Openpolis - Argomento: abitazionihttps://www.openpolis.it/2013-10-08T00:00:00ZFRANCO MIRABELLI: Le abitazioni a proprietà indivisa saranno trattate come prime case2013-10-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it710120Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/>“Per quanto riguarda le cooperative a proprietà indivisa, il provvedimento che contiene l'abolizione dell'IMU sulla prima casa finalmente sancisce definitivamente che queste abitazioni, così come quelle dell'Aler, sono a tutti gli effetti abitazioni principali e come tali devono essere considerate”, ha spiegato senatore del PD <b>Franco Mirabelli</b> al mensile <a href="http://www.niguarda.eu/zona_nove/pdf/201310/pagina_5.pdf">ZonaNove</a>. Una richiesta, quella dell’equiparazione all’abitazione principale degli alloggi in cooperativa a proprietà indivisa e di housing sociale, portata avanti con tenacia dalle società cooperative e che ora è stata accolta.
“È un risultato importante per cui ci battiamo da anni. - ha poi rivendicato il senatore, da sempre impegnato sui temi della casa - Non ci sarà più bisogno, dunque, come è successo la scorsa legislatura, di dover trattare su uno sconto per la proprietà indivisa - che continuava ad essere considerata seconda casa, nonostante fosse obbligatoria la residenza - né di dover chiedere ogni volta una parificazione di trattamento alla prima casa, come era successo quando era stata sospesa la rata dell’IMU di giugno che poi è stata abolita. Oggi, infatti, il governo definisce le abitazioni a proprietà indivisa come abitazioni principali”.
<br/>fonte: <a href="http://www.niguarda.eu/zona_nove/pdf/201310/pagina_5.pdf">ZonaNove</a>GIOCONDO TALAMONTI: INTERROGAZIONE: le case popolari2013-01-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it685536Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Terni (TR) (Gruppo: Misto) <br/><br/><br />
Al Sindaco del Comune di Terni<br />
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<b>Premesso che</b> la disponibilità di una casa consente di far vivere le famiglie in tranquillità e guardare al futuro con spirito sereno;<br />
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<b>rilevata</b> la sensibilità e l'attenzione del Comune di Terni nei confronti di quei cittadini che guardano all'organizzazione comunale come estremo riferimento alle personali urgenze sociali ed economiche;<br />
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<b>tenuto conto che</b> la "cultura del controllo" si fonda su l’insieme delle regole da prevedere nel bando di assegnazione delle case, le cui procedure e strutture organizzative devono essere volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio delle assegnazioni, correttamente e coerentemente agli obiettivi prefissati.<br />
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<b>visto</b> l'impegno dell'amministrazione a risolvere quanti più casi umani possibile, nel rispetto della dignità dei più deboli, attraverso assegnazioni effettuate secondo la graduatoria che tiene conto della gravità delle situazioni certificate;<br />
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<b>constatato che</b> il problema delle case popolari è molto sentito specialmente dalla popolazione che versa in situazione di forte disagio;<br />
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<b>visto che</b> l'80% delle famiglie italiane è proprietario di una casa, ma che in esso sono comprese tante famiglie che hanno contratto appositi mutui;<br />
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<b>visto che</b> con gli aumenti avvenuti nel contesto della crisi attuale di fatto viene tolta la disponibilità di soldi alle famiglie, limitandone la capacità di spesa e creando una diminuzione dei consumi interni che si è riflessa in definitiva anche sulla diminuzione dei posti di lavoro;<br />
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<b>si chiede al Sindaco e alla Giunta di:</b><br />
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1) far conoscere se vengono sulle assegnazioni effettuate (con l'ausilio dei vigili urbani, l'ASM ed il SII e con la Guardia di Finanza) i <b>controlli periodici</b> per salvaguardare i più deboli e bisognosi;<br />
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2) far sapere se esistono precisi <b>protocolli d'intesa</b> con , l'ASM, il SII e con la Guardia di Finanza;<br />
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3) far sapere se l'assegnazione delle case popolari segue le<b> percentuali di assegnazione</b> stabilite per : a) italiani, b) stranieri c) invalidi, così come previsto dal regolamento;<br />
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4) far conoscere se nella <b>modulistica</b> per l'assegnazione della casa popolare è prevista una sezione apposita e non su fogli a parte per la dichiarazione autografa del richiedente circa <i>il non aver nessun reddito e che quanto dichiarato è un'autocertificazione e per la quale eventuali dichiarazioni mendaci danno luogo a denunce penali.</i> Le dichiarazioni con ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) zero dovrebbero poi, attraverso apposito protocollo d'intenti, interessare la Finanza per eventuali accertamenti;<br />
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5) far sapere se sono previsti <b>controlli a campione</b> anche sulle case popolari assegnate negli anni precedenti alfine di verificare se sussistono le condizioni che hanno portato all'assegnazione e se ad occuparla c'è la persona assegnataria.<br />
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Terni, 28 gennaio 2013<br />
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Ing. Giocondo Talamonti<br />
(G.M. Associazione Politico Culturale "E. Berlinguer")<br />
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-JbYooXAaEQM/UQgaTdqLdiI/AAAAAAAACao/gzP14hvU0HA/s1600/de7bcf887083436b8b188a45b858155f-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"></a>
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<br/>fonte: <a href="http://talamontigiocondo.blogspot.it/">Il Blog di Talamonti Giocondo</a>Andrea Riccardi: casa ai rom2011-12-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it622742Alla data della dichiarazione: Ministro Cooperazione internazionale e integrazione<br/><br/><b>L’hanno accusata di voler dare casa a tutti i rom, togliendola agli italiani...</b>
«Mai fatto questo proclama.Ho ricordato che i rom in Italia sono 140.000, di cui metà di nazionalità italiana. La metà ha meno di 18 anni. Integrarli non è impossibile se si parte dalla sanità, dalla scuola. E dalla casa, in un quadro di regole precise. Senza toglier nulla agli italiani, visto che ci sono fondi europei non utilizzati".
«I rom? Si può integrarli. Ma non ho mai pensato di dare loro delle case togliendole agli italiani»
<br/>fonte: <a href="http://corriere.it">corriere della sera del 27/12/2011 pag 11</a>