Openpolis - Argomento: Cosenzahttps://www.openpolis.it/2012-11-12T00:00:00ZSergio Nucci: La Metro in Consiglio2012-11-12T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it676150Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: Altro) <br/><br/><br />
Registriamo, che intorno alla realizzazione della metropolitana leggera, si sta sviluppando un dibattito sempre più articolato al quale però, fino ad oggi, è mancato il contributo del consiglio comunale di Cosenza.
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La massima assise cittadina, infatti, fino ad oggi, non ha licenziato alcun documento riguardante la propria posizione né sul tracciato, né su quella che è la volontà autentica della cittadinanza espressa per il tramite dei suoi rappresentanti.
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Percorso, opportunità, prescrizioni, possono arrivare solo dal consiglio comunale cittadino, unico soggetto abilitato alle modifiche delle quali tanto si parla ma che restano ancora sulla carta.
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Per ovviare ad un vulnus che inficia l'intero progetto della metropolitana, abbiamo richiesto quest'oggi, sostenuti dalla gran parte dei consiglieri, comunali, senza distinzione di appartenenza, la convocazione di un consiglio comunale con all'O.d.G.: "La metropolitana leggera dell'area urbana - atto di indirizzo".
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Siamo convinti che sviscerando sotto ogni suo aspetto il progetto, il percorso, le ricadute, le opportunità, il consiglio comunale di Cosenza potrà licenziare con cognizione di causa la miglior proposta possibile e comunque ossequiosa della volontà dei cittadini di Cosenza.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.sergionucci.it/LeNews.htm">Sito Web</a>Sergio Nucci: Plutarco e la moglie di Cesare2012-11-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it656710Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: Altro) <br/><br/><br />
Ho partecipato, lo scorso martedì, ad una riunione congiunta delle Commissioni Consiliari Lavori Pubblici e Sport, convocate su mia richiesta, per discutere della delibera di giunta 101 del 3/10/2012 avente per oggetto “Immobile denominato "ex Bocciodromo" (in disuso) ed area attigua. Istanza dell'Associazione "Cosenza Guida Sicura" per la cessione in locazione. Atto di indirizzo.”
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Tengo a sottolineare il fatto che il bocciodromo comunale, ora “ex”, dopo essere stato utilizzato, per molto tempo, come aula bunker in un maxi processo di mafia è stato riconsegnato alla fine del 2009 in condizioni che dovrebbero far vergognare coloro che lo hanno restituito in tale stato.
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Durante i lavori delle commissioni, arricchiti tra le altre cose, da un accurato parere di legittimità rilasciato dal Segretario Generale, che, giova ricordarlo, aveva già con la sua firma in calce attestato la liceità della delibera, sono state sviscerate in lungo ed in largo le finalità del progetto, la ricaduta sociale, il ritorno economico per la collettività e, non ultimo, il principio cardine del provvedimento, ovvero quando un comune non ce la fa a gestire in proprio una struttura di sua proprietà, per evitarne il degrado e l’oblio, è legittimato a concederlo a terzi, liberandosi così di responsabilità gestionali e giuridiche.
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In termini procedurali una sorta di rivoluzione epocale nel nostro municipio perché il principio applicato, se ripetibile, apre una serie infinita di possibilità per tanti semplici cittadini, o associazioni all’uopo costituite, che possono con buona pace dell’amministrazione diventare gestori e al contempo benefattori liberando l’ente da onerosi balzelli e fornendo servizi di inestimabile valore.
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In soldoni qual è il senso della delibera? Se uno ha una bella idea ed individua uno spazio, un fabbricato, un qualcosa di proprietà comunale mal gestito o peggio destinato alla distruzione, può rivolgere una semplice domanda al comune che a fronte della promessa di ritorno di immagine,pur di liberarsi di costi e responsabilità, si disferà del bene con buona pace dei suoi amministrati.
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Come dire: se la scuola "Pisani" di serra spiga va in malora, un qualche imprenditore dell’istruzione o della sanità può chiederne la concessione per qualche decina d’anni, ristrutturare il bene, assumere qualche decina di giovani, magari con borse lavoro, e fare un business utile prima che a lui all’intera comunità.
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E meglio ancora se il bene ha potenzialità recettivo turistiche …. come il castello di Cosenza, che potrebbe diventare facilmente location per matrimoni e battesimi, o la villa vecchia, che a fronte delle sue pessime condizioni potrebbe trasformarsi in un vero parco divertimenti.. soprattutto in estate.
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Questo il principio emerso. Legittimo? Certamente. Opportuno? Sinceramente non so.
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Ma il mio interessamento per la struttura del bocciodromo ha stimolato anche altri interrogativi nei presenti, ovvero di come non avessi rivolto le mie attenzioni a situazioni nelle quali la sperequazione è forse più evidente. Ora, se una cosa non mi su può imputare è di non aver svolto in questi anni, e per intero, il mio dovere di consigliere comunale. Ho stimolato l’istituzione di commissioni di inchiesta ho interrogato, interpellato senza soluzione di continuità, e sono entrato con attività quasi inquisitoria in tante vicissitudini dell’ente come nessuno ha mai fatto, ciononostante se qualcuno ha potuto pensare che dietro le mie iniziative esistesse un pensiero viziato da preconcetti o a corrente alternata, è mio preciso dovere sgombrare subito il campo dal benché minimo dubbio.
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E ricordando Plutarco e la moglie di Cesare, chiedo da queste pagine ed in via ufficiale di conoscere tutti i contratti di gestione degli impianti sportivi comunali, tutte le concessioni di aree o locali pubblici, tutti gli affidamenti di somme urgenze o cottimi fiduciari, chiedo che si illustrino criteri per gli affidamenti delle consulenze esterne, e si pubblichino gli elenchi degli incarichi conferiti, e finanche i criteri che regolano la realizzazione delle opere pubbliche in città. <br />
Ad abundantiam chiedo si pubblichino le graduatorie per i pubblici alloggi ed anche la situazione patrimoniale degli amministratori e le spese sostenute in campagna elettorale.
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Se la mia richiesta di chiarimenti sull’atto di indirizzo del bocciodromo di Cosenza alla società “Cosenza guida sicura” significava anche chiarire in via definitiva quale e quanta sia la discrezionalità dell’amministrazione sono davvero felice di aver letto quel giorno le delibera 101.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.sergionucci.it/LeNews.htm">sito web personale</a>Sergio Nucci: Un silenzio assordante2012-09-10T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it649456Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: Altro) <br/><br/><br />
E' assordante il silenzio della politica locale sullo smantellamento della Carime nella nostra regione. Se non fosse per qualche voce isolata, si potrebbe dire che la morte dell'istituto di credito più importante della storia calabrese non interessa davvero nessuno.
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Eppure non è così. La Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania ha segnato nel bene (e qualche volta nel male) più di cento anni della nostra storia. Ha contribuito alla crescita ed allo sviluppo di un mondo professionale ed imprenditoriale di discreto livello, ha dato da mangiare a tante migliaia di famiglie e soprattutto ha costituito un volano di iniziative importante per il meridione e fondamentale per la nostra collettività.
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Eppure il lento ed inesorabile declino degli ultimi anni è stato sopportato supinamente da politici di alto, medio e basso rango, senza una piega, senza una protesta, rassegnati tutti assieme al capezzale del morituro. Ed ora che la fine, quella definitiva, è alle porte non si ode alcun singhiozzo per cotanta perdita.
Ma ci siamo abituati. Tagliano i treni in Calabria e a Cosenza: silenzio assoluto. Chiudono la Banca d'Italia: silenzio assoluto. Smantellano la Ubi-Carime ex Cassa di Risparmio: silenzio assoluto.
