Openpolis - Argomento: plein airhttps://www.openpolis.it/2014-03-26T00:00:00ZGIUSEPPE TASSONE: ELEZIONI EUROPEE, NON SI DIMENTICHI IL TURISMO2014-03-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it718065Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Cuneo (CN) (Lista di elezione: CUNEO SOLIDALE) <br/><br/>Nel mese di maggio andremo a votare per il rinnovo del Parlamento Europeo: sarà una campagna elettorale che si svilupperà sui temi dell’economia e dell’occupazione, ma dalla quale non dovrà mancare il turismo, vero volano per l’intera comunità, soprattutto per le Nazioni che si affacciano sul bacino del Mediterraneo.
Trattare di turismo su scala continentale vuol dire affrontare temi che, spesso, vengono dimenticati o messi in un canto, quasi si trattasse di argomenti di serie “B”, buoni per qualche conferenza, ma non per stilare seri programmi.
Eppure la mobilità, la fruibilità del territorio, l’omogeneizzazione delle regole, la comunicazione costituiscono elementi essenziali per sviluppare un settore che, in Europa, muove all’interno dei singoli stati e, soprattutto, entro l’area comunitaria, milioni di persone, con permanenze anche medio lunghe.
Pensare alla delocalizzazione vuol dire andare con la mente a quanto da tempo avviene in alcuni Stati meridionali degli USA, pensare alla destagionalizzazione vuol dire creare opportunità nuove di occupazione e di presenze in aree che restano marginali per troppo mesi durante l’anno.
Il nostro Paese ha estrema necessità di interventi strutturali nel campo del turismo: la nostra offerta, quando si parla di informazione, resta al palo.
Colpa del trasferimento delle competenze dallo Stato a troppi altri soggetti, spesso in conflitto tra loro, colpa anche dell’assoluta mancanza di concorrenza che non solo non ha svecchiato il settore, ma ha consolidato rendite di posizione che hanno aggiunto danni ai ritardi già cronici che si sono sommati in questi anni.
L’Europa non è la panacea di tuti i mali, soprattutto in questi momenti, e il proverbio “aiutati che il ciel ti aiuta” è quanto mai attuale, ma certo non si possono ovviare scelte che vanno nella direzione di una radicale modifica degli atteggiamenti e soprattutto ad approcci diversi.
L’occupazione giovanile può trovare nel turismo validi punti di riferimento, ma è necessario adeguare le regole ai tempi nuovi: da quelle minime, quali ad esempio gli orari di apertura delle spiagge legati ancora a ordinanze di ormai superate nei tempi, alla salvaguardia del territorio e alla sua piena fruibilità.
Più facile scriverlo che realizzarlo, certo, soprattutto in un Paese che non ha ancora portato a termine la propria battaglia per il pieno recupero della legalità nell’amministrazione di ampie aree, ma senza questi interventi pare impossibile pensare, per l’Italia, a uno sviluppo che ci ponga sullo stesso piano delle altre nazioni della Comunità Europea.
E qui non si può dare la colpa ad altri: la crescita turistica passa dalla capacità piena di saper offrire un territorio sicuro, interessante e in grado di rapportarsi con le aree circostanti.
Cose queste che cozzano con le regole che ci siamo dati e che vedono il particolare primeggiare sul generale e l’offerta parcellizzarsi in mille rivoli che perdono di vista la generalità del territorio.
Così come l’utilizzo delle nuove forme di comunicazione appare non al passo con i tempi, quasi che internet e i nuovi sistemi di comunicazione ormai concretizzabili mediante l’uso di un semplice telefonino, non ci appartenessero.
Basta verificare certe applicazioni turistiche offerte all’estero, concernenti la disponibilità di alberghi, campeggi e ostelli e paragonarle alle nostre, ferme ancora, quando va bene, alla telefonata o al fax…così non si va da nessuna parte.
Di qui la speranza che dall’Europa giunga un segnale forte sulla strada da intraprendere, tempo se n’è perso ormai abbastanza, continuare su questa strada sicuramente ci allontana dagli altri stati e non aiuta la nostra economia e la nostra occupazione.
Beppe Tassone
<br/>fonte: <a href="http://www.beppetassone.it">propria</a>GIUSEPPE TASSONE: AREA PER CAMPER DI SAN BARTOLOMEO: RICORDARE PER GUARDARE AVANTI2011-09-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it609554Alla data della dichiarazione: Pres. Consiglio Comunale Cuneo (CN) (Gruppo: PD) <br/><br/>Il telefono squilla che è notte da un pezzo, l’ora delle brutte notizie…
Al telefono è Alberto Righello, storico camperista savonese di Murialdo, in Val Bormida.
