Openpolis - Argomento: Lavoro e scuolahttps://www.openpolis.it/2011-05-02T00:00:00ZGIANNI ROSSONI: Lavoro, Rossoni: 1 mln per rilancio apprendistato2011-05-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it560222Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lombardia (Gruppo: FI) - Assessore Regione Lombardia (Partito: PdL) <br/><br/>Regione Lombardia stanzia un milione di euro per il rilancio dell'apprendistato di primo livello, finalizzato al conseguimento di una qualifica di Istruzione e formazione professionale per i giovani di età compresa tra i 15 e i 18 anni.
Sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (BURL) è stato pubblicato un avviso che illustra caratteristiche e contenuti dell'iniziativa.
ACCORDO CON MUIR - Prima in Italia ad intraprendere una politica di questo livello, Regione Lombardia ha siglato un accordo con il Ministero Istruzione Università e Ricerca (MIUR) per completare l'applicazione dell'apprendistato previsto dalla legge Biagi: oltre all'apprendistato professionalizzante e a quello in alta formazione (articoli 49 e 50 del decreto legislativo 276/03), già operativi, si realizzano le condizioni che consentono di assumere apprendisti in "Diritto Dovere di Istruzione e Formazione" per il raggiungimento di un titolo di qualifica del sistema di "Istruzione e formazione professionale".
Con questa iniziativa si archivierà definitivamente l'apprendistato per i minorenni ai sensi della legge Treu (196/1997), attivo ancora per la fase transitoria nelle more della piena attuazione della legge Biagi, che prevedeva una formazione di 240 ore per l'apprendista.
Questo nuovo contratto di apprendistato, rivolto ai giovani dai 15 anni, opera un salto di qualità dell'apprendistato di primo livello, portando la formazione a 400 ore e permettendo ai ragazzi minorenni di raggiungere un titolo di studio attraverso il lavoro.
NUOVI PERCORSI FORMATIVI - Con la piena valorizzazione del valore formativo ed educativo del lavoro, i ragazzi potranno così raggiungere i medesimi obiettivi dei percorsi di istruzione e formazione professionale del sistema formativo regionale, sia in termini di competenze professionali, sia per quanto riguarda le competenze base di cittadinanza. In questo modo l'apprendistato diventa a tutti gli effetti un'altra modalità per l'acquisizione di un titolo di studio, parallelo alla formazione d'aula.
Il diritto dovere di istruzione e formazione ha lo scopo di far raggiungere a tutti i ragazzi un nucleo di competenze base di cittadinanza, necessarie per la vita e il lavoro.
La modalità però non può essere solo l'istruzione; già da tempo Regione Lombardia è intervenuta per consentire di assolvere l'obbligo di istruzione anche nei corsi di formazione professionale regionali che portano ad una qualifica.
"E' quanto mai necessario sostenere i giovani più deboli a scuola - commenta l'assessore regionale all'Istruzione, Formazione e Lavoro Gianni Rossoni - con forme alternative, valorizzando innanzitutto il lavoro quale luogo di apprendimento, per raggiungere un titolo di studio".
L'AVVISO - L'avviso pubblicato oggi sul BURL prevede 45 giorni di tempo per presentare progetti sull'apprendistato da parte di operatori accreditati o riuniti in Associazione Temporanea. Le Istituzioni Formative e le Associazioni Temporanee devono avere un'esperienza di almeno tre anni nei percorsi DDIF (Diritto-Dovere di Istruzione e Formazione, così come previsto dal contratto di apprendistato disciplinato dal Decreto Legislativo 276/2003), o esperienza in percorsi di alternanza scuola-lavoro.
Per ciascun progetto il valore massimo finanziabile per anno è di 250.000 euro, mentre la dote per ogni singolo apprendista è di 6.000 euro. Il contratto di apprendistato, così come prevede la norma, dovrà essere in forma scritta, non superiore ai tre anni.
Per ciascun giovane dovrà essere elaborato un Piano Formativo Individuale che costituisce parte integrante del contratto di apprendistato. Il tutor aziendale coordinerà le diverse attività previste dal percorso di formazione. I progetti che saranno selezionati si occuperanno della formazione esterna degli apprendisti, grazie al sistema dote e in stretto raccordo con le aziende; dovranno inoltre svolgere un servizio di informazione e di help desk per la prima fase di avvio di questo nuovo contratto.