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Qui non si tratta di essere dalla parte dei dipendenti. Qui non si reclama la centralità di una banca un tempo fiore all'occhiello del meridione. Qui si rivendica la propria storia perché la Carime è la storia della Calabria e di Cosenza in particolare.
In altri tempi una banca come la nostra avrebbe dato slancio ed impulso all'economia del territorio. Dalle nostre parti l'inizio della crisi non è stato segnato dal tracollo della Lehman Brothers bensì dalla "svendita" della Cassa di risparmio.
Oggi non si intravedono soluzioni. O almeno questa nostra politica non sembra in grado di suggerirne alcuna, tuttavia, potrebbe avere il merito, se lo facesse, di indignarsi al cospetto di un atteggiamento arrogante e menzognero da parte di chi travisa gli accordi e disonora i patti.
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Quando la Carime si fuse con Caripuglia e Carisalerno, era ben chiaro che a Cosenza sarebbe rimasto un ruolo direzionale, decisivo nell'ottica di un auspicabile rilancio, ma le scellerate decisioni di questi giorni dicono un'altra cosa: gli impegni assunti erano solo carta straccia e che oltre allo smembramento degli uffici ed alla riconversione delle agenzie, ben 1500 posti di lavoro saranno definitivamente cancellati.
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Ecco cosa può fare la politica: ricordare a chi ha la memoria corta gli impegni e farli onorare. A costo, anche, di rivedere tutte le collaborazioni che gli enti locali calabresi intrattengono con la UBI Carime (Tesoreria della Regione Calabria in primis).
Per un ente, grande o piccolo che sia, conviene avere a che fare con una banca locale, con la quale interfacciarsi in tempo reale, o servirsi di una banca che ha la propria direzione a due o trecento chilometri di distanza?
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Sergio Nucci<br />
Buongiorno Cosenza - Italia Futura Calabria<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.sergionucci.it/LeNews.htm">Sito Web</a>Sergio Nucci: L'anello al naso2012-03-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it626336Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: Altro) <br/><br/><br />
Non ci scandalizza la decisione di dotare l’ospedale di Catanzaro “Pugliese-Ciaccio” di un Centro Pediatrico Regionale “Bambin Gesù”.
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La nostra regione e, soprattutto, tutti i calabresi hanno titolo e diritto di rivendicare la migliore sanità possibile. Ben vengano, dunque, nuovi reparti, eccellenze e fiori all’occhiello disseminati in ogni dove nella nostra regione. Ciò che però ci lascia perplessi è di come, ancora una volta, venga realizzata la pratica dei “due pesi e due misure” da chi dovrebbe essere imparziale nelle decisioni.
Ci riferiamo all’annosa vicenda della cardiochirurgia negata al nostro ospedale.
Da più tempo si parla dell’istituzione di cardiochirurgia a Cosenza, e da più tempo si risponde che è inutile duplicare un servizio che è già presente a Catanzaro e Reggio Calabria.
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Allora ci chiediamo, prima che come consiglieri, come cosentini: è mai possibile che quando si pensa di istituire un nuovo reparto nell’Annunziata la risposta è che non si possono duplicare le strutture, ma quando le strutture esistenti a Cosenza (vedi chirurgia pediatrica) vengono duplicate in altre parti della regione queste diventino normale routine?<br />
E ancora: l’apertura del nuovo reparto di chirurgia pediatrica, non inciderà pesantemente sui già provati bilanci della sanità calabrese? E se la logica è quella di ridurre la spesa di 230 milioni per l’emigrazione sanitaria non sarebbe più opportuno dotare i maggiori ospedali regionali di strutture di eccellenza per la gran parte delle discipline medico-chirurgiche?
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Che qualcuno ritenga che nella città di Telesio gli abitanti portino ancora l’anello al naso?
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Sergio Nucci - “Buongiorno Cosenza”<br />
Michelangelo Spataro - "Lista Scopelliti”<br />
Massimo Bozzo - “Unione di Centro”<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.sergionucci.it/LeNews.htm">Sito WEB</a>Sergio Nucci: Excusatio non petita2012-02-03T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it624100Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: Altro) <br/><br/><br />
Mi sarei aspettato dalla responsabile dell'unita operativa di odontoiatria dell'Annunziata ben altro intervento, anche se la replica non mi sorprende: excusatio non petita accusatio manifesta.
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Ciò detto, andiamo a noi. Chiedo da anni, nella sede competente, ovvero nel Consiglio Comunale di Cosenza, nel quale rappresento i cosentini e dove siede il Sindaco, la massima autorità sanitaria cittadina, che venga istituito al più presto, presso l'Annunziata, il reparto di Chirurgia Maxillo-Facciale.
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Lo chiedo perché come utente, come odontoiatra e come consigliere comunale so perfettamente che all'Annunziata di Cosenza non vengono eseguiti interventi di chirurgia maxillo-facciale. A questo proposito alzino la mano quegli utenti e/o quei colleghi odontoiatri che hanno trovato risposte nel nostro nosocomio circa la riduzione di fratture condilari, o l'asportazione di ameloblastomi, o la risoluzione di schisi labio-palatine, per fare solo alcuni esempi.
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Questa chirurgia, purtroppo, da noi non viene trattata e sicuramente non per colpa della responsabile Loizzo che non ha né le competenze ne le responsabilità per farlo.
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Allora di cosa si lamenta? Che non dica ai pazienti che a Cosenza esiste una unita operativa di odontoiatria? Il centro di Cosenza sarà pure ai vertici nella graduatoria regionale per la casistica operatoria, tuttavia questo fatto, del quale certo non dubito, non risolve le questioni che ho sollevato e che non coinvolgono, quindi, il servizio della Loizzo.
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Ben venga, dunque, l'unità di odontoiatria ma non è l'oggetto del mio ragionamento nè quello che la gente si aspetta da un ospedale regionale, e scusate se è poco.
In ultimo una battuta che la Loizzo mi consentirà: non ho mai sentito i colleghi cardiologi cosentini lamentarsi dei politici che vogliono realizzare a Cosenza la cardiochirurgia. Che siano meno permalosi degli odontoiatri?<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.sergionucci.it/LeNews.htm">Sito Web</a>Sergio Nucci: Il confronto che non c'è2011-03-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558801Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Lista di elezione: G.mancini Sindaco) - Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: UDC) - Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: Misto) <br/><br/><br />
Leggo dalla stampa che il sindaco Perugini e l’assessore Lucente hanno presentato alle organizzazioni sindacali il bilancio di previsione. Concertazione e condivisione o pura e semplice propaganda elettorale? Propendo per la seconda ipotesi, e a suffragare il convincimento porto all’attenzione dei lettori un episodio a dir poco illuminante.
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Parto da una notizia delle ultime ore, ovvero dalla decisione di questa amministrazione di conferire allo storico (nonché ex deputato del PCI) Rosario Villari, la cittadinanza onoraria di Cosenza. Nulla da dire sullo storico.
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<b>Il fatto:</b> senza la benché minima consultazione del consiglio comunale, che per chi non lo sapesse è l’unico organismo titolato al conferimento, si è annunciato ai quattro venti che il giorno 15 marzo il Consiglio avrebbe insignito lo storico dell’ambito riconoscimento. Ma come è possibile? I fatti ed i tempi parlano chiaro. Il Presidente del Consiglio con una conferenza dei capigruppo convocata ad horas, la mattina per il pomeriggio alle diciassette (si è poi tenuta alle 17,30) dello scorso lunedì 28 febbraio, ha sottoposto ai capigruppo presenti, Filice, Bartolomeo e il sottoscritto, l’intenzione di attribuire la cittadinanza al Villari.<br />
Già in quella sede, con la chiarezza che mi contraddistingue, ho chiesto lumi sulle motivazioni, ovvero cosa spingesse l’amministrazione a cotanto interesse, ma nessun chiarimento a riguardo è arrivato, tanto da farmi esprimere forti perplessità su modi e tempi.
