Openpolis - Argomento: tghttps://www.openpolis.it/2012-07-15T00:00:00ZFurio COLOMBO: Rai. Il servizio pubblico che non c’è2012-07-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it647382Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
«La Rai porta male? No, ma non porta voti». Cito una sorprendente rivelazione di Pierluigi Battista (<a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=1HEBWO">Corriere della Sera, 9 luglio</a>) che smentisce con coraggio sia Silvio Berlusconi che Mitt Romney.
<p>Berlusconi aveva appena ordinato al presidente del Senato di cambiare in fretta e furia un membro della Commissione di Vigilanza sulla Rai perché non prometteva esecuzione fedele e rigorosa delle istruzioni per l’uso della televisione secondo il Pdl.
<p>Romney ha appena annunciato di avere superato i fondi raccolti da Obama per trasmettere il numero più alto di spot televisivi contro l’avversario. <br />
Battista ha un suo argomento, valido solo per l’Italia. <br />
Dice: “Un minimo, solo un minimo di aderenza ai fatti dimostra che il controllo della Rai non ha mai favorito il partito dei controllori”. <br />
L’affermazione è inesatta, Vostro Onore, e basteranno due frasi per smontarla.
<p><b>Prima frase</b>. Le due vittorie di Prodi sono sempre state minime e risicate (la seconda volta con la maggioranza di uno, come i gatti delle canzoncina del Mago Zurlì), le tre vittorie di Berlusconi, invece, ottime e abbondanti.
<p><b>Frase due</b>. Berlusconi, da grande editore in perfetto conflitto di interessi, ha sempre mantenuto controllo ed egemonia su Tv private e di Stato anche quando non era al governo. Chi vuol farsi nemico il più grande editore del Paese?
<p>
L’evidenza continua anche adesso. Qualcuno sa dove si trova o che cosa fa adesso Sarkozy, fino a poche settimane fa iperattivo presidente francese con bella e celebre moglie italiana? Ma nel Paese del conflitto di interessi, anche Battista vorrà convenire che abbiamo sempre saputo tutto, e sappiamo tutto di Berlusconi, compreso un dimagramento di quattro chili che lui annuncia come prova che si candiderà di nuovo.
<p>Ma il problema sollevato da Pierluigi Battista è espresso anche più nettamente, in una sfida coraggiosa alle diffuse credenze del mondo, che lui ritiene “pura superstizione”. Sentite: “Ovviamente quelli che fingono di saperla molto lunga e con aria assorta spiegano che è la Tv a decidere le sorti elettorali, potrebbero domandarsi con ficcante perspicacia perché i partiti sono così infervorati per conquistare la Rai?”.
<p>La domanda è strana perché la seconda parte è il rovescio della prima e contiene la risposta. Infatti la risposta (dello stesso Battista) è: “Perché la Tv non porta voti ma potere. Ecco che si compie, di fronte a noi, un nuovo esercizio retorico, mai tentato prima: dire e negare nella stessa frase. <br />
Infatti il potere sono voti. E i voti sono potere.
<p>Infatti, alla fine dell’articolo, il vicedirettore del Corriere della Sera scrive: “Che qualche secondo in più di una nota politica di qualche telegiornale sia sufficiente per generare seguito elettorale è solo una superstizione. “Scrivere una frase simile su un grande giornale nel Paese di Minzolini, dove intere notizie di portata internazionale sparivano, o apparivano gravemente lesionate (la famosa soppressione dell’audio nello scontro tra Berlusconi e il deputato Martin Schulz al Parlamento europeo) è certamente un atto di sprezzo del pericolo.
<p>Però, perché continuare a negare – e dunque rilanciare – il caso italiano del conflitto di interessi, denunciato dalla grande stampa del mondo, e reso possibile da un clamoroso caso di cedimento dell’opposizione, che non ha mai voluto insistere sullo scandalo? E serve poco negare che il vasto controllo dell’editoria italiana provochi notevoli anomalie di voto, di opinione e di governo.
<p>
È un’alterazione che dura da quasi venti anni e che non esiste altrove. <a href="http://www.apt.it/focus/la-rai-del-futuro-il-futuro-della-rai"><b>Fabiano Fabiani</b> (già direttore di telegiornale, già direttore centrale Rai in tempi molto diversi, e ora presidente dei produttori televisivi) e <b>Riccardo Tozzi</b> (presidente dei produttori di cinema) descrivono così lo stato in cui è stata ridotta la Rai</a> divenuta deposito di cascami politici e di un vasto conflitto di interessi fra padrone abusivo e azienda disastrata: “Attenzione maniacale ai contenitori e ai Tg come strumenti di comunicazione partitica, ipertrofia delle strutture burocratiche e dei costi generali, appiattimento dell’offerta sempre allo stesso pubblico (…) in un quadro di complessiva chiusura autoreferenziale e corporativa.
<p>(…) Occorre invertire la rotta, recuperare il senso del servizio pubblico, che è un mestiere difficile: aprirsi all’esterno e parlare a un pubblico vasto, con una lingua che sappia far crescere la conoscenza e il gusto”. (<a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=1HHZSZ">Il Messaggero, 11 luglio</a>).
<p>Ecco, questa sarebbe una televisione che non cerca i voti, ma la propria naturale missione di informazione, di cultura, di divertimento. L’altra, invece, quella che esiste adesso, quella partitica denunciata così spesso, in un mare di silenzio, da Pannella e dai Radicali, ma poco, troppo poco, dal Partito democratico non è stata inventata da Berlusconi. Ma Berlusconi ne ha fatto il suo mausoleo.
