Openpolis - Argomento: veneto
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2018-04-23T00:00:00Z
ROBERTO BAZZARELLO: MOLISE: BAZZARELLO (FI VENETO), DOVE CI SONO BERLUSCONI E FI E' VITTORIA
2018-04-23T00:00:00Z
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927178
Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Tribano (PD) (Lista di elezione: LISTA CIVICA | RINNOVIAMO TRIBANO) <br/><br/>Venezia, 23 apr. (AdnKronos) - “Dove ci sono <b>Berlusconi</b> e <b>Forza Italia</b> c’è vittoria! Congratulazioni a Donato Toma, nuovo Presidente del Molise!”, così il leader dei giovani amministratori di Forza Italia in Veneto <b>Roberto Bazzarello</b>, Vice-Presidente Anci Veneto Under 35 commentando la vittoria del centro-destra in <b>Molise</b>.“Questo buon risultato dimostra che il lavoro del Presidente Silvio Berlusconi, di Forza Italia, di tutti i parlamentari e della giovane coordinatrice regionale Annaelsa Tartaglione, è stato premiato: oggi possiamo festeggiare FI come il primo partito della coalizione e pilastro fondamentale del centro-destra. Ora facciamo tesoro di questo traguardo, gli italiani si aspettano un governo di centro-destra anche alla guida del paese”,conclude.<br/>fonte: <a href="http://www.affaritaliani.it/notiziario/molise_bazzarello_giovani_veneto_dove_ci_sono_berlusconi_e_fi_e_vittoria-61365.html">AdnKronos</a>
ROBERTO BAZZARELLO: REFERENDUM VENETO, FI GIOVANI AMMINISTRATORI: "OLIVIERO TOSCANI CHIEDA SCUSA AI VENETI"
2017-10-24T00:00:00Z
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Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Tribano (PD) (Lista di elezione: LISTA CIVICA | RINNOVIAMO TRIBANO) <br/><br/>Agenpress. “Toscani chieda scusa al popolo veneto” così <b>Roberto Bazzarello</b>, leader dei giovani amministratori di <b>Forza Italia Veneto</b> e Vice-Presidente ANCI Veneto Under 35, ha dichiarato in merito alla polemica innescata dal noto fotografo Oliviero Toscani durante un’intervista sul referendum veneto ai microfoni di Radio Padova.
“Io sono orgoglioso di essere uno degli oltre 2 milioni di veneti che domenica 22 ottobre ha esercitato il proprio diritto di voto per chiedere più autonomia per la nostra regione, quella dove Toscani viene ad esibire le proprie opere, quella che lo ha premiato, quella che gli ha dato lavoro” ha esordito Bazzarello, concludendo con:
“Non sono solo stupito da Oliviero Toscani, conosciuto per le sue offese famose al popolo veneto, piuttosto da chi gli riserva ancora interviste. Ora mi aspetto che invitino a parlare anche gli oltre 2 milioni di Veneti per sentire cosa hanno da dire nei confronti di Toscani”.<br/>fonte: <a href="https://www.agenpress.it/notizie/2017/10/24/referendum-veneto-fi-giovani-oliviero-toscani-chieda-scusa-ai-veneti/">AgenPress</a>
DELIA MURER: Strada chiusa per l’autonomia veneta
2016-05-19T00:00:00Z
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Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Art.1-MDP-LeU) <br/><br/><br />
Si farà il referendum sull’autonomia del Veneto ma sarà un quesito consultivo generico che, al massimo, consentirà l’apertura di una trattativa con il governo nazionale su alcuni temi. In nessun caso è pensabile per il Veneto un percorso di autonomia come per le cinque regioni speciali e le due province autonome
esistenti.
<p>La risposta arriva, dopo il pronunciamento della Consulta, proprio dal governo Renzi.
<p>"È impossibile sul piano storico e culturale - dice al Corriere della sera il sottosegretario Bressa, ed anche sul piano costituzionale. Evitiamo parallelismi demagogici, che fanno solo confusione".
<p> “Mi sembra che stia giocando molto sulla propaganda – commenta la deputata veneziana del Pd – e poco sulla sostanza. Un referendum consultivo non sposta i termini costituzionali della questione. Zaia, piuttosto, pensi a guidare bene la Regione con poteri e risorse a sua disposizione, realizzando gli obiettivi che si è posto”.
<p>
La richiesta di un referendum è arrivata all’inizio di quest’anno. Voleva essere pieno e articolato per materie ma sarà, quindi, solo generico e, ovviamente, consultivo. Nessuna via per una piena autonomia in termini fiscali e gestionali. Il quadro delle competenze regionali resta fissato in Costituzione e dentro un assetto nazionale.
<p> «Mi pare che il primo negoziato – ha ammesso Zaia, secondo quanto riportato dalla stampa, quello sulla possibilità di un quesito referendario articolato che indicasse anche le materie su cui chiedere l’autonomia, sia già fallito. Non resta dunque ora che indire il referendum veneto col quesito ammesso dalla Consulta».
<p>Per il Governo, l’unica domanda ammissibile è quella generica fissata dalla legge regionale che ha avuto il via libera dalla Corte Costituzionale. “Le Regioni autonome hanno una loro motivazione legata alla storia, ha commentato il premier Renzi. Possiamo discutere di una maggiore attenzione ed interventi ma non esiste né l’ipotesi di secessione né di ulteriori forme di autonomia. O a tutti o a nessuno».<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.deliamurer.it/politica-sul-territorio/947-strada-chiusa-per-l-autonomia-veneta.html">www.deliamurer.it</a>
FRANCO MIRABELLI: Mafia: grave che Tosi neghi infiltrazioni
2015-04-02T00:00:00Z
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Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/>"Accusare Rosy Bindi e la Commissione Antimafia di un'incomprensibile volonta' di inquinare la campagna elettorale e ritenere lesivo del buon nome di Verona l'allarme che abbiamo lanciato, e' grave e Tosi si assume una grave responsabilita'". Lo afferma <b>Franco Mirabelli</b>, capogruppo del Pd in Antimafia dopo gli attacchi del sindaco di Verona ai risultati della visita di una delegazione della Commissione parlamentare in citta'. "Tosi deve prendere atto che le mafie al Nord esistono - aggiunge - sono insediate in molti territori, come dimostrano le recenti inchieste e compito della politica e degli amministratori e' tenere alta la guardia. Considerare il mettere in guardia dalle infiltrazioni mafiose un'offesa per la citta' di Verona e' pericoloso". "Tanti sindaci e prefetti in passato - prosegue <b>Mirabelli</b> - hanno negato l'esistenza della mafia e oggi sappiamo che in tanti territori lombardi, piemontesi e in genere del Nord la 'ndrangheta si e' radicata. Dalle recenti inchieste svolte da tre procure, che hanno portato ad arresti in Emilia e nel mantovano, e' emerso il coinvolgimento di aziende di Verona e credo sia interesse di tutti, prima di tutto della citta', verificare la situazione per contrastare ulteriori infiltrazioni". "Se Tosi preferisce buttarla in politica, Noi - conclude <b>Mirabelli</b> - continueremo a lavorare per conoscere la situazione, contrastare le mafie e combattere coloro che ne negano l'esistenza". <br/>fonte: <a href="http://www.areadem.info/adon.pl?act=doc&doc=24213">AreaDem</a>
Andrea MARTELLA: Tra i secessionisti dal tanko artigianale...