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Assieme al collega Bartolomeo ribadivo che in presenza di forti ed inoppugnabili motivazioni avrei accolto di buon grado la proposta, soprattutto perché convinto della statura dell’insignito.
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I chiarimenti purtroppo non sono arrivati. Ho invece preso atto e non senza grande disappunto, che l’amministrazione aveva già diffuso con un’ora di anticipo - alle 16,24 per l’esattezza - un comunicato con il quale annunciava il conferimento della cittadinanza onoraria per il 15 marzo allo storico Rosario Villari. Ma come era possibile tutto ciò?
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La seduta dei capigruppo era stata interlocutoria, non si era raggiunto un accordo, come i colleghi Bartolomeo e Filice e lo stesso presidente del Consiglio possono testimoniare, e ciononostante con un’ora d’anticipo il Comune diramava, tramite il suo ufficio stampa, la notizia del riconoscimento. Un vero mistero. Doti di veggenza dell’amministrazione o presuntuosa sicurezza di poter convincere le intelligenze presenti in consiglio senza la benché minima discussione?
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Forse entrambe le cose, resta però la considerazione che alla luce dei chiarimenti che non sono arrivati, la decisione di conferire una cittadinanza onoraria non sembra del tutto scontata. Addirittura il fatto di averla preannunciata senza aver avuto l’amabilità di ascoltare preventivamente il consiglio per bocca dei capigruppo potrebbe irritare quanti non accettano che sulla propria testa passino decisioni prese in via unilaterale e senza alcuna condivisione.
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Spiace sinceramente dover constatare che decisioni che si traducono in gesti altissima valenza simbolica - perché attribuiscono ad un uomo di valore il massimo segno di appartenenza alla nostra comunità - siano assunte con questo stile irrispettoso nei confronti dei rappresentanti della città e in definitiva di noi tutti.
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E se questi modi di falsa concertazione non dovessero trovare consensi in aula quel giorno potrebbero riaffiorare malumori e contrasti tali da spingere l’insignito a girare i tacchi e ritornarsene a casa privo del prezioso riconoscimento della comunità cosentina.<br />
Vogliamo arrivare a questo?<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.sergionucci.it/LeNews.htm">Sito Web</a>Sergio Nucci: Dritti per la nostra strada2011-02-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558802Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Lista di elezione: G.mancini Sindaco) - Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: UDC) - Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: Misto) <br/><br/><br />
Non provo più grande curiosità nel leggere le notizie di cronaca politica cittadina, o meglio, non mi aspetto più nulla perché so che nulla potrà accadere.
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Le idee sulla città, i programmi, le ipotesi di sviluppo per Cosenza languono sulle pagine dei quotidiani, gli unici aneliti di speranza sono solo quelli che arrivano dalla società civile che vorrebbe, per una volta, recitare un ruolo da protagonista nella vicenda amministrativa cosentina.
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Sono orgoglioso di guidare un movimento come Buongiorno Cosenza che da mesi incarna queste aspirazioni della cittadinanza. Sono orgoglioso di rappresentare, e non me ne voglia nessuno, quella parte sana e buona della comunità, che vuole scrivere la parola “fine” su un modo di amministrare ed intendere la politica.
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Più volte ho detto che il fallimento dell’Amministrazione Perugini non poteva essere addebitato all’uomo Perugini quanto alla rete di interessi rappresentata da alcuni uomini dei partiti che ne hanno fortemente condizionato l’azione.
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Ho detto che l’unica possibilità per il Sindaco di riprendere in mano le redini del Comune sarebbe stata quella di sganciarsi dalle logiche di chi vive la politica come raggiungimento di fini personali ed elettoralistici. L’ho detto, ma, ahimè, sono rimasto inascoltato.
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I silenzi di questi giorni sull’idea di città da proporre ai cosentini, a destra come a manca, confermano che l’interesse non è per Cosenza ma per gli equilibri che si devono mantenere nello scacchiere degli incarichi, delle poltrone, del potere, che riguarda papaveri…e papere.
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Io non ci sto a questa logica e non ci sono stato in passato quando ho rotto con questo modo infruttuoso di fare politica. Sono sceso in campo, ci ho messo la faccia, ho coagulato forze sane di questa città ed ho presentato la mia, la nostra, idea di città.
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È paradossale che certa stampa si accalori ancora sul toto-sindaco dei vecchi e nuovi raggruppamenti, e non censuri il fatto che di Cosenza, tranne lodevoli eccezioni (la mia), nessuno parli di programmi.
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Credo che ai cosentini poco importi chi guiderà Cosenza se non ha in mente un programma da realizzare e soprattutto se non propone soluzioni in grado di garantire sviluppo alla nostra comunità.
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Tizio o Caio, magari scelti a ridosso del termine ultimo per la presentazione delle candidature, che cosa potranno fare per una città ormai in ginocchio senza avere pensato neanche per un minuto a come risollevarla?
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Come in uno scacchiere gli uni aspettano le mosse degli altri, tessendo trame nelle oscure stanze del potere, per offrire cosa? Una nuova Cosenza o un nuovo patto di potere?
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I cosentini hanno capito che questo tentennare non nasce con l’intento di avviare una fase di rilancio, sanno bene che i problemi delle nostre famiglie sono all’ultimo posto nella scala valoriale di chi decide. Ed è per questo che a maggio nelle urne, i Cosentini con la C maiuscola, faranno capire tutto il proprio dissenso verso questa vecchio, becero, inutile modo di fare politica, o almeno… me lo auguro.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.sergionucci.it/LeNews.htm">Sito Web</a>Sergio Nucci: Egregio Direttore..2011-02-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it557973Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Lista di elezione: G.mancini Sindaco) - Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: UDC) - Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: Misto) <br/><br/><br />
...leggo in una nota a firma di Francesco Cangemi che alcuni non meglio identificati presidenti di cooperative "infuriati", avrebbero definito l'iniziativa di alcuni loro colleghi di sostenermi nella prossima competizione elettorale, con la lista "La Voce delle Cooperative", a titolo personale. Nulla di più vero.
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I presidenti ed i soci delle cooperative che mi sosterranno lo faranno a titolo personale perché non sollecitati da prebende o chimere e non avendo alle spalle suggeritori o manovratori occulti pronti a guidare le loro mosse.
Lo faranno alla luce del sole, in linea con il costume cui mi sono uniformato e cioè senza mai nascondermi e mostrando sempre il petto al fuoco nemico.
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E' pero strano dover rispondere ad anonimi interlocutori.
Chi sono? Quanti sono? Non intendono partecipare al voto? Vogliono puntare sul candidato con maggiore chanche di vittoria? Chissà...
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Ma poi, su cosa dovrei rispondere? Nella nota diramata congiuntamente da Buongiorno Cosenza e La Voce delle Cooperative non ho scorto alcun cenno a coinvolgimenti tout court delle cooperative in quanto tali.
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Nessuno ha mai millantato e nessuno ha mai inteso far di tutte le erbe un fascio. Perché di erbe ce ne sono tante, selvatiche, aromatiche, e perché no, anche nocive.
Di una cosa si può pregiare la lista La Voce delle Cooperative e cioè di annoverare tra i promotori tanti onesti lavoratori, ai quali altri ancora si aggiungeranno, che hanno come solo obiettivo quello di fare delle cooperative, nella loro interezza, un soggetto politico che acquisti dignità ed autorevolezza per gestire in autonomia la propria vicenda lavorativa.
<p>Per troppo tempo tante inutili promesse sono state fatte per carpire il loro consenso. Per loro credo sia arrivato il momento di andare a tutelare in prima persona sacrosanti diritti e doveri contrattuali.
