Openpolis - Argomento: Rai Trehttps://www.openpolis.it/2011-09-05T00:00:00ZGiuseppe GIULIETTI: Raitre. L'epurazione continua.2011-09-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it609249Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Misto) <br/><br/><br />
“Fate subito il direttore di Raitre…”, da qualche giorno si moltiplicano gli appelli per individuare il sostituto di Paolo Ruffini che ha deciso di andarsene, dopo che gli avevano spiegato che “quella anomalia deve cessare”, come per altro avevano più volte chiesto a Berlusconi e i suoi mazzieri, dentro e fuori la Rai, dentro e fuori la P4.
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Non vi è dubbio che dovrà essere nominato il nuovo direttore, ma forse chi prenderà quel posto non troverà più quella rete e comunque non troverà più quegli autori e quei programmi che tanto avevano inquietato il cavaliere che, addirittura, dopo la batosta elettorale , aveva stilato un elenco dei nemici che “mi hanno fatto perdere le elezioni e i referendum”: Santoro, Travaglio, Fazio, Saviano, la Gabanelli, la Dandini, Floris, Maurizio Crozza…
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Annozero è stato cancellato dai palinsesti di Raidue, Saviano è già uscito, la Dandini potrebbe seguirlo ad ore, per la Gabanelli attendono le prime inchieste per determinare l’incidente finale.
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Per la prima volta la Rai sta espellendo non solo giornalisti ed autori sgraditi, ma anche il pubblico che li aveva scelti, in omaggio agli ordini del capo supremo, presidente del consiglio e proprietario del principale concorrente; in ogni caso sarà lui a beneficiarne, come politico e come detentore della cassa di Mediaset, una bella salassata alle casse di Viale Mazzini servirà forse a pagare prima la multa per lo scippo della Mondadori.
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Per queste ragioni non basta chiedere la nomina di un direttore o di una direttrice, ma bisogna reclamare la nomina di una personalità che, per la sua storia professionale, la sua biografia, abbia dato prova di avere a cuore l’articolo 21 della Costituzione, di non essere sensibile alle richieste dei censori, di saper dire dei no, ancor prima dei sì.
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Il miglior direttore sarà quello o quella che, prima della nomina, dirà con chiarezza che, non solo non allontanerà nessuno di coloro che sono stati indicati come sgraditi nelle intercettazioni di Trani e negli editti dei berlusconiani, ma che, addirittura, si impegnerà con tutte le sue forze per recuperare alla rete anche le professionalità dei vari Santoro, Travaglio, Vauro, Ruotolo, Saviano, Freccero, per citarne solo alcuni.
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Dal momento che la signora Lei è tanto rammaricata perché si possa solo “osare” pensare che abbia allontanato Santoro, Saviano, Ruffini per ragioni politiche e di obbedienza, stupisca tutti, proponga ad uno degli autori allontanati o in procinto di essere allontanati di prendere la direzione di Raitre e di tutelarne la storia, l’identità, l’autonomia contro ogni pressione indebita, comprese quella delle direzione generale.
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P.S. Non crediamo che l’Italia sia nella sua totalità un “paese di m…”, sicuramente Berlusconi, anche in questo settore, è stato ed è un monopolista e alla Rai ne ha regalata una quantità enorme…<br />
<br/>fonte: <a href="http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/09/05/giuseppe-giulietti-raitre-lepurazione-continua/">blog-micromega-online</a>Giuseppe GIULIETTI: “In piazza contro tutti i bavagli. Se non ora, quando?”2011-07-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it589844Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Misto) <br/><br/><br />
Alla Rai è davvero cambiato tutto, prima quelli sgraditi a Berlusconi venivano cacciati a colpi di pubblici editti, ora vengono accompagnati alla porta ed invitati ad andarsene. Non c’è bisogno di leggere le intercettazioni per capire che, sia pure con modi e toni diversi, è in piena attuazione il piano per dissolvere la Rai e stroncare qualsiasi anomalia editoriale, a partire da Raitre. Basta leggere la <a href="http://www.corriere.it/spettacoli/11_luglio_05/dandini-nessuno-sa-dirmi-se-ce-la-faro-serena-dandini_a13b2cfa-a6cd-11e0-bbaa-d83a3b6f7958.shtml"><b>lettera di Serena Dandini, pubblicata dal Corriere della Sera</b>,</a> per rendersi conto di quanto sta accadendo.
