Openpolis - Argomento: alleanzahttps://www.openpolis.it/2011-12-03T00:00:00ZLuigi de MAGISTRIS: Al congresso di Rifondazione Comunista: "Insieme una lunga strada, vinceremo"2011-12-03T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it622224Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Napoli (NA) (Partito: IdV) - Consigliere Consiglio Comunale Napoli (NA) (Lista di elezione: IdV) <br/><br/><br />
«Siamo già oltre Berlusconi e il Berlusconismo, ora dobbiamo costruire insieme un'alternativa al capitalismo senile. Non dobbiamo dividerci e considerare chi sta fuori dai partiti come antipolitica, perchè invece se ci uniamo vinceremo».
<p> <i>Lo ha detto il sindaco di Napoli Luigi De Magistris parlando alla platea dei delegati del congresso nazionale di Rifondazione Comunista in corso a Napoli. De Magistris ha fatto più volte appello all'unità della sinistra e, rispondendo anche a una domanda dei cronisti sull'assenza di Vendola al congresso ha ribadito che</i> «dobbiamo lavorare per essere uniti partendo dai beni comuni per costruire un'alternativa che non sia solo politica ma anche sociale ed economica».
<p> «A Napoli - ha detto riferendosi all'alleanza dell'Idv con la Federazione della sinistra alle amministrative già dal primo turno - abbiamo dato dimostrazione di come si può essere uniti nelle elezioni e io credo che ci sia nel Paese una voglia di unità contro la crisi».
<p>«Sono convinto - ha De Magistris concludendo il suo intervento, molto applaudito - che insieme faremo una strada lunga che un domani ci condurrà a portare i beni comuni al governo del paese». <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.controlacrisi.org/notizia/Politica/2011/12/3/17864-prc-de-magistris-a-congressostrada-lunga-insiemevinceremo/">controlacrisi.org</a>Dario FRANCESCHINI: La scelta dell'IdV pregiudicherebbe le possibilità di alleanza futura2011-11-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it618066Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/>"Vorrei invitare Massimo Donadi, che è una persona ragionevole, a leggere bene quello che ho detto, prima di attaccare in questo modo, attribuendomi <a href="http://www.agenparl.it/articoli/news/politica/20111111-governo-donadi-idv-franceschini-conti-fino-a-cento-prima-di-attaccare-idv">'isterismo e analfabetismo democratico'</a> o frasi mai pronunciate o pensieri folli, tipo una mia volontà di lasciare IdV fuori dal Parlamento. Ho detto una cosa completamente diversa che ribadisco: siamo di fronte ad una scelta di sostenere un governo d'emergenza per salvare il Paese e se l'IdV non condividesse con noi questo passaggio centrale, farebbe venir meno la possibilità di una futura alleanza tra noi. E una nuova legge elettorale, che liberi tutti dal vincolo forzoso ad allearsi, lo renderebbe semplice. Come si capisce facilmente, ho parlato dell'ipotesi di non stare più nella stessa alleanza e non, ovviamente, di cancellare Idv dal Parlamento". Così <b>Dario Franceschini</b>, presidente dei deputati del Pd.
<br/>fonte: <a href="http://www.dariofranceschini.it/adon.pl?act=doc&doc=6473">dariofranceschini.it</a>Dario FRANCESCHINI: All'Italia serve un governo con una larga base parlamentare 2011-11-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it617953Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Un nuovo sviluppo, un'Italia che va ricostruita e un Mezzogiorno che sia colto come opportunità di sviluppo per il Paese. Tutto da realizzare "con una grande alleanza istituzionale tra le opposizioni di cui il Pd deve farsi baricentro, come spetta a un grande partito". Su questi temi e con queste parole <b>Dario Franceschini</b> è intervenuto in un incontro a Catania.
<p>"Quella che ci aspetta è una settimana decisiva, in cui il Pd dovrà fare scelte importanti - ha esordito il leader del gruppo parlamentare Pd alla Camera <b>Franceschini</b> - Viviamo un momento drammatico per la storia del Paese, forse senza precedenti, in cui alla crisi economico-finanziaria e alla crisi sociale si aggiunge l'emergenza di una crisi istituzionale fortissima. Noi, anche con la nostra azione parlamentare, dimostreremo che siamo pronti a rappresentare l'alternativa per il Paese. Un'opposizione netta a questa maggioranza che si accompagna ad un riformismo nei contenuti".