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Sempre per dovere di cronaca devo riferire che i presidenti delle cooperative che fino ad oggi hanno aderito a questo progetto sono quelli di: Arcobaleno, Valle Verde, Castello Svevo, Eva, Alarico, Multi verde, Italia, Colle Mussano, Liceo, La cometa (continua)....<br />
Poche? molte? Non so ma ci sono e questo è un fatto.
Il resto...sono solo chiacchiere.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.sergionucci.it/LeNews.htm">Sito Web</a>Sergio Nucci: Noi siamo diversi2011-01-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it557352Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Lista di elezione: G.mancini Sindaco) - Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: UDC) - Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: Misto) <br/><br/><br />
Quando con le donne e gli uomini di Buongiorno Cosenza ho deciso di scendere in campo, l’ho fatto con il chiaro intento di marcare in maniera inequivocabile la discontinuità con metodi ed abitudini proprie della politica con la p minuscola, dei giorni nostri.
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Ho inteso fin da subito proporre ai miei concittadini una idea di città, ribadire alcune priorità programmatiche e far conoscere le persone che assieme a me avrebbero dato vita all’agognato cambiamento. Su questo ultimo punto sono stato inflessibile: ho raccolto consensi ed adesioni nella Cosenza onesta, laboriosa ma soprattutto stanca di elemosinare diritti.
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A loro mi sono rivolto e con loro ho rivolto alle forze sane di questa città un appello ai liberi e forti, memore della mia, mai rinnegata, storia politica e mi sono rivolto anche a quelle forze politiche che sono stanche di intrecciare trame nelle oscure stanze del potere ma vogliono realmente dare vita al rinnovamento non solo della classe dirigente ma dei sistemi di acquisizione del consenso.
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Abbiamo con il nostro agire marcato la differenza con gli “altri”. Del resto, la differenza, tra me e loro, tra noi e loro è lapalissiana.
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Dal primo momento Buongiorno Cosenza, le liste, i partiti ed i movimenti che mi sostengono in questa avventura hanno detto con chiarezza le proprie intenzioni.
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Mettendo da parte tatticismi e strategie abbiamo detto, con l’onestà e la sincerità che ci contraddistingue, cosa volevamo e come lo avremmo realizzato. E lo abbiamo fatto con il largo anticipo che una idea forte e coraggiosa merita.
Senza pensare che il proporre in anticipo il progetto lo avrebbe “bruciato”.
<p>Come San Francesco di Paola sappiamo che il fuoco brucia chi non ha fede e a noi la fede nel nostro progetto certo non manca.
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In una frase: ci siamo distinti dagli altri, da quello che succede in questi giorni, perché noi, in realtà, siamo diversi da coloro che pensano che conventicole, inciuci e macchinazioni alla fine producano il miglior risultato.
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Stiamo incontrando tanti uomini, ominicchi e quaquaracquà, e sappiamo che tanti altri ne incontreremo. Siamo consapevoli che il cammino è impervio e la strada lastricata da tante insidie ma abbiamo chiaro l’obiettivo finale. <br />
Ridare dignità alla politica ed alla nostra gente. <br />
Restituire fiducia nel prossimo e garantire a tutti, favorevoli e contrari, pari opportunità e regole certe.
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Non sappiamo se e quando arriveremo, ma vogliamo ribadire a donne ed uomini di Cosenza senza distinzione di schieramento, che mai per un solo istante abbiamo illuso o mentito, ragionato per proprio tornaconto o imbastito trame disdicevoli, prediletto tatticismi o esercitato ingerenze.
<p> Questi metodi non ci appartengono e non ci apparterranno mai. A me, a noi, appartiene soltanto un grande, sconfinato amore per Cosenza. Da questo amore traiamo entusiasmo ed incoraggiamento. Da questo amore, in un contesto difficile e pieno di insidie, solo lo sprone per dire alla città che un cambiamento non solo si può immaginare, ma si può realizzare: basta soltanto volerlo.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.sergionucci.it/lenews.htm">Sito Web</a>Sergio Nucci: Dalla parte dei più deboli2011-01-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it557351Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Lista di elezione: G.mancini Sindaco) - Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: UDC) - Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: Misto) <br/><br/><br />
Sono considerati ciechi civili i soggetti che, a seguito di visita medica presso la competente Commissione Sanitaria, siano riconosciuti affetti da cecità totale o abbiano un residuo visivo non superiore ad un ventesimo in entrambi gli occhi per causa congenita o contratta non dipendente dalla guerra, da infortunio sul lavoro o dal servizio.
<p>L’accertamento dei requisiti sanitari è di competenza delle ASP e la composizione delle commissioni ASP dal 1° gennaio 2010 è integrata dalla presenza di un medico dell'Inps quale componente effettivo. Inoltre, le Commissioni possono essere integrate anche da medici specialisti qualora si richiedano particolari competenze mediche.
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Attualmente nella nostra città (ed in tutta la provincia), non è operante la Commissione per l’accertamento dei requisiti sanitari degli aventi diritto perché ciechi civili o ipovedenti, ed esiste un arretrato di un anno (tutto il 2010!) di pratiche inevase e questo perché ad oggi l’ASP di Cosenza non avrebbe provveduto a rendere operativa tale Commissione.
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Atteso che il Sindaco di un qualsivoglia Comune d’Italia è la massima Autorità Sanitaria del comune da lui amministrato e in questa veste, ai sensi dell'art. 32 della legge n. 833/1978 e dell'art. 117 del D.Lgs. n. 112/1998, può emanare ordinanze contingibili ed urgenti, con efficacia estesa al territorio comunale, in caso di emergenze sanitarie e di igiene pubblica, sarebbe opportuno un autorevole intervento del Sindaco di Cosenza affinché si scongiurino situazioni che possano implementare emergenze sociali nei cittadini e soprattutto nelle fasce particolarmente “fragili” quali i diversamente abili ed i non/ipo vedenti.
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Dinanzi a tale condizione, il Primo Cittadino di Cosenza è chiamato ad assumere iniziative utili a “sbloccare”, con i poteri conferitigli dalla legge, la perdurante inefficacia del riconoscimento dei diritti dei suddetti cittadini aventi i requisiti per godere delle indennità, arrivando, se necessario, ad investire addirittura il Prefetto di Cosenza.<br />
<br/>fonte: <a href="http://sergionucci.it/lenews.htm">Sito Web</a>Sergio Nucci: Un agosto sereno.2010-08-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it505170Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Lista di elezione: G.mancini Sindaco) - Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: UDC) - Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: Misto) <br/><br/><br />
Per la giunta Perugini, quello che sta trascorrendo, doveva essere un agosto sereno. Sereno almeno nelle intenzioni dell'esecutivo che pensava, nell'ultimo anno che le resta, di poter inanellare, con una serie di operazioni che sarebbe giusto definire "ad orologeria", un qualche successo che potesse far risalire le quotazioni dell'amministrazione piú invisa a memoria di cosentino.
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Diverse le opportunità in mano a sindaco & co. e comunque idonee a modificare, almeno parzialmente, nell'immaginario del cosentino medio,<br />
un giudizio impietoso ma coerente con i risultati, inesistenti, conseguiti da palazzo dei Bruzi in questi quattro anni. A pensarci bene, peró, anche questa trovata di risevare a fine mandato i coupe de theatre si è rivelata un vero e proprio boomerang, se è vero che alle annunciazioni più che plausi sono seguite critiche. I 300 metri del viale Parco, ad esempio, restituiti alla città da pochi giorni, e dopo molti anni di chiusura, testimoniano di un
“agitato immobilismo” proprio di questa amministrazione. Cosi come la presentazione della toponomastica cittadina, una manovra di chiaro stampo elettorale, che ha già sortito critiche feroci per assenze incomprensibili nel novero di tanti nomi illustri ed illustri sconosciuti, presentati seguendo la logica del doppio, e del triplo annuncio, lo stesso usato per la videosorveglianza più volte sbandierata ma nei fatti mai partita.
