Openpolis - Argomento: malatihttps://www.openpolis.it/2013-03-29T00:00:00ZGIOCONDO TALAMONTI: INTERROGAZIONE: malati lungo i corridoi2013-03-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it688717Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Terni (TR) (Gruppo: Misto) <br/><br/><br />
Al Sindaco del Comune di Terni
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<b>Premesso che</b> è stata presentato in data 4 febbraio 2013 un ordine del giorno "Pazienti appoggiati in altri reparti al Santa Maria per depotenziamento degli ospedali Narni e Amelia" riguardante generalmente lo stato di salute della sanità territoriale ed in particolare l’aggravamento dello stato in cui versa l’ospedale di Terni;
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<b>visto che</b> per ovviare a tale situazione si è ricorso ad appoggiare diversi malati in reparti diversi da quelli che vedono la presenza costante dei medici specialistici e per di più allocandoli lungo i corridoi;
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<b>considerato che</b> ai ternani stanno a cuore: servizi efficienti in linea con il rinnovo tecnologico; il diritto di essere costantemente seguiti da personale specializzato; il poter godere degli effetti prodotti dal potenziamento della didattica e della ricerca; il poter contare su un ospedale di eccellenza per un'area vasta e al passo con i tempi;
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<b>si chiede al Sindaco e alla Giunta se:</b>
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• risponde al vero che statisticamente è cresciuto il numero dei deceduti fra le persone ricoverate lungo i corridoi;
• sia stato presentato un disegno organico di riorganizzazione dei servizi;
• sono in atto strategie per rendere l’ospedale di Terni efficiente dal punto di vista strutturale;
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Terni, 29 marzo 2013
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Giocondo Talamonti
(Gruppo Misto- Associazione Politico-Culturale “E. Berlinguer”)
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-9qZ9QC82nzo/UWPNUysfpRI/AAAAAAAACvw/Ye5qlpzvZqI/s1600/azienda-ospedaliera-s-maria-di-terni.747.banner.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"></a>
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<br/>fonte: <a href="http://talamontigiocondo.blogspot.it/">Il blog personale di Talamonti Giocondo</a>ELEONORA ARTESIO: SLA, STUCCHEVOLI LE LACRIME E L'IMBARAZZO DI DUE MINISTRI DI FRONTE ALLA DIGNITÀ DEI MALATI E DELLE LORO FAMIGLIE!2012-11-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it656671Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Piemonte (Lista di elezione: FdS) <br/><br/><br />
"Le lacrime e l'imbarazzo di due ministri? Stucchevoli di fronte alla dignità dei malati e delle loro famiglie!" Apprendiamo che dopo gli impegni assunti nel corso dello sciopero della fame dei malati di sla e delle loro famiglie per istituire il fondo per le non autosufficienze e per le cure domiciliari oggi la prof.ssa Fornero e il prof Balduzzi non ne avrebbero la possibilità, causa il veto del ministero dell'economia.
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Se oggi qualunque dimensione umana e ogni diritto civile si devono misurare coi saldi zero del governo tecnico, suggeriamo come alimentare il fondo per le non autosufficienze. Dal 1 gennaio 2013 saranno recuperabili 40 milioni di euro dalla "razionalizzazione dei costi della politica delle Regioni", non iscritti nei risparmi della spending review a meno che tra le prerogative del governo tecnico non rientri anche la sfera di cristallo e la previsione dell'ondata di indignazione indistinta a seguito del caso Fiorito. Tra riduzione della democrazia rappresentativa e giusto rigore sui costi delle assemblee elettive (tra qualche anno sapremo cosa è prevalso), almeno la manovra restituisca ai territori, ai cittadini che li abitano, alle istituzioni che li rappresentano le risorse utili ad affrontare le priorità, a cominciare dal diritto alla salute; anziché orientare ogni recupero di risorsa alla riduzione del debito, indeterminata nella percezione delle persone e nella soddisfazione dei loro bisogni o, peggio, nell'alimentazione del sistema finanziario.
<p>I presidenti di Regione che hanno accompagnato l'applicazione del decreto sui costi delle Regioni rivendichino la finalità del risparmio così determinato, assumendo la rappresentanza che il voto ha consegnato agli eletti nelle istituzioni democratiche a favore dei cittadini più deboli.