<p>E sul come affrontare l'emergenza Italia <b>Franceschini</b> è chiaro: "All'Italia adesso serve un governo con una larga base parlamentare guidato da una figura che goda di alta credibilità - ha detto l'ex segretario del partito - Serve un governo di responsabilità nazionale per fronteggiare la crisi economica, per cambiare la legge elettorale, per ridurre davvero i costi della politica. Lo diciamo non perché, come qualcuno sosteneva, abbiamo paura delle elezioni anzi oggi tutti i sondaggi dicono che vinceremmo con qualunque formazione. Lo diciamo per il bene del Paese".<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.cataniaoggi.com/politica/58700_franceschini-applaudito-a-catania.html">CataniaOggi</a>Dario FRANCESCHINI: «Per ricostruire questo Paese serve un'alleanza larga» - INTERVISTA2011-08-01T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it590646Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />«E' un'operazione titanica ed avremo bisogno di tutti per gestire una legislatura di transizione. E' pericoloso pensare di avere già vinto. Potremmo ritrovarci con Berlusconi al Quirinale».
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L'esperienza di Area democratica, partita con le primarie, sta dimostrando che si può evitare la distorsione del fenomeno correntizio, che provoca soltanto danni quando le componenti sono legate a persone e diventano strumenti di lotta interni, e che si può invece accettare l'idea che un grande partito non identitario come il nostro non deve temere la vivacità di idee e contenuti». Dario Franceschini ha appena chiuso i quattro giorni di convegno organizzati ad Amalfi da Area democratica. Il capogruppo del Pd alla Camera è soddisfatto, di questa iniziativa e del contributo dato al partito. «Con Areadem abbiamo anche dimostrato che ci può essere gestione unitaria senza rinunciare ad offrire idee al partito».
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<b>Avete offerto alle altre forze di opposizione l’ipotesi di un'ampia alleanza, ma la risposta è stata no...</b>
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«Il dibattito con Vendola ha dimostrato che se un grande partito ha la responsabilità di proporre una strategia per il futuro non si ferma di fronte a un no tattico ma prosegue nella linea che giudica utile al Paese, e lavora per superare tutte le resistenze».
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<b>La resistenza, le ha detto Vendola, dipende dal fatto che la vostra proposta rischia di “rendere torbido” il quadro.</b>
<p>«Chiariamo. L’esigenza di un’alleanza tra le forze che oggi sono all’opposizione ha due ragioni. La prima, avere la certezza di vincere, perché purtroppo è probabile che nonostante tutto quello che potremo fare per cambiare la legge elettorale, la maggioranza continui a difendere il Porcellum e si vada a votare con l'attuale sistema».
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<b>I sondaggi però vi danno in testa anche se alleati alle sole Sel e Idv.</b>
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«Dobbiamo fare molta attenzione, vedo serpeggiare pericolosamente l'idea che abbiamo già vinto. Non è così, non dobbiamo già pensare al dopo. C’è il rischio che il centrodestra, con o senza Berlusconi, possa vincere le elezioni, avere una maggioranza in Parlamento di eletti con liste bloccate il cui primo atto sarà eleggere il Presidente della Repubblica. Mi pare che questo rischio da solo già giustifichi l'esigenza di un’alleanza larga tra forze che hanno storie diverse e anche idee per il futuro diverse, ma unite da un’idea di ricostruzione democratica del nostro Paese. Ed ecco la seconda ragione a cui facevo riferimento. Potremmo anche vincere con un’allenza Pd-Sel-Idv, come è probabile, ma possiamo immaginare di gestire un’operazione titanica com’è quella di far fronte a una crisi economica, a un crescente disagio sociale, alla necessità di ricostruire le regole, il rispetto per lo Stato, l’unità nazionale, senza una maggioranza che abbia un larghissimo consenso nel Paese?<br />
Avremo bisogno di industriali e operai, giovani e anziani, cittadini del nord e del sud per gestire una legislatura di transizione e riconsegnare il Paese ricostruito a una normale dialettica».