Miracoli della comunicazione.
<p> Da noi le vacche di Fanfani qualcosa, in
fondo, l’hanno insegnata. Tornando ai lavori pubblici nessuno ha ancora spiegato a commercianti e cittadini che senso ha avuto chiudere corso Mazzini dal momento che non si ha notizia circa tempi e modi sui lavori di completamento dell'area pedonale. A molti è sembrato più un dispetto che una reale esigenza. Chiacchere e distintivo. Chiacchere come quelle sul bando europeo per lo smaltimento dei rifiuti del quale non si ha traccia in Comune o come quello per l'affidamento della Città dei Ragazzi diventato una barzelletta da qualunque parte lo si guardi. Una vicenda che ha assunto i contorni di una sorta di demagogica ritorsione verso chi ha svolto con impegno e passione il proprio lavoro.
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Ma in realta tutte le situazioni lavorative presentano solo ombre e
nessuna luce. Demetra e Multiservizi su tutti. E a nulla vale la solidarietà più volte espressa a questi lavoratori se nella stanza dei bottoni non si prendono le giuste decisioni ed a pagare si sa, sono i più deboli.... in questo caso operatori senza stipendio nè certezze sul proprio futuro.<br />
Futuro che invece sembra garantito per i fortunati che vinceranno il
concorsone per i dirigenti. Su questo a Palazzo dei Bruzi hanno le idee chiare. Soldi non ce ne sono ma caricarsi di ben 11 dirigenti fará solo bene alla macchina comunale. Tanti partecipanti, tante attese, forse anche tante promesse, di certo c'è che anche stavolta la tempistica l'ha fatta da padrone.
<p> A pochi mesi dalle elezioni ecco un bel concorso. A questo proposito devo ribadire di non aver avuto ancora i documenti richiesti molto tempo fa sui partecipanti ed i loro titoli. Vorrei fugare i sospetti che dietro questo concorso si possa celare una sorta di manovra clientelare in vista della prossima tornata elettorale.
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Tanti dunque i problemi irrisolti per Salvatore Perugini. E pensare che questo agosto, l'ultimo, per la sua giunta, doveva esser un agosto sereno.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.sergionucci.it/LeNews.htm">Sito web</a>Sergio Nucci: Medicina a Cosenza2009-09-10T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it417565Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Lista di elezione: G.mancini Sindaco) - Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: UDC) - Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: Misto) <br/><br/><br />
Il dibattito scaturito in seguito alle dichiarazioni del Preside Andò circa l’istituzione ad Arcavacata della Facoltà di Medicina, mi spinge a ribadire una posizione già espressa nell’aula consiliare a più riprese circa la personale convinzione che il nostro ateneo, per i pregevoli risultati raggiunti in questi anni , ma soprattutto per l’innegabile ricaduta su tutto il territorio calabrese, è ormai maturo per l’istituzione della nuova facoltà.
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Se si vuole imprimere alla nostra sanità una svolta epocale, ovvero se si vuole assurgere agli onori della cronaca non per il buco miliardario delle nostre ASP, o per la gestione clientelare e nepotistica di aziende ed ospedali o per le mille inefficienze, ascrivibili più che agli uomini alla politica di questi anni, è necessario cominciare a educare e “trattenere” le nostre belle intelligenze qui dove si formano. E affinché questo accada dobbiamo offrire strutture adeguate, centri di ricerca all’avanguardia e una classe politica incline più che al compromesso ed al piccolo interesse di bottega ai grandi e ambiziosi progetti che questa terra merita.
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Certo, immaginare che una facoltà, di colpo, cambi le sorti della sanità locale, è troppo, ma è ragionevole pensare che, disponendo di ricercatori rigorosi, di strutture d’eccellenza, di personale motivato e gratificato, le magagne, i ricatti, gli “affarucci” che la politica oggi si consente, con arroganza e prepotenza, subirebbero una drastica battuta d’arresto con il grave disappunto dei soliti burattinai.
Rimane tuttavia una considerazione. Per fare una facoltà di medicina, degna di questo nome, c’è bisogno di un dettaglio che non è né piccolo, né trascurabile: un nuovo ospedale.
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Un ospedale, o meglio un policlinico universitario, è la condizione senza la quale non si può dar corso a questa legittima aspirazione. Il problema allora nasce se tra chi chiede la nuova facoltà ci sono anche coloro che ritengono che l’unico ospedale da realizzare nella nostra area urbana sia quello di Donnici.
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Ora mi chiedo e chiedo: è compatibile la posizione di chi ritiene da un lato di volere la facoltà di medicina e dall’altro l’ospedale a Donnici?<br />
Ammesso che la nostra area urbana avrà in futuro un nuovo ospedale, ed ammesso che verrà istituita la facoltà di medicina è pensabile un ospedale universitario a Donnici?
Non capisco come ci si ostini, e sempre per motivi di campanile (lo stesso campanile che privò la nostra università di Medicina, Giurisprudenza ed Architettura) a pensare che un ospedale fuori il perimetro cittadino indebolisca il ruolo del capoluogo.
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Avere l’università a Arcavacata è stata una grande opportunità per l’intera area urbana, che chi meglio chi peggio ha sfruttato secondo le proprie capacità e secondo le proprie vocazioni. Se Cosenza ha perso quella grande occasione non è per colpa di altri ma solo per demerito proprio. <br />
Non cadiamo nel solito becero vizio di demolire il prossimo per giustificare il nostro insuccesso.
Vorrei uscire da questa logica che ha fatto in tutti questi anni solo danni e ribadire con forza che se davvero si vuole una facoltà di medicina in primo luogo ci si unisce a destra come a sinistra e la si rivendica con convinzione ed consonanza, successivamente, ragionando scevri da personalismi, si individua la migliore collocazione, funzionale in primo luogo al compito (che è quello di centro di ricerca), infine, la si lega al territorio con infrastrutture degne di un paese civile.
Diversamente si fa un pessimo servizio alla collettività, a noi stessi ed ai nostri figli. E quel che è peggio si turlupinano, per l’ennesima volta, i nostri concittadini.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.sergionucci.it/LeNews.htm">Sito Web</a>Sergio Nucci: Palazzi nei giardini2009-08-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it402007Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Lista di elezione: G.mancini Sindaco) - Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: UDC) - Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: Misto) <br/><br/><br />
Ho letto con attenzione l’articolo del 4 agosto scorso dal titolo “Tutto in regola per l’edificio”, circa la costruzione di un fabbricato tra viale degli Alimena e via Parisio, riguardante la cronaca di un incontro tenutosi, sulla vicenda, nella terza circoscrizione. <br />
Se fossi stato invitato, non avrei di certo fatto mancare il mio contributo alla discussione ma, avendo perso l’occasione, approfitto della vostra ospitalità per alcune semplici ma dovute riflessioni. Partirei dalle considerazioni espresse dall’architetto Barresi, la responsabile del settore Urbanistica del nostro comune, nonché persona preparata, disponibile ed accorta, circa l’opportunità o meno di costruire un fabbricato in quel contesto. E in particolare mi soffermerei su un passaggio che credo sia attribuibile proprio alla dirigente: ”un abbandonato terreno privato nel centro della città, pieno di sterpaglia, quindi facilmente incendiabile e ricettacolo di insetti e topi, per i quali l’ASL non poteva intervenire”.