<p>Il premier Monti ebbe a dire di provar pena per i politici: di fronte al comportamento dei suoi ministri e del suo governo su questa questione il sentimento è molto meno compassionevole della pena e ben oltre l'indignazione.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.eleonorartesio.it/comunicati-stampa/208-sla">www.eleonorartesio.it</a>Maria Antonietta FARINA COSCIONI: Sciopero della fame contro il mancato aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) 2012-10-31T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it656660Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />Dalla mezzanotte di sabato 27 ottobre ho intrapreso uno sciopero della fame di dialogo e fiducia. Nei giorni scorsi un’analoga iniziativa era stata presa da numerosi malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica e di altre malattie neurodegenerative; una difficile, estrema iniziativa per persone che sono affette da malattie gravi e debilitanti,
e che certamente aggravava le loro quotidiane difficoltà.
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Con il mio corpo sano ho voluto prendere il loro posto in una ideale, ma anche concreta staffetta: una iniziativa insieme di “supplenza” e di dialogo, che intende – con gli strumenti della nonviolenza, fornire un’arma in più per superare gli ostacoli e gli impedimenti alla soluzione di questa annosa questione.
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Il lettore provi a immaginarsi per un momento malato di Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) o di essere affetto da un'altra grave patologia neuro-degenerativa; provi a immaginarsi progressivamente con la mente lucida e il corpo che, giorno dopo giorno, ti abbandona, ti rende incapace di svolgere funzioni elementari come lavarsi, accudirsi, vestirsi... Provi a immaginarsi bisognoso di assistenza ventiquattr'ore su ventiquattro; e l'aiuto di cui si ha diritto che viene negato, perché lo Stato nelle sue articolazioni garantisce appena qualche ora la settimana, e per il resto deve pensarci la famiglia se può, se ha... Perché si tratta di malattie costose, che ti dissanguano, oltre a prostrarti e assorbirti.
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<b>La scelta dello sciopero della fame.</b><br />
Il lettore provi a immaginare tutto questo, e ora pensi che i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e il Nomenclatore - il tariffario che inserisca nel Servizio Sanitario Nazionale i moderni dispositivi d'aiuto, indispensabili per l'espressione e la comunicazione - da anni attendono di essere aggiornati, fermi a dieci e più anni. E ritualmente, ciclicamente, un mondo politico che è lesto ad approvare norme ad personam o a garantirsi privilegi e quote di finanziamento, invece ogni volta rimanda e promette, promette e rimanda. Questa questione dell'aggiornamento dei LEA e del Nomenclatore è una delle prime cose che mi ha visto impegnata quando ho varcato la soglia di Montecitorio. Da allora sono passati più di quattro anni, e siamo ancora al punto di partenza. Per questo dalla mezzanotte di sabato scorso ho intrapreso uno sciopero della fame, del quale fra qualche ora informerò il presidente del Consiglio Monti e i ministri della Salute Balduzzi e del Lavoro e politiche sociali Fornero.
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<b>La stessa protesta di numerosi malati di SLA.</b><br />
Nei giorni scorsi, numerosi malati di SLA e di altre malattie neurodegenerative hanno intrapreso una analoga iniziativa, una difficile, estrema iniziativa che vivono con grande fierezza, nonostante le intuibili difficoltà. Io - con il mio corpo sano - ho voluto prendere il loro posto di malati: iniziativa insieme di "supplenza" e di dialogo, che intende - con gli strumenti della nonviolenza - fornire un'arma in più per superare gli ostacoli e gli impedimenti alla soluzione di questa annosa questione. Già in passato ho dialogato con scioperi della fame e dato corpo ad altre iniziative per la libertà di cura. Nonostante l'impegno e le numerose assicurazioni, nonostante gli impegni formali assunti dal Governo la situazione, come ho detto, è ben lontana dall'essere risolta.
