Openpolis - Argomento: Piano Strategico Metropolitanohttps://www.openpolis.it/2013-07-09T00:00:00ZBEATRICE DRAGHETTI: PSM, terzo Forum per la sottoscrizione del Patto Metropolitano.2013-07-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it703529Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Provincia Bologna (Partito: Cen-sin) - Consigliere Provincia Bologna (Lista di elezione: Cen-sin) <br/><br/><br />
Benvenuti a tutti e grazie per questa fedeltà di presenza e di partecipazione. Terzo e ultimo Forum e sottoscrizione del Patto del PSM. Un percorso assolutamente nuovo per Bologna, arrivato in porto.<br />
Devo dire che questo mio breve intervento e' in qualche modo influenzato dalle vicende degli ultimi giorni, che hanno visto l'ennesimo, triste, ancorché prevedibile, stop alle riforme istituzionali nel nostro Paese.<br />
L'ha influenzato, perché mi ha sollecitato a rileggere alcune dimensioni del lavoro fin qui svolto attorno al PSM, che mi sembrano preziose e nient'affatto scontate.<br />
<br />
La prima. Partire da una visione strategica, quale quella che abbiamo presentato al primo Forum e che ha tendenzialmente ispirato l'attività dei 4 gruppi, vuol dire aver deciso di cimentarsi con un PENSIERO LUNGO, che si misura con il traguardo e per arrivare lì prova a mettere in campo programmi, azioni, iniziative coerenti sia con la meta sia anche nelle connessioni. Si è cercato di lavorare attorno a un senso, che solo prospettive lunghe ed efficaci possono dare. A me sembra che se siamo cresciuti nella consapevolezza che prima di parlare e ancor di più di fare, bisogna pensare e mettere in campo progetti fondati e sostenibili, non abbiamo perso tempo.<br />
<br />
La seconda. La lettura e l'approfondimento delle schede progettuali, articolate nei 4 ambiti, ci restituiscono - anche nelle loro relazioni - una capacità di cimentarsi con UN PENSIERO LARGO. Si sono raccolte le sollecitazioni che la visione strategica iniziale
aveva consegnato soprattutto nella chiara indicazione dei pilastri ideali: la scelta di ripartire dagli ultimi coniugata all'impegno di consolidare l' attrattività e l'accoglienza dell'area bolognese, nella difesa e nella promozione per tutti dei diritti fondamentali dell'istruzione,della salute e del lavoro, stringendo legami e relazioni forti tra persone, generazioni e territori.<br />
Lo star bene di ciascuno e di tutti richiede infatti una pluralità complessa di interventi, che hanno bisogno di essere amalgamati, resi possibili e sostenibili. Appassionarsi a pezzi di benessere, a pensieri unici, a fissazioni talebane finisce in genere in scompensi e carenze che hanno un caro prezzo, prima o poi, per le comunità.<br />
<br />
Infine la terza dimensione. Anche senza esibire i numeri della partecipazione, ma considerando e apprezzando complessivamente le modalità di lavoro e ciò che è stato messo in movimento, bisogna dire che si è stati capaci di PENSIERO PROFONDO. Nel senso che è via via emersa con intensità interessante una vitalità, una diffusa responsabilità civica, una creatività generosa, un volontariato competente e solido, che fanno dire che la città e il territorio possono contare su energie e potenzialità collaudate, se solo vengono confermate e accolte veramente nel loro essere parte indispensabile, e non occasionale, per la crescita e il buon cambiamento che auspichiamo.<br />
<br />
Allora, pensiero lungo, pensiero largo, pensiero profondo: abbiamo provato a non sfuggire a queste scommesse. E siamo convinti che queste siano dimensioni che debbono continuare a caratterizzare il nostro cammino di comunità e di territorio. Quindi, sottoscriviamo stasera una meraviglia? Nient'affatto! Era la prima volta che mettevamo mano a un PSM, chissà quanto meglio avremmo potuto fare, ma adesso dobbiamo tenerci stretti questo pezzo di futuro che abbiamo provato a elaborare insieme.<br />
Mi sono ritrovata nel pensiero che un sociologo ha scritto a proposito di PSM su un quotidiano locale circa un mese fa: "Un ventaglio relativamente ricco di iniziative e interventi che non hanno la pretesa di prendere a sberle la città, ma cercano di accompagnarli nella sua evoluzione. Il piano veicola un'idea di futuro molto bolognese, dove il cambiamento e' innestato nel presente e nel possibile. Potrà deludere i futuristi ad oltranza, ma potrebbe funzionare".<br />
<br />
Quando un prodotto è collettivo, si è riconoscenti reciprocamente, ma vorrei stasera ringraziare in particolare qualcuno: il Presidente Donati, coinvolto in tutta la complessità del percorso, il Comitato tecnico-scientifico, in particolare i coordinatori Bonaretti, Camagni, Giovannini, Oliva, Orio Nello pazienti annodatori di relazioni e ricercatori di fattibilità, chi ha lavorato nei gruppi di progetto e infine "quasi" invisibili, ma assolutamente determinanti per la realizzazione di tutta l'impresa che abbiamo alle spalle i membri della Segreteria, tra cui nomino per tutti la coordinatrice arch. Lucia Ferroni, la cui dedizione e generosità sono state senza misura. Grazie.