<p>Non mi soffermerò sull’istituto della ”Ingiunzione a danno”, che, come comprensibile, viene eseguita dal comune a danno del proprietario negligente - sarebbe fin troppo banale
ma sull’assioma introdotto con quel ragionamento: se esiste un giardinomaltenuto in area di pregio questo può certamente lasciare il posto ad un fabbricato. O sbaglio architetto Barresi?<br />
E con il pensiero raggiungo idealmente un altro giardino, mal tenuto e collocato in area di pregio anche questo. Parlo del giardino Passalaqua in pieno corso Telesio, di fianco al palazzo della provincia. Non si può certo negare che l’area sia di pregio, (il centro storico di Cosenza a parte l’immondizia di questi ultimi tempi) è certamente di pregio, né è confutabile che il giardino sia mal tenuto e pieno di sterpaglie, dimora ambita per insetti e topi.
<p>Per la logica espressa nel consiglio della terza, appare chiaro che se qualche costruttore si prendesse la briga di proporre la costruzione di un fabbricato in quel giardino, per gli stessi principi, la concessione dovrebbe essere concessa. Ma forse mi sfugge qualcosa, ovvero che in questa città si continua ad adottarela logica diunpeso e di due misure.Mi chiedo e chiedo: i reliquati di via Simonetta o di piazza Fera possono essere in qualche modo equiparati a quello di viale degli Alimena - via Parisio? E se si perché per gli uni si adotta un atteggiamento e per l’altro si consente addirittura l’edificazione di un fabbricato?<br />
Così come aspetto una risposta al fatto che nel nostrocomune nonsiano stati attuati i piani particolareggiati di iniziativa pubblica, così come prescritto nel decreto regionale approvato amargine della variante al PRG, mentre si è fatto largo uso, ed a volte abuso, degli stigmatizzati PUR, sebbene fossero preclusi dalla regione, al fine di consentire a tanti lotti interclusi di diventare aree edificabili e nonostante la saturazione in termini di insediamento urbano conseguenza dell’applicazione degli indici fondiari più elevati. <br />
E' da tempo che affermo che sulla linea del rispetto delle regole sarò sempre dalla parte di chi amministra a patto, però, che chi amministra abbia ben chiaro il principio che la legge è uguale per tutti.
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<br/>fonte: <a href="http://www.sergionucci.it/LeNews.htm">sergionucci.it</a>Sergio Nucci: Urbanisticamente parlando.2009-07-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it391813Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Lista di elezione: G.mancini Sindaco) - Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: UDC) - Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: Misto) <br/><br/><br />
I mugugni che da più parti si sollevano sulla gestione dell’urbanistica nell’era Perugini non ci lasciano indifferenti.
In passato, e senza infingimenti, avevamo salutato fiduciosi la nomina, come dirigente dell’ufficio del piano, dell’architetto Barresi, a detta dei bene informati, persona irreprensibile e al di sopra ogni sospetto.
Pensavamo che con il tempo la professionista avrebbe fatto valere le sue “ragioni” sia all’esterno che all’interno del Comune. Per quello che registriamo, però, l’auspicio è rimasto tale.
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Chi, con grande enfasi, si era candidato promettendo rinnovamento e ripristino delle regole, ben presto ha dovuto uniformare il proprio agire ad un modus operandi ben noto in città e secondo il quale “gli amici degli amici sono amici”, favorendo circostanze che marchiano pesantemente non solo l’amministrazione ma quanti nell’urbanistica rivestono un ruolo di primo piano (escludendo, naturalmente, l’assessore al ramo che sembra ancora non essersi insediato tanto è evanescente il suo contributo). Alla faccia di chi accusava Mancini di aver cementificato indiscriminatamente Cosenza…
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Ad additare al pubblico ludibrio questa gestione disinvolta dell’urbanistica, tuttavia, non sono consiglieri della o delle minoranze che potrebbero accampare ragioni di ogni tipo, quanto autorevoli esponenti della maggioranza, come l’ex presidente della commissione urbanistica Mazzuca, che svela altarini sospettati ma mai ufficializzati, circa presunte corsie preferenziali seguite da alcuni per il disbrigo “urgente” di pratiche delicate.
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Gli episodi sotto la lente sarebbero diversi. Tra i più eclatanti meritano menzione la riqualificazione della Centrale del Latte, operazione lampo sponsorizzata da un imprenditore della grande distribuzione e della quale oggi non si ha più traccia; c’è poi il famoso albergo a 5 stelle, giunto in Consiglio come un missile e sostenuto da un esponente del PD cittadino, che per pubblica utilità triplica la sua cubatura arrivando a 24000 m3; si continua con l’incomprensibile silenzio sulle denuncie del Comitato Città 2000, acclarate da una apposita commissione di inchiesta e finite nel dimenticatoio della burocrazia comunale, per arrivare, infine, ai giorni nostri con il “palazzo a cinque piani su un giardino degli anni venti” che verrà costruito tra via Parisio e viale degli Alimena senza colpo ferire, se non il giustificato allarme del Presidente degli Ordini degli Architetti.
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Saranno coincidenze, saranno fatti concreti, fatto sta che Perugini ed i suoi non sembrano proprio aver trascurato gli aspetti “urbanistici” della nostra città.<br />
Se a ciò si aggiunge che alcuni mal pensanti ritengono che i concorsi per dirigente vengano espletati solo per ricompensare alcuni per la disponibilità dimostrata nella gestione di alcune pratiche scottanti, il quadretto che emerge è completo.
<br/>fonte: <a href="http://www.sergionucci.it/LeNews.htm">sito Web</a>Sergio Nucci: Non personalizziamo la lotta politica2009-05-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it391333Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Lista di elezione: G.mancini Sindaco) - Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: UDC) - Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: Misto) <br/><br/><br />
Non ci piace personalizzare la lotta politica. Non lo abbiamo fatto in passato e vogliamo continuare a non farlo, più che per riguardo dei nostri interlocutori per il rispetto dovuto alle nostre persone che hanno storia e dignità da vendere.
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Se avessimo voluto scendere al livello di chi scrive certe cose, definendo falsi i nostri legittimi interrogativi, avremmo potuto rivolgere al portavoce Zunino, estensore materiale della nota che ci riguarda, alcune considerazioni quanto mai opportune.
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Avremmo dovuto ricordare al portavoce dell’amministrazione (ma è tenuto a conoscere le regole dell’ente che lo stipendia?) alcune prerogative dei consiglieri. Due in particolare, i commi 1 e 2 dell’art 29 del regolamento del C.C.:
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<b>1 -</b> Ogni Consigliere ha diritto di presentare interrogazioni, interpellanze, mozioni, ordini del giorno e risoluzioni e fare segnalazioni su argomenti di competenza dell'Amministrazione comunale.
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<b>2 -</b> Le interrogazioni sono rivolte ad acquisire informazioni o spiegazioni in ordine ad un determinato atto o fatto. Esse vanno presentate per iscritto. Possono essere presentate al Sindaco e rivolte alla Giunta. Può esserne richiesta risposta scritta. Il Sindaco o l’assessore delegato entro e non oltre quindici giorni, è tenuto a rispondere. Il Consigliere può richiedere che la risposta alle interrogazioni avvenga nella prima seduta di commissione utile
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Avrebbe compreso, leggendo e rileggendo questi piccoli articoli, come eventuali violazioni alla norma siano state compiute da chi in sedi e tempi diversi da quelli da noi usati, ha fornito chiarimenti e commenti ad iniziative svolte nell’esercizio del proprio mandato. Ma chiaramente, uno stipendiato di un Ente, non è tenuto a conoscere le norme che ne regolano funzioni e compiti.
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Allo stesso modo, avemmo potuto rispondere al Vice-Sindaco Franco Ambrogio, che ha la delega ai lavori pubblici, e che presumibilmente è l’ispiratore della nota che in un passaggio riguarda, con piglio velenoso il collega Piero Belmonte, che fin quando quest’ultimo ha appoggiato questa Giunta (ma nessuno è perfetto) lo ha fatto con coerente correttezza ed in maniera del tutto disinteressata.