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<b>Però in base a questo ragionamento dovreste aprire anche a Pdl e Lega.</b>
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«No, perché non si può ricostruire con i responsabili di questo disastro. In tre anni non hanno fatto nulla per affrontare la crisi, che hanno occultato, e oggi hanno perso credibilità. Ora bisogna voltare pagina».
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<b>Finché avranno la maggioranza in Parlamento sarà difficile...</b>
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«A parte che hanno la maggioranza degli italiani contro, come ha dimostrato il referendum. Ma poi abbiamo visto che non hanno neanche più la maggioranza in Parlamento, che la ottengono solo quando c’è un voto di fiducia, per garantirsi la sopravvivenza. Questo dovrebbe far riflettere tutti su un punto: è opportuno fornir loro uno strumento per far vedere che hanno la maggioranza in Parlamento, anche quando non è così?».
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<b>Si riferisce alla mozione di sfiducia presentata da Di Pietro?</b>
<p> «Noi abbiamo un metodo diverso, prima di lanciare un'iniziativa lavoriamo con tutte le forze di opposizione. Non informare gli altri gruppi e non valutare le controindicazioni di ogni mossa è un modo di fare che non ci appartiene».
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<b>E allora voi cosa proponete?</b>
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«Intanto, insieme ad Anna Finocchiaro abbiamo scritto una lettera ai presidenti di Camera e Senato per chiedere al presidente del Consiglio di venire a riferire in Aula sulla crisi. Berlusconi deve dire in Parlamento cosa intenda fare per il suo Paese».
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Non lo ha mai fatto, difficile che si decida ora alla vigilia della pausa estiva...</b>
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«Immaginare che il Parlamento chiuda come se non fossimo nel pieno di una grave crisi è terribile. Se Berlusconi si rifiuterà di venire, sarà l'ennesima dimostrazione che a lui interessa solo restare al suo posto, che questo comporta un crescente costo per l'Italia, per ogni singolo italiano, e che questo governo deve dimettersi».
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<b>Dopodiché?</b>
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«Potrebbe esserci un governo guidato da una personalità di grande credibilità internazionale che cambi la legge elettorale, affronti le emergenze economiche e porti subito al voto».
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<b>Fini tra le possibilità mette anche un governo di centrodestra a diversa guida.</b>
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«Sarebbe comunque meglio di come stiamo ora, se a guidare questo governo ci fosse una persona che non sia screditata e incapace di operare come è Berlusconi».
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<b>Fini dice che il Terzo polo a quel punto non farebbe mancare il proprio contributo. E il Pd?</b>
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«Il Pd starebbe ovviamente all'opposizione. Ma potrebbe diventare più facile avere in Parlamento un rapporto di opposizione costruttiva».
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<b>Ha ragione Berlusconi a dire che con lui sapete dire solo no?</b>
<p> «È Berlusconi che rende impossibile il confronto, sono i suoi atti. Basti pensare che nel pieno del disastro economico, con le parti sociali che per la prima volta firmano un appello congiunto per chiedere discontinuità e misure per la crescita, con il capo dello Stato che rinvia le vacanze per seguire da vicino la situazione, Berlusconi si è preoccupato soltanto di mettere la fiducia sul processo lungo. È una vergogna».
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<b>Bersani e Casini hanno annunciato un incontro con le parti sociali. È una sfida al governo?</b>
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«Il governo non c’è più, di Berlusconi si sono perse le tracce. È quindi assolutamente giusto che l’opposizione, responsabilmente, si faccia carico di portare in Parlamento le istanze delle parti sociali per una volta unite».
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<b>Teme che le inchieste che coinvolgono personalità del Pd peseranno sulla credibilità dell'opposizione?</b>
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«È in corso un tentativo mediatico, alimentato dalla destra ma non solo, di far apparire i politici come tutti uguali, ma basta guardare ai nostri comportamenti per capire la differenza. Il Pd ha votato a favore dell'arresto di Tedesco, Penati si è dimesso, Bersani ha detto parole chiarissime sul ruolo della magistratura.<br />
Dall'altra parte hanno votato contro l'arresto di Papa e hanno votato il processo lungo, l'ennesima norma pensata per impedire i processi».
