Openpolis - Argomento: Consiglio Comunale apertohttps://www.openpolis.it/2010-10-19T00:00:00ZMARZIA CATTINI: I tagli del Governo ai comuni, sono tagli ai servizi ai cittadini2010-10-19T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547611Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Correggio (RE) (Lista di elezione: PD) <br/><br/><br />
Berlusconi Bossi e Tremonti, incapaci di controllare le spese centrali dei ministeri hanno deciso di far pagare il conto a regioni e comuni. <br />
E nei nostri territori amministrati dal centro-sinistra, dove gli sprechi non ci sono, i tagli ricadranno direttamente sui cittadini: meno servizi o servizi di minor qualità e meno manutenzioni.<br /><br />
I tagli statali imposti del Governo Berlusconi per 755.000 € e il Patto di Stabilità di Tremonti che ci obbliga ad un avanzo 2.700.000 €, ci porteranno ad un taglio netto del 20% delle spese oltre che all'azzeramento degli investimenti e a un danno enorme per l'economia locale.<br />
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Questi tagli non ci consentiranno più di fare ciò che abbiamo sempre fatto.
I tagli arrivano in mezzo ad una <b>crisi economica che il governo ha prima negato, poi annunciato di averla superata meglio degli altri e che oggi dichiara ormai alle spalle. E' una balla la prima affermazione, è una balla la seconda ed è una balla anche la terza!</b>
La verità è che la crisi è ancora in atto e che il governo non ha fatto abbastanza per affrontarla.<br />
<b>Per comprendere la gravità della crisi anche a Correggio basta un indicatore: il numero di persone che si rivolge a Caritas per ricevere il pacco alimentare è duplicato nell’ultimo anno e mezzo</b>.
La crisi c'è e inevitabilmente tocca anche la pubblica amministrazione, dove Berlusconi, Bossi e Tremonti, incapaci di controllare le spese centrali dei ministeri hanno deciso di far pagare il conto a regioni e comuni.<br /><br />
La crisi economica stessa poteva esser affrontata in molti modi. Quello di stare a guardare dicendo che è inevitabile a causa della congiuntura internazionale non è senz'altro la strategia migliore: magari anche semplicemente non aspettando 150 giorni prima di sostituire il ministro dello sviluppo economico.<br />
Qui a Correggio, dove non è arrivato il governo hanno cercato di arrivare gli enti locali per sostenere lavoratori ed imprese in questa difficile situazione dell’economia. <b>Nei nostri territori amministrati dal centro-sinistra</b>, dove <b>i conti sono a posto</b> e gli sprechi se mai ce ne sono stati sono già stati eliminati da tempo, siamo convinti che una amministrazione sana e responsabile debba fare il possibile per sostenere il tessuto sociale, per <b>metter in circolo risorse anche economiche che abbiano funzione di sostegno all'economia</b> in un momento difficile ed aiutino il mondo produttivo ad uscire dalla spirale della crisi economica. Consentondoci di continuare a fare investimenti che impiegano le aziende locali, ma anche con azioni mirate di sostegno e coordinamento come il tavolo permanente anticrisi coordinato dal centro per l'impiego o gli aiuti al finanziamento al credito delle aziende artigiane.<br />
Mettendo anche in campo <b>strumenti innovativi</b> come REMIDA FOOD, per il riutilizzo dei cibi che la grande distribuzione non può più vendere, e CORREGGIO SOLIDALE, il fondo di solidarietà promosso dal Comune con l'idea che siano proprio i cittadini correggesi che aiutano altri cittadini correggesi in difficoltà, attraverso le loro donazioni e il loro lavoro volontario. <br />
Non sarebbe un nostro compito. Lo sappiamo. <br />
Ma di fronte alle esigenze della città e davanti ad un governo in stallo e senza proposte, abbiamo scelto di farlo noi.<br />