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Ma quale colpa si addebita a Belmonte? Quella di far parte di quel novero di consiglieri che partecipano a riunioni lampo di commissioni consiliari per intascare qualche gettone di presenza? Certo che no. I dati sugli emolumenti percepiti dall’amico Piero la dicono lunga sulle se frequentazioni “disinteressate”.
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O quella di essere componente la commissione elettorale e di dividersi anche con il vice-sindaco i 320 scrutatori per la prossima competizione elettorale? Assolutamente no . Oltre al buon Ambrogio fanno parte di quella commissione i colleghi Bartolomeo, Ruffolo e Savastano.
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Allora qual è la colpa? Aver richiesto notizie circa lo stato dei lavori del suo quartiere; lì dove ogni giorno la gente lo ferma e gli chiede ” Consigliè, ma ‘sti lavori finiranno un giorno?”
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Forse è questa la vera causa di tanto livore da parte del vice-sindaco Ambrogio che naviga, ormai indenne da più di trent’anni, nella vita politica cittadina incurante di tempeste, fortunali e maremoti.
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Ecco, se avessimo voluto personalizzare lo scontro politico avremmo potuto dire tutto questo, ma noi non vogliamo farlo e per questo aspetteremo pazientemente.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.sergionucci.it/LeNews.htm">www.sergionucci.it</a>Sergio Nucci: Comunicato Stampa2009-05-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it391259Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Lista di elezione: G.mancini Sindaco) - Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: UDC) - Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: Misto) <br/><br/><br />
L’indiscrezione secondo la quale il Sindaco Perugini auspicherebbe il sorteggio per la designazione degli scrutatori delle prossime elezioni amministrative ed europee, non può che trovarci d’accordo.<br />
Ne l’aver dato disponibilità a seguire il criterio sino ad oggi adottato, e cioè la designazione diretta degli scrutatori da parte dei componenti la commissione elettorale, può rappresentare una sorta di intralcio ad una richiesta che, prima che dal Sindaco, arriva dalla società civile che intravede in questo adempimento burocratico una sorta di spartizione elettorale che poco ha a che fare con la corretta e trasparente gestione della res pubblica.
E’ questa la ragione, dunque, che spinge noi dell’UDC, dalla nostra postazione di minoranza in Consiglio Comunale, a chiedere con fermezza che per queste nomine si proceda mediante un pubblico sorteggio, e di ribadire di non essere interessati a nessuna soluzione diversa da quella prospettata.<br />
Siamo convinti che solo così i componenti la commissione elettorale, che giova ricordarlo, oltre al Sindaco sono i colleghi Bartolomeo, Ruffolo e Savastano (i primi due candidati nelle prossime elezioni provinciali, ed il terzo promotore di una lista nelle stesse elezioni), potranno dimostrare, ove ce ne fosse bisogno, l’assoluta imparzialità delle loro scelte e la trasparenza della loro condotta nell’esercizio di un compito affidatogli dal Consiglio Comunale.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.sergionucci.it/LeNews.htm">web site - sergionucci</a>Sergio Nucci: Atlante2009-05-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it391170Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Lista di elezione: G.mancini Sindaco) - Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: UDC) - Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: Misto) <br/><br/><br />
Chi passeggia per corso Mazzini si sarà certamente imbattuto in una improbabile recinzione che fa bella mostra di se di fianco alla convalescente “Bagnante” di Emilio Greco, tempo addietro vittima di uno strano incidente automobilistico.
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La recinzione, che ormai campeggia da diverse settimane, delimita lo spazio un tempo destinato ad una anonima fioriera collocata proprio al centro dell’isola pedonale.
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Non si conoscono le ragioni per le quali la fioriera sia stata rimossa. Ne, nei tanti avventori desta sorpresa il fatto che, ad oggi, nessuno si sia dato la briga di ridare decoro ad un’area così frequentata da tanti cittadini.<br />
Effettivamente, nel contesto nel quale vengono esposte le opere del museo all’aperto, ovvero cartacce e rifiuti di ogni genere, cestini stracolmi, panchine ormai ricettacolo di immondizie, mercanzie di tutti i tipi esposte da ambulanti di ogni provenienza, lo spazio abbandonato all’incuria più totale non sembra per i nostri amministratori creare una qualche disarmonia.
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Questa “filosofia”, ciò nonostante, non è pedissequamente accettata né dai commercianti della zona né da tanti cittadini che ritengono che cotanto ben di Dio - le statue appunto - non possa essere così mortificato tanto da diventare, esso stesso, contorno al degrado che lo circonda.
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Secondo i bene informati, l’Amministrazione non sarebbe poi così latitante, avendo previsto di collocarvi un mosaico di rara bellezza per la cui esecuzione occorrono, naturalmente, tempi che se non biblici poco ci manca. Verrebbe, a questo punto, da chiedersi: se il mosaico non era pronto non si poteva ritardare la rimozione della fioriera? Tant’è e a poco serve lamentarsi.
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Val la pena invece riferire di una leggenda metropolitana secondo la quale al posto della fioriera non verrebbe collocato un mosaico bensì una statua allegorica raffigurante Perugini, novello Atlante, che sorregge sulle spalle il mondo, ovvero tutti i grattacapi che il Sindaco pro-tempore sopporta e che ha ereditato da un passato nel quale sia lui che molti dei suoi sodali anziché spettatori ignari son stati ciechi, muti e sordi comprimari.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.sergionucci.it/LeNews.htm">sergionucci.it</a>Sergio Nucci: Perugini il conservatore2009-04-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it391056Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Lista di elezione: G.mancini Sindaco) - Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: UDC) - Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: Misto) <br/><br/><br />
Salvatore Perugini è un conservatore. Non c’è alcun dubbio. Ma conservatore nel senso classico del termine, cioè uno che tende a mantenere, a perpetuare, a non cambiare (Garzanti).<br />
Ci sono voluti circa tre anni della sua sindacatura, ma ora ne sono assolutamente convinto.<br />
Nel suo cammino amministrativo, Perugini non ha mai fatto il gesto o dato l’impressione di modificare lo status quo che questa città quotidianamente mostra. Non ha mai mosso un dito per rimuovere incrostazioni o abolire privilegi illegittimi. Anzi, con la sua completa acquiescenza, li ha assecondati e paradossalmente alimentati.