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Dopo la sostanziale espulsione di Santoro e di Saviano, la scena si sta ora ripetendo con <a href="http://www.corriere.it/politica/11_giugno_21/conti-rai-conferma-i-programmi_d0fd29c2-9bc7-11e0-b47c-4c6664789138.shtml"><b>Milena Gabanelli</b></a> e Serena Dandini, considerate persone non gradite, forse anche loro saranno nel lunghissimo elenco di quelle e quelli “che mi hanno fatto perdere le elezioni e i referendum”.
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Nel frattempo Berlusconi e famiglia ringraziano due volte. La prima perchè la Rai esegue i comandi, la seconda perchè la medesima Rai si sta suicidando industrialmente allontanando da sé non solo alcuni tra i migliori talenti professionali, ma anche il pubblico che li seguiva e li seguirà.
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Dal momento che l’obiettivo palese di questo assalto è quello di imbavagliare la pubblica opinione e di dissolvere quello che ancora resta della Rai chiederemo a tutte le associazioni del settore, a tutti i sindacati, a tutte le forze politiche di promuovere insieme una gigantesca class action, di raccogliere milioni di firme, e di presentarle nel corso di una grande manifestazione nazionale contro ogni forma di bavaglio: dalle intercettazioni alla rete, dalle censure al conflitto di interessi impugnato come una clava per abbattere avversari e competitori politici ed industriali.
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<b>“Se non ora quando?”</b>. Con queste parole un coraggioso gruppo di donne, innamorate della Costituzione, convocarono a Roma una straordinaria manifestazione, una di quelle che hanno segnato il risveglio nazionale, la fine di un lungo periodo segnato dalla acquiescenza, dal torpore, talvolta anche dalle complicità.
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Mai come in queste ore sarà il caso di ripetere “Se non ora quando?” e di presidiare con inaudita passione civile l’articolo 21 della Costituzione dalle ultime raffiche di un regime morente, ma non per questo meno pericoloso, anzi.
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Questo è il momento per mettere insieme partiti, movimenti, associazioni, sindacati, per concordare una azione quotidiana, pressante, incisiva, che non conosca pause, sino alla vittoria finale.
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Chiunque abbia idee e proposte le tiri fuori: class action contro la Rai, esposti alla Corte dei conti, ricorso al tribunale ordinario, iniziative davanti alle sedi delle silenti autorità di garanzia, manifestazioni davanti alla sede del parlamento europeo, della corte internazionale dei diritti, delle istituzioni e delle assemblee elettive, a cominciare dalla Camera e dal Senato, utilizzo delle rete per far impazzire il censore, iniziative in tutte le piazze italiane dedicate alla libertà di informazione, sino ad arrivare ad un grande manifestazione nazionale, da indire quando riporteranno in aula la legge madre di ogni bavaglio: quella sulle intercettazioni.
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Di fronte a quello che sta accadendo ci auguriamo davvero che ciascuno rimetta in un cassetto lo spirito di parte, di partito, di associazione, di organizzazione, per mettersi a disposizione di una grande battaglia per la legalità repubblicana e per la dignità costituzionale. Teniamoci pronti perchè questa “banda degli onesti” non esiterà neanche nel mese di agosto per mettere a segno l’ultimo sfregio. Se sarà il caso dovremo essere pronti a rispondere sempre e comunque, anche nella giornata di ferragosto!<br />
<br/>fonte: <a href="http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/07/06/giuseppe-giulietti-in-piazza-contro-tutti-i-bavagli-se-non-ora-quando/">MicroMega</a>Giuseppe GIULIETTI: Rai. Attacco a 'Report' per colpire le inchieste2011-06-22T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it586067Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Misto) <br/><br/><br />
L'attacco a Milena Gabanelli è un attacco al giornalismo d'inchiesta. Ci sono tanti modi per ammazzarlo. Uno di questi è colpirlo facendo mancare a Report l'assistenza legale. Questa è la modalità scelta per colpire lei e il suo programma ed è anche la via più breve per delegittimare ulteriormente il servizio pubblico a dimostrazione che oltre ad accompagnare alla porta Anno Zero intendono farlo anche con i programmi più volte indicati, da Berlusconi e dai suoi, come programmi sgraditi.
<p>In realtà non stanno colpendo solo i singoli autori o Raitre ma milioni di spettatori che hanno manifestato la loro fiducia in questa ed altre trasmissioni.
Ed è del tutto evidente che bisognerà usare tutti gli strumenti politici e legali per allontanare i censori di ogni risma. Nessuno si lamenti quando la Corte dei Conti e i tribunali dovranno ulteriormente intervenire per ripristinare la legalità.
