizia. Partiremo infatti con una grande campagna con Ama ed emetterò delle ordinanze per garantire il rispetto e il decoro ambientale. Ancora, daremo avvio ai primi grandi interventi del piano casa con la consegna degli alloggi acquistati, si tratta di passi fondamentali verso il nostro obiettivo di azzerare i punti 10 in tre anni».
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<b>Per quanto riguarda le casse comunali, per il 2010 si prevedono «ritocchi» per la tariffa rifiuti e per gli asili nido. <br />
Insomma, si pagherà di più?</b>
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«Stiamo lavorando al bilancio e dunque non abbiamo ancora deciso. Certo è che occorre dare risposte concrete ai cittadini che chiedono più pulizia in città e abbattere le liste d'attesa nei nidi comunali. Se ci sarà qualche ritocco si terrà comunque conto del quoziente familiare e della progressività del reddito».
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<b>Il 2010 è un anno strategico anche dal punto di vista politico. <br />
Per le regionali lei sarà impegnato in prima linea. Un appello per una campagna elettorale che sta già alzando i toni, ad esempio sui manifesti abusivi della Polverini?</b>
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«Certamente il mio appello è quello di fare una campagna elettorale all'insegna di un serio confronto politico. Invito pertanto la sinistra a non alzare toni e ad assumere lo stesso atteggiamento composto del centrodestra, ad esempio sul caso Marrazzo. Per quanto riguarda i manifesti certamente come Comune faremo un invito al decoro della città, ma spero che il confronto si sposti su sanità e rifiuti, due temi non più rinviabili».<br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=P2KMS">Il Tempo - Susanna Novelli</a>Massimo Cacciari: Olimpiadi 2020. «L'assenza di impianti già pronti? Faremo impianti all'avanguardia»2009-12-12T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it474427Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Venezia (VE) (Partito: DL) <br/><br/><br />
Il Coni frena Venezia 2020 per l'assenza di strutture già pronte. E per il sindaco Massimo Cacciari il deficit può diventare un punto di forza: «Possono essere realizzati impianti ottimali, di ultima generazione».
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L'assenza di impianti già pronti? Per il sindaco Massimo Cacciari più una opportunità che un deficit per la candidatura di Venezia alle Olimpiadi 2020. Cacciari, davanti alle dichiarazioni del presidente del Coni Gianni Petrucci sull'impiantistica già presente a Roma, ha rilevato che non avere strutture pronte «può essere un vantaggio perchè possono essere realizzati impianti ottimali, di ultima generazione».
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Cacciari ha quindi indicato - ai microfoni del Tg3 Veneto - che l'incontro di ieri con Petrucci è stato «molto corretto e franco» e che sarà presentato da Venezia «un progetto molto dettagliato e molto bello», auspicando che una realtà come quella veneta che ha dato molto possa avere la possibilità di una ribalta planetaria come le Olimpiadi.<br />
<br/>fonte: <a href="http://nuovavenezia.gelocal.it/stampa-articolo/1802686">La Nuova di Venezia-Mestre</a>Fabio RAMPELLI: Olimpiadi 2020 occasione per lavorare su proposte di qualità2009-11-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it474549Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) <br/><br/><br />
“Il grande sostegno che sta raccogliendo la candidatura di Roma come sede per le Olimpiadi del 2020 è l’occasione per lavorare su proposte di grandissima qualità che abbiano le caratteristiche del basso impatto ambientale, della riconversione di spazi esistenti o di uso discreto delle aree di completamento, della bioarchitettura e della produzione di energie pulite, del rispetto e della valorizzazione delle presenze storiche e monumentali, dell’uso del trasporto su ferro”.<br />
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“Roma potrà diventare la vetrina della buona architettura della sostenibilità, potrà dimostrare che per fare un grande evento non servono grandi volumi ma solo grande sensibilità e idee chiare”. <br />
<br/>fonte: <a href="http://rampelli.it">rampelli.it</a>Giuseppe CACCIA: «Olimpiadi 2020 a Venezia. Un'occasione per cambiare davvero»2009-10-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it418892Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Venezia (VE) (Gruppo: Verdi) <br/><br/><br />
Bene hanno fatto alcune personalità a lanciare – nel coro di consenso, quasi sempre acritico, alla candidatura di Venezia per le Olimpiadi estive del 2020 – un grido di allarme, ad avvertire del rischio che all’appuntamento sportivo si accompagnino “progetti devastanti” e una “colata di cemento”. Il loro non può che essere uno stimolo ad approfondire la discussione intorno alla proposta, evitando di affrontarla con banalità, o peggio rispondendo a riflessi condizionati.<br />
Ad ogni riflesso condizionato: sia quello del consenso privo di condizioni di chi è abbagliato dal dorato luccichio di un grande business in arrivo; sia quello di chi, archiviato fortunatamente con successo vent’anni fa il No-Expo, rimossa senza la necessaria riflessione la sconfitta del No-Mose, è forse alla ricerca di un No-qualcosa da agitare.