Questa è, probabilmente, agli occhi dei suoi elettori, la colpa più grave di Perugini: non aver saputo interpretare la legittima speranza di un ritorno alle regole che in molti che lo hanno votato, avevano quel 28 maggio. Gran parte del suo elettorato pensava che certe deprecabili consuetudini sarebbero state definitivamente cancellate, ma non è stato così. E, sotto gli occhi di tutti, rimane ben visibile il fallimento dell’esperienza Perugini.<br />
Così come rimangono intatti i tanti “privilegi” di pochi fortunati. Di quelli che hanno il parcheggio riservato sulle strisce gialle perché loro vanno a lavorare (come se gli altri andassero a divertirsi), di quelli che occupano il suolo pubblico tanto nessuno dirà loro niente, di quelli che chiudono strade o costruiscono vetrine sui marciapiedi pubblici. Di quelli che parcheggiano in terza fila, con l’assenso dei vigili, perché i propri figli escono da scuola e devono avere l’auto pronta a riportarli a casa, di quelli che hanno in concessione lo stadio ma non si sognano di pagarne la manutenzione, di quelli che usano i teatri cittadini ma che di pagare il ticket non se ne parla proprio. Di quelli che possono costruire dove e quanto vogliono tanto una scappatoia la si trova sempre, di quelli che vedono le proprie pratiche passare in commissione consiliare e/o in consiglio comunale alla velocità della luce. Di quelli che la loro strada è sempre pulita, il marciapiede rifatto e l’asfalto nuovo di zecca perché loro hanno un amico al Comune. Di quelli che hanno un posto sempre in prima fila perché il biglietto omaggio poi si rimedia. Di quelli che rubano l’acqua comunale tanto chi li scoprirà mai. Di quelli che si arrangiano in piccole o grandi consulenze tanto a pagare siamo tutti noi.<br />
Di tutti quelli che pensano che mantenere tali privilegi sia ormai un diritto acquisito e nessuno osi mai modificarlo.<br />
Aver conservato tutte queste “cattive abitudini” di alcuni suoi concittadini fa, dunque, di Perugini un autentico conservatore e per questi motivi lo si può tranquillamente definire come il Sindaco più conservatore che Cosenza abbia mai avuto.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.sergionucci.it/lenews.htm">sito web - sergionucci</a>Sergio Nucci: Il teatrino della politica2009-03-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it390665Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Lista di elezione: G.mancini Sindaco) - Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: UDC) - Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: Misto) <br/><br/><br />
La scorsa domenica, allo stadio San Vito, mentre tutti erano intenti a festeggiare la meritata vittoria del Cosenza, si assisteva ad un simpatico teatrino tra il Sindaco della città e Fabio D’Ippolito, giornalista di una emittente televisiva cosentina, ideatore e conduttore de “Il Graffiatore”, striscia serale nella quale vengono affrontati argomenti di cronaca locale e regionale.
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Già dal titolo si intuisce lo spirito della trasmissione (nomen omen). Si consente alla gente, con interventi da studio e da casa, a volte in modo fin troppo colorito, di dire la propria opinione. In una società nella quale il consenso è costruito grazie al tubo catodico, non è cosa di poco conto trovare chi offra un pulpito a coloro che non hanno voce nelle stanze dei bottoni.
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Ma non è solo la gente a dire la propria. Anche il “potere” legalmente costituito ha spazio per diffondere il pensiero di chi governa a patto, però, che si presenti a farlo.
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Grazie a D’Ippolito, dunque, si ha la possibilità di ascoltare la voce di amministratori ed amministrati, consentendo ad entrambi di dire cosa pensano nel modo che ritengono più idoneo. E quando i modi travalicano l’educazione ed il rispetto, onestamente, non se ne può fare colpa al conduttore.
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Ciò detto, sembra fin troppo chiaro ciò che il Sindaco addebitava nella sua “cazziata”, dai toni coloriti e dagli accenti esasperati, al giornalista di Telitalia: mi arrabbio con te perché fai in modo che le critiche al mio operato non vengano a galla.
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Durante il ventennio le notizie di cronaca nera erano bandite dalle pagine dei giornali e non perché non ve ne fossero ma perché c’era l’ordine di far sembrare che tutto andasse bene.
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Ora, è fin troppo comprensibile che in un’epoca che ha consegnato alla storia più imbonitori che statisti, la televisione possa fare e disfare, ma è altrettanto vero che l’impietoso giudizio sulla giunta Perugini sarebbe tale con e senza portare alla luce il malumore che regna fra i cosentini.
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Anche a me, ad esempio, è capitato di non aver mai varcato la soglia di alcune emittenti televisive che operano sulla città e che dei problemi di Cosenza dicono di occuparsi, nonostante, in circa tre anni, abbia interrogato per più di 70 volte questa amministrazione. Ma mai e poi mai mi sono lasciato andare a critiche o eccessi di ira nei confronti di questi “signori” dell’informazione che mi censurano filtrando le notizie da dare in pasto all’opinione pubblica.
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Ma io, non me ne sono mai curato. Vivo del mio lavoro e la politica la faccio come servizio. Orbene, credo che anche il Sindaco viva del suo lavoro e per questo motivo farebbe bene a non adombrarsi per cosa dice una televisione e per come lo dice, piuttosto, farebbe bene a curarsi di cosa lascerà alla sua città quando il suo mandato sarà finito.
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<br/>fonte: <a href="http://www.sergionucci.it/LeNews.htm">official web site - sergiorinucci</a>Sergio Nucci: Così è se vi pare2009-03-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it390664Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Lista di elezione: G.mancini Sindaco) - Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: UDC) - Consigliere Consiglio Comunale Cosenza (CS) (Gruppo: Misto) <br/><br/><br />
Ad una lettura superficiale, la scorsa riunione di Consiglio Comunale potrebbe apparire come una ritrovata armonia all’interno dello schieramento che sostiene Perugini & Co.
Non è così, anzi. Perugini lo scorso lunedì, ha solo siglato una tregua fino al prossimo bilancio. Del resto, la volontà di non celebrare più consigli fino a quell’appuntamento, o almeno la determinazione di rimandare di volta in volta i lavori a data da definire, esprime solo che al momento c’è l’esigenza di mantenere ben distinte le vicende comunali da quelle provinciali, al fine di non condizionare irrimediabilmente l’imminente tornata elettorale nella quale Oliverio dovrà fare i conti con avversari di tutto spessore ed intenzionati a vender cara la pelle.<br />
La manovra economica comunale, dunque, segnerà lo spartiacque tra l’esperienza avviata dal centrosinistra cosentino nel 2006 e quello che sarà dopo l’appuntamento elettorale.
Per intanto alcuni sostenitori della prima ora cominciano, chi apertamente chi sommessamente, a chiamarsi fuori dal gioco.<br />
Mentre Bartolomeo e Greco hanno già guadato il fiume, Sacco e Spataro, con la dichiarazione di fedeltà all’Udeur di Mastella, hanno preannunciato il proprio passaggio a destra che, ovviamente, verrà formalizzato solo dopo il bilancio.
Restano però ancora tanti interrogativi. E tutti dipendenti da quanto Perugini vorrà “spendere”.<br />
Chi resta con lui, a parte lodevoli e coerenti eccezioni, ambisce a qualcosa in più di quello che già ha avuto.<br />
Perché la fedeltà se viene in qualche modo, diciamo così, incoraggiata, è più … fedele.
Dal canto suo l’opposizione, quella vera, quella che non ha mai abbassato la guardia, insiste affinché i tanti problemi cittadini vengano affrontati e risolti.
E lo fa, ora con piglio duro ora con atteggiamento più dialogante, sempre in attesa che qualcosa alla fine si smuova.<br />
Ma il vero problema sono gli “ondivaghi” del consiglio. Quelli che, per intenderci, non disdegnano di essere presenti alle numerose commissioni che vengono programmate nel corso della settimana - perche loro “lavorano per la città” - ma che al tempo stesso non amano discutere in consiglio le problematiche cittadine quasi si trattasse di segreti di stato.
Ma come possono questi stakanovisti delle commissioni d’un tratto decretare il rinvio dei lavori consiliari? Cosa li spinge? Che forse perdano di fronte alla città la favella che li anima in commissione? O che forse si emozionino dinnanzi alle imparziali telecamere che ne esaltano le capacità lessicali e oratorie? O che forse in commissione partecipino il tempo necessario a “guadagnarsi” il sudato gettone di presenza? Un mistero che non è dato svelare.<br />
Nel frattempo, noi dell’opposizione continuiamo a fare il nostro dovere, a dedicare a questa città il nostro tempo, sottraendolo alle nostre famiglie, alle nostre occupazioni, ai nostri svaghi. Continuiamo ad intervenire sulla stampa, a presentare interrogazioni, a partecipare ai lavori del consiglio. Senza tentennamenti e senza paure. Perché abbiamo chiesto ai cittadini il loro voto per poterli rappresentare e perché noi in quello che facciamo ci crediamo.
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<br/>fonte: <a href="http://www.sergionucci.it/LeNews.htm">official web site - sergiorinucci</a>