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<b>Eppure basterebbe davvero poco.</b><br />
Basterebbe una autentica volontà politica e uno stanziamento di risorse piuttosto modesto. E dunque: perché nonostante le ripetute assicurazioni, le tante promesse (un ordine del giorno approvato di cui sono prima firmataria impegna il governo in questo senso), ancora non si è fatto nulla? Per questo è importante, essenziale, che si parli, si sappia, si conosca.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.repubblica.it/solidarieta/diritti-umani/2012/10/31/news/sclerosi_laterale_amiotrofica_sciopero_della_fame_di_farina-coscioni-45619228/">la Repubblica</a>Maria Antonietta FARINA COSCIONI: In sciopero della fame per i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA)2012-10-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it656343Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Dalla mezzanotte di sabato in sciopero della fame per i Livelli Essenziali di Assistenza che sono, ormai, l’equivalente dell’Araba Fenice: ciclicamente e ritualmente evocati, destinati nella pratica a restare lettera morta. L’ennesima conferma in occasione della recentissima conversione del decreto legge del 18 ottobre, che stabilisce l’aggiornamento dei LEA è fissato per il dicembre del 2012, e l’aggiornamento del nomenclatore entro il maggio 2013. Un ennesimo rinvio, dopo che il Governo aveva accolto, il 16 dicembre 2011, un mio ordine del giorno che lo impegnava a emanare il decreto dei LEA entro gennaio di quest'anno!
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Il Governo non ha rispettato il suo stesso impegno e il Ministro dell'economia e delle finanze non ha dato comunicazione al Parlamento delle ragioni ostative all'emanazione, così come si era impegnato. Al momento dunque la versione del nomenclatore in vigore è ancora quella del 1999: significa che in tantissimi, casi per disporre di ausili moderni, i malati debbono pagare di persona quello che sarebbe loro diritto avere gratuitamente.
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I disabili e le loro famiglie da troppo tempo sono lasciati soli in una situazione di difficoltà spesso disperata e disperante. Per questo dalla mezzanotte di sabato ho intrapreso uno sciopero della fame. Con la mia iniziativa, che, nel solco e nella tradizione nonviolenta radicale, intende essere di dialogo perché la legge e il diritto conclamati siano rispettati, sollecito un pronto intervento da parte del Governo; e in particolare dei ministri Balduzzi e Fornero, rispettivamente ministro della salute e delle politiche sociali. <p>
<b>Eppure basterebbe davvero poco.</b> Basterebbe una autentica volontà politica e uno stanziamento di risorse piuttosto modesto. E dunque: perché nonostante le ripetute assicurazioni, le tante promesse (un ordine del giorno approvato di cui sono prima firmataria impegna il governo in questo senso), ancora non si è fatto nulla? Per questo è importante, essenziale, che si parli, si sappia, si conosca.
<p><i>Maria Antonietta Farina Coscioni è Deputato Radicale, eletta nelle liste del Partito Democratico, Segretario della Commissione Affari Sociali e Presidente onorario dell'Associazione Luca Coscioni</i>.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.associazionelucacoscioni.it/comunicato/dalla-mezzanotte-di-sabato-sciopero-della-fame">associazionelucacoscioni.it</a>Pierangelo Pettenò: Il Consiglio del Veneto approva la gratuità dei farmaci derivati da cannabis2012-09-18T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it650090Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Gruppo: Federazione della Sinistra) - Consigliere Regione Veneto (Gruppo: Rifondazione comunista - Sinistra europea) <br/><br/><br />«Dotare il Veneto di una legge applicativa in tale senso rappresenta una scelta di civiltà che consentirà ai malati e al servizio pubblico della nostra regione di non dipendere esclusivamente dalle importazioni dall'estero per l'approvvigionamento dei farmaci cannabinoidi, con grandi risparmi di tempo e di costi e riduzione degli enormi disagi ai quali sono sottoposti i malati che necessitano di tale tipo di farmaci».
<p>«L'utilizzo della cannabis a fini terapeutici in Italia deve superare ostracismi di tipo ideologico che associano questo tipo di cure all'abuso di stupefacenti e alla lotta contro le droghe».
<p><i>La legge, approvata all'unanimità, prevede non solo l'avvio sperimentale della distribuzione gratuita di questo tipo di farmaci negli ospedali e nelle farmacie, ovviamente previa prescrizione medica, ma anche la produzione diretta tramite la stipula di una convenzione con il Centro per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura di Rovigo e lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze (unici centri autorizzati in Italia alla produzione sperimentale) al fine di poter acquistare direttamente, al prezzo di costo, i cannabinoidi ad uso terapeutico. Sino ad oggi, infatti, nonostante siano stati riconosciuti dalle tabelle ministeriali dal 2007, in Italia non ci sono produttori registrati di medicinali cannabinoidi: ospedali e farmacie possono quindi solo importarli dall'estero, su esclusiva responsabilità del medico richiedente, con lunghe attese per tempi e modalità di ordine e di consegna (circa sei mesi) e spese maggiorate da sette a dieci volte il costo effettivo del prodotto farmaceutico prescritto. Farmaci e preparati galenici a base dei principi attivi contenuti nella pianta della cannabis sativa (la specie utilizzata in medicina) risultano efficaci nelle cure palliative e antalgiche: ne potranno quindi beneficiare in particolare i malati terminali, i malati di cancro per lenire gli effetti delle chemioterapie e radioterapie, i pazienti affetti da malattie croniche irreversibili, come SLA e distrofia muscolare, gli affetti da Alzheimer e da morbo di Parkinson. I farmaci a base di cannabinoidi si dimostrano efficaci inoltre in oculistica per la cura del glaucoma, nel trattamento della nausea e del vomito in pazienti affetti da neoplasie, di patologie neurologiche e traumi cerebrali, nel trattamento dell'asma. Da sperimentazioni scientifiche risulterebbe inoltre che i cannabinoidi hanno proprietà di ridurre i dosaggi degli analgesici oppiacei, quali la morfina e i suoi analoghi, necessari a lenire il dolore nei malati oncologici sottoposti a trattamenti cronici, evitando così i fenomeni di assuefazione e di tossicità cronica.In fase di prima applicazione sperimentale, per il 2012, la Regione Veneto stanzierà 100 mila euro per assicurare la gratuità dei farmaci. Una somma probabilmente insufficiente per garantire, a regime, l'erogazione gratuita dei farmaci cannabinoidi a tutti i potenziali utilizzatori: si calcola, infatti, che il costo annuo per curare cento malati di sclerosi multipla si aggiri sui 500 mila euro.L'approvazione della legge è stata salutata da un coro di consensi 'bipartisan'.</i><br />
<br/>fonte: <a href="http://www.consiglioveneto.it/crvportal/pageContainer.jsp?n=80&p=84&c=5&e=88&t=0&idNotizia=22324">www.consiglioveneto.it</a>GIUSEPPE TASSONE: Scandalo della Sanità piemontese e tagli al sociale: "Così non va, occorrono chiarezza e trasparenza"2011-06-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it582565Alla data della dichiarazione: Pres. Consiglio Comunale Cuneo (CN) (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Le notizie di questi giorni, che riportano i “tristi” particolari dell’ennesimo scandalo della sanità, che coinvolge questa volta la Regione Piemonte, richiedono un momento di riflessione e di approfondimento.
Da tempo, infatti, si registrano, anche in Piemonte, tagli al sociale, mentre si parla di riduzioni o azzeramento di capitoli di bilancio relativi ai disabili gravi e gravissimi e vengono addirittura paventate chiusure dei consorzi socio assistenziali.
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Non è possibile che si ragioni su questi argomenti senza prima aver chiarito, in modo trasparente, la portata anche economica di quanto avvenuto in Piemonte e l’entità delle risorse che eventualmente potranno essere riassicurate al bilancio pubblico una volta venuti meno gli effetti dello scandalo sul quale sta indagando la magistratura e che ha prodotto la remissione delle deleghe da parte dell’assessore Regionale alla Sanità.
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In questi giorni le famiglie dei soggetti portatori di handicap, ma anche persone colpite da malattie gravi e soggetti non autosufficienti, stanno segnalando pericolosi rischi sulla tenuta dei servizi fino ad ora assicurati ed anche ritardi nei pagamenti da parte della Regione con ripercussioni preoccupanti sulle ASL e sui Consorzi.
Una legge, la 104 del 1990, rischia di rimanere totalmente disattesa e questo appare ancor più inaccettabile alla luce dei fatti odierni.
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Occorre assicurare trasparenza nell’azione pubblica ed anche ristabilire un rapporto di fiducia, soprattutto nei confronti di soggetti deboli quali i portatori di handicap, le loro famiglie e, più in generale, i malati gravi o non autosufficienti.
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Chiedere, in questo senso, un impegno chiaro da parte di chi detiene responsabilità nel settore socio assistenziale ed in quello sanitario appare del tutto necessario e non più rinviabile nel tempo.
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Beppe Tassone<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.beppetassone.it">propria</a>Maria Antonietta FARINA COSCIONI: Il cinismo di definirsi «pro-vita»: chi dissente è per la morte?2011-02-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it557798Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
C’è da compiere, preliminarmente un’azione di verità: da mesi assistiamo a una cinica
operazione truffaldina e indebita, volta ad auto-conferirsi un "diploma" pro-vita; e di conseguenza "pro-morte" sarebbero i radicali, l’Associazione Luca Coscioni e quanti ritengono che su questioni come la dignità della vita e quando questa non merita più d’essere vissuta, la decisione spetta al singolo individuo; che la sua scelta debba essere rispettata, questa sua facoltà di poter decidere vada garantita e tutelata.
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Coerente con quanto ha sempre fatto e sostenuto, autentico partito della sofferenza e del dolore anche quando non c’è ragione e speranza, la maggioranza di centro-destra conferma le sue intenzioni. Il relatore del provvedimento sul testamento biologico a Montecitorio Di Virgilio, sostiene che il testo uscito dalla Commissione Affari sociali "segna un passo avanti... Abbiamo stabilito che alimentazione e idratazione artificiali, pur non costituendo terapie mediche, possono essere sospese quando non efficaci o gravose per il paziente, confermando quanto sostenuto dal Magistero della Chiesa".
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Balle. Di tutto il paziente e importante lavoro che abbiamo cercato di fare in Commissione, le consulenze e i pareri degli esperti raccolte, non è stato tenuto alcun conto. La presunta apertura è una farsa. Vogliono approvare una legge che viola in modo clamoroso la Costituzione, il buon senso, l’opinione della stragrande maggioranza dei cittadini e dei medici. L’OMS stabilisce che alimentazione ed idratazione artificiali sono un trattamento medico a tutti gli effetti; con il ddl Calabrò che vogliono far diventare legge, tutto ciò viene stravolto, negato.
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La verità è che il centro-destra usa i temi etici (che sono temi sociali: riguardano migliaia di persone e le loro famiglie) per accreditarsi come difensore e sostenitore di quelli che contrabbanda come "valori cattolici", e che propriamente sono gli interessi delle gerarchie vaticane, e neppure di tutte se si osserva con attenzione quello che si agita in quel mondo caratterizzato da sussurri e modi felpati.
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L’inquilino di palazzo Chigi ha perfino proclamato "giornata per la vita" proprio il giorno della morte di Eluana Englaro. Una vergogna! Veri e propri necrofili, sono arrivati a sostenere che Eluana poteva, nel suo stato, procreare; quando è morta ci hanno accusato di averla assassinata...
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Sono gli stessi che nulla hanno fatto per i malati di SLA e di altre gravi patologie; che negano i fondi necessari per la loro assistenza, accampando problemi di cassa, ma questi problemi magicamente svaniscono quando si tratta di assicurare finanziamenti e sostegni economici a strutture che poi hanno buon gioco ad allinearsi alla "politica" e alle posizioni del Governo.
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Quanto alla "giornata della vita": da una parte ci saranno le strumentalizzazioni del Governo; dall’altra noi, che il 9 febbraio ci ritroveremo dalle 13 alla Camera dei Deputati insieme a Chiara Moroni, Livia Turco, Giuseppe Saro, il professor Antonio Cavicchia Scalamonti, per la presentazione de "Gli ultimi giorni di Eluana", il libro di Amato De Monte e Cinzia Gori.
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Scelta non casuale, per il tema che affronteremo, per le persone che si confronteranno: abbiamo, sia pure da varie angolazioni, vissuto e partecipato al dramma di Eluana, conosciamo la vicenda e quello che ha comportato e significato. Abbiamo condiviso la difficile scelta della famiglia di Eluana, e la decisione di rivendicare e lottare per un diritto che viene sì riconosciuto, ma a patto che lo si faccia di nascosto, confidando nella mano pietosa di un medico o di un infermiere. Mentre, loro e noi - ed è questo evidentemente che risulta insopportabile - abbiamo voluto portare alla luce del sole una questione che si vorrebbe consumare nella clandestinità, nel "si faccia ma senza dirlo". Chiedendo che questo diritto sia riconosciuto, garantito, tutelato.<br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=XB39Y"> l'Unità - Maria Antonietta Coscioni</a>Maria Antonietta FARINA COSCIONI: I miei “sì” contro il regime del dolore e della sofferenza senza speranza2010-12-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it548860Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Signor Presidente, voto «sì» alla mozione di sfiducia perché questo Governo blocca i fondi per i livelli essenziali di assistenza e l'aggiornamento del nomenclatore degli ausili e delle protesi, privando malati e disabili della necessaria assistenza.
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Voto «sì» perché non dimentico che lei, signor Presidente del Consiglio, ha avuto l'impudenza ed il cattivo gusto di affermare che Eluana Englaro poteva procreare.
<p> Voto «sì» perché questo Governo ha avuto l'improntitudine di proclamare come giornata della vita il giorno in cui Eluana Englaro è morta.
<p> Voto «sì» perché, anche di recente, due scienziati, la Cattaneo e Corbellini, ci hanno ricordato che il Ministero della salute ha pubblicato un bando di finanziamento sulle cellule staminali contro l'articolo 33 della Costituzione che protegge la libertà di scienza e di ricerca. Voto «sì» perché questo Governo ostacola la corretta applicazione della legge n. 194 del 1978.
<p> Voto «sì» perché questo Governo assiste inerte alla strage di diritto e di vite umane per quel che riguarda le vittime dell'amianto.<br />
<br/>fonte: <a href="http://notizie.radicali.it/articolo/2010-12-15/editoriale/i-no-radicali-ai-capaci-di-tutto-e-ai-buoni-nulla">Notizie Radicali</a>Marco CAPPATO: Eutanasia: in fila dietro Vespa, ecco i falsari pro-tortura. E intanto il governo non rinnova i livelli essenziali di assistenza2010-11-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it548350<br />
Bruno Vespa annuncia di voler dedicare una puntata ai malati-che-vogliono-vivere. Non è una novità. Partecipai io stesso a un Porta a un Porta dove per i primi 40 minuti Vespa trasmise un servizio dedicato a storie di umanità e dignità davvero splendida, ma esplicitamente usate da Vespa stesso per ingannare i telespettatori inducendo la falsa nozione in base alla quale ci sarebbe qualcuno -indovinate chi- per le quali quelle vite non sono degne di essere vissute. A “dibattere”, dopo la mezzanotte e senza ascolti, erano lasciati “i politici”. <br />
Dopo l'una di notte, fu data la parola a Paolo Ravasin e al suo videotestamento clandestino.
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Adesso, per il giochino sporco e in malafede de “i-malati-che vogliono-vivere contro i-malati-che-vogliono-morire” ecco che si è fatta la fila: dietro a Vespa e Tg2 dossier, in coda ci sono già Domenica-in, Sgarbi e la nutrita schiera dei falsari di regime, impegnati a manipolare casi drammatici utilizzandoli per imporre una tortura a chi non la vuole, negando quella libertà e responabilità di scelta così fondamentale tanto a chi vuole lottare contro la malattia quanto a chi desidera di interrompere un'agonia divenuta insopportabile.
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I campioni della disinformazione e della censura si ergono oggi a paladini della libertà, come se fosse stato per colpa di Piero Welby o Eluana Englaro -e non dei loro protetti e protettori dei Palazzi Romani e Vaticani- che si impedisce da 10 anni che sia aggiornato l'elenco delle strumentazioni rimborsabili per le persone disabili, o che si approvino finalmente i livelli essenziali di assistenza. Tremonti, Sacconi, Fazio e Roccella potrebbero spiegare loro che per i-malati-che-vogliono-vivere è più facile trovare trasmissioni televisive che trovare una manciata di risorse in finanziaria.<br />
<br/>fonte: <a href="http://radicali.it/print/comunicati/eutanasia-cappato-fila-dietro-vespa-ecco-falsari-pro-tortura-intanto-governo-non-rinnova-">Radicali.it</a>