2014-04-04T00:00:00Z
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Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Tra i secessionisti dal tanko artigianale, l’improbabile plebiscito online per l’indipendenza e i professionisti nel gettare benzina sul fuoco dei populismi, il Veneto è diventato teatro della demagogia. In molti, anche tra chi ha ruoli istituzionali, si stanno affannando in questa rincorsa ad accattivarsi le simpatie di chi vive, senza tanti colpi di teatro, un reale malessere nei confronti dello Stato. C’è chi minimizza la portata degli arresti degli indipendentisti, malgrado le accuse siano quelle di eversione, chi addirittura punta l’indice sulla magistratura e chi ci mette il carico da novanta promettendo rivoluzionari referendum anticostituzionali. Zaia e Lega in testa, alla ricerca di un consenso perduto dopo gli evidenti fallimenti compiuti in questi anni proprio sul terreno dell’autonomia del Veneto.
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Non ritengo sia ammissibile e vada isolata ogni forma di sovversione, anche quella in apparenza più naif. Sono convinto che il bene di questo importante pezzo d'Italia possa derivare esclusivamente da politiche incisive per un fisco non opprimente per le famiglie e le imprese, da politiche per la sicurezza, la semplificazione della burocrazia, lo sviluppo delle infrastrutture e sicuramente dalle riforme. Un primo punto a favore del cambiamento reale, non di quello urlato illusoriamente, è stato messo a segno con l’approvazione definitiva del riordino delle Province e la nascita delle Città Metropolitane, tra cui quella di Venezia. Un obiettivo per il quale ho lavorato con la mia proposta di legge del 2010, che assicura maggiori risparmi, maggiore semplificazione e un rafforzamento dei poteri per il territorio. La prospettiva di un’area metropolitana unica con Padova e Treviso, è aperta e potrà portare ulteriori benefici in termini di ottimizzazione dei servizi per il cittadino e di maggiore ottenimento di finanziamenti europei.
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Come ho creduto in questa svolta finalmente raggiunta, sono altrettanto convinto che altri vantaggi arriveranno con la riforma del Senato e la sua trasformazione in una assemblea rappresentativa degli enti locali. Qui i territori e lo Stato potranno confrontarsi in modo più proficuo e diretto rispetto a quanto fatto fino ad oggi. Questo con l’obiettivo di rispondere rapidamente alle esigenze che emergono dalle singole realtà locali. Non da ultima la riforma del Titolo V della Costituzione: nell’affrontare questo passaggio ritengo si dovrà tener conto della necessità di riconoscere al Veneto forme di autonomia specifiche, non solo nelle competenze ma anche dal punto di vista fiscale.
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Nel lavoro intrapreso dal governo ci sono gli elementi giusti per dare una risposta anche a questo Veneto in fibrillazione che ha bisogno di serenità, non di serenissimi, per ripartire. <b><a href="http://www.deputatipd.it/Documents/Documents/32_Legge_istituzione_citt%C3%A0_metropolitane.pdf">Clicca per approfondire</a></b><i></i>.<br /><br/>fonte: <a href="http://www.andreamartella.it/index.php?option=com_content&view=article&id=406:ammortizzatori-a-partire-da-ex-pansac-migliaia-di-lavoratori-senza-copertura-necessario-sbloccare-risorse&catid=43:comunicati-stampa&Itemid=162">www.andreamartella.it</a>
ANDREA CAUSIN: UN ALTRO TANKO, LA STORIA SI RIPETE MA NON È SEMPRE UGUALE
2014-04-03T00:00:00Z
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Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Gruppo: Misto) - Deputato (Lista di elezione: Lista civica con Monti per l'Italia) - Deputato (Lista di elezione: Lista civica con Monti per l'Italia) - Deputato (Gruppo: FI) <br/><br/><br />
Per la mia storia personale non posso avere sentimenti di solidarietà nei confronti di chi pensa alla violenza effettiva, o anche solo dimostrativa, per affermare un'idea. Ho sempre trovato detestabili gli attentati, le intimidazioni e le prevaricazioni in particolare quando sono al servizio di idee politiche, orientamenti religiosi. Peggio ancora quando si ispirano a ideologie e fanatismi.
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È per questo che mi auguro che la procura di Brescia abbia agito con la consapevolezza che esistesse davvero il pericolo che Rocchetta e le altre 23 persone che sono arrestate fossero in procinto di compiere azioni violente in grado di mettere a rischio la salute delle persone, di danneggiare il patrimonio culturale o addirittura di sovvertire l'ordine democratico.
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Me lo auguro perché, se non così non fosse, c'è il rischio reale che possa nascere un clima di simpatia e di solidarietà nei confronti della causa indipendentista, che rappresenta una risposta bizzarra, sbagliata e antistorica a delle questioni sociali ed economiche che non vanno sottovalutate. La storia si ripete ma la storia non è sempre uguale.
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Da quando vivo buona parte del mio tempo nella Capitale mi succede di captare delle sensazioni particolari. Anche se non sono leghista, anzi ho sempre avversato la Lega e i fantasmi che ha agitato negli ultimi venti anni, capisco a pelle che un veneto, per dirla alla Paolini, è percepito quasi sempre come un po' "mona".
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E visto che i Veneti sono tutti "mona", da destra e sinistra, c'è il rischio di liquidare quanto sta accadendo con una serie di stereotipi e di lasciare al populismo un disagio che effettivamente c'è e sta dilagando in una regione che è stata per 20 anni la locomotiva economica del Paese.
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Nel 1997 ci fu la storia del blindato (trattore camuffato) in piazza San Marco, l'assalto al campanile, l'interruzione del TG1....un reato per la giustizia italiana, che fece il suo corso e fece scontare al "povero" Segato ben 8 anni di carcere. Una goliardata per l'opinione pubblica dei cittadini del Veneto. Lo ricordo bene quell'episodio! Prima lo stupore, poi quando si è capito cosa era successo una risata.
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Abbiamo pensato tutti "guarda che "mona" che sono quelli là! E poi via di nuovo a lavorare come bestie, che si cresceva a due cifre, non si trovava manodopera e non c'era tempo per la rivoluzione. E d'altra parte se stai bene e hai la pancia piena mica ti metti a fare la rivoluzione. E poi l'indipendenza da chi? Da cosa?
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L'Italia, nessuno lo sa meglio di noi Veneti, è stata fatta in Veneto sul fronte di fango, ghiaccio e sangue della Prima Guerra Mondiale. Nelle trincee dove si sono incrociate le storie di centinaia di migliaia di ragazzi giunti da tutte le parti della nazione a difendere la Patria....una parola che fino a poco tempo prima era solamente un'idea astratta.