<br />
<br />
La tappa di stasera è ambivalente: si e' conclusa la fase dell'elaborazione del Piano, si apre quella indispensabile della sua attuazione, bisogna mettere gambe ai progetti.
La sottoscrizione del Patto significa appunto impegno a farsi carico, nella varietà dei ruoli e delle competenze, della realizzazione del Piano Strategico, a cui abbiamo dedicato tempo, energie e competenze. Da subito occorrerà puntualizzare i contenuti, gli attori in campo, i canali di finanziamento, soprattutto per i progetti piú grandi.<br />
<br />
Infine: una annotazione a mio avviso delicatissima, anche per il prosieguo del lavoro. Non c'e' dubbio che a questo Piano - ed è con questo spirito che abbiamo lavorato- è straordinariamente congeniale la dimensione metropolitana, a cui da anni il territorio è allenato per le pratiche amministrative e le politiche attivate, ma che senza il salto di qualità rappresentato dalla formalizzazione istituzionale corrispondente, da funzioni precise e da una capacità certa e fluida di decisione rimane appoggiata su un defatigante volontarismo, privo di mezzi sufficienti.<br />
<br />
<b>Il nostro territorio è da troppi anni sfiancato da un inconcludente "aspettando Godot" di rinnovamento istituzionale</b>. Siamo delusi, per le vicende degli ultimi giorni, anche arrabbiati, ma non rassegnati. E soprattutto abbiamo nostalgia di pensiero lungo, largo, profondo e fertile nel campo delle riforme istituzionali: non ce n'è traccia assolutamente e drammaticamente da troppo tempo.<br />
<br />
Al Ministro Del Rio qui presente, che ringrazio moltissimo per l'attenzione che ci riserva, consegno una corale domanda di sapienza riformatrice, di cui finalmente vorremmo vedere il volto compiuto e gli effetti migliorativi dell'esistente.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.beatricedraghetti.org/pages/news2.asp?id=236">Sito personale Beratrice Draghetti</a>BEATRICE DRAGHETTI: PSM, terzo Forum per la sottoscrizione del Patto Metropolitano.2013-07-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it703527Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Provincia Bologna (Partito: Cen-sin) - Consigliere Provincia Bologna (Lista di elezione: Cen-sin) <br/><br/>Benvenuti a tutti e grazie per questa fedeltà di presenza e di partecipazione. Terzo e ultimo Forum e sottoscrizione del Patto del PSM. Un percorso assolutamente nuovo per Bologna, arrivato in porto.<br />
Devo dire che questo mio breve intervento e' in qualche modo influenzato dalle vicende degli ultimi giorni, che hanno visto l'ennesimo, triste, ancorché prevedibile, stop alle riforme istituzionali nel nostro Paese.<br />
L'ha influenzato, perché mi ha sollecitato a rileggere alcune dimensioni del lavoro fin qui svolto attorno al PSM, che mi sembrano preziose e nient'affatto scontate.<br />
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La prima. Partire da una visione strategica, quale quella che abbiamo presentato al primo Forum e che ha tendenzialmente ispirato l'attività dei 4 gruppi, vuol dire aver deciso di cimentarsi con un PENSIERO LUNGO, che si misura con il traguardo e per arrivare lì prova a mettere in campo programmi, azioni, iniziative coerenti sia con la meta sia anche nelle connessioni. Si è cercato di lavorare attorno a un senso, che solo prospettive lunghe ed efficaci possono dare. A me sembra che se siamo cresciuti nella consapevolezza che prima di parlare e ancor di più di fare, bisogna pensare e mettere in campo progetti fondati e sostenibili, non abbiamo perso tempo.<br />