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Voglio essere da subito chiarissimo: la proposta di una battaglia aprioristicamente “No-Olimpiadi” non mi convince proprio per niente. E sbaglierebbe di grosso chi pensasse che la storia si ripeta sempre eguale a se stessa, che questo tema abbia la stessa valenza del No-Expo, che intorno al rifiuto dell’evento olimpico possa coagularsi chissà quale idea alternativa di città e, più in generale, di gestione del territorio.
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Chi scrive sa bene che cosa si muova, in termini politici, affaristici, mediatici – sul piano della stessa costruzione di immaginario – intorno a grandi eventi sportivi globali come le Olimpiadi e di come spesso, in particolare nei “trent’anni ingloriosi” del trionfante modello economico e sociale neo-liberista, i territori ospitanti siano stati investiti da mega progetti speculativi, sottratti al controllo e privi di ricadute positive per le popolazioni locali.
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Il contesto in cui dovrà svilupparsi la candidatura di Venezia 2020 è quello segnato irreversibilmente dalla crisi, da una crisi globale che colpisce in modo differente un territorio metropolitano, come il nostro, ancora in mezzo al guado di una transizione indecisa tra ciò che “non è più” e “ciò che non è ancora”. Di questa transizione vogliamo essere solo spettatori, magari urlanti il proprio dissenso rispetto a scelte determinatesi altrove, o protagonisti a pieno titolo?
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Ecco perché a chi immagina una campagna “fuori e contro”, propongo invece una battaglia, tutt’altro che facile, “dentro e per” la candidatura di Venezia a Città olimpica 2020: l’arrivo delle Olimpiadi, e gli enormi flussi di risorse economiche che metteranno in moto, possono diventare l’occasione per una grande e positiva trasformazione del nostro territorio, per immaginarne e realizzarne un futuro possibile, definitivamente fuori dal Novecento.
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Proviamo a pensare se - per titoli intanto - i tre principali obiettivi, in termini di ricaduta locale dell’evento olimpico, fossero:<br />
<b>uno</b>, il completamento della bonifica e del risanamento delle aree industriali di Porto Marghera e l’utilizzo delle strutture olimpiche ai fini della loro riconversione produttiva sul terreno della Green Economy;<br />
<b>due</b>, un salto nell’innovazione tecnologica che faccia di Venezia la capitale mondiale nel ricorso alle fonti energetiche rinnovabili, al solare in particolare;<br />
<b>tre</b>, dal punto di vista della mobilità in tutta l’area centrale veneta, una decisa svolta di tutta l’infrastrutturazione verso lo spostamento del traffico di persone e merci dalla gomma alla rotaia.
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Utopie? Resterebbero tali se oggi pensassimo di affidarne la realizzazione a qualsivoglia livello di governo “pubblico”, ma diventerebbero obiettivi molto più credibili se spinti dalla leva degli investimenti olimpici.<br />
Anche qui, dovrebbero darsi tre condizioni di partenza:<br />
la prima, garantire massima trasparenza e massima partecipazione democratica al processo decisionale della candidatura;<br />
la seconda, pensare finalmente il ruolo di Venezia dentro una dimensione metropolitana più ampia;<br />
la terza, battersi perché i flussi di ricchezza, assicurati dal business olimpico, siano il più possibile ridistribuiti socialmente. Sarebbe una sfida vera, “olimpica” nel significato che davvero ci piace. Certo, proiettando con minor coraggio il film già visto di una protesta minoritaria “No-Olimpiadi” si potrebbe lucrare qualche consenso, ma credo che condanneremmo intelligenze ed energie diffuse in città ad una testimonianza tutta ideologica e marginale, e, in fin dei conti, del tutto incapace di incidere realmente sul governo di questo territorio e sul futuro di questa città.<br />
<br/>fonte: <a href="http://consiglio.comune.venezia.it/?pag=redaz_2_60_231&stampa=1">Comune di Venezia - Uff. Stampa</a>Paolo CACCIARI: Olimpiadi 2020. «La candidatura pone la laguna di fronte a progetti con enorme impatto ambientale» 2009-10-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it418351<br />Cacciari contro Cacciari.