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Noi siamo orgogliosi delle nostre tradizioni come la Serenissima, il Leone Marciano e tanto altro, ma la bandiera Italiana è una cosa seria come, e questo lo posso dire con un certo orgoglio, nessuna regione Italiana è stata così aperta e accogliente con i migranti.
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Nel dopoguerra con chi arrivava dal Sud per cercar lavoro e negli ultimi anni con chi è arrivato da Paesi lontani. Lavoro, casa e comunità. Una formula semplice ma riuscita, anche nelle città paradossalmente governate dalla Lega. Se penso a Treviso, ad esempio, non mi vengono in mente fenomeni di intolleranza o discriminazione.
La storia - dicevo - si ripete ma non è sempre uguale. Perché non sono sempre uguali le condizioni in cui accadono gli avvenimenti. Anche stavolta un "tanko", un manipolo di indipendentisti. Non sappiamo ancora se animati da reali intenzioni di sabotare le Istituzioni, o di compiere una dimostrazione eclatante. Ma il clima no. Il clima non è lo stesso.
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Si è appena svolto un referendum auto promosso sull'indipendenza, che non sappiamo ancora se sia una buffonata o un evento popolare, ma sappiamo e questo lo ha evidenziato anche Ilvo Diamanti, che ha raccolto simpatie trasversali in un clima sociale ed economico completamente diverso da quello del 1997.
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Perché in Veneto le aziende chiudono, le tasse stritolano, la burocrazia non aiuta, le banche ti sbattono la porta in faccia, ci sono molti disoccupati e molte persone che hanno perso la propria creatura, hanno chiuso l'attività. E per la crisi è anche morta della gente. Si, alcuni non hanno avuto la capacità di reggere a tutto questo e si sono tolti la vita. I primi che si suicidavano facevano notizia. Ora sparla genericamente di "un’altra vittima della crisi".
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In questo clima non è cresciuto un sentimento anti - italiano, come qualcuno erroneamente crede. Ma è cresciuta la sensazione di avere lo Stato contro, uno stato che chiede inflessibile la sua parte, sotto forma di tasse alte e inique, e che si manifesta con servizi pubblici inadeguati, una politica non all'altezza. Ed è cresciuta anche la sensazione che ci sia qualcosa di iniquo. Perché i giornali e le TV hanno raccontato gli sprechi in altre regioni, nella sanità o in altri ambiti elle vita pubblica. Come hanno raccontato le differenze con le regioni a statuto speciale, che fanno invidia se spendono bene e fanno incazzare se spendono male. E tante altre cose che alla fine, se il direttore di banca ti guarda storto perché Basilea 2 e Basilea 3 gli hanno prescritto che invece di metterti la corsia rossa quando entri in filiale ti deve trattare con sprezzo e distacco, è colpa dello Stato anche quello.
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Così alla fine al veneto "mona" viene voglia di "mandare in mona" qualcuno o qualcosa, perché se il piatto è vuoto e domani non sai come sbancare il lunario non è che sei ben predisposto a liquidare tutto quello che succede con una risata.
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Personalmente io non sono solidale con la causa indipendentista, con i forconi e con chi fa il professionista del "mandare in mona qualcuno o qualcosa “ma mi pare che sia un grave errore non comprendere le ragioni del disagio di un popolo, e non impegnarsi a fondo per dare delle risposte adeguate. Credo che su questi episodi ci sarà da riflettere parecchio....<br /><br/>fonte: <a href="http://www.andreacausin.it/279-un-altro-tanko-la-storia-si-ripete-ma-non-e-sempre-uguale">www.andreacausin.it</a>
LUCIO TIOZZO: “USATO COME RING DAL CENTRODESTRA. ABBIAMO SALVATO DALLA SCAZZOTTATA ALCUNE PRIORITA’ ”
2014-03-21T00:00:00Z
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Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Lista di elezione: PD) <br/><br/><br />
“E’ stato un bilancio usato come ring per un torneo di boxe tra i consiglieri di centrodestra, con uno Zaia totalmente assente, che non ha minimamente pensato a tutelare il Veneto da questo spettacolo indecente, gettando la spugna ancora prima del gong iniziale. Ad uscire con le ossa rotte è stato proprio il bilancio, che risponde al massimo a qualche emergenza, ma affossa ogni spiraglio di miglioramento in settori cruciali”.
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Questo il primo commento del capogruppo del PD in Consiglio regionale, Lucio Tiozzo, sull’approvazione finale della Finanziaria e del Bilancio 2014.
“Da questa scazzottata il PD ha avuto il merito di salvare alcune priorità che ci eravamo posti come obiettivi alla vigilia di questo bilancio: dai 40 milioni per la tutela idrogeologica al pieno ripristino dei 61 milioni mancanti per il sociale e dei 14 milioni tagliati per la non-autosufficienza. Abbiamo garantito anche la prosecuzione dell’esperienza dei lavori di pubblica utilità che nel 2013 hanno dato la possibilità ad oltre 1.200 persone di trovare un’occupazione presso le amministrazioni locali. Non ultimo, il nuovo ospedale di Padova, per la cui realizzazione verranno investiti i primi 150 milioni”.
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“Le cifre sono tuttavia inferiori a quelle che avevamo richiesto. E il motivo – accusa ancora l’esponente democratico – sta tutto in questa lotta spartitoria messa in atto dal centrodestra che ha impedito di utilizzare integralmente i 240 milioni di investimenti a disposizione per gli obiettivi importanti. A pagarne le spese è stato principalmente il settore dei trasporti. Per i servizi non c’è un euro in più rispetto allo scorso anno. In questo modo non si recuperano i tagli del 2010 per i trasporti su gomma, non si investe nulla per l’acquisto di nuovi treni, non si garantisce neppure la chiusura della prima fase della metropolitana di superficie e l’inizio della seconda fase. Insomma una debacle totale, alla faccia degli utenti che chiedono un radicale miglioramento dei servizi: su questo Zaia e Chisso hanno responsabilità colossali che denunceremo nelle prossime settimane con una campagna ed iniziative sul territorio”.
“Non ho dubbi nel dire – evidenzia Tiozzo in conclusione – che questo è stato il bilancio più brutto degli ultimi lustri. Sia per qualità programmatoria, sia per assenza di interventi efficaci. Ma soprattutto per la mancanza di senso di responsabilità e di dignità istituzionale che il centrodestra e Zaia hanno drammaticamente dimostrato. Per il Veneto è un Ko tecnico”.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.partitodemocraticovenezia.it/?p=5329">www.partitodemocraticovenezia.it</a>
Andrea MARTELLA: Deroga temporanea al patto di stabilità alle amministrazioni virtuose per interventi atti alla messa in sicurezza dei propri territori - Interrogazione
2014-02-07T00:00:00Z
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Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
“La Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale ha un piano di interventi urgenti per 44 milioni di euro: negli ultimi anni il Consorzio di Bonifica può invece investire nel territorio solo 1,5 milioni di euro l'anno a fronte di un fabbisogno di 5 milioni per la sistemazione dell'area in 10 anni. Per questi interventi è necessario pensare ad una deroga temporanea al patto di stabilità in modo da consentire alle amministrazioni virtuose di poter intervenire per la messa in sicurezza dei propri territori”.