E’ diretto: ”Beppe, hanno chiuso San Bartolomeo…” poi un’inarrestabile cronaca di quello che è avvenuto frammista a ricordi che mi portano indietro di tanti anni.
A San Bartolomeo, in provincia di Imperia, venne realizzata, soprattutto grazie alla volontà ed alla tenacia di un grande appassionato di turismo all’aria aperta, Valter Losno, uomo dal carattere impossibile, la prima area di sosta della Liguria.
La frequentavo con i bambini piccoli: si raggiungeva oltrepassando il viadotto della ferrovia, il torrente a fianco e poco distante il mare.
La prima area, quella che fece da battistrada al nascere di tanti punti di sosta che hanno caratterizzato la Liguria e, soprattutto, un patto forte tra camperisti illuminati, amministratori locali disponibili e imprenditoria privata attenta ai nuovi fenomeni.
Quante polemiche a San Bartolomeo!
Campeggi in lotta, giornali divisi, ma i club erano forti, radicati nel territorio, in piena crescita, in grado di fare politica turistica e fecero argine.
Proprio da lì partì la grande rivoluzione del turismo all’aria aperta nel Nord Ovest: nacquero poi tante altre aree, tra le prime quella “storica” di Imperia, chiusa da tempo avendo lasciato il posto ad un porto turistico.
Era la risposta ai campeggi chiusi fuori stagione, l’indicazione della strada che doveva essere percorsa, il segnale che il “campeggio libero” nelle piazze e sulle strade poteva essere sostituito con strumenti idonei, gratuiti o a basso costo, in grado di coniugare la libertà di movimento, con la sicurezza e la dignità della sosta.
Quella telefonata che mi ha raggiunto di notte mi ha fatto ragionare sul tempo trascorso, su una tensione che forse è venuta meno, sulle trasformazioni che il nostro mondo si è dato, alcune delle quali suonano, purtroppo, a retromarcia.
Certo, le aree nascono e chiudono, ve ne sono parecchie, ma San Bartolomeo apparteneva alla storia, all’intimo di chi, credendo in questo modo di far turismo, vedeva realizzarsi, nel cuore della Riviera dei Fiori, una struttura che rappresentava una vera rottura con la realtà precedente.
Ora vi è un parcheggio per vetture: certo poco distante, al di là del torrente, vi è un’altra area e nel raggio di poche decine di chilometri ne sono sorte parecchie.
Forse questa notizia meriterebbe addirittura di non essere data: ma credo che sia giusto ricordare San Bartolomeo, i primi sforzi di un movimento camperistico che trovavano realizzazione, la nascita di una struttura che era un po’ come il primo figlio, destinato poi a essere seguito da una nidiata di altri piccoli.
Lì distribuimmo i tagliandini “viaggio in camper, compro in questo paese” che divennero uno strumento per far capire che il turismo dei veicoli ricreazionali portava ricchezza, aiutava l’economia, favoriva l’occupazione.
Lì i portatori di handicap non avevano limitazioni e nacque l’intuizione della funzione sociale del camper…
Sembra un’altra epoca, ma chi non ha memoria del passato non ha futuro e troppi, anche nel nostro settore, dimenticano troppo facilmente quello che è stato correndo dietro a chimere destinate a svanire come la nebbiolina notturna quando finalmente spunta il sole.
Mi auguro che, in quel luogo, l’amministrazione comunale voglia almeno porre una targa a ricordo: sarebbe giusto nei confronti del suo ideatore, Valter Losno, ma anche dei camperisti che per quella struttura si batterono e che si è rivelata un vero battistrada per una politica turistica che vide la regione Liguria in prima linea.
Alberto Righello fu l’artefice, con chi scrive, di una legge regionale che sancì, in quella regione, la libertà di sosta e favorì le aree…tutto nacque grazie a San Bartolomeo.
Certo il tempo è passato…ma la memoria e i ricordi restano…chi non ha memoria del passato non ha futuro!
Beppe Tassone
Un’intervista a Beppe Tassone sul tema del turismo itinerante può essere visualizzata e scaricata direttamente da internet.
Per vedere l’intervista clicca su
http://www.youtube.com/watch?v=1Mc19WIAwhk
<br/>fonte: <a href="http://www.beppetassone.it">propria</a>