Openpolis - Argomento: consiglierihttps://www.openpolis.it/2013-05-13T00:00:00ZDavide Barillari: Restitution Day - Aprile 20132013-05-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it689535Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lazio (Lista di elezione: M5S) <br/><br/>
Costi della Politica e Trasparenza
In tema di trasparenza dei costi della politica, il Movimento 5 stelle considera la pubblicazione del trattamento economico dei propri portavoce uno degli aspetti irrinunciabili della propria etica politica.
Per questo motivo il Gruppo Consiliare M5S Lazio nel ricevere la prima busta paga è ben lieto di comunicare a tutti i cittadini l'ammontare dei propri stipendi (e dei relativi criteri di calcolo economico che ne sono alla base) come pure la quota che restituirà ai cittadini mediante l'istituzione di un fondo di pubblica utilità.
Così per tutti
Si premette che il trattamento economico netto dei Consiglieri della Regione Lazio è di circa 9.066 euro mensili comprendenti la c.d. "indennità di carica" e la diaria (dovrebbe essere un rimborso spese ma in realtà è uno stipendio non tassato) che è pari a 3.500 euro. A questi si aggiungono le "indennità di funzione" che possono variare da circa 1.500 euro a 800 euro lordi.
Così per il M5S Lazio
Come promesso in campagna elettorale e sottoscritto mediante impegno pubblico, ciascun Consigliere M5S, a fronte di una busta paga "reale" che oscilla tra i 10.000 e gli 11.000 euro netti (a seconda le funzioni e cariche ricoperte da ciascun portavoce) ne riceverà invece una "virtuale" di 5.000 lordi ovvero 2.700 netti, somma poi effettivamente percepita.
La suddetta busta paga di euro 5.000 è definita "virtuale" in quanto è il risultato della rinuncia da parte nostra a delle somme che avremmo formalmente ma a cui invece abbiamo inteso rinunciare in favore del Fondo Regionale, definito qui sotto. La busta paga "virtuale" di 5.000 euro, detratte le tasse che dovremo comunque pagare sull'intero, genererà un importo netto a nostro favore di 2.700 euro mensili.
Ciascun portavoce rinuncerà oltre a vari benefit (rimborso chilometrico, via card, permesso Ztl) anche alle somme previste in busta paga per le indennità di funzione spettanti al Capo gruppo (euro 1.523,24 lordi), Presidente del Co. re. co. co. (euro. 1.523,24 lordi), Vice presidente di Commissione, (euro. 1.051 lordi).
Diaria ed oneri previdenziali
Per quanto riguarda invece la voce diaria, ogni portavoce tratterrà le somme occorrenti per spese effettivamente sostenute e documentate. Tra queste rientrano senz'altro quelle occorrenti per l'acquisto di un abbonamento ai mezzi pubblici o per il rimborso chilometrico calcolato in base tabelle ACI sulla base dei chilometri percorsi per la propria attività lavorativa.
Sarà inoltre trattenuto il costo di un pasto fino ad un massimo di 7 euro al giorno, pari cioè al costo del pranzo della mensa. Eventuali pranzi consumati in trasferta verranno opportunamente giustificati come ogni altra spesa affrontata nell'assolvere l'attività politico-istituzionale.
In considerazione del fatto che al momento non esiste una normativa regionale che disciplina il trattamento degli oneri previdenziali per i Consiglieri il gruppo consiliare sta procedendo ad accantonare le somme corrispondenti nella misura di legge.
A vantaggio dei cittadini: il Fondo Regionale
Le somme non percepite verranno versate in un conto corrente di Banca Etica in attesa di essere trasferite su un fondo regionale di utilità sociale in fase di costituzione e la cui destinazione sarà condivisa con i cittadini.
Dove pubblicheremo i nostri rendiconti
Sul sito www.lazio5stelle.it, ogni mese si potrà verificare sia le buste paga sia i bonifici sul conto condiviso di ciascun portavoce.
Una goccia nell'oceano...
Siamo coscienti del fatto che questa iniziativa sia solo una goccia nel mare, ma siamo altrettanto convinti che si debba iniziare ad invertire la tendenza condivisa dalla maggior parte dei nostri colleghi di altri schieramenti secondo i quali i soldi sarebbero necessari alla politica.<br/>fonte: <a href="http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/lazio/">MoVimento 5 Stelle Lazio</a>Andrea Filippini: L'anagrafe pubblica degli eletti, per un'Assemblea all'insegna della trasparenza2010-11-03T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it548295Alla data della dichiarazione: Pres. Consiglio Comunale Ancona (AN) (Gruppo: IdV) <br/><br/>L'ultima volta che nelle Marche si è parlato di "Anagrafe pubblica di eletti e nominati" è stato lo scorso ottobre quando, dopo l'accesso agli atti che l'Associazione Radicali Marche aveva effettuato a maggio in tutte le provincie e alla Regione Marche, il segretario di Radicali Italiani Mario Staderini in conferenza stampa ad Ancona parlò di un vero e proprio caso Marche.