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<b>Basta questo per mettere al sicuro il Pd?</b>
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«Noi abbiamo il dovere, al di là di queste vicende, di introdurre nuove norme di trasparenza. Però rifiuto l'idea insopportabile che saremmo tutti uguali. È un'offesa a migliaia di persone che lavorano nel Pd, anche come volontari. E poi quando si fa di ogni erba un fascio si apre la porta al populismo. E il populismo chiama sempre risposte di destra, mai progressiste».<br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=12Q30M">l'Unità - Simone Collini</a>Pier Luigi BERSANI: «Parlamento e ministri al servizio dei legali del premier»2011-04-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it559859Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />"Ormai siamo ridotti a questo: il Parlamento e i ministri che si mettono al servizio degli avvocati di Berlusconi". Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, attacca così, a margine di un seminario, la richiesta del Pdl al ministro della Giustizia, di inviare gli ispettori al Tribunale di Milano. "Gli avvocati dicono - prosegue il segretario del Pd - e il Parlamento e i ministri eseguono".
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"Noi non siamo il partito dei giudici e vogliamo le riforme- ha proseguito Bersani. Ma - ha subito precisato - quelle per tutti i cittadini." Per fare le riforme - ha aggiunto - "bisogna liberarsi dall'uomo e dal modello populista che è una malattia e rimettere la democrazia in binari più saldi perché il Paese ha bisogno di riforme e le riforme non le fa un uomo solo al comando".
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Il segretario del Pd ha poi rilanciato "una alleanza tra diversi, che armi quelli di buona volontà intorno ad un progetto visibile ed esigibile di cambiamento".
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"L'alleanza - sostiene Bersani - si può fare anche tra diversi, purchè sia chiaro che cosa fare. Non parliamo di un semplice passaggio da un governo ad un altro. Si può dire di no a questa proposta, ma poi mi si dica come altro fare. Chi si sottrae deve dire che altro fare per evitare di trovarci Berlusconi presidente della Repubblica perché se qualcuno immagina che Berlusconi rifletta su come decantare, si sbaglia".
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Per Bersani "ci vuole una fase ricostruttiva e noi facciamo appello a moderati e progressisti" e il Pd si rivolge anche alle classi dirigenti: "Chi tace adesso - ha concluso - non so come potrà parlare dopo".
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<br/>fonte: <a href="http://www.rainews24.rai.it/it/news_print.php?newsid=151932">Rainews24</a>Dario FRANCESCHINI: Un'alleanza costituzionale per ricostruire il Paese dalla macerie del berlusconismo2011-03-28T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it559458Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/>"La proposta di alleanza costituzionale deve essere al centro della nostra proposta politica e non deve dipendere dall'esito di questo o quel sondaggio a noi piú o meno favorevole, non dobbiamo farci condizionare dai sondaggi". Lo ha detto <b>Dario Franceschini</b>, intervenendo alla Direzione del Pd.
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"L' alleanza costituzionale - ha spiegato il capogruppo Pd alla Camera - serve per ricostruire l'Italia dopo il berlusconismo, non nasce solo dall'esigenza di essere sicuri di vincere ma di avere un largo campo di forze che ricostruisca sulle macerie lasciate dal berlusconismo, e non sto parlando solo di macerie economiche ma anche di macerie etiche e morali e legate al tema della legalità; e dobbiamo farlo con un vasto schieramento di forze perche' ricostruire il paese non lo puó fare solo una parte, anche se dovessimo vincere le elezioni col 38 per cento".
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"La fase della ricostruzione deve farla un largo schieramento di forze e non dobbiamo fermarci davanti a dei no tattici. Occorre promuovere delle battaglie parlamentari condivise dalle opposizioni e l'onere spetta a noi che siamo la forza piú grande; battaglie comuni sia parlamentari che iniziative politiche che si realizzano fuori dalle aule parlamentari".
<br/>fonte: <a href="http://www.dariofranceschini.it/adon.pl?act=doc&doc=4846">Ansa</a>Paolo FERRERO: «Ho dato mandato ai miei legali di querelare Gasparri per diffamazione».2010-09-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it505963<br />
Leggo da una agenzia che Gasparri afferma “Se Ferrero si allea con Bersani, Bersani si allea con le ex brigate rosse”.
<p>Vista la gravità dell’affermazione ho dato mandato ai miei legali di querelare Gasparri per diffamazione.
<p>Per adesso viviamo ancora in una Repubblica democratica e Gasparri non può permettersi di diffamare impunemente il Partito della Rifondazione Comunista e il suo Segretario.