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Questo il passaggio centrale dell’interrogazione, rivolta al governo, presentata dal parlamentare e vice capogruppo del PD alla Camera, Andrea Martella. Il tutto a seguito dell’ondata di maltempo che in questi giorni sta colpendo duramente il Veneto Orientale ed in particolare Portogruaro.
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L’esponente democratico ritiene “positivo il via libera, da parte del governo, del disegno di legge relativo al contenimento del consumo di suolo, e alla sua valorizzazione come risorsa da tutelare anche ai fini di mitigazione e prevenzione del rischio idrogeologico. Ma queste misure devono, essere però accompagnate da risorse adeguate e da un riassetto delle competenze, consentendo così una attenta e adeguata programmazione degli interventi e superando la logica dell’emergenza”.
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Di qui la richiesta di Martella al governo per un chiarimento su “quali misure intenda adottare per rendere prioritari gli interventi di messa in sicurezza del territorio di Portogruaro e del Veneto Orientale”.
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Di seguito il testo integrale dell'interrogazione:
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AL MINISTRO DELL’AMBIENTE
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PER CONOSCERE - PREMESSO CHE:
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L’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito in questi giorni il Paese e in particolare il Veneto ha provocato numerosi danni anche a Portogruaro;
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L’eccezionalità della situazione è stata data dal fatto che mai il centro storico di Portogruaro era stato colpito così duramente dalle esondazioni del Lemene, del Reghena, del Versiola e dei canali vicini che continuano a creare apprensione nella cittadinanza;
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Il comune di Portogruaro nei prossimi giorni, in base della normativa vigente attiverà, le procedure per la richiesta dello stato di calamità nei confronti della Regione Veneto;
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Tuttavia il vero nodo, anche di fronte al ripetersi sistematico di questi eventi eccezionali dal punto di vista climatico, rimane quello del superamento della logica emergenziale e di una più attenta e adeguata programmazione degli interventi finalizzati alla messa in sicurezza del territorio, che anche da un punto di vista economico sarebbe maggiormente vantaggiosa e meno onerosa rispetto agli interventi a posteriori;
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Bene ha fatto il Governo nazionale a varare il disegno di legge relativo al contenimento del consumo di suolo, e alla sua valorizzazione come risorsa da tutelare anche ai fini di mitigazione e prevenzione del rischio idrogeologico;
Queste misure devono, però, essere accompagnate da risorse adeguate che in questa determinata fase storica assumono anche la veste di strumento strategico per il rilancio economico del Paese;
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La Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale ha un piano di interventi urgenti per 44 milioni di euro, negli ultimi anni il Consorzio di Bonifica può invece investire nel territorio solo 1,5 milioni di euro l'anno a fronte di un fabbisogno di 5 milioni per la sistemazione dell'area in 10 anni;
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Per interventi in questi settori si poterebbe anche pensare ad una deroga temporanea al patto di stabilità in modo da consentire alle amministrazioni virtuose di poter intervenire per la messa in sicurezza dei propri territori;
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l’innalzamento, nei punti a rischio, degli argini dei corsi d’acqua citati, il potenziamento delle opere idrauliche e di bonifica, gli interventi di pulizia delle vie d’acqua dai materiali che ne ostruiscono il normale deflusso, sono ormai interventi indispensabili per evitare il ripetersi di condizioni emergenziali;
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Per fare questo occorre anche un indispensabile riassetto delle competenze per evitare sovrapposizioni e burocratizzazioni dannose per il territorio;
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Si chiede, pertanto, di conoscere se e quali misure il Governo, sulla base delle proprie competenze, intenda porre in essere per affrontare i problemi esposti in premessa e considerare prioritari gli interventi di messa in sicurezza del territorio di Portogruaro al fine di evitare il ripetersi di situazioni come quelle degli ultimi giorni.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.andreamartella.it/index.php?option=com_content&view=article&id=372:maltempo-veneto-orientale-interrogazione-deroga-a-patto-di-stabilita-per-consentire-interventi-di-messa-in-sicurezza&catid=43:comunicati-stampa&Itemid=162">www.andreamartella.it</a>
Marino ZORZATO: Assurda crociata dei sindaci
2014-01-11T00:00:00Z
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Alla data della dichiarazione: Vicepres. Regione Veneto (Partito: PdL) - Consigliere Regione Veneto (Gruppo: AP-CPE-NCD-NCI) <br/><br/>Il dialogo e il confronto rimangono aperti con i Comuni e con tutti i soggetti interessati e, ribadisco, ben vengano iniziative e proposte tese a migliorare la legge. Ma nessuno mi può impedire di difendere lo spirito e gli obiettivi di una norma che, come testimoniano i numeri e i risultati, ha prodotto nel Veneto solo benefici, sul piano economico e occupazionale, dando risposte concrete ai bisogni delle famiglie e delle aziende, senza deturpare il nostro territorio, anzi, migliorando in molti casi la qualità del patrimonio edilizio esistente.<br/>fonte: <a href="http://www.nuovavicenza.it/2014/01/piano-casa-lassessore-regionale-zorzato-assurda-crociata-dei-sindaci/">www.nuovavicenza.it</a>
Paolo TOSATO: SANITA’ E MAXI PRESTITO PER I P AGAMENTI. RISOLUZIONE LEGHISTA AL GOVERNO PER APPLICARE SUBITO I COSTI STANDARD CON RISPARMI PER LO STATO E RESPONSABILITA’ A LIVELLO LOCALE
2013-08-09T00:00:00Z
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703992
Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Lista di elezione: Lega) <br/><br/>Applicare subito, senza rinvii, i costi standard in Sanità e tararli sul Veneto, Regione virtuosa che in 10 anni ha “regalato” al Sud ben 9.3 miliardi di euro a fondo perduto per mantenere sprechi e inefficienza. Il capogruppo leghista Federico Caner e il vicecapogruppo Paolo Tosato lanciano questa proposta attraverso una Risoluzione che dovrà essere votata quanto prima dall’Aula e condivisa “da tutti i colleghi, nessuno escluso, proprio per conferirle la forza politica necessaria a sbloccare una situazione riconosciuta come assurda non solo dalla Lega ma da tutti i veneti, anche da quelli che hanno votato Pd o Pdl o Centro o Sinistra. Il fatto che il Veneto sia tra le Regioni che finanziano l’inefficienza del Sud – spiegano i due leghisti – è confermato dai dati ministeriali, ed è una palese ingiustizia che la nostra politica virtuosa deve fermare. Qui non è questione di ideologia, ma di farci tutti portavoce a Roma di un disagio che non può più essere accettato né sopportato”.