<p>La salma del berlusconismo dentro la Rai è rimasta in loco, come quella di De Pedis (banda della Magliana) sepolta per 20 anni in una illustre chiesa romana, fino a quando – a richiesta generale – ne è stata ordinata la rimozione. Ora vedremo se si provvederà, per prima cosa, allo spostamento in altri tumuli dei resti di un regime finito.<br /><br/>fonte: <a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07/16/il-servizio-pubblico-che-non-ce/295396/">il Fatto Quotidiano</a>David-Maria SASSOLI: Referendum: Rai rispetti l'avviso dell'Agcom2011-06-03T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it582452Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: S&D) <br/><br/>''Siamo in presenza di un governo completamente allo sbando che cerca di mimetizzarsi e che non ha nemmeno il coraggio di difendere alcuni dei punti caratterizzanti della propria azione di governo come il nucleare, la privatizzazione dell'acqua e il legittimo impedimento''. Lo afferma, intervenendo ad un incontro organizzato dal circolo Pd dell'Alberone a Roma, il presidente degli europarlamentari del Pd, <b>David Sassoli</b>. ''Il tentativo di insabbiamento dei referendum da parte del premier e dei suoi solerti soldati oggi ha per fortuna subito una battuta d'arresto, con l'Agcom che una volta tanto in tempo utile e' intervenuta imponendo alla Rai una corretta e completa informazione sui quesiti negli orari di massimo ascolto e non solo, come e' accaduto finora, per gli insonni''. "L'azienda rispetti l'avviso dell'Autorita' - conclude <b>Sassoli</b> - ed eviti altre sanzioni economiche. I cittadini hanno gia' pagato troppo per le intemperanze mediatiche di Berlusconi e dei suoi seguaci''.
<br/>fonte: <a href="http://www.asca.it/news-REFERENDUM__SASSOLI(PD)__RAI_RISPETTI_AVVISO_AGCOM__STOP_INSABBIAMENTI-1023323-ORA-.html">Asca</a>Patrizia TOIA: Con il Tg1 la Rai rischia di affondare insieme al centrodestra2011-05-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it572820Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: S&D) <br/><br/><br />
“Il Tg1 continua furbescamente a dare del ballottaggio di Milano la sua personalissima versione. E così, a chiudere il servizio sul capoluogo milanese viene messo, guarda caso, Silvio Berlusconi, che lancia accusa gravissime e surreali senza che a nessun esponente del centrosinistra venga data la possibilità di rispondere nel merito”. Lo afferma l’eurodeputata milanese del Pd, <b>Patrizia Toia</b>.
<p>“Tutto questo è per noi il segnale più eclatante della disperazione a cui si sono ridotti Berlusconi e il centrodestra, ormai lanciati verso la sconfitta – aggiunge <b>Toia</b> -, ma i vertici della Rai non possono non rendersi conto che dopo il voto di domenica prossima sul tappeto, oltre alle macerie del centrodestra, rischiano di rimanerci anche quelle del servizio pubblico radiotelevisivo”. <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.patriziatoia.it">patriziatoia.it</a>Marco CAPPATO: Denunciato alla procura Berlusconi e i direttori dei TG che hanno trasmesso le sue pseudo interviste2011-05-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it572829<br />
Depositato una denuncia alla Procure della Repubblica di Roma e di Milano contro Berlusconi ed i direttori dei TG che venerdì 20 maggio hanno trasmesso le pseudo-interviste registrate del Presidente del Partito del Popolo della Libertà.
<p>Al riguardo la dichiarazione: “Si è trattato di spot analoghi a quelli, celebri, che Berlusconi inscenava per Forza Italia sino a quando è entrata in vigore la legge n. 28 del 2000; mancava solamente la foto di famiglia in bella vista sulla scrivania.
<p> L'occupazione delle TV da parte di Berlusconi non è cosa alla quale si può rimediare con dei semplici spazi di riparazione, ne può essere sufficiente l'intervento dell'AGCOM. Fatti così gravi debbono essere valutati anche in sede penale, come da tempo sottoponiamo alla Procura di Roma”.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/print/comunicati/20110523/bonino-cappato-denunciano-alla-procura-berlusconi-direttori-dei-tg-che-hanno-tra">radicali.it</a>David-Maria SASSOLI: Agcom? I cittadini pagano la campagna elettorale del premier2011-05-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it572816Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: S&D) <br/><br/><br />
''Ok le multe, ma il riequilibrio quando arrivera', ad urne chiuse?''. E' quanto chiede in una nota il capogruppo del Pd al Parlamento europeo, <b>David Sassoli</b>, commentando la notizia delle sanzioni stabilite da AgCom.
<p>
''La decisione dell'AgCom conferma quello che avevamo denunciato - aggiunge <b>Sassoli</b> - ma non va oltre le sanzioni economiche, che nel caso specifico si trasformano in una voce della campagna elettorale di Silvio Berlusconi pagata dai cittadini''.
<p>
''Di fronte alla presa d'atto che c'e' stata una vilolazione, l'azienda del servizio pubblico adotti immediatamente criteri di riequilibrio alle spudorate interviste del presidente del Consiglio, dando la parola ai candidati a sindaco del centrosinistra'', prosegue Sassoli, secondo cui ''il crollo del centrodestra rischia di trascinare con se' anche il servizio pubblico radiotelevisivo, l'azienda intervenga prima che sia troppo tardi''.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.asca.it/news-ELEZIONI__SASSOLI__AGCOM__CITTADINI_PAGANO_CAMPAGNA_ELETTORALE_PREMIER-1019977-POL-1.html">ASCA</a>