<p> Evidentemente la destra sa benissimo che una Alleanza Democratica tra la sinistra e il PD può mandare a casa Berlusconi e cerca in tutti i modi di evitare che questa alleanza si realizzi. <br />
Ma proprio per battere una volta per tutte questo modo di fare politica, ampiamente utilizzato già nei casi Boffo e Fini, è assolutamente necessaria una Alleanza Democratica che sconfigga nelle urne e nel Paese questa destra berlusconiana”.<br />
<br/>fonte: <a href="http://lnx.paoloferrero.it/blog/?p=2695">Blog di Paolo Ferrero</a>Nichi VENDOLA: «La società soffre il nuovo Ulivo, patto tra mediocri» - INTERVISTA 2010-09-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it505922Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Puglia (Partito: CEN-SIN(LS.CIVICHE)) - Consigliere Regione Puglia<br/><br/><br />
Negli occhi ancora il funerale di Angelo Vassallo, Nichi Vendola da Acciaroli risale la Basentana per tornare a Bari e con una qualche iniziale difficoltà riparla di primarie e soprattutto del «nuovo Ulivo» proposto da Bersani che, avverte, «non può essere un vecchio mosaico». Chiede piuttosto il presidente della Puglia lo scatto in avanti di un centrosinistra capace di diventare «il cantiere della società» perché - spiega - si dia «il via a un forte disegno riformatore e non a un'alleanza di mediocri». Risposta a quella «sofferenza sociale» di cui le contestazioni al segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, alla festa del Pd di Torino sono il segnale eloquente e allarmante.
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<b>Malessere che i democratici non riescono a interpretare?</b>
<p> «Ne parliamo tra un attimo... Ma visto che voi siete <i>Il Mattino</i> e io sono Nichi Vendola vorrei partire dal promemoria scritto con il sangue di Angelo Vassallo. Una vicenda che dovrebbe vedere l'Italia intera inchinarsi dinanzi a un testimone della legalità e della verità, un sindaco che era un pezzo di quel Sud coraggioso e laborioso la cui esistenza viene spesso occultata nella polemica neo leghista che avvolge da troppi anni la scena pubblica e anche il racconto dei mass media. Il Sud è quindi sprofondare progressivamente in una specie di buco nero, una nube tossica che impedisce di vedere oltre alle ombre, le poche luci. Si tratta non solo di una questione culturale, ma economico-politica e sociale: il Mezzogiorno è stato spogliato di risorse e nella sua costante criminalizzazione è stato sottoposto ad ogni sorta di saccheggio».
<p> <b>Ci sono i fondi dell'Ue, il piano del governo: gli amministratori meridionali non hanno colpe?</b>
<p> «Avere però interlocuzioni così sporadiche e nevrotiche con chi ci chiama cialtroni non solo non ci aiuta a risolvere problemi di lungo periodo, ma ci penalizza. <br />
Sono al minimo storico i trasferimenti ordinari dello Stato e sono stati rastrellati dalla finanza straordinaria per il Sud risorse per finanziare tutte le necessità nazionali, dagli ammortizzatori sociali, fino alla ricostruzione in Abruzzo. E infine l'ultimo atto sono quei soldi per le clientele leghiste attraverso le scandalose mance inserite nell'ultima Finanziaria.
<p> <b>Sarà autunno caldo nel Meridione come nel resto d'Italia?</b>
<p> «Siamo di fronte a una stretta drammatica in tutto il Paese, tanto più perché nascosta dalla propaganda di regime. Ci sono aree che conoscono una vera e propria ecatombe produttiva, un effetto domino che colpisce piccole e medie aziende mentre la classe dirigente è paralizzata dalle questioni giudiziarie che interessano il premier e dalla rissa interna al centrodestra».
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«Bisogna consentire che la sofferenza sociale possa avere le proprie forme di espressione, va garantito l'esercizio al dissenso, la democrazia è fatta anche di contestazioni. Tuttavia bisogna lavorare affinché questo dissenso non degeneri in un ribellismo violento. Tutti abbiamo questo problema, non solo il Pd. E tutti abbiamo il dovere di sovrapporre le esigenze di cambiamento del Paese alle ragioni di bottega di ognuno di noi».