<p> Infine siamo curiosi di sapere se la Rai della signora Lei vorrà recepire le proposte del direttore di Raitre Paolo Ruffini e del direttore di Rainews Corradino Mineo che stanno svolgendo un'importante iniziativa di supplenza nei confronti di chi continua ad essere distratto o non può fare altro.
<p>Articolo21 proporrà alle associazioni del settore una nuova grande iniziativa comune e concordata"<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.altroquotidiano.it/index.php?view=article&catid=203%3Acommento-autori&id=5002486%3Agiuseppe-giulietti&tmpl=component&print=1&layout=default&page=&option=com_content">l'Altro quotidiano.it</a>Giuseppe GIULIETTI: Dalle tute blu agli insegnanti. Vogliamo in tv tutti i soggetti sociali oscurati.2010-11-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547592Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Misto) <br/><br/><br />
Giorgio Cremaschi, storico e appassionato dirigente della Fiom, ha rivolto un appello a Fabio Fazio affinché, dopo aver ospitato nella sua trasmissione l’ingegner Marchionne, voglia ora dare la parola anche ai tre operai licenziati dal canadese e reintegrati dal giudice.
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Non solo condividiamo la richiesta, ma ci permettiamo di prenderlo a pretesto per porre una questione più generale: chi garantisce la par condicio a coloro che non hanno potere, non dispongono di un presidente del Consiglio buono che telefona per loro ai direttori di Tg pubblici e privati, che non hanno neanche uno straccio di commissario della autorità di garanzia al quale dare ordini? Le stessi rilevazioni statistiche ci fanno conoscere i dati delle presenze politiche in tv, ma nulla ci dicono sulla presenza dei diversi soggetti sociali, sui temi trattati o rimossi, sulle zone della società condannate all’oscurità o alla semiclandestinità.
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I dati empirici rilevati dall’osservatorio curato da articolo 21 ci dicono che tra Marchionne e i suoi operai esiste non solo la conclamata divaricazione salariale, ma anche una mostruosa sproporzione mediatica. Conosciamo tutto sulle ragioni di Marchionne, sappiamo poco o nulla delle ragioni delle vite, delle motivazioni che ispirano non solo e non tanto i tre operai licenziati, quanto le centinaia di tute blu che ancora esistono in Italia. La rimozione mediatica della loro vita contribuisce in modo non marginale alla rimozione della questione sociale dalla coscienza nazionale e dalla stessa agenda istituzionale e politica, per altro già ben disposta a cancellare il tema della democrazia economica e della uguaglianza dei diritti.
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Naturalmente non mancano le eccezioni né in politica, né nei media, ma qui stiamo parlando dello spirito prevalente, del senso comune che si è determinato e che bisogna incrinare, se davvero si vuole favorire non solo il superamento di Berlusconi, ma anche del berlusconismo, che è fenomeno assai più complesso e contagiose.
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Per queste ragioni e senza volontà alcuna di interferire sulle autonomie professionali di chicchessia, ci permettiamo di estendere l’appello di Cremaschi a tutte le trasmissioni, a tutti i giornalisti, a tutte le emittenti, pubbliche o private che siano, a chiunque disponga di uno spazio di scrittura o di rappresentazione, affinché diano voce e volto ai tre operai della Fiat, ma anche affinché tornino in primo piano e magari in prima serata temi e soggetti sociali considerati residuali, marginali, non graditi perché scabrosi, perché non funzionali alla industria della paura, alle fabbriche di Avetrana, di Erba, di Garlasco.
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Già che ci siamo apriamo una battaglia culturale, redazione per redazione, programma per programma, alla Rai e non solo, affinchè gli studi (quelli che già non lo fanno e sono la stragrande maggioranza) si aprano anche agli studenti e agli insegnanti che lottano per salvare la scuola pubblica, a chi contrasta mafie e illegalità diffuse, ai lavoratori e alle lavoratrici dello spettacolo e del cinema che non vogliono che un immenso bavaglio riduca al silenzio anche cinematografiche. Ci sono tagli che diventano bavagli e quelli di questi giorni sono bavagli che tendono a colpire qualsiasi forma di autonoma espressione dei segni, dei punti di vista, delle opinioni, qualunque esse siano.