I risultati dell'iniziativa messa in campo dai radicali per verificare il rispetto da parte di tutte le istituzioni marchigiane della legge n. 441 del 5/7/1982 in materia di pubblicizzazione della situazione economico patrimoniale di eletti e nominati, furono a dir poco scoraggianti.
Proprio Francesco Ciclosi (Tesoriere Radicali Marche) ricorda che al momento degli accessi agli atti non vi era nessun dato pubblico riguardo il lavoro politico degli eletti e le loro relative condizioni economico-patrimoniali infatti, ad ottobre, a quattro mesi dall'accesso agli atti, per quanto riguarda i dati degli eletti, avevano presentato la documentazione solo il comune di Macerata, la Provincia di Pesaro, il comune Fermo e il sindaco ad esclusione della giunta e il comune di Ancona con dati aggiornati al 2008. Per quanto riguarda i nominati e le società partecipate non era pervenuto nessun dato in tutta la Regione.
A rilanciare dentro le istituzioni questa battaglia è il Presidente del Consiglio comunale di Ancona, Andrea Filippini (IDV) che pochi giorni fa ha ufficialmente proposto la creazione di una anagrafe pubblica degli eletti del Comune di Ancona. Lui stesso è consapevole che questa è una battaglia storicamente combattuta dai Radicali Italiani e in maniera sincera e entusiasta dice:
"Un amministratore comunale deve rendere conto ai cittadini di ciò che fa, amministrare significa certamente occuparsi della cosa pubblica ma anche rendere consapevoli del proprio operato i cittadini elettori, che sono coloro che decidono i propri rappresentanti attraverso il voto. Per fare ciò i cittadini necessitano di una conoscenza globale e trasparente, è per questo che ho pensato all'anagrafe pubblica degli eletti come il mezzo attraverso il quale i cittadini possono esercitare quel controllo sugli eletti che è davvero la base della democrazia. In questo ho sempre fatto riferimento al motto di Einaudi che diceva che per una politica trasparente è necessario conoscere per deliberare".
La proposta di delibera, voluta fortemente anche dall'A.N.C.I. (associazione nazionale dei comuni d'Italia), chiede che sul sito del comune di Ancona siano pubblicati i seguenti dati dei membri della giunta e sindaco: dati anagrafici e identificativi, gli incarichi coperti, lo stipendio, i rimborsi, i gettoni di presenza, la dichiarazione dei redditi e degli interessi finanziari. Per i consiglieri comunali anche i seguenti dati: atti presentati con relativi iter fino alla loro conclusione, presenze ai lavori di istituzione di cui fanno parte e i voti espressi sugli atti adottati dalla stessa. L'unico dubbio riguarda il fatto che nella proposta non si parla affatto dei così detti "nominati" cioè di coloro che "guidano" quegli enti o istituti pubblici o privati che allacciano rapporti di collaborazione con le istituzioni per fini collettivi. Lo stesso Filippini precisa:
"Vi sono delle difficoltà per richiedere un'anagrafe pubblica dei nominati soprattutto dal punto di vista legale in quanto si dovrebbero pubblicare dati sensibili di enti che hanno una personalità giuridica propria"
Francesco Ciclosi, che insieme ai radicali guarda con favore l'iniziativa di Filippini, dal canto suo ricorda che proprio l'art. 12 della legge 441 del 1982 stabilisce che le norme in materia di trasparenza si applicano ai presidenti, vicepresidenti, amministratori delegati e direttori generali di istituti e di enti pubblici e privati la cui nomina sia demandata agli eletti delle pubbliche amministrazioni, e di società al cui capitale concorrano gli enti pubblici nelle varie forme di partecipazione.
Lo stesso Ciclosi poi specifica che vi è la necessità di agire attraverso una riforma del T.U.E.L. affinché si crei una omogeneità nazionale sul tipo di rapporto tra cittadino e ed eletto. In questo senso lo stesso Filippini chiede all'amministrazione anconetana di impegnarsi a modificare lo statuto del consiglio comunale e i relativi regolamenti attuativi.
Filippini è ottimista, la sua delibera è già stata diffidata in Commissione e si attende un responso già per lunedì. Non crede che vi saranno intoppi di nessun genere e si augura che la proposta possa essere approvata al primo consiglio comunale previsto per i primi di dicembre.
<br/>fonte: <a href="http://agenziaradicale.com/index.php?option=com_content&task=view&id=11497&Itemid=53">Agenzia Radicale</a>