Questo, dicono i leghisti, alla luce della discussione nell’ultimo Consiglio regionale sulla legge che autorizza la Giunta al pagamento dei fornitori, salvo però un indebitamento di 1,4 miliardi con lo Stato e a fronte di 1,3 miliardi bloccati dal Patto di stabilità. “Sarebbe – dichiarano Caner e Tosato – come se noi volessimo comprarci una casa da 500.000 euro e disponessimo della liquidità necessaria, ma non potessimo usarla non perché siamo cattivi pagatori o perché ci hanno bloccato il conto corrente, bensì perché qualcuno dall’alto ha deciso che non possiamo spendere i nostri soldi. Alla Sanità veneta succede esattamente questo: ci indebitiamo per pagare i fornitori pur avendo sufficiente liquidità bloccata da Roma. L’illogicità di questo è a tutti chiara, non serve essere leghisti o pidiellini o di centrosinistra per capirlo. Perciò depositiamo questa Risoluzione che se approvata da tutti i consiglieri sarà inviata al Governo e per sollecitarlo ad applicare quanto prima i costi standard in Sanità come previsto dal Federalismo”.
Caner e Tosato citano i dati: “Come si evince dal Dlgs 56/2000, in 10 anni sei Regioni (di cui 5 del Nord) hanno inviato a Campania, Puglia, Molise, Abruzzo, Basilicata, Umbria, Liguria e Marche ben 74 miliardi di euro, frutto della compartecipazione IVA che confluisce in un fondo perequativo che finanzia la Sanità. Il flusso in ‘discesa’ dal Veneto è di ben 9,3 miliardi, soldi nostri che potrebbero incentivare i servizi per i nostri cittadini, e non gli sprechi altrui”.
“Per razionalizzare questi sperperi – aggiungono Arianna Lazzarini e Cristiano Corazzari, segretario e componente della Commissione consiliare Sanità – il Governo Berlusconi aveva individuato modalità e criteri di efficienza. Apprendiamo che a settembre si stabiliranno le 3 Regioni su cui tarare i costi e i fabbisogni standard in Sanità: noi ci auguriamo, contrariamente a quanto sembra, che Veneto e Lombardia rientrino tra quelle scelte dal Governo, allontanando il sospetto che la determinazione dei nuovi criteri di riparto delle risorse sia tarata per tutelare chi ha sempre sprecato. Ciò che noi chiediamo, invece, è che l’immediata applicazione dei costi standard porti ad una maggior responsabilizzazione delle Regioni nella gestione della spesa e della qualità dei servizi”.
“Vorremmo quindi - concludono Caner e Tosato – che tutti i colleghi consiglieri condividessero lo spirito trasversale di questa Risoluzione, che chiede al Governo e al Parlamento di perseguire in tempi brevi l’applicazione dei costi e dei fabbisogni standard sanitari, per consentire l’abbandono del tradizionale meccanismo di finanziamento del SSN basato sul riparto tra le Regioni e attribuire così a ciascuna la titolarità delle entrate, fermo restando il fondo perequativo previsto dall’art. 119 della Costituzione”.<br/>fonte: <a href="http://www.leganord.org">Sito ufficiale Lega Nord Veneto</a>
Paolo TOSATO: 5.000.000 DI EURO PER LAVORI DI UTILITA’ SOCIALE. TOSATO E BAGGIO (LN): “BANDO CHE SOSTIENE DISOCCUPATI SENZA AMMORTIZZATORI SOCIALI E GARANTISCE NEI COMUNI I SERVIZI NECESSARI AI CITTADINI”
2013-08-09T00:00:00Z
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703991
Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Lista di elezione: Lega) <br/><br/>Il fondo da 5.000.000 di euro per il sostegno ai disoccupati è finalmente realtà. Con una delibera la Giunta veneta ha dato esecuzione all’’articolo di Finanziaria 2013 promosso dalla Lega ed approvato dal Consiglio, allo scopo di arginare situazioni di necessità momentanea rilevate dai Comuni. Lo annunciano il vicecapogruppo leghista Paolo Tosato e il presidente della Commissione Attività produttive Luca Baggio, promotori a marzo dell’articolo di legge assieme a tutto il Carroccio: “La Regione cerca così di sostenere i disoccupati over-35 privi di ammortizzatori sociali o contributi pensionistici, che siano stati segnalati dai Servizi Sociali del Comune o delle Ulss o dai Centri per l’impiego, adoperandoli in lavori di pubblica utilità aventi carattere di straordinarietà e temporaneità (biblioteche, musei, servizi amministrativi o cimiteriali, assistenza agli anziani o alle scuole, manutenzione di aree verdi, vigilanza parcheggi). Vogliamo così supportare anche i Comuni, trasformando una situazione di tipo assistenziale in un servizio produttivo per la collettività”.
Per ogni disoccupato impiegato nello svolgimento di lavori di pubblica utilità, la Regione stanzierà fino a 5.000 euro, integrati da una quota comunale obbligatoria del 10% e da eventuali donazioni da parte di Fondazioni o privati. Possono accedere al contributo non solo i Municipi, ma anche i loro Enti strumentali o Società partecipate; i piccoli Comuni (sotto i 5.000 abitanti) avranno a disposizione 800.000 euro, i rimanenti 4.200.000 sono riservati a Enti di maggiori dimensioni. Saranno premiati con un ulteriore 3% dell’importo base i raggruppamenti di 3 o più Comuni, e sono previsti criteri di priorità per i progetti che coinvolgono il maggior numero di lavoratori. I contributi saranno erogati ai Comuni o ai loro Enti strumentali o alle società partecipate che ne faranno richiesta sino ad esaurimento dello stanziamento attraverso una procedura aperta ‘a sportello’, e in ogni caso entro il 15 dicembre 2013.