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Negli ultimi mesi ci siamo spesso ritrovati insieme per dar vita a grandi manifestazioni per la Costituzione, per la legalità, per il lavoro e la democrazia, dentro e fuori le fabbriche, sino alla straordinaria giornata di lotta indetta da tutto il cinema italiano e che ha registrato una partecipazione, un impegno, una solidarietà che ha stupito tutti noi che eravamo nella piazza davanti all’Auditorium.<br />
I tagliati e gli imbavagliati, i candidati a diventarlo non sono più una minoranza, ma ormai rappresentano la maggioranza della popolazione, chi saprà coniugare la questione sociale e la tutela dei diritti, probabilmente, riuscirà a vincere la partita, a staccare la spina al governo dei privilegi, dei conflitti di interesse, delle telefonate in questura, delle liste di proscrizione.
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Per questo l’appello lanciato da Cremaschi può e deve diventare un vero e proprio appello a ridare volto e voce ai tagliati, agli imbavagliati, agli oscurati. Coraggio, c’è solo l’imbarazzo della scelta!
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Giuseppe Giulietti
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P.S. Lucia Annunziata nella puntata di domenica della sua trasmissione su Rai 3 ha dato spazio agli operai della Fiat, ci sembra giusto segnalarlo e ringraziarla.
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<br/>fonte: <a href="http://temi.repubblica.it/micromega-online/dalle-tute-blu-agli-insegnanti-vogliamo-in-tv-tutti-i-soggetti-sociali-oscurati/?printpage=undefined">micromega-online</a>Giuseppe GIULIETTI: Giù le mani da Report2010-10-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547040Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Misto) <br/><br/><br />
L'avvocato Ghedini ha diffidato la Rai dal mandare in onda la puntata di questa sera, domenica 17 ottobre, dedicata anche agli affari poco chiari di Berlusconi e soci nella ridente isola di Antigua. Di questi affari, peraltro parlano, e non da oggi, i più accreditati quotidiani in Italia e in Europa.
<p>Non vogliamo neppure entrare nel merito della vicenda, ma ci sembra semplicemente osceno che l'avvocato del presidente del consiglio, nonchè parlamentare della repubblica abbia solo potuto pensare di chiedere alla Rai una censura preventiva. <br />
Cosa lo ha spinto ad osare tanto, forse la disponibilità mostrata dall'amico Masi nel caso "Anno Zero"?
<p>Eppure l'avvocato Ghedini e i suoi clienti dovrebbero sapere che Milena Gabanelli è una professionista seria, autorevole, abituta a verificare le fonti e a non fidarsi del primo che passa, meno che mai dei Lavitola di turno.
<p>In tanti prima di lui hanno provato a intimidire la trasmissione Report e hanno finito per andare a sbattere contro il muro della autorevolezza professionale.
<p>Di sicuro Milena Gabanelli e i suoi collaboratori non si faranno intimidire dall'avvocato, neanche il direttore di Raitre lo farà; qualche dubbio, anzi più di uno lo nutriamo sui loro superiori, sulla direzione generale che, non solo tenterà di bloccare il programma ma, non riuscendovi si dedicherà alla consueta azione di mobbing, minaccerà ispezioni e sanzioni e porterà il caso al consiglio di amministrazione.
<p>Perchè così vanno le cose nella Rai di Berlusconi e di Masi: chi omette viene premiato, chi prova a fare il cronista e a raccontare i fatti, tutti i fatti, viene minacciato di espulsione.
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Se sarà necessario prepariamoci ad inondare di messaggi "Report no stop" anche la redazione della Gabanelli, dopo averlo fatto con Michele Santoro.
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Una ultima annotazione: ma per quale diavolo di motivo l'avvocato e parlamentare Ghedini non ha fatto sentire la sua voce quando i giornali e le tv di famiglia si dedicavano, anche con dossier falsi, al sistematico pestaggio del presidente della Camera, un tempo chiamato "l'amico Gianfranco?"<br />
Verrebbe proprio voglia di dire: Chi di off shore ferisce,di off shore perisce!<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.articolo21.org/1933/notizia/giu-le-mani-da-report.html">articolo21.org</a>Marco BELTRANDI: Report, giornalismo d'inchiesta, con la censura si uccide2010-10-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547039Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
”Sono contrario da sempre ad ogni forma di censura preventiva, ancora di piu’ nel caso di trasmissioni – rare – frutto del giornalismo di inchiesta, come Report”, dichiara Marco Beltrandi, esponente radicale e componente della Commissione di Vigilanza Rai.