<br/>fonte: <a href="http://www.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=News&childpagename=Regione%2FDetail&cid=1213427796290&p=1194454760265&packedargs=locale%3D1194453881584&pagename=RGNWrapper">Lombardia Notizie</a>SIMONE BERETTA: Convenzione tra la Scuola Edile ed il Comune di Crema2010-06-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it502394Alla data della dichiarazione: Assessore Comune Crema (CR) (Partito: PdL) <br/><br/>Il Comune di Crema ha stipulato una convenzione con la Scuola Edile Cremonese per l’attivazione di cantieri scuola in ambiti di pertinenza comunale che consentano esperienze concrete e protette di formazione pratica agli allievi della Scuola Edile e un beneficio in termini di realizzazioni all’amministrazione comunale. All’incontro di oggi a palazzo comunale hanno preso parte anche l'assessore ai lavori pubblici con delega al patrimonio Simone Beretta e l'assessore all'istruzione Laura Zanibelli.
Cantiere scuola
“La prima esperienza di cantiere scuola – spiega il direttore Mauro Rivolta - è stata attivata nel mese di maggio 2010 con la realizzazione da parte di alcuni allievi della scuola, seguiti dagli istruttori di cantiere, dei lavori di muratura per un nuovo bagno e un nuovo spogliatoio per gli addetti nell’ambito dei magazzini comunali 'Le Serre'”.
Gli studenti coinvolti
L’attività ha visto coinvolti in piccole squadre di lavoro che si sono alternate gli allievi Dean Bracchi, Davide Alpini, Mahmoud El Mougi, Singh Jateender, Singh Parmindeer, Sing Harpreet, Timothy Panzetti, Michael Bonetti seguiti dagli istruttori di cantiere Giampaolo Tosoni e Luciano Porchera.
Teoria e pratica
“Dopo le fasi preliminari progettuali e la definizione della documentazione della sicurezza curate dall’Ufficio Tecnico del Comune – prosegue Rivolta - gli allievi della scuola hanno svolto le fasi di computo dei materiali, approntamento del cantiere, tracciamento, realizzazione di tavolati e muri di tamponamento, scavi per il collegamento alla fogna, realizzazione degli intonaci a rustico e a civile, posa in opera di falsi telai di porte e finestre e assistenza agli impianti, sia elettrico sia idraulico, con la realizzazione del massetto in preparazione alla posa delle piastrelle. Infine, la contabilità dei lavori svolti”.
La scuola edile cremonese
La Scuola Edile Cremonese è un ente paritetico territoriale per la formazione professionale previsto dal CCNL settore edile e amministrato dalle parti sociali: ANCE Cremona, Feneal UIL, Filca CISL, Fillea CGIL. Attiva dal 1951 come Scuola Domenicale per Muratori è dal 1980 impegnata nella formazione di giovani che vogliono lavorare nel settore edile (qualifica professionale triennale per Operatore edile), nella formazione degli operatori del settore (gruisti, movimento terra, muratori, carpentieri, pontisti etc) e nella formazione di tecnici (geometri, architetti, ingegneri etc) anche in collaborazione con gli istituti tecnici per geometri della provincia. Presidente della Scuola è l’architetto Secchi di ANCE Cremona e vicepresidente il signor Samarini di Fillea CGIL.
Due sedi
E’ attiva in due sedi: Cremona (nuova sede dal 19 luglio 2010) in via delle Vigne 184 nell’ambito del nuovo e moderno complesso denominato “Polo dell’Edilizia” che comprende oltre la sede della Scuola anche la Cassa Edile, il Comitato Paritetico per la Sicurezza nei Cantieri e i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriali. Crema, in via Brescia 23 (aule e sportello enti paritetici dell’edilizia) e in via Cappuccini 99 il cantiere scuola.<br/>fonte: <a href="http://www.cremaonline.it/articolo.asp?ID=11412">Cremaonline</a>