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Olimpiadi 2020 a Venezia? No, grazie. A bocciare la campagna a favore è Paolo Cacciari, fratello di Massimo, sindaco della città e accanito sostenitore dei Giochi olimpici in laguna. Un no secco, condiviso anche dai gruppi spontanei di cittadinanza attiva, dei comitati e delle associazioni a difesa del territorio, dell’ambiente e della convivenza sociale.
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«La decisione di Comune e Regione di candidare Venezia e dintorni a sede delle Olimpiadi 2020 pone di nuovo la città, la laguna e tutto l’entroterra di fronte a progetti con enormi impatti ambientali, a trasformazioni delle relazioni urbane destinate a sconvolgere il tessuto sociale – fa sapere il movimento -.
<p>Sappiamo bene quanto addomesticate siano le varie Via, Vas, Vinca e quanto poco costino le certificazioni che rilasciano patenti di sostenibilità a piani e progetti devastanti. Non ci possiamo fidare delle assicurazioni dei promotori. <br />
Ci diranno che le Olimpiadi sono una “occasione” per fare cose utili alla città. Al contrario Venezia ancora una volta sarà usata come vetrina di eventi giganteschi che mettono in pericolo la sua preservazione e nulla hanno a che fare con gli interessi autentici dei suoi abitanti». <br />
<br/>fonte: <a href="http://corrieredelveneto.corriere.it/notizie/cronaca/2009/16-ottobre-2009/olimpiadi-cacciari-contro-cacciari-fratello-sindaco-boccia-venezia-2020-1601886420777_print.html">Corriere del Veneto.it</a>Massimo Cacciari: Olimpiadi 2020. Formalizzata la candidatura di Venezia.2009-10-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it418318Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Venezia (VE) (Partito: DL) <br/><br/><br />
Il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, ha inoltrato oggi al presidente del Coni Comitato olimpico nazionale italiano, Giovanni Petrucci - a nome del sistema delle rappresentanze politiche, sociali, economiche di Venezia e della sua area metropolitana "in maniera compatta e univoca" - la richiesta formale di candidatura di Venezia a ospitare la 32 edizione dei Giochi olimpici estivi, nel 2020. In premessa il sindaco ricorda come la assegnazione dei Giochi del 2016 a Rio de Janeiro ha di fatto reso possibile il ritorno dei Giochi olimpici in Europa nel 2020, per la consuetudine dell'alternanza tra continenti, e ha quindi ricordato che lo scorso 2 ottobre, assieme al presidente e al vicepresidente della Giunta regionale del Veneto, e al presidente di Confindustria Veneto, ha annunciato l'intenzione della candidatura. Ancora, ha ricordato come Venezia, oltre alla storia millenaria e al fascino universale per cui è meta di milioni di turisti da tutto il mondo, è una della grandi capitali della cultura e della ricerca artistica, e soprattutto la capitale di un territorio che da decenni è all'avanguardia in tutti i settori economici, sociali, scientifici, e sportivi.
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Il sindaco ha quindi scritto che "la Città di Venezia ha la consapevolezza di poter esprimere un progetto di candidatura olimpica in grado di: rispondere a tutti i requisiti fissati dalla Carta Olimpica e dagli elevati standard richiesti da un evento olimpico; disegnare e realizzare un progetto olimpico di assoluta professionalità e credibilità, sia sotto il profilo organizzativo che sotto quello della sostenibilità economico-finanziaria; poter rappresentare in modo autorevole, innovativo, sostenibile e, ci auguriamo, efficace il nostro Paese nella lunga e articolata corsa all'assegnazione del prestigioso evento". E ha quindi assicurato che la struttura del già costituito Comitato Venezia2020 "si adopererà nei prossimi mesi per predisporre tutta la documentazione, le analisi e le procedure funzionali alla presentazione di un dossier da sottoporre, nelle tempistiche che verranno indicate, alla valutazione degli organi competenti del Coni, ed è fin da ora a disposizione del Coni per ogni eventuale ulteriore approfondimento e/o delucidazione che si ritengano necessari".
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<br/>fonte: <a href="http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/30760/UT/systemPrint">Uff. Stampa - Comune Venezia</a>