<p><b>La risposta può essere il Nuovo Ulivo dl Bersarni?</b>
<p>«Piuttosto l'apertura di un cantiere dell'alternativa che parli chiaro sui temi fondamentali della vita delle persone: lotta contro la precarietà, per la difesa della scuola pubblica e ambiente, un nuovo modello energetico, una politica di pace. Un patto insomma, tra la politica e il popolo. <br />
L'idea che personalmente vedo con disagio è quella di metterci in una condizione in cui si tratta di ricostruire un vecchio mosaico. Abbiamo invece bisogno di un disegno riformatore forte, non di alleanze mediocri. Lo dico cercando fino in fondo l'intesa, non sono certo io l'uomo nemico delle coalizioni, sono contrario alla logica dei pregiudizi e dei veti.<br />
L'ho sempre detto: non si possono subire né esercitare sugli altri. Per me l'alleanza può essere la più ampia possibile, ma purchè si parta dalla società. I primi alleati devono essere i precari della scuola, gli operai di Melfi e Pomigliano, le piccolissime aziende che stanno chiudendoe le donne che hanno patito l'umiliazione del linguaggio ufficiale della destra. Su questa base costruiamo un passo e soprattutto diamo alla politica la possibilità di potere tornare ad essere una proprietà pubblica».
<p><b>Pezzi di Rifondazione e Pdci nelle liste del Pd: i diretti interessati smentiscono, ma forse una trattativa c'è stata.</b>
<p>«Non entro in questo recinto di politica di Palazzo. Non mi interessano le modalità con cui gli altri si confrontano e non pongo il problema di un posto al sole per me e i miei amici. Pongo invece il problema di un centrosinistra che deve interpretare con coraggio un passaggio storico, il ruolo di chi è capace di seppellire il berlusconismo e il cadavere della seconda Repubblica per fare nascere una nuova storia in questo Paese».
<p><b>Le primarie unica strada?</b>
<p>«Spero che nei prossimi giorni i pensieri si facciano più sereni e le parole siano più lucide: a prescindere dall'agenda elettorale dobbiamo mettere in moto un processo virtuoso per avere un candidato».
<p> <b>Possibile un ticket tra lei e Chiamparino: affinità di origini e diversità notevoli di vedute su Fiat metalmeccanici?</b>
<p>«Finché è un modo per preconfezionare il risultato delle primarie non ne parlo che invece deve essere affidato alla consultazione. Si tratta quindi di un discorso fuori contesto».
<p><b>Oggi si inaugura la Fiera del Levante e Berlusconi nuovamente non ci sarà.</b>
<p>«Non ci vuole un interprete raffinato per decriptare il messaggio: Berlusconi manca».<br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=TVW5H">Il Mattino - Pietro Perone</a>Roberto COTA: Alleanza tra Piemonte e Lombardia2010-05-12T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it500056Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Lega) - Pres. Giunta Regione Piemonte (Partito: Lega) - Consigliere Regione Piemonte (Gruppo: Lega) <br/><br/>“la parola d'ordine è collaborare per migliorare la vita dei cittadini, perché Piemonte e Lombardia costituiscono una grande area connessa e vocata ad obiettivi di eccellenza”.
“Non un Piemonte isolato, come lo concepiva Mercedes Bresso, ma un Piemonte aperto. Non la Lombardia vista come avversaria, ma una grande alleanza. Le scelte strategiche della grande area urbana che si estende da Torino a Milano vanno fatte come squadra, confrontandosi e lavorando insieme. Del resto i nostri rispettivi assessori si incontreranno periodicamente per sviluppare questo lavoro che poi noi due presidenti porteremo a sintesi”.
Per entrambi non si tratta di “un patto esclusivo, ma di un’alleanza aperta innanzitutto alle altre Regioni del Nord e a tutte quante, che può far sentire il suo peso a Roma e in Europa”.
“Del resto - ha evidenziato Cota - il centralismo negli ultimi decenni ha accentuato e non colmato il divario con il Mezzogiorno. Un nuovo patto federalista è l’unica via di riscatto anche per il Sud”.<br/>fonte: <a href="http://www.regione.piemonte.it/notizie/piemonteinforma/scenari/alleanza-tra-piemonte-e-lombardia.html">PiemonteInforma</a>