“Questo bando – concludono Tosato e Baggio – va ad intercettare due esigenze. Da una parte quella dei Comuni che, paralizzati dalla mancanza di risorse e soprattutto dal Patto di stabilità che blocca le assunzioni, debbono comunque assicurare ai loro cittadini dei servizi essenziali o necessari come la vigilanza all’esterno delle scuole o dei parchi e la manutenzione del territorio. Dall’altra si vanno ad alleviare tutte quelle situazioni di disagio dei disoccupati non più giovanissimi che risultano privi di ammortizzatori sociali, ma bisognosi di un’entrata familiare e di recuperare in qualche modo una dignità lavorativa. Il bando è stato attivato dopo che in Finanziaria, grazie a un emendamento della Lega Nord condiviso da tutti i consiglieri, si erano a difficoltà reperiti 5.000.000 di euro all’interno di un pacchetto di iniziative per famiglie e imprese in difficoltà: crediamo sia un segnale di attenzione non assistenzialistica ma di ritorno alla produttività per tutte le vittime della crisi nel nostro territorio”. <br/>fonte: <a href="http://www.leganord.org">Sito ufficiale Lega Nord Veneto</a>
LUCA ZAIA: Debiti Pa: Zaia, c'e' gia' progetto di legge per pagare
2013-07-23T00:00:00Z
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703212
Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Veneto (Partito: Lega) - Consigliere Regione Veneto (Lista di elezione: Lega) <br/><br/>La Regione Veneto e' pronta a pagare le "oltre settemila aziende che avanzano da noi i pagamenti per le loro forniture". "Il progetto di legge - ha dichiarato il presidente, Luca Zaia - e' pronto e i soldi saranno pagati con celerita'". Zaia non ha pero' mancato di denunciare la situazione paradossale che si trovano a vivere enti locali come il suo. "Lo Stato - ha sottolineato - ci presta un miliardo e 400 milioni al 4 per cento di interesse. Peccato che, depositata presso di loro, ma non utilizzabile, abbiamo la stessa cifra: siamo all'assurdo, perche' ci vengono prestati, a pagamento, i nostri stessi soldi".<br/>fonte: <a href="http://www.ansa.it">ANSA</a>
FEDERICO CANER: Sanità, in 10 anni 9.3 mld dal Veneto al Sud. Caner: “Debiti per pagare i nostri fornitori, mentre manteniamo sprechi altrove”
2013-07-22T00:00:00Z
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703198
Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Lista di elezione: Lega) <br/><br/>“Una vera e propria discriminazione su cui chi governa dovrebbe concentrarsi è questa: in 10 anni, il Veneto ha finanziato la Sanità delle Regioni meridionali per circa 9,3 miliardi di euro, su un flusso complessivo di risorse da Nord a Sud di 74 miliardi. Ora, o il Governo dorme o dimostra una ulteriore malafede quando continua ad approvare decreti che sostengono ad esempio solo i giovani del Meridione. Forse a questo Esecutivo fa più comodo distrarsi o rinviare, ma la realtà è ben chiara a tutti, tranne che a Letta e compagni. Intanto il Veneto, con 1,3 miliardi bloccati in cassa dalla Tesoreria unica statale, è costretto a chiedere a Roma un prestito di 1,4 miliardi per pagare le aziende creditrici delle Usl, quando negli anni si sono mandati al Sud oltre 9 miliardi a fondo (letteralmente) perduto”.
A dichiararlo è il capogruppo leghista in Consiglio regionale Federico Caner (sulla base di uno studio condotto da Plancia© su dati ministeriali 2001-2010, ultimi ufficialmente disponibili), evidenziando come nel 2010 le Regioni del Nord abbiano finanziato per 241 € pro-capite quelle del Sud, che viceversa hanno “assorbito” 519 € a cittadino. “Questo sistema, istituito dal Dlgs 56/2000, rivela che in 10 anni la spaventosa differenza tra dare e avere, per quanto riguarda il Veneto, ammonta a quasi un intero bilancio regionale annuale. Si tratta di risorse derivanti dalla compartecipazione IVA riferita ai consumi nelle diverse Regioni, che conferiscono in un Fondo perequativo utile a sostenere la Sanità degli Enti che non ce la fanno, guarda caso tutti al Sud. Sottolineo inoltre che l’80% del fondo, ad oggi, è ancora ripartito secondo i criteri obsoleti della spesa storica”.
A contribuire maggiormente a questo flusso di 74 miliardi sono la Lombardia (37,6 mld), il Lazio (13,3), il Veneto (9,3), l’Emilia Romagna (8,5), il Piemonte (4,1) e la Toscana (865 milioni). I “beneficiari” (si veda tabella sottostante o riportata nello studio a fine articolo) sono invece la Campania (27 mld), la Puglia (19,1), la Calabria (11,9), l’Abruzzo (4,5), l’Umbria (2,2), il Molise (2,1), la Liguria (1,6), le Marche (859 milioni).
“Ora – dichiara Caner – l’ennesima evidente sproporzione non può non far riflettere. Gli imprenditori e i cittadini del Nord, strozzati dalla crisi, versano l’IVA che confluisce in un fondo perequativo utile a finanziare la Sanità del Sud. Quella fatta di sprechi, di ospedali con 25 posti letto, di pasti nei nosocomi pagati il quadruplo rispetto al Veneto… Ora, questo Governo deve fare immediatamente una cosa sola, tra i 1.000 rinvii in cui si è impantanato: applicare da subito i costi standard in Sanità, mettendo fine a uno scempio decennale come quello che i dati inequivocabilmente denunciano”.<br/>fonte: <a href="http://www.leganord.veneto.it/2013/07/22/sanita-in-10-anni-9-3-mld-dal-veneto-al-sud-caner-debiti-per-pagare-i-nostri-fornitori-mentre-manteniamo-sprechi-altrove/">Sito ufficiale della Lega Nord Veneto</a>
FEDERICO CANER: Casi Stival e Garbin-Valandro, Caner: “Dal PD nessuna condanna, alla Lega chieste dimissioni ma silenzio su violenza da sinistra”
2013-07-20T00:00:00Z
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703201
Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Lista di elezione: Lega) <br/><br/>“Si vede che il capogruppo Tiozzo ha approfittato della giornata di sole e se n’è andato al mare. Perché oggi non leggo alcuna sua presa di posizione contro Garbin che ha attaccato la Valandro in maniera aberrante. Frasi razziste e choccanti contro una donna, e per di più usando le parole ‘negri’ e ‘recinto’, dovrebbero scandalizzare tutto il centrosinistra. Ma Tiozzo è più occupato a portare avanti la sfiducia all’assessore Stival, cui Zaia ha già ritirato la delega, invece di condannare senza se e senza ma ogni esternazione razzista, anche quelle che provengono dalla sua parte politica e in special modo da un consigliere di un Comune retto dal Pd”.
Così il capogruppo leghista Federico Caner in merito alle dichiarazioni del consigliere di Cavarzere Angelo Romano Garbin (Sel) contro l’ex leghista Dolores Valandro (“Mollatela in un recinto con venti negri”), e alla volontà del capogruppo regionale del Pd Lucio Tiozzo di portare avanti comunque la mozione contro l’assessore Daniele Stival. “L’altro giorno il ministro Zanonato viene in Veneto e dà dei baluba agli imprenditori – prosegue Caner – ed oggi un consigliere di Sel augura lo stupro ad una donna. Ma dal Pd solo accuse ad esponenti della Lega, e mai una parola contro Garbin o Zanonato o i no-Tav che idealmente sostenuti da certa sinistra oggi hanno assaltato il cantiere di Chiomonte”.
