Openpolis - Argomento: Cortinahttps://www.openpolis.it/2012-08-21T00:00:00ZAndrea Franceschi: sindaco di Cortina: «In prima linea per impedire la cementificazione dei territori»2012-08-21T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it648372Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Cortina d'Ampezzo (BL) (Partito: LISTA CIVICA) <br/><br/><br />
''Ogni anno il Comune di Cortina d'Ampezzo destina più di 400mila euro per difendersi dai ricorsi di chi vorrebbe costruire nuove case o ampliare gli edifici esistenti. Ma il comune di Cortina ha respinto i diversi piani casa mettendo dei paletti molto limitanti per tutelare esclusivamente i veri residenti. Il risultato è aver preservato il proprio territorio dalla speculazione edilizia.
<p>La linea dura paga e stiamo avendo ragione su tanti ricorsi di diverse società immobiliari sia al Tar che al Consiglio di Stato".
<p>Il primo cittadino della Regina delle Dolomiti si schiera quindi con la svolta anti-cemento del presidente della Regione Veneto Luca Zaia e non si accoda a chi lo accusa prima di aver sostenuto il piano casa e, poi, di aver cambiato idea.
''Il piano casa, dice Franceschi, non è cattivo in sé, ma deve essere lasciata ai singoli Comuni la possibilità di accettarlo o meno perché nessuno conosce meglio degli amministratori locali le esigenze del loro singolo territorio. Cortina è una grande città e vi sono altre esigenze diverse perché sono realtà diverse: non può esserci una norma urbanistica identica''.
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Da cambiare del tutto, invece, è la norma che permette di ampliare del 50 per cento la propria abitazione a chi autocertifica un trasferimento di residenza nei prossimi 24 mesi. ''C'è il rischio - denuncia Franceschi - che la residenza sia fittizia e quindi si finisca per favorire l'evasione fiscale incentivando chi ha la seconda casa a frodare l'Imu - oppure che non venga realmente effettuato il cambio nonostante lo spropositato aumento volumetrico effettuato.
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Queste sono frodi e speculazioni belle e buone e i Comuni, Cortina in primis, sono in prima linea per impedire la cementificazione dei propri territori. La possibilità di ampliare va lasciata solo a chi è già residente, e subordinata ai vincoli di tutela e salvaguardia delle singole realtà territoriali''.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.asca.it/newsregioni-Veneto__sindaco_Cortina_a_Zaia__anche_noi_contro_cementificazione-1188626-.html">asca</a>LUCA ZAIA: a Durnwalder: «Né io né lui decidiamo le sorti delle comunità»2012-08-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it648204Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Veneto (Partito: Lega) - Consigliere Regione Veneto (Lista di elezione: Lega) <br/><br/><br />
"Non modificherò le mie convinzioni sulle istanze di appartenenza amministrativa dei cittadini nemmeno di fronte alle provocazioni di Durwalder.
Lo ribadisco: democrazia significa rispettare la volontà del popolo e quando una comunità sceglie di cambiare io sarò il primo a rispettare tale scelta''.
<p>Il Governatore del Veneto, commenta così l'invito del presidente della Provincia di Bolzano, Luis Durwalder, a ''cedere'' all'Alto Adige i Comuni di Cortina d'Ampezzo, Colle Santa Lucia e Pieve di Livinallongo.
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''Non debbo essere io a decidere le sorti di questi Comuni, ma nemmeno il presidente altoatesino. Sono gli abitanti di Cortina, Colle Santa Lucia e Pieve di Livinallongo a determinare il proprio destino. Di una cosa sono certo: l'attrazione che queste realtà subiscono dalle regioni confinanti, così come è avvenuto per Cinto Caomaggiore e Lamon, non è dettata dal fatto di non sentirsi veneti, bensì dalle condizioni di