<p>”E’ ovvio che deve essere garantita sia la messa in onda che un adeguato diritto di replica, fatto salvo ovviamente – nei casi peggiori – il diritto alla tutela giurisprudenziale dell’immagine ove ve ne fosse ragione. Con la censura si uccide qualsiasi giornalismo di inchiesta”.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/10/17/immobili-off-shore-di-berlusconi-ghedini-minaccia-report-se-va-in-onda-querelo/72126/">Il Fatto Quotidiano.it</a>Dario FRANCESCHINI: «La nota di Ghedini è un'intimidazione arrogante e insieme un altro attacco alla liberta’ di informazione»2010-10-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547038Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Dario Franceschini, presidente dei deputati del Pd definisce la nota di Ghedini: ”Una intimidazione arrogante e vergognosa e insieme un altro attacco alla liberta’ di informazione”. E aggiunge: ”L’avv. Ghedini, come legale di Berlusconi ha diritto di difendere il suo cliente, ma a riprova della confusione inqualificabile di ruoli, inevitabilmente parla anche come parlamentare e autorevole esponente del Pdl e quindi le sue parole suonano come una pressione intollerabile e preventiva sulla Rai perche’ non mandi in onda la puntata di Report di questa sera. Sono certo, in Rai nessuno prendera’ in considerazione questo atto di arroganza”.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/10/17/immobili-off-shore-di-berlusconi-ghedini-minaccia-report-se-va-in-onda-querelo/72126/">Il Fatto Quotidiano.it</a>Niccolo' GHEDINI: «Se Report va in onda, querelo»2010-10-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547037Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) <br/><br/><br />
Immobili off shore di Berlusconi. Ghedini minaccia Report.
<p>Niccolò Ghedini contro Report. Il parlamentare Pdl, nonché avvocato del premier Silvio Berlusconi, annuncia querele e chiede che il programma non vada in onda.
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“Gli articoli apparsi quest’oggi su alcuni quotidiani e che trarrebbero origine dal programma Report, che dovrebbe andare in onda questa sera su Rai Tre, sono totalmente fuorvianti e palesemente diffamatori poiché‚ si basano su assunti già dimostratisi insussistenti”, ha affermato Ghedini.
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Secondo l’avvocato del premier, “la vicenda è già stata ampiamente trattata dai giornali alcuni mesi or sono e tutte le delucidazioni e i documenti pertinenti erano stati ampiamente offerti ma negli articoli non se ne tiene minimamente conto”. “Come risulta dagli atti, il Presidente Berlusconi ha regolarmente acquistato un terreno in Antigua pagandolo con regolare bonifico e indicandolo nella denuncia dei redditi.
<p>Negli anni successivi, con regolari fatture, assistite da stati di avanzamento lavori, bolle di accompagnamento e consegne nonché‚ perizie, sono stati pagati i lavori di costruzioni e arredo con altrettanto regolari bonifici da banca italiana a banca italiana. Tale denaro è stato quindi versato in Italia alla società costruttrice dell’immobile. Come già detto in un precedente comunicato, tutta la documentazione è a disposizione per qualsiasi controllo in assoluta trasparenza.
<p>L’immobile è attualmente e regolarmente intestato al Presidente Berlusconi e non già a fantomatiche società offshore e non vi è nessuna indagine né in merito ai trasferimenti di denaro e né in merito all’immobile”.
<p>Eppure l’avvocato del premier sente il bisogno di minacciare querela, nel tentativo di evitare la messa in onda: ”E’ evidente quindi la strumentalità delle ricostruzioni offerte che saranno perseguite nelle sedi opportune – conclude Ghedini -. Sarebbe davvero grave se la Rai mandasse in onda un programma con notizie così insussistenti e diffamatorie e senza alcun contraddittorio”.
<p>”Ma l’avvocato Ghedini come fa a parlare se non l’ha ancora vista la puntata di stasera? Non capisco gli interventi prima di vedere i contenuti di un servizio” replica Milena Gabanelli. ”Non mi risulta che ci siano problemi, quindi io stasera andrò regolarmente in onda e darò puntualmente conto della posizione di Ghedini leggendo in trasmissione la sua nota. Ma quello che lui dice non risponde alla domanda fondamentale che viene posta nel pezzo che andrà in onda stasera. Io valuto il nostro pezzo che è corretto e ben scritto e anche lui dovrebbe prima vederlo”.
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<br/>fonte: <a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/10/17/immobili-off-shore-di-berlusconi-ghedini-minaccia-report-se-va-in-onda-querelo/72126/">Il Fatto Quotidiano.it</a>