“Della mozione di sfiducia a Stival discuteremo – conclude Caner – durante la seduta di Consiglio regionale. Nel frattempo, suggerendo a Tiozzo di occuparsi magari anche di cose più importanti per il Veneto, restiamo in attesa della sua presa di distanza per le affermazioni allucinanti di un ministro e un consigliere di centrosinistra. Spero anche che la magistratura intervenga celermente contro Garbin come ha fatto contro la Valandro, e che il Comune di Cavarzere si costituisca parte civile su modello del municipio padovano”.<br/>fonte: <a href="http://www.leganord.veneto.it/2013/07/20/casi-stival-e-garbin-valandro-caner-dal-pd-nessuna-condanna-alla-lega-chieste-dimissioni-ma-silenzio-su-violenza-da-sinistra/">Sito ufficiale della Lega Nord Veneto</a>
Roberto MARONI: La macroregione del Nord difende le nostre produzioni
2013-07-20T00:00:00Z
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703195
Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Lombardia (Partito: Lega) - Consigliere Regione Lombardia (Lista di elezione: Lista Civica - Cen-Des) - Consigliere Regione Lombardia (Lista di elezione: Lega) <br/><br/>"Visto che anche su questo il Governo italiano non sta facendo nulla, vogliamo essere noi a difendere le nostre produzioni, il Made in Italy, la filiera vitivinicola così importante per il nostro territorio e la nostra economia".
Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni a margine dell'incontro di oggi con i governatori di Piemonte e Veneto, Roberto Cota e Luca Zaia, organizzato al Centro di ricerca, formazione e servizi della vite e del vino di Riccagioia (Pavia), nel corso del quale è stato affrontato in un'ottica di Macroregione il problema rappresentato dalla minaccia avanzata dalla Cina di mettere dei dazi sull'importazione di vini europei e firmata un appello congiunto inviato al commissario Ue all'agricoltura, al presidente della commissione europea e al ministro per le politiche agricole.
L'UNIONE FA LA FORZA - "La riunione di oggi, vede unite Lombardia, Piemonte e Veneto - ha detto Maroni - va nella giusta direzione, quella della difesa della produzione agricola e agroalimentare del Nord che oggi vede un punto di unione e di azione comune fra le Regioni del Nord. Oggi è un momento di concretezza che dimostra ancora una volta quanto sia utile la Macroregione".
INIZIATIVA INCLUSIVA - Nel corso dell'incontro, al quale erano presenti anche gli assessori all'Agricoltura di Lombardia, Piemonte e Veneto - Gianni Fava, Claudio Sacchetto e Franco Manzato - il presidente Maroni ha sottolineato che l'iniziativa di oggi è "inclusiva, aperta anche alle altre Regioni del Nord che vogliono partecipare, perché va ad affrontare in maniera concreta problemi reali che sono comuni anche ad altri territori".
"Al di là delle colorazioni politiche che possono essere diverse - ha sottolineato il governatore lombardo - abbiamo un interesse comune, cioè quello di difendere le nostre produzioni agricole, le nostre imprese, le nostre famiglie e il nostro territorio".<br/>fonte: <a href="http://www.lombardiaintesta.com">Sito Roberto Maroni - Presidente della Regione Lombardia</a>
MAURIZIO CONTE: Conte: China Ingross di Padova, magazzini ad uso abitativo, servono più controlli
2013-07-19T00:00:00Z
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703200
Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale San Martino di Lupari (PD) (Lista di elezione: Lega) - Assessore Regione Veneto (Partito: Lega) - Consigliere Regione Veneto (Lista di elezione: Lega) <br/><br/>Tra i magazzini del china ingross i gestori hanno ben pensato di creare vani destinati all’utilizzo abitativo. Avranno considerato che la libertà con cui lì dentro hanno operato fino ad ora col commercio potesse valere anche per qualche metro quadro destinato magari ad abitazione . La lenta penetrazione del mercato del dragone con regole mai scritte o pochissimo rispettate, ha creato, in poco più di un decennio una sacca consolidata di illegalità, la mancanza di controlli sistematici ha reso la piazza padovana appetibile ed invitante al commercio made in china. Questo tipo di commercio (vale anche per molte attività commerciali anche ambulanti) soffoca le imprese locali a discapito di chi lavora lealmente, anche sotto il profilo sanitario e di certificazione.
Non stupisce quindi che al China ingross l’urbanistica diventi materia omettibile, l’auspicio è che gli enti fino ad ora fantasma abbiano un sussulto d’attenzione nei confronti di chi le regole le rispetta, controllando con un coordinamento strutturato, le attività con simili precedenti, specie quelle recidive.<br/>fonte: <a href="http://www.leganord.veneto.it/2013/07/19/conte-china-ingross-di-padova-magazzini-ad-uso-abitativo-servono-piu-controlli/">Sito ufficiale della Lega Nord Veneto</a>
MASSIMO BITONCI: MINISTERO SBAGLIA, A SCUOLA VENETA 150 DOCENTI IN MENO: ZUCCHE VUOTE, LICENZIARE CHI HA SBAGLIATO E GARANTIRE STUDENTI
2013-07-11T00:00:00Z
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702025
Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: Lega) - Consigliere Consiglio Comunale Cittadella (PD) (Lista di elezione: Lega) <br/><br/>“Se i cervelli fuggono, questa vicenda dimostra che negli uffici dei ministeri romani le zucche vuote sono ben rappresentate. La nostra Regione paga ogni anno 70 miliardi di soldi veri a Roma, che un po’ li restituisce sotto forma di servizi, un po’ li sperpera lungo lo stivale, pagando lauti salari. Ecco perché, a ben vedere, lo stipendio ai funzionari che hanno sbagliato i conti, facendo scomparire 3500 studenti veneti e tarando l’organico per l’anno scolastico 2013/14 con un difetto di 150 docenti, lo paghiamo proprio noi. E’ quindi giusto che siamo noi a chiedere al Ministro competente, la signora Carrozza, non solo di provvedere a una riassegnazione delle cattedre prima che sia troppo tardi, ma anche di licenziarli, come fa un qualsiasi titolare d’azienda nel caso in cui un dipendente metta a repentaglio il lavoro di tutti”.
Lo dichiara Massimo Bitonci, presidente dei senatori della Lega Nord, che ha depositato un’interrogazione parlamentare per il Ministro Carrozza in relazione all’allarme lanciato da Gianna Miola, direttore dell’Ufficio scolastico regionale veneto.
“Strade che mancano, debiti alle imprese che non vengono pagati, rimborsi per disastri naturali che non arrivano mai e poi, addirittura, studenti che restano senza insegnanti perché qualcuno ha sbagliato a contare. Questa è l’Italia delle zucche vuote dalla quale non solo i giovani cervelli, ma tutti i veneti vogliono fuggire”.<br/>fonte: <a href="http://www.massimobitonci.it/">Sito ufficiale Massimo Bitonci</a>
MASSIMO BITONCI: PATREVE: CARROZZONE ROSSO, SEGNALEREMO OGNI SPESA ALLA CORTE DEI CONTI
2013-07-09T00:00:00Z
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702802
Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: Lega) - Consigliere Consiglio Comunale Cittadella (PD) (Lista di elezione: Lega) <br/><br/>“L’operazione PaTreVe, già bocciata dalla Consulta, torna a galla, grazie al costituito asse della falce e martello Rossi-Manildo-Orsoni. Asse che chiede maggiore autonomia e maggiore coordinamento per tre province venete. La Lega Nord vuole che autonomia e integrazione, dove possibile, debbano andare a favore di tutti i veneti, in modo uguale. Non è possible che tre sindaci, di cui uno, Ivo Rossi, non è nemmeno stato eletto, procedano con il tentativo di creare dei carrozzoni che servono più a spartirsi posti in enti e consigli di amministrazione, che a fare il bene dei cittadini. Il tutto senza avere alcun mandato e una rappresentanza sicura. I veneti hanno votato per un governatore e un consiglio regionale. La PaTreVe è un tentativo non democratico di metterli in difficoltà, in barba alla volontà popolare. La Lega Nord vigilerà contro questo attacco: ogni centesimo che sarà speso inutilmente per tentare di realizzare questo mostro rosso, verrà segnalato alla Corte dei Conti”.