Come non sarebbe strettamente compito dei comuni quello di metter a disposizione delle istituzioni scolastiche, sedi moderne (oltre che a norma), servizi educativi aggiuntivi, impianti sportivi di qualità, un'offerta culturale e formativa ampia come quella fornita da ISECS. E, lasciatemelo dire, senza simboli di partito e strumentalizzazioni di stampo leghista.<br />
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Quando a dicembre approveremo il bilancio di previsione 2011 i tagli di cui stiamo parlando stasera diventeranno realtà. Dall'oggi al domani ci troveremo con meno manutenzioni, meno servizi o servizi di minor qualità. Perchè tagliare le spese a Correggio significa tagliare nel vivo. E’ giusto ragionare continuamente su possibili riorganizzazioni e razionalizzazioni, ma qui sprechi veri non ce sono, e se qualcuno ne vede, li indichi chiaramente senza restare nel vago accusando il sindaco di piangersi addosso per qualche centimetro quadrato di carta stampata!<br /><br />
<b>Con un taglio che avverrà in un giorno, saremo costretti a tagliare servizi ideati, progettati, organizzati ed ottimizzati nel corso degli ultimi 60 di storia, fatta di sacrifici dei nostri padri e di lungimiranza politica</b>.<br />
E <b>il nostro modello</b>, grazie alla buona gestione amministrativa tipica delle nostre zone, con bilanci in pareggio e basso indebitamento, era <b>pienamente sostenibile</b> e lo sarebbe tuttora, completamente sostenuto e finanziato come era dalla finanza locale. Senza mai introdurre l’addizionale comunale IRPEF perchè non ne avevamo bisogno, pur con un ICI sulla prima casa tra le più basse in provincia e nei comuni vicini.<br />
<b>L'unico modo che ha trovato Tremonti per metterci davvero in difficoltà è quello di fare pagare a noi i conti in rosso dello stato centrale</b>facendo ricadere gran parte del peso del patto di stabilità europeo sugli enti locali, che in questi anni hanno già fatto ampliamente la loro parte per tenere i conti a posto, mentre la spesa dello stato centrale continua ad aumentare. Stato centrale che ricordiamo è stato governato da Silvio Berlusconi per 8 anni su dieci dal 2000 ad oggi. <br />
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Se siamo qui stasera a discutere di tagli è responsabilità del governo. <b>Un governo che sta perseguendo un disegno chiarissimo: meno pubblico e più privato</b>. Come ha fatto con l'acqua. Senza distinguere tra il pubblico che funziona come il nostro e quello che non funziona, e tra il privato che funziona e quello che non funziona come nel modello lombardo, dove la sanità fa acqua da tutte le parti e produce conti in rosso e corruzione.
Un disegno che il governo persegue da un lato <b>smantellando mattone dopo mattone la scuola pubblica</b>.<br />
Dall'altro tagliando la spesa pubblica <b>colpendo gli enti locali</b>, in modo che le colpe ricadano sugli esecutori materiali (i comuni) e non sui mandanti (il governo)!<br />
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<b>Una comunità come la intendiamo noi</b> non è fatta solo di servizi sociali, scuola e sanità. Ma è fatta di cultura e di relazioni, di un tessuto sociale ricco, dalle associazioni e dal volontariato, da un rete che mette in circolo e condivide valori intagibili e collaborazioni, che generano <b>solidarietà e coesione sociale</b>. <br />
E questo tessuto è vitale anche anche grazie al ruolo di supporto, coordinamento e sostegno che gioca il comune. A cui non vogliamo e non possiamo permetterci di rinunciare.<br />
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In ogni caso al di là delle politiche del governo e nonstante il quadro di incertezza normativa in cui siamo costretti a muoverci, come gruppo PD garantiamo che <b>lavoreremo con impegno per trovare soluzioni anche innovative</b> che ci consentano di fare il massimo con le risorse disponibili per il bene della nostri cittadini.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.pdcorreggio.it/controllo/articolo.php?indice=442">pd correggio</a>