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La seconda. La lettura e l'approfondimento delle schede progettuali, articolate nei 4 ambiti, ci restituiscono - anche nelle loro relazioni - una capacità di cimentarsi con UN PENSIERO LARGO. Si sono raccolte le sollecitazioni che la visione strategica iniziale
aveva consegnato soprattutto nella chiara indicazione dei pilastri ideali: la scelta di ripartire dagli ultimi coniugata all'impegno di consolidare l' attrattività e l'accoglienza dell'area bolognese, nella difesa e nella promozione per tutti dei diritti fondamentali dell'istruzione,della salute e del lavoro, stringendo legami e relazioni forti tra persone, generazioni e territori.<br />
Lo star bene di ciascuno e di tutti richiede infatti una pluralità complessa di interventi, che hanno bisogno di essere amalgamati, resi possibili e sostenibili. Appassionarsi a pezzi di benessere, a pensieri unici, a fissazioni talebane finisce in genere in scompensi e carenze che hanno un caro prezzo, prima o poi, per le comunità.<br />
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Infine la terza dimensione. Anche senza esibire i numeri della partecipazione, ma considerando e apprezzando complessivamente le modalità di lavoro e ciò che è stato messo in movimento, bisogna dire che si è stati capaci di PENSIERO PROFONDO. Nel senso che è via via emersa con intensità interessante una vitalità, una diffusa responsabilità civica, una creatività generosa, un volontariato competente e solido, che fanno dire che la città e il territorio possono contare su energie e potenzialità collaudate, se solo vengono confermate e accolte veramente nel loro essere parte indispensabile, e non occasionale, per la crescita e il buon cambiamento che auspichiamo.<br />
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Allora, pensiero lungo, pensiero largo, pensiero profondo: abbiamo provato a non sfuggire a queste scommesse. E siamo convinti che queste siano dimensioni che debbono continuare a caratterizzare il nostro cammino di comunità e di territorio. Quindi, sottoscriviamo stasera una meraviglia? Nient'affatto! Era la prima volta che mettevamo mano a un PSM, chissà quanto meglio avremmo potuto fare, ma adesso dobbiamo tenerci stretti questo pezzo di futuro che abbiamo provato a elaborare insieme.<br />
Mi sono ritrovata nel pensiero che un sociologo ha scritto a proposito di PSM su un quotidiano locale circa un mese fa: "Un ventaglio relativamente ricco di iniziative e interventi che non hanno la pretesa di prendere a sberle la città, ma cercano di accompagnarli nella sua evoluzione. Il piano veicola un'idea di futuro molto bolognese, dove il cambiamento e' innestato nel presente e nel possibile. Potrà deludere i futuristi ad oltranza, ma potrebbe funzionare".<br />
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Quando un prodotto è collettivo, si è riconoscenti reciprocamente, ma vorrei stasera ringraziare in particolare qualcuno: il Presidente Donati, coinvolto in tutta la complessità del percorso, il Comitato tecnico-scientifico, in particolare i coordinatori Bonaretti, Camagni, Giovannini, Oliva, Orio Nello pazienti annodatori di relazioni e ricercatori di fattibilità, chi ha lavorato nei gruppi di progetto e infine "quasi" invisibili, ma assolutamente determinanti per la realizzazione di tutta l'impresa che abbiamo alle spalle i membri della Segreteria, tra cui nomino per tutti la coordinatrice arch. Lucia Ferroni, la cui dedizione e generosità sono state senza misura. Grazie.
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La tappa di stasera è ambivalente: si e' conclusa la fase dell'elaborazione del Piano, si apre quella indispensabile della sua attuazione, bisogna mettere gambe ai progetti.
La sottoscrizione del Patto significa appunto impegno a farsi carico, nella varietà dei ruoli e delle competenze, della realizzazione del Piano Strategico, a cui abbiamo dedicato tempo, energie e competenze. Da subito occorrerà puntualizzare i contenuti, gli attori in campo, i canali di finanziamento, soprattutto per i progetti piú grandi.<br />
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Infine: una annotazione a mio avviso delicatissima, anche per il prosieguo del lavoro. Non c'e' dubbio che a questo Piano - ed è con questo spirito che abbiamo lavorato- è straordinariamente congeniale la dimensione metropolitana, a cui da anni il territorio è allenato per le pratiche amministrative e le politiche attivate, ma che senza il salto di qualità rappresentato dalla formalizzazione istituzionale corrispondente, da funzioni precise e da una capacità certa e fluida di decisione rimane appoggiata su un defatigante volontarismo, privo di mezzi sufficienti.<br />
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<b>Il nostro territorio è da troppi anni sfiancato da un inconcludente "aspettando Godot" di rinnovamento istituzionale</b>. Siamo delusi, per le vicende degli ultimi giorni, anche arrabbiati, ma non rassegnati. E soprattutto abbiamo nostalgia di pensiero lungo, largo, profondo e fertile nel campo delle riforme istituzionali: non ce n'è traccia assolutamente e drammaticamente da troppo tempo.<br />
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Al Ministro Del Rio qui presente, che ringrazio moltissimo per l'attenzione che ci riserva, consegno una corale domanda di sapienza riformatrice, di cui finalmente vorremmo vedere il volto compiuto e gli effetti migliorativi dell'esistente.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.beatricedraghetti.org/pages/news2.asp?id=236">Sito personale Beratrice Draghetti</a>BEATRICE DRAGHETTI: Piano strategico metropolitano2011-12-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it622522Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Provincia Bologna (Partito: Cen-sin) - Consigliere Provincia Bologna (Lista di elezione: Cen-sin) <br/><br/><b>Approvati gli assi prioritari delle misure anticrisi</b><br />
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Comunicato congiunto Provincia e Comune di Bologna:<br />
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Si è tenuto questo pomeriggio il secondo incontro del "<b>Tavolo della contingenza economica</b>" che, nell'ambito dei lavori del Piano Strategico Metropolitano, ha come <b>obiettivo quello di definire misure attivabili nel 2012 e che diano risposte concrete e immediate di contrasto alla crisi</b>. <br />
Presenti e partecipi al processo di elaborazione delle misure le rappresentanze dei soggetti che hanno dato il via all'elaborazione del PSM, il 25 ottobre scorso: <b>Comune di Bologna, Provincia, Regione, i Comuni del territorio provinciale, le organizzazioni economiche e sindacali, forum del terzo settore</b>.<br />
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Nell'incontro sono stati individuati <b>quattro assi prioritari</b> su cui far convergere l'impegno di tutte le parti. Tali ambiti prioritari di intervento tengono presente la necessaria correlazione con i contenuti e le azioni del "Patto per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva" della Regione Emilia-Romagna.<br />
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<b>1. Sviluppo, innovazione, sostegno al sistema produttivo e giovani generazioni
</b><br />
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<b>2. Credito per le imprese</b><br />
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<b>
3. Semplificazione burocratica</b><br />
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<b>
4. Welfare e politiche attive per il lavoro</b><br />
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Per ciascun asse sono state definite specifiche azioni che verranno attivate già da gennaio 2012, sviluppando luoghi dedicati di attuazione e attivando la Conferenza metropolitana dei Sindaci. Il primo asse identifica misure per lo sviluppo e per il rilancio dell'economia<br />
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Con "<b>Rinascimento manifattura</b>" si intende dare slancio alle attività manifatturiere partendo dal 2012 con il progetto rivolto alle <b>"giovani imprese" che hanno bisogno di sedi, accompagnamento, sgravi fiscali e finanza innovativa</b>. Inoltre si metterà a punto un'azione specifica per incrementare la propensione all'export delle imprese del territorio, anche attraverso servizi dedicati. Con il "Patto per l'insediamento" si vuole invece dar vita a delle sperimentazioni per la costruzione di contesti produttivi favorevoli all'insediamento di imprese. Inoltre, nell'ambito del "Tavolo provinciale di Salvaguardia del patrimonio produttivo" si intende volgere a un progettazione di strumenti di diagnosi anticipata delle crisi aziendali e di filiera propedeutica a politiche di contrasto. Sul lato lavoro particolare attenzione verrà riservata alla formazione per apprendistato e alla riduzione della precarietà, in stretta connessione con il Patto regionale per la crescita; sulla formazione, riconosciuta in modo univoco come strumento fondamentale per la qualificazione dei lavoratori e l'accompagnamento allo sviluppo territoriale, c'è l'impegno di tutti ad operare con modalità efficaci ed innovative. Sono inoltre previste azioni volte allo sviluppo di piani di valorizzazione commerciale e culturale dei centri storici, alla diffusione delle energie rinnovabili anche attraverso i piani energetici comunali, allo sblocco e la destinazione dei fondi per grandi opere, all'accelerazione nell'attuazione degli strumenti urbanistici dei Comuni e per una definizione condivisa nella materia delle variazioni di destinazione d'uso di aree industriali, tema che la crisi ha reso particolarmente attuale. Tema trasversale quello della legalità, del lavoro e delle attività produttive, a tutela delle persone e per la messa in valore delle imprese.<br />
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Il secondo asse intende da un lato studiare modelli premianti - anche attraverso la fiscalità locale - <b>per l'aggregazione delle imprese, e dall'altro aprire un Tavolo con gli Istituti di credito e i consorzi fidi</b>, studiando assieme possibili strumenti per fluidificare l'accesso al credito delle imprese. Sul terzo asse si intende intensificare il processo di semplificazione burocratica, in particolare per creare un contesto favorevole al sistema produttivo, e promuovere l'avvio del percorso di agenda digitale metropolitana. Il quarto asse è volto alle politiche sociali e alle politiche attive per il lavoro. Si ritiene necessario, a fronte di un efficace utilizzo degli ammortizzatori sociali, valutare le possibili estensioni delle attività già esistenti di anticipazione bancaria a lavoratori di aziende in difficoltà. Inoltre, si intende proseguire nel lavoro di rilancio della cultura tecnica, nonché agire sul lato della riforma degli strumenti per il welfare e sul lato degli appalti di lavoro. Gli assessori del Comune di Bologna Matteo Lepore e Nadia Monti e gli assessori provinciali Graziano Prantoni e Giuseppe De Biasi esprimono congiuntamente soddisfazione per quanto oggi definito, punto di partenza per una celere attuazione di politiche condivise di positivo impatto sulle aziende e sulle persone, nella logica di valorizzare il sistema produttivo e salvaguardare la coesione sociale.
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Il "Tavolo della contingenza economica" rappresenta il primo passo, insieme al Tavolo per le Universiadi, nell'attuazione del Piano Strategico Metropolitano; da oggi, dopo l'approvazione da parte del Consiglio provinciale, del Consiglio comunale e della Giunta regionale, è costituito il Comitato Promotore Bologna 2021 per l'attuazione del Piano Strategico metropolitano; i primi atti dei due Presidenti, Beatrice Draghetti e Virginio Merola, sono stati la nomina del Comitato Scientifico e del Collegio Tecnico. Il Comitato Bologna 2021, che avrà sede a Palazzo D'Accursio, avvierà da subito l'attività di analisi ed elaborazione che porterà ai tavoli di lavoro previsti per gennaio 2012.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.provincia.bologna.it/probo/Engine/RAServePG.php/P/1522210010300/M/309210010310/T/Piano-strategico-metrpolitano">Ufficio Stampa, Provincia di Bologna</a>