Lo dichiara Massimo Bitonci, presidente dei senatori della Lega Nord.
“Il tentativo di spartirsi i debiti delle relative amministrazioni comunali e delle società partecipate non andrà in porto. Non è detto che integrazioni di società di servizi finiscano per fornire un vantaggio ai cittadini. Le riforme si fanno con progetti chiari e con il mandato elettorale. Non basta essere tre amici al bar, con la stessa tessera di partito e gli stessi appoggi all’interno dei poteri forti o di un Governo compiacente”.<br/>fonte: <a href="http://www.massimobitonci.it/">Sito ufficiale Massimo Bitonci</a>
Paolo TOSATO: Gioco d’azzardo, progetto di legge della Liga Veneta per prevenzione e trattamento delle dipendenze
2013-05-23T00:00:00Z
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Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Lista di elezione: Lega) <br/><br/>Venezia, 23 maggio 2013 – In Veneto la spesa pro-capite per il gioco d’azzardo è cresciuta, dall’inizio della crisi nel 2008, del 43,5%, con ben 1.072 euro pro capite (erano 747 nel 2008). Le persone con problemi di dipendenza sono circa 15.000; il 61% dei giovanissimi tra i 15 e i 20 anni partecipa con frequenza a giochi che prevedono vincite in denaro.
Da questi numeri parte il progetto di legge presentato dal consigliere leghista Cristiano Corazzari e dal vicecapogruppo Paolo Tosato, sottoscritto da tutto il Carroccio, per fissare norme per il contrasto, la prevenzione, il trattamento della dipendenza da gioco d’azzardo patologico (GAP) e delle problematiche correlate.
“E’ necessario – spiegano Corazzari e Tosato – che gli Enti locali affrontino una patologia che compromette, disgrega e danneggia le aspirazioni familiari, personali, sociali ed economiche. A livello statale, da una parte il DL 158/2012 ha inserito il gioco d’azzardo nei LEA (livelli minimi di assistenza), permettendo le cure sanitarie gratuite alle vittime di dipendenza, dall’altra ha liberalizzato l’accesso alle sale e la promozione pubblicitaria. Se per quanto riguarda l’ubicazione delle sale gioco, la potestà spetta al sindaco. Le Regioni invece possono disciplinare la distanza da luoghi sensibili e promuovere iniziative di prevenzione oltre ad interventi di natura sanitaria. Ed è in questo contesto che si colloca la nostra proposta di legge”.
Il testo prevede che la Regione istituisca in ogni Ulss una Unità operativa per le dipendenze da GAP, per garantire ai soggetti con abuso e dipendenza programmi terapeutici individuali. A livello regionale si attiverà un Osservatorio sui disturbi connessi, programmando campagne di informazione con scuole, terzo settore ed Enti locali. L’Osservatorio avrà il compito di valicare protocolli diagnostici e trattamentali ai fini della prevenzione e contrasto delle dipendenze. In collaborazione con le Associazioni, inoltre, la Regione attuerà gruppi di mutuo aiuto, aprendo anche un numero verde per il primo ascolto e l’assistenza. Il progetto di legge va a normare l’ubicazione delle sale da gioco autorizzate dai Comuni, vietando tra l’altro l’attività pubblicitaria sull’apertura o l’esercizio delle stesse. “Purtroppo le competenze regionali non consentono misure più drastiche per limitare questo grave fenomeno – conclude Corazzari -. Pertanto vedo con favore anche quelle iniziative referendarie che la Lega sta portando avanti per abrogare le leggi nazionali che permettono il dilagare del gioco d’azzardo, in particolare quella presentata dai consiglieri comunali di Bologna cui ho aderito e che punta a far sparire dalla circolazione videopoker e videolottery”.<br/>fonte: <a href="http://www.leganord.veneto.it/2013/05/23/gioco-dazzardo-progetto-di-legge-della-liga-veneta-per-prevenzione-e-trattamento-delle-dipendenze/http://">Sito ufficiale della Lega Nord Veneto</a>
Paolo TOSATO: Consiglio Veneto approva obbligo di regolarità contributiva
2013-05-02T00:00:00Z
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Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Lista di elezione: Lega) <br/><br/>“Basta con chi viola le regole e danneggia il mercato: con la legge approvata oggi si potranno contrastare con maggiore efficacia l’abusivismo e la concorrenza sleale che da tempo affliggono le attività legate al commercio ambulante”. E’ quanto dichiarano il vicepresidente del gruppo Lega Nord Paolo Tosato e il presidente della Commissione Attività Produttive Luca Baggio sul progetto di legge leghista – approvato oggi dal Consiglio regionale – che stabilisce l’obbligo del documento unico di regolarità contributiva (DURC) per gli operatori del commercio su area pubblica.
“Finalmente anche il Veneto potrà introdurre l’obbligo della regolarità contributiva, come hanno già fatto altre regioni: Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto Adige e Umbria – ha spiegato il primo firmatario della proposta di legge, Paolo Tosato -. Il provvedimento votato in aula, e condiviso dalle associazioni di categoria, va a diretto vantaggio delle imprese e dei commercianti che operano onestamente sul territorio. L’obiettivo è infatti quello di eliminare l’abusivismo e la concorrenza sleale, pratiche che in questi anni sono aumentate considerevolmente, soprattutto a causa dell’acquisizione di molte licenze da parte di extracomunitari, i quali, non pagando regolarmente, hanno messo in crisi il commercio ambulante”.
“La posizione di regolarità contributiva è verificata direttamente dai comuni – hanno aggiunto Baggio e Tosato –, accedendo alle informazioni in possesso degli enti previdenziali, anche per via telematica. Da adesso in poi – hanno concluso i due consiglieri leghisti – avremo uno strumento concreto che obbligherà chi si comporta slealmente a rispettare le regole, portando un po’ di ossigeno ai tanti onesti operatori del commercio su area pubblica”.<br/>fonte: <a href="http://www.leganord.veneto.it/2013/05/02/consiglio-veneto-approva-obbligo-di-regolarita-contributiva/">Sito ufficiale della Lega Nord Veneto</a>