Openpolis - Argomento: crisi nel centrodestrahttps://www.openpolis.it/2011-11-04T00:00:00ZGiustina MISTRELLO DESTRO: «Silvio capisca, non può più governare» - INTERVISTA2011-11-04T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it617928Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Misto) <br/><br/><br />La dissidente del Pdl: è dalla metà di luglio che non facciamo nulla, è ora di cambiare.
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«Sono rimasta veramente amareggiata e colpita, tanto che ho detto a qualche collega: ma di cosa stiamo parlando? Qui c'è il Paese che va a rotoli, la gente che non riesce più a tirare avanti e noi stiamo a perderci nei calcoli d'opportunità politica sul dopo? Su chi ci ricandiderà e quanti voti prenderemo»?
<p> <i>Giustina Destro, deputata del Pdl, sindaco di Padova dal '99 al 2004, che già il 14 ottobre non era andata a votare la fiducia al suo governo, commenta senza peli sulla lingua la drammaticità del momento, e il vertice dell'Hotel Hassler tra i dissidenti del Popolo della libertà e un gruppo di parlamentari berlusconiani tentati dall'abiura ma non ancora decisi.</i>
<p><i>L'ex sindaco invece ha tratto da tempo il dado e con</i> Roberto Antonione, Isabella Bertolini, Fabio Gava, Giancarlo Pittelli e Giorgio Stracquadanio <i>ha firmato un «ultimo appello» a Berlusconi, con una lettera aperta al Corriere della Sera, non nascondendo l'intento di costituire, un gruppo autonomo, lasciando ufficialmente la maggioranza. Nella lettera, un chiaro invito al premier a farsi da parte, sia pure edulcorato dall'appello a promuovere «una nuova fase politica e un nuovo governo che abbia il compito, da qui alla fine della legislatura, di realizzare l'agenda degli impegni sottoscritta con i partner europei».</i>
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<b>Allora, onorevole Destro, dietro queste parole forbite che avete rivolto a Berlusconi non c'è, banalmente, la richiesta di togliersi dalle scatole?</b>
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Guardi, io da politico ma anche da cittadina e imprenditrice non credo più che sia possibile a questo governo recuperare la capacità di esprimere il pieno impegno del premier e, insieme, quello del ministro dell'Economia, superandone l'attuale atteggiamento di ripicca. È quello che avrei desiderato: un Berlusconi al massimo delle sue capacità, un ritorno alla concordia dentro l'esecutivo. Ma non lo considero più possibile.
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<b>E allora, fuori Berlusconi da Palazzo Chigi?</b>
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Allora è il momento di pensare a un governo di salvezza nazionale, o se non fosse possibile, ad allargare la maggioranza. Che è poi quanto ritengo stia auspicando e verificando il presidente della Repubblica in questi giorni.
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<b>Che vi siete detti l'altro giorno all'Hotel Hassler voi dissidenti?</b>
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Bah, per me è stato un nuovo tentativo di far ragionare alcuni colleghi. Quando c'è chi non ha soldi per campare i figli, non possiamo starcene qui a fare tattiche sul dopo. Ora sì che capisco gli italiani nauseati dalla politica!
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<b>Come mai solo adesso voi dissidenti di accorgete che il governo non funziona più?</b>
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Perché si è arrivati a un punto di rottura. Viene il momento in cui nessuna ragion politica ti permette più di accettare l'incapacità di governare. È da metà luglio che non facciamo più nulla. Abbiamo perso tempo e risorse che avrebbero potuto essere utili al Paese e alla politica!
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<b>È vero che lei è pronta a schierarsi con Luca di Montezemolo nel suo probabile partito degli imprenditori?</b>
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Molti mi hanno già attribuito quest'intenzione e ho sempre risposto, e ribadisco, che Montezemolo ha saputo sicuramente costruire un voce significativa nella nostra società, con il suo movimento, perché almeno ha il coraggio di dire quello che pensa. Lui però non ha ancora deciso di fare politica. Vedremo se e quando deciderà di farlo, e di mettere anche a disposizione di tutti il patrimonio che è riuscito a raccogliere in questi tre anni.
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<b>Lei è veneta, regione leghista: come li vede, gli ex alleati del Carroccio?</b>
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Nella Lega c'è un'evidentissima spaccatura tra i vertici e anche nella base.<br />
Vedo con favore un personaggio come il sindaco di Verona Flavio Tosi, che si sta comportando bene sia da politico nazionale che da amministratore, perché ha portato alla città risultati concreti. E vedo Roberto Maroni, che come ministro dell'Interno ha saputo gestire bene una fase assai delicata del Paese. Lo ritengo una persona valida.
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<b>E quelli del famoso cerchio magico bossiano?</b>
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Il cosiddetto cerchio magico è quello che sta distruggendo il Paese, il presidente del consiglio e lo stesso Umberto Bossi.
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<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=16FS1Z">Italia Oggi - Sergio Luciano </a>Umberto BOSSI: «Decido io quando si vota»2011-10-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it617693Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Lega) - Ministro Riforme per il Federalismo (Partito: Lega) <br/><br/><br />
«Il coltello dalla parte del manico ce l'ho io».
<p> «Il giorno in cui non dò più i voti a Berlusconi si va alle elezioni».
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<br/>fonte: <a href="http://www.corriere.it/politica/11_ottobre_26/reazioni-lettera_7f92b718-0004-11e1-9c44-5417ae399559.shtml">corriere.it</a>Umberto BOSSI: «Stavolta si rischia la crisi di governo»2011-10-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it617606Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Lega) - Ministro Riforme per il Federalismo (Partito: Lega) <br/><br/><br />
<b>Si rischia la crisi di governo?</b>
<p> «Certo. Stavolta la situazione è molto pericolosa».
<p><i>Così il leader della Lega, Umberto Bossi, ha risposto ai giornalisti arrivando a Montecitorio. Il senatur ha ribadito il no della Lega all'innalzamento delle pensioni a 67 anni. Bossi ha anche escluso l'ipotesi di un governo tecnico.</i>
<p> «Noi non facciamo governi tecnici»
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<b>Sulle pensioni:</b>
<p> «E' difficile, molto difficile trovare un accordo». L'innalzamento a 67 anni non è possibile.<br />
La gente ci ammazza, le pensioni di anzianità ai 40 anni non vanno toccate».
<p> <b>Il Carroccio è disposto a trattare sui condoni?</b>
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<p>«No. La Lega non vuole condoni». <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201110251206-ipp-rt10071-bossi_stavolta_si_rischia_crisi_no_a_governi_tecnici">AGI</a>Gregorio FONTANA: «All'insegna della trasparenza» - INTERVISTA2011-10-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it617604Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) <br/><br/><br />Ritengo più che giusto il fatto che Silvio Berlusconi incontri il leader radicale Pannella.
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<b>Onorevole Fontana, cosa è necessario fare per superare la crisi del centrodestra?</b>
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"La crisi economico-finanziaria internazionale ha coinvolto tutti i governi del pianeta. Chi ha governato in questi anni oggi deve fare i conti con la perdita di consensi. Il Presidente francese Nicolas Sarkozy ha visto piombare la sua popolarità ai minimi storici. Anche il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha fronteggiato una crisi difficile da risolvere. Il problema vero è quello di prendere delle misure coraggiose e di fare scelte ambiziose. Il vero problema è quello di liberare risorse per l'economia e vendere il patrimonio pubblico che è mal sfruttato. Un altro tema su cui dobbiamo riflettere è la legge elettorale".
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<b>Il Pdl teme il ritorno del Mattarellum?</b>
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"L'esito delle elezioni del 2006 è ancora tutto da verificare. Non so se potremo mai farlo. Noi non temiamo affatto il ritorno alla precedente legge elettorale. Con questo sistema elettorale abbiamo vinto le elezioni politiche due volte: nel 1994 e nel 2001. E abbiamo vinto le elezioni politiche senza difficoltà. Per vincerle, nel 1996, il centrosinistra è ricorso alla desistenza con Rifondazione comunista. Non abbiamo paura nemmeno di una legge elettorale con le preferenze. Se lei scorre le elezioni che si sono svolte dal 2008 in poi si può constatare che abbiamo vinto tante elezioni con il voto di preferenza e con sistemi di tipo proporzionale. Come ha detto il segretario Alfano, il Pdl ha vinto con tutti i sistemi elettorali. Basta tenere fermo il principio del maggioritario e quello che il vincitore è chiamato a governare l'Italia. Gli elettori italiani vogliono sapere chi guiderà il paese e con quali alleanze piuttosto che sapere il nome del deputato che sarà eletto".
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<b>Pensa che Bersani voglia la politica delle cosiddette "mani Libere"?</b>
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"Non so cose pensi il segretario del Pd Pierluigi Bersani. Sulla riforma elettorale il Pd ha cambiato idea troppe volte. Prima ha appoggiato i referendum, poi se ne è pentito. Il problema è quello di avviare un confronto anche su queste cose, anche con l'opposizione, per cercare di capire se ci sono i margini per approvare una riforma elettorale che abbia l'obiettivo della governabilità".
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<b>Cosa pensa del dialogo tra i radicali e Berlusconi?</b>
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"L'incontro tra Pannella e Berlusconi è un confronto giusto e si è svolto con la massima trasparenza. Questi incontri dovrebbero avvenire più spesso anche per ascoltare, sui temi della giustizia, chi non la pensa come noi. Io sono segretario d'aula. E posso dire che i Radicali non hanno mai tradito l'opposizione. Ritengo che questi incontri siano una questione di civiltà politica".<br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=15ZQTQ">la Voce Repubblicana - Lanfranco Palazzolo</a>FABIO GAVA: No alla fiducia. «Penso che in politica, ogni tanto, servano gli attributi»2011-10-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it617312Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Misto) <br/><br/><br />
<b>Il coordinatore vicario del Pdl a Treviso:</b><br />
«Decidano quel che ritengono più opportuno, io sono sereno e a posto con la mia coscienza. Altri, tra tatticismi e teatrini, non so».
<p><b>Espulso dal Pdl?</b><br />
«Sì, chissà dove sono, io messaggi di solidarietà non ne ho ricevuti. Sono spariti tutti. Le cose che ho detto ai giornali si sentono da mesi, in parlamento, tra i banchi del Pdl, non da giorni. Penso che in politica, ogni tanto, servano gli attributi. Certo se poi uno non ce li ha, come il coraggio don Abbondio, non è che se li può dare. E poi c’è il vitalizio da raggiungere, la lista fatta dai segretari in cui entrare al prossimo giro...». <br />
<br/>fonte: <a href="http://corrieredelveneto.corriere.it/padova/notizie/politica/2011/14-ottobre-2011/destro-gava-non-votano-fiducia-giorgetti-sono-fuori-pdl-1901824444846.shtml">corrieredelveneto.it</a>Giustina MISTRELLO DESTRO: «Perchè non ho votato la fiducia al Governo»2011-10-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it617311Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Misto) <br/><br/><br />
“Non ho nulla da chiedere e pertanto posso permettermi la libertà di offrire. Offro al mio Paese, in qualità di Deputato della Repubblica, di rappresentante del Popolo italiano, la mia totale responsabilità di una decisione maturata con consapevolezza e sofferenza. Non è questione di coraggio, è questione di lealtà.
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Devo molto della mia esperienza politica al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ma prima di tutto devo tutto al mio Paese. Prima di tutto viene la responsabilità verso i miei concittadini: Salus populi suprema lex.
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Nei momenti della difficoltà estrema con la mia decisione vorrei dimostrare che tutto sommato chi a suo tempo mi ha scelta aveva guardato alle mie, per quante modeste, capacità e oso pensare che queste capacità includessero anche quella di manifestare un atteggiamento critico quando la dignità e la lealtà vera lo impongono. Questo rimane il mio termine di riferimento che è dato dalla mia coscienza alla quale devo innanzi tutto, e ad esclusione di tutti, rispondere.<br />
Il grande pensiero liberale sa coniugare la libertà con la responsabilità. Oggi è il momento della responsabilità.
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Ciascuno di noi può dire di sé tutto il bene possibile. Tra italiani possiamo scontrarci e delegittimarci reciprocamente nonostante i tanti e accorati e giusti messaggi del Presidente della Repubblica. Ma quando è un terzo che ci guarda con orrore – mi riferisco all’opinione pubblica internazionale – non possiamo prescinderne. Ed io non ne prescindo.
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E’ il momento di uscire da equivoci e sotterfugi e di darsi disponibili per soluzioni concrete alle gravi crisi che attraversano l’Italia. Una di queste crisi, e che attiene soprattutto alla politica, è quella della reputazione, della preparazione e della credibilità delle classi dirigenti.
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Cosa dobbiamo fare è già scritto: lo suggeriscono la BCE, la Banca d’Italia, le migliori menti delle nostre gloriose Università, la Chiesa, le tanti parti sociali del mondo del lavoro e dell’impresa, del volontariato, della cultura. Il problema è: come fare. Ebbene servono un nuovo stile, molta serietà e tanta ragionevolezza. Serve soprattutto coesione nazionale. Dobbiamo dare risposta su come intendiamo onorare un debito pubblico mostruoso che è in capo a tutti gli italiani, nessuno escluso. Comunque sia dal dopoguerra ad oggi tutti possono vedere che il debito pubblico è cresciuto soprattutto negli anni dei governi deboli. Oggi non possiamo più permetterci governi rissosi e deboli. E’ semplice.
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Al nostro Paese servono concordia, coesione, coscienza collettiva positiva per poter puntare su competitività e solidarietà. Vanno salvaguardati i posti di lavoro, le imprese competitive, l’amministrazione pubblica efficiente, le giovani generazioni e va garantita una vita dignitosa a tutti. E nessuno va lasciato solo.”<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.giustinadestro.it/">giustinadestro.it</a>Giustina MISTRELLO DESTRO: «Non voterò la fiducia, così si tratta male l’Italia» - INTERVISTA2011-10-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it617310Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Misto) <br/><br/><br /><i>La deputata del Pdl, dell’ala dura e pura degli scajoliani, non ha partecipato agli incontri con l’ex ministro e per tutta la giornata non ha risposto al telefono. Finché a sera, «dopo ore di riflessione in solitudine», l’ex sindaco di Padova ha deciso.</i>
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«Io non sono una che si sveglia una mattina e decide di buttare tutto all’aria. A questa decisione sono arrivata nel tempo. Ho passato la giornata con me stessa, a ragionare»
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<b>Voterà la fiducia a Berlusconi, onorevole?</b>
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«No, non andrò a votare. E lo dico con grande dolore. Mi sento molto responsabile verso chi mi ha eletto e verso il mio Paese».
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<b>E verso il premier Berlusconi?</b>
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«Guardi, io sto soffrendo tantissimo», dice con la voce che si incrina. «Non posso permettere che il mio Paese sia trattato così, non si può più aspettare».
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<b>Non le è arrivata la telefonata del coordinatore del Pdl, Denis Verdini? Ha chiamato tutti gli incerti, uno per uno.</b>
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«Sì, ha chiamato anche me. Voleva offrirmi un caffè, ma io il caffè non lo voglio, non ne ho bisogno. Non ho mai chiesto nulla e non chiederò mai nulla. La mia esperienza politica la devo a Berlusconi, credo di aver dato il mio contributo al partito, al Paese e alla comunità di Padova, la mia adorata città. Ma non posso più guardare con serenità e limpidezza a un governo che non ha trovato il coraggio di affrontare le tematiche più urgenti. Ma cosa stiamo facendo? Dove è finita la lungimiranza di Berlusconi? Perché il presidente non ha rovesciato il tavolo?».
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<b>Nel discorso alla Camera ha promesso che farà le riforme.</b>
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«Io a Berlusconi gli voglio bene, ma qui si tratta di mantenere la fedeltà al Paese. Nelle sue parole non ho colto un messaggio forte e convincente rivolto agli italiani. Mi sembra si sia persa l’occasione di dire, con coraggio, “farò queste tre cose”. E poi, perché non le abbiamo fatte prima che arrivasse la lettera della Bce, un atto che ci ha commissariato? Per i giovani e per le famiglie non si è fatto nulla… Io ho una storia alle spalle, non posso cancellare le mie origini».
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<b>«Poche ciance», è il suo motto.</b>
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«Dove sono i fatti? Le riforme? Non si può non riflettere sulle parole di Napolitano, che ha invocato unità, coesione e rispetto per la nostra bellissima Italia. Chi non vuole il governo di larghe intese, non vuole il bene della nazione. I nostri elettori sono delusi e amareggiati, anzi incavolati».
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<b>Scajola ha provato a convincere tutti i suoi a non fare strappi. Invece lei conferma che il disagio è fortissimo. L’onorevole Fabio Gava non ha deciso…</b>
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«Non è detta l’ultima parola. Scajola ci ha dato l’opportunità di confrontarci, di dire quel che pensiamo. Io, Gava e anche Piero Testoni abbiamo un percorso diverso dagli altri. Claudio è un uomo che ha capito il malessere e certo non lo ha fatto per suo interesse».
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<b>Si dice che abbia chiesto e ottenuto posti per sé e per due fedelissimi, Cicu e Russo.</b>
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«Il solo pensarlo è disonesto e comodo. Scajola non ci ha detto “si fa così”, ci ha lasciati liberi. Il mio malessere è iniziato in primavera e si è acuito negli ultimi due mesi. L’Italia ha perso credibilità all’estero, anche in Veneto gli imprenditori soffrono, le aziende chiudono. E io devo guardare al bene dell’Italia».
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<b>Sul Rendiconto dello Stato, quando il governo è andato sotto, si è notata la sua assenza in Aula.</b>
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«Non c’ero per motivi familiari, ma io sono fatalista e dico che sì, forse doveva succedere. Le sembra giusto governare per tre anni, in un momento così delicato e complesso, a colpi di voti di fiducia? Il Parlamento è fatto per dibattere. E le dico un’altra ciliegina, non posso pensare che il mio presidente, un uomo che ha cambiato la politica italiana e i rapporti internazionali, non abbia la forza di nominare il governatore della Banca d’Italia. È una cosa che non esiste».
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<b>Scajola ieri è stato a pranzo con i parlamentari a lui vicini, nel pomeriggio sembra si sia siglato un «patto del tè»… Perché lei non è andata?</b>
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«Mi sono ritirata in buon ordine a riflettere. Quel che è successo sul Rendiconto ha accelerato la mia decisione e nelle ultime ore ho sentito il bisogno di stare da sola per riflettere».
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<b>Uscirà dal Pdl?</b>
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«Sono decisioni che prenderò nei prossimi giorni».
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<b>E se Montezemolo scenderà in politica, lo seguirà?</b>
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«Con Montezemolo sto dialogando, lo conosco da moltissimi anni. Osservo con interesse la sua Fondazione e penso che il suo progetto possa essere condivisibile per il futuro del Paese. Ma ancora non si è candidato, quando avrà sciolto le sue riserve valuterò».<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.giustinadestro.it/">giustinadestro.it | Corriere della Sera - Monica Guerzoni</a>Guido CROSETTO: «Controcorrente». 2011-10-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it609871Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Sottosegretario Difesa (Partito: PdL) <br/><br/><br />
Il sottosegretario fonda una nuova Associazione: «Dobbiamo evitare elezioni anticipate»
Crosetto «Controcorrente» per salvare il Pdl.<br />
Combattere la frammentazione del Pdl ma soprattutto evitare le urne che in questo momento di crisi economica sarebbero un disastro per l'Italia.
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È lo scopo della riunione che si è svolta ieri alla Camera, organizzata dal sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto, con una trentina di deputati pidiellini. E alla fine della quale è nata l'associazione «Controcorrente» che ha come obiettivo proprio quello di rinsaldare il partito.
<p>«Questa non è una riunione carbonara – ha detto Crosetto aprendo l'incontro – questa non può e non deve essere una delle tante correnti. Questo non è il luogo dove trovare protettori, tutele personali per il futuro o promozioni per il presente. La riunione è stata convocata per lanciare l'associazione "Controcorrente" invitando tutti».
<p>Alla riunione erano presenti, tra gli altri, anche il ministro Mara Carfagna, Enrico Costa, Isabella Bertolini, Giorgio Stracquadanio. E ancora, Moles, Marinello, Pagano, Gava, Panis, Zacchera, Gioacchino Alfano, Cossiga, Bocciardo, Pelino, Bonciani, De Girolamo, Picchi e Jole Santelli.
<p>«Io non sono disposto ad accettare la rassegnazione né nel partito, né nel governo. C'è chi vuole sopravvivere e chi vuole cercare percorsi di garanzia personale. A me non interessa creare problemi al partito o al gruppo. Siamo l'unico partito che ha come segretario un pezzo di futuro. Dobbiamo però recuperare il dialogo con il Paese, indicare risposte, dare l'esempio lavorando di più e smettendo di parlare in politichese. Alcuni di voi fanno parte di correnti, altri sono semplicemente berlusconiani. Ritengo che sia improponibile pensare ad elezioni anticipate in questo momento storico-economico. La gente soffre, sia le classi più deboli sia la classe media e la politica sembra capace solo di parlare di se stessa. A me non va bene, io sono qui per servire innanzitutto il Paese ed i suoi cittadini. E non voglio scuse per non lavorare, fossi anche solo».
<p> Alla fine il sottosegretario alla Difesa ha proposto di incontrarsi con cadenza settimanale e ha impostato un'agenda di lavoro. La prossima settimana i parlamentari che prenderanno parte al summit metteranno nero su bianco un documento con cinque o sei punti programmatici da inserire nel decreto sviluppo. Poi, fra due settimane, sarà la volta di discutere e dare suggerimenti sulla legge elettorale, partendo dalla bozza elaborata da Peppino Calderisi. Ma l'incontro di oggi ha anche fotografato il malcontento in seno alla compagine riunita da Crosetto. In particolare, alcuni interventi si sono segnalati come molto critici nei confronti dell'attuale situazione interna al Pdl.
<p> L'unico punto fermo è la guida di Angelino Alfano, considerato da tutti un ottimo segretario. Ma sul resto del partito i commenti dei partecipanti sono stati molto negativi. E del resto, nonostante i buoni propositi dell'Associazione, Guido Crosetto è stato tra i più «feroci» accusatori di Giulio Tremonti. Tanto che una settimana fa è arrivato a chiederne apertamente le dimissioni.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.iltempo.it/2011/10/13/1292823-crosetto_controcorrente_salvare.shtml">www.iltempo.it</a>Furio COLOMBO: Berlusconi, la caduta.2011-10-12T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it609831Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Berlusconi è in aula, con la mascella alta, circondato dai suoi inutili ministri. Il più vicino, da un lato è Bossi, intento a osservare il vuoto. Dall’altro, giustamente spalla a spalla, il ministro Romano, il più vicino alla mafia. Ma questo conta: Berlusconi è in aula, quando, dieci minuti prima delle sei del pomeriggio, la maggioranza non c’è. Manca un voto. Puoi scherzare sul fatto che il voto mancante si è materializzato un istante dopo (lungo boato e applauso delle opposizioni e Berlusconi immobile, in silenzio, senza espressione) quando Tremonti, che non aveva votato, è entrato in aula. Ma il voto non c’era. Ed è un dramma a cui valeva la pena di partecipare, dopo tanti anni di dominio di una corte corrotta, servile, immensamente dannosa.
<p>Eccoci dunque di fronte a Berlusconi battuto, una faccia color arancione, una testa tinta di marrone che sembra bloccata anche nel minimo movimento.<br />
Finché si alza di scatto, sbatte la sedia, urta Tremonti e va via da solo in un uragano di applausi che segnano ciò che è accaduto: il voto non si può ripetere e non si può correggere. È stato cancellato l’articolo 1 della legge sul bilancio dello Stato, dunque tutta la legge. È un voto che non si può ripetere né una legge che può aspettare.
<p>Tutti i ministri del più penoso governo nella storia repubblicana sembrano inghiottiti dalla disattenzione. Bossi va via per suo conto e nessuno nota nessuno, a quello che era il banco del governo. Devi guardare la parte destra del Parlamento.
<p>Quei deputati, che da settimane danno segni di impazienza un po’ disperata, si sono trovati di fronte a un uomo che era tutto fino a un istante prima e che un solo voto ha trasformato di colpo in un peone, solo e senza notizie sul dove andare e che cosa fare. Non è sua la dichiarazione “è solo un guasto tecnico”. Bonaiuti è di quegli attendenti che restano accanto al capo anche sotto le ultime cannonate, e detta le ultime parole. Gli altri non puoi dire che escano. Piuttosto si sfilano, passano in fretta e di profilo attraverso la porta evitando persino i commessi, pericolosi testimoni di ciò che è accaduto.
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È accaduto che all’improvviso, alla presenza di Berlusconi, non c’è più la maggioranza.
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Non sappiamo quali espedienti saranno tentati per dimostrare che non è vero. Ma è vero, io c’ero.
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<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=15FEB3">il Fatto Quotidiano</a>Domenico SCILIPOTI: «C'erano rischi? Potevano farmi una telefonatina» - INTERVISTA2011-10-12T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it609828Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PT già IR) <br/><br/><br />
«Mi sono immolato per il bene degli italiani Ora posso anche fare un passo indietro»
<p>«Eccomi qua. Cos'è successo?».
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<b>Onorevole Domenico Scilipoti, lo sa bene cos'è successo.</b>
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«No, dico sul serio: cos'è successo di tanto grave?».
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<b>Va bene, se ha deciso di fare quello che...</b>
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«Senta, io sto rientrando adesso a Roma e ho solo intuito che c'è un po' di agitazione...».
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<b>Lei la chiama agitazione?</b>
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«Mhmm... Vabbé, il governo è andato sotto, ho capito: ma io, scusi, che c'entro?».
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<b>Il suo voto, il voto del «responsabile» Scilipoti è mancato.</b>
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«Ero fuori. Impegni importanti assai».
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<b>Tipo?</b>
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«Uff...».
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<b>Tipo?</b>
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«Uuhhh... e non insista, la prego».
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<b>Insisto: che impegno aveva?</b>
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«A Messina, al Tribunale... avevo una questione... come dire? Preliminare».
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<b>E non poteva rimandare?</b>
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«E io le chiedo: i capigruppo della maggioranza non potevano farmi una telefonatina e avvertirmi che il governo rischiava di sprofondare?».
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<b>Scilipoti, lei li legge i giornali, no?</b>
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«Eh...».
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<b>La verità è che lei non s'è fatto tanti scrupoli.</b>
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«La verità è che nella maggioranza, come appunto raccontano i giornali, c'è dibattito: e anche io, all'interno di questo dibattito, ho una posizione aperta».
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<b>Continui.</b>
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«Scilipoti ritiene...».
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<b>Scusi, sta parlando in terza persona?</b>
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«Sì, certo. Scilipoti ritiene che il fatto di stare dentro una maggioranza non paralizza i deputati. Non è che tutto quello che decidono i vari Verdini o Cicchitto è oro colato. Voglio dire: io, lo scorso 14 dicembre, lasciando l'Italia dei valori e votando la fiducia al governo Berlusconi mi sono immolato per il bene degli italiani. Quindi, sempre per il bene del Paese, ora posso anche fare un passo indietro».
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<b>Questa è una notizia.</b>
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«Il fatto è che dobbiamo uscire da certi schemi ingessati. Non è che lì a Montecitorio siamo solo per dire sì, o no, a seconda di come ci viene ordinato. Io ho le mie idee su come far uscire l'Italia da questa crisi. Ma se le mie idee vengono sempre ignorate, poiché ho a cuore le sorti del Paese, posso anche rivedere certe posizioni, e guardarmi intorno...».
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<b>Sta parlando con Scajola e Pisanu?</b>
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«Io non ci parlo con quelli che stanno in Parlamento da trent'anni e si propongono come alternativa a Berlusconi. Non ha senso chiedere a Berlusconi di tornarsene ad Arcore, per poi ritrovarsi davanti facce di signori che frequentano il Parlamento dai tempi di Fanfani... Ri/nno/va/re! Ri/nno/va/re! Ri/nno/va/re!».
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<b>Berlusconi non apprezzerà.</b>
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«Berlusconi di qua, Berlusconi di là... Senta: io, quando feci la scelta che sappiamo, e che m'è costata cattiverie e insulti, decisi con il Cavaliere un certo tipo di percorso. Ora, visto che le cose non stanno andando come previsto, io entro nel dibattito che s'è sviluppato dentro la maggioranza, e sto, come dicono quelli che parlano bene, nella dialettica, e mi muovo, ascolto...».
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<b>E poi?</b>
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«E poi decido, è chiaro. Scilipoti è uno che decide. Si sa, no?».
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<i>(Domenico Scilipoti, di anni 54, da Barcellona Pozzo di Gotto - ginecologo e agopuntore con la passione per l'Oriente, «ma siccome in Transatlantico c'è qualche ignorantone, mi scambiano per stregone» - il 14 dicembre scorso tradì Antonio Di Pietro per sostenere il Cavaliere. Un'ora dopo il voto, in una piazza vicina a Montecitorio, venti immigrati furono fermati mentre manifestavano in suo sostegno. Identificati dalla polizia, dichiararono di essere stati assoldati proprio da lui, da Scilipoti ).</i> <br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=15FFDF">Corriere della Sera - Fabrizio Roncone</a>Amedeo LABOCCETTA: Governo battuto. Da Tremonti comportamento irresponsabile2011-10-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it609821Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) <br/><br/><br />
"Quello del ministro Tremonti è stato un comportamento irresponsabile: è entrato in Aula 30 secondi dopo che era già avvenuta la votazione in cui la maggioranza è andata sotto, si è seduto tra i banchi del governo. Spiegasse perchè. E' un provvedimento che porta il suo marchio".
<p> <i>Il deputato del Pdl, Amadeo Laboccetta, attacca il ministro dell'Economia dopo che la maggioranza è stata battuta sull'assestamento di bilancio.</i>
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<br/>fonte: <a href="http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=157308">Rainews24.it</a>Gian Luca GALLETTI: Governo battuto. Tremonti si dimetta, ora verifica con fiducia2011-10-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it609820Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: UDC) <br/><br/><br />
"In un paese normale il ministro Tremonti, che non partecipa a una votazione come quella di oggi alla Camera, si dovrebbe dimettere".
<p><i>Lo dice il vicecapogruppo dell'Udc alla camera Gianluca Galletti a Porta a Porta.</i>
<p>"A questo punto è necessario un passaggio con un voto di fiducia".<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=157308">Rainews24.it</a>Giovanni ALEMANNO: Manovra. "Non siamo in grado di garantire i servizi ai cittadini". 2011-09-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it609253Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Roma (RM) (Partito: PdL) - Consigliere Consiglio Comunale Roma (RM) (Lista di elezione: PdL) <br/><br/><br />
''Simbolicamente restituiremo la delega relativa all'anagrafe ai prefetti, per sottolineare che con le risorse che sono previste non siamo in grado di garantire i servizi ai cittadini''.
<p>''Gli uffici dell'anagrafe resteranno aperti, i cittadini continueranno a ricevere il servizio ma i prefetti, lo Stato e gli stessi cittadini devono sapere che se la manovra non cambierà in futuro, noi siamo in grandissima difficoltà nel garantire i servizi essenziali''.
<p><i>Dichiarazioni rilasciate durante la conferenza stampa congiunta con Regioni e Province a Roma, contro i tagli alle autonomie locali previsti nella manovra</i>.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.asca.it/news-MANOVRA_BIS__ALEMANNO__RESTITUIREMO_DELEGA_ANAGRAFE_A_PREFETTI-1048045-ora-.html">Asca</a>Guido CROSETTO: «Avanti con la riforma. Il Carroccio? Fa solo errori, come sulla Libia» - INTERVISTA2011-08-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it607912Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Sottosegretario Difesa (Partito: PdL) <br/><br/><br />
Fisico da lottatore, non dispera Guido Crosetto, sottosegretario alla Difesa e «spina» nel fianco della Lega, di trovare l`intesa con Bossi sulle pensioni, ma intanto invita il suo partito, il Pdl, a non mollare «perché se avessimo ascoltato Calderoli - ricorda - oggi saremmo fuori dalla Libia con tutto ciò che questo avrebbe significato in termini di prospettive economiche per le nostre imprese».
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<b>La Lega parla ma non va ascoltata?</b>
<p> «Vedremo nel corso del dibattito e spero ancora che vi possa essere una mediazione mettendo da parte gli aut aut per lasciare il posto a un ragionamento e soprattutto al buon senso».
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<b>Ma le pare che senza un alleato come Bossi sia possibile per questa maggioranza avviare la riforma della previdenza?</b>
<p> «Il no alle pensioni pronunciato dal ministro delle Riforme non ha senso, visto che nessuno del Carroccio è in grado di spiegare il motivo per cui non si debba discutere di un patto generazionale da siglare in un momento economico drammatico per il Paese. C`è chi è già andato in pensione con 19 anni, sei mesi e un giorno di lavoro percependo quasi quanto guadagnava quando era in attività; altri smetteranno di lavorare nei prossimi mesi con una pensione di poco inferiore allo stipendio ma c`è anche chi, come i trentenni e i quarantenni di oggi, non sa se ci saranno più soldi in futuro per il sistema previdenziale. È sbagliato pensare a un patto tra nonni e nipoti? E se lo fosse, la Lega spieghi agli italiani il motivo».
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<b>La maggioranza dei pensionati è concentrata al Nord: è forse tempo di calcoli elettorali...</b>
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«Non capirei perché al Nord ci sono, tra virgolette, i pensionati più poveri:commercianti, artigiani che percepiscono assegni minimi. Per questo vorrei sedermi intorno a un tavolo e poter discutere con Bossi, cosa che purtroppo finora non è avvenuta».
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<b>Ha già parlato con Berlusconi, non basta?</b>
<p> «Non è però lesa maestà criticare la manovra così come è stata nel tentativo di migliorarla, d`altronde ho avanzato perplessità anche sulla precedente finanziaria e ora posso dire che l`avevo detto...».
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<b>Che la maggioranza ha taciuto la gravità della crisi come sostiene Napolitano?</b>
<p>«Le prospettive economiche su cui sono state assunte quelle decisioni non erano quelle reali, ma non sono d`accordo con il capo dello Stato: è stato Tremonti a sbagliare le previsioni e non c`è stato il necessario confronto, come se le sorti dei nostri conti fossero state appaltate esclusivamente al ministro dell`Economia».
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<b>Dovrebbe mollare?</b>
<p> «Non mi interessa un cambio, l`importante che tutti insieme facciamo passi in avanti».
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<b>Casini consiglia a Berlusconi di cercare i voti in Parlamento: sul decreto è possibile una maggioranza diversa?</b>
<p> «Le proposte dell`opposizione vanno discusse, quelle dell`Udc così come quelle di Nicola Rossi, ma non ha senso pensare oggi con la crisi che incalza a nuovi governi o diverse maggioranze: Bossi si convinca e torni al dialogo».<br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=13FK16">Il Mattino</a>Silvio BERLUSCONI: «I saldi della manovra non si toccano. Valuteremo le proposte»2011-08-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it590956Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Pres. del Consiglio (Partito: PdL) <br/><br/><br />
"I saldi della manovra sono intoccabili, ma guarderemo alle proposte, senza fare distinzioni circa la fonte da cui provengono, e faremo il meglio come abbiamo cercato di fare durante la discussione preparatoria, poi prenderemo una decisione che deve essere naturalmente condivisa dal Parlamento".
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Iva<br />
"Un punto in piu' di Iva cambierebbe molto, perché sarebbero almeno 5 miliardi. Ma l'Iva determina una contrazione dei consumi - ha spiegato - anche se un punto forse non è tale da comportare una riduzione rilevante, ma comunque - ha aggiunto - da un lato c'è una contrazione certa dei consumi e dall'altra una ricerca di evasione che si rafforza man mano che l'Iva cresce nella sua percentuale".
<p>Contributo di solidarietà<br />
"Ricordo che in consiglio dei ministri avevamo votato per due e non tre anni, non so cosa sia successo dopo"
<p>Dissenso Pdl<br />
"E' normale che ciascuno cerchi di portare avanti le sue proposte, ma io credo che poi, una volta che chiederemo la disciplina di partito, il risultato sarà l'unanimità"
<p>Patrimoniale<br />
"E' un "esproprio e non va a ridurre il deficit, ma il debito. Riduce i 1900 miliardi di euro, ma di poco, e il risparmio sul deficit è soltanto quello dei minori interessi passivi che tu paghi su quei pochi miliardi con cui, attraverso la patrimoniale, riesci a ridurre il debito pubblico. Quindi anche tanti articoli che ho visto sui giornali derivano da fonti poco informate, però io ormai ho la pelle dura e per farmi male devono farmi i buchi (il riferimento è all'operazione subita alla mano)" <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.liberazione.it/news-file/Berlusconi---I-saldi-della-manovra-non-si-toccano--Valuteremo-le-proposte-.htm">Agi - Liberazione.it</a>Umberto BOSSI: Brunetta "Nano rompicoglioni" 2011-08-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it590957Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Lega) - Ministro Riforme per il Federalismo (Partito: Lega) <br/><br/><br />
Brunetta, quel nano rompicoglioni...<br/>fonte: <a href="http://www.youtube.com/watch?v=VDgaujpM40c&feature=player_embedded#at=30">il Fatto Quotidiano - youtube.com</a>Guido CROSETTO: Manovra. In arrivo proposte dai dissidenti Pdl2011-08-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it590927Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Sottosegretario Difesa (Partito: PdL) <br/><br/><br />
«La prossima settimana metteremo a punto un pacchetto di interventi da proporre ad Alfano e, tramite il Pdl, veicolarli attraverso il confronto parlamentale».
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«Non si tratta di rivoltare la manovra – puntualizza Crosetto – Non siamo ribelli e non è nostro obiettivo fare una rivolta. Chiediamo solo di poter ragionare all’interno del Pdl per vedere se questa manovra può essere cambiata. Se gli obiettivi sono il risanamento dei conti e il rilancio dell’economia, non capisco perché le nostre proposte non possano essere discusse».
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<p> «Affrontiamo questa manovra senza pregiudizi ideologici. Non ho problemi a dire che, secondo me, l’innalzamento dell’età pensionabile ha meno impatto sulla crescita di altre misure inserite nella manovra. Non ho problemi a dire che un punto di Iva sarebbe meglio di altri interventi, oppure a ricordare che questa potrebbe essere l’occasione giusta per riformare integralmente lo Stato».
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Non c’è ombra di ipotesi relativa al voler far cadere il governo.<br />
«Non siamo traditori. Anzi, saremo tra gli ultimi che Berlusconi si troverà vicino, perché abbiamo il senso della riconoscenza e dell’onore. Ma non siamo pagati per portare il cervello all’ammasso e siamo liberi di esprimere le nostre opinioni».
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«Agli attacchi del ministro Calderoli, che invita i dissidenti della maggioranza ad “accomodarsi fuori”, replico sostenendo che le minacce sono il modo peggiore per ragionare. Evitiamo i toni da insulto».
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<br/>fonte: <a href="http://www.wakeupnews.eu/manovra-in-arrivo-proposte-dai-dissidenti-pdl/">wakeupnews.eu</a>Guido CROSETTO: No a Tremonti: ''Voto al decreto non è scontato''2011-08-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it590895Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Sottosegretario Difesa (Partito: PdL) <br/><br/><br />
''Discorso non all'altezza di quello che ci aspettavamo. Basta con la solita ricetta: tasse, tasse e ancora tasse''.
<p>"Aspettiamo il decreto. Con una sola avvertenza. Il nostro voto parlamentare non è affatto scontato".
<p>"L'esposizione del ministro Tremonti, che ha anteposto il tema del vincolo costituzionale al pareggio di bilancio alle misure per raggiungere lo zero deficit nel 2013, ci aveva fatto credere - sottolineano Crosetto, Stracquadanio, Bertolini e Malan- che il ministro avrebbe colto l'occasione della crisi per essere all'altezza di quello che Tremonti ha definito 'un tornante della storia'. Ci aspettavamo che il ministro -il quale ha espresso il suo favore per la proposta di riforma dell'articolo 81 presentata da Nicola Rossi- fosse conseguente alle sue parole.
<p> Nella proposta di Nicola Rossi è contenuta una percentuale, il 45%, che rappresenta il limite massimo di spesa pubblica in rapporto al Pil e quindi il limite massimo della complessiva tassazione. Oggi quella percentuale è al 52% e dunque un ministro conseguente alle premesse costituzionali esposte avrebbe dovuto indicare la strada per ridurre di almeno sette punti la spesa pubblica. E su questo il Parlamento avrebbe dovuto discutere. Invece, niente".
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"Quando il ministro è passato a indicare come raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013 -lamentano i quattro esponenti del Pdl- è tornato rapidamente al vecchio metodo: come finanziare il deficit con entrate straordinarie, proseguendo in quella politica che ha alimentato il mostro del debito pubblico che oggi ci sta distruggendo".
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"La crisi può essere occasione per far approvare la riforma della spesa previdenziale, della spesa sanitaria, del costo esorbitante della pubblica amministrazione. Oppure può essere il vicolo cieco in cui classi dirigenti irresponsabili condannano i loro Paesi al declino e all'impoverimento diffuso.
<p> A parziale scusante del ministro c'è solo il fatto che tutte le opposizioni, nessuna esclusa, sono convinte che la crisi vada affrontata con la solita ricetta: tasse, tasse e ancora tasse. Ora aspettiamo il decreto. Con una sola avvertenza. Il nostro voto parlamentare -concludono Crosetto, Stracquadanio, Bertolini e Malan- non è affatto scontato". <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Ma-nel-Pdl-ce-chi-dice-no-a-Tremonti-Voto-a-decreto-non-e-scontato_312343135282.html#">Adnkronos.com</a>Enrico LETTA: Ogni giorno in più di Berlusconi è giorno tolto al futuro dell'Italia2011-08-01T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it590647Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
"Al Governo e' stata espressa la terza sfiducia di seguito. Quella delle parti sociali. Netta e senza appello, come mai era accaduto prima. Clamorosa soprattutto per le pregresse divisioni degli stessi firmatari del Patto economico-sociale reso noto qualche giorno fa".
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Lo ha scritto Enrico Letta, vicesegretario del Partito democratico, in un editoriale che sarà pubblicato domani sul quotidiano Europa. "Prima di questo schiaffo il Governo aveva ricevuto a maggio e a giugno la prima sfiducia, quella degli elettori con i due turni delle amministrative e il referendum. Anch'essa chiara proprio perché oggetto di una richiesta stessa di fiducia da parte di Berlusconi.
<p> A luglio e' arrivata la seconda sfiducia. Quella dei mercati finanziari; in tutta Europa certo attraversati da tensioni, ma con la Borsa italiana, con il record dello spread nei confronti dei titoli tedeschi appena raggiunto, sempre e invariabilmente con i risultati di gran lunga peggiori.
<p>Oggi e' arrivata, a completare e suggellare il quadro, la sfiducia espressa dalle parti sociali. Esse incontreranno giovedì il governo e le opposizioni. E già in questa scelta di riequilibrio sta la fine del rapporto speciale che ha legato Berlusconi e i mondi economico-sociali in questi anni. Mai si era assistita ad una cosi corale ed esplicita richiesta di discontinuità".
<p>"Giovedì capiremo meglio i contenuti e le conseguenze di questo gesto. Ma per ora e' chiaro che ogni giorno che passa con questo Governo in carica e' un giorno tolto al futuro dell'Italia e alla sua capacità di riprendersi e reagire alla crisi profonda nella quale essa si è avvitata.
<p>E' noto che un Governo per lavorare e fare il suo dovere deve avere quattro solidi rapporti di fiducia. Con l'elettorato, con le parti sociali, con i mercati finanziari e con il Parlamento. Berlusconi si presenta mercoledì alle Camere a mani vuote e soprattutto avendo perso tutte queste relazioni fiduciarie. E anche l'unica che formalmente gli rimane, la fiducia del Parlamento, è talmente esile dal punto di vista numerico che gli consente solo di sopravvivere, non di vivere".
<p>"E' ancora più' evidente, dopo il gesto delle parti sociali, che la sua uscita da Palazzo Chigi è sostenuta da tutti coloro - elettori, parti sociali, mercati finanziari - che dovrebbero dare forza e ossigeno alla ripartenza dell'Italia.
<p>Agosto o non agosto l'Italia deve voltar pagina. Starà alle opposizioni essere all'altezza della sfida che hanno davanti. E' necessario, in linea con lo "spirito del tempo" creato e interpretato dal Presidente Napolitano, essere uniti e guardare all'interesse del paese prima che alla propria piccola mattonella. <br />
E' necessario mettere in campo scelte radicali di riforme per l'Italia, che forse oggi ha davanti l'ultima chance". <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.ilriformista.it/stories/apcom/404446/">TMNews l Il Riformista</a>Maurizio Enzo LUPI: Uffici ministeriali a Monza: «E' solo propaganda per i militanti, sono altre le priorità» - INTERVISTA2011-07-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it590289Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Vicepres. Camera <br/><br/><br />
«Una scelta inutile, anzi: un errore». Il vicepresidente della Camera, onorevole Maurizio Lupi, non sarà oggi all`inaugurazione della sede degli uffici ministeriali in Villa Reale e non nasconde il suo disappunto: «Le priorità sono altre».
<p>
<b>Che cosa intende?</b>
<p> «Gli uffici di rappresentanza sono cosa buona e già ne abbiamo diversi anche a Milano. Ma pensare che in questo modo si possano dare risposte alle istanze che ogni giorno i cittadini ci pongono, mi pare del tutto fuorviante».
<p>
<b>
Perché allora prendere questa decisione?</b>
<p> «Andrebbe chiesto soprattutto ai ministri della Lega».
<p>
<b>Qual è la sua idea, onorevole Lupi?</b>
<p> «Credo che gli amici leghisti dovessero accontentare la loro base: una volta si sarebbe detto che è una scelta di propaganda. Ma anche gli elettori leghisti ci stanno chiedendo altro».
<p>
<b>A che cosa si riferisce?</b>
<p> «Cambiamenti autentici. Mi sembra che in questo momento avrebbe più senso lavorare sulla riforma fiscale, che comunque va migliorata. E poi abbiamo davanti la riforma fiscale e quella assistenziale: sono questi, io credo, i temi che interessano ai cittadini».
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<b>Quindi?</b>
<p> «Quindi non illudiamoci che queste sedi porteranno chissà quali vantaggi: e non credo si illuderanno neppure i leghisti».<br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=12EYAU">Corriere della Sera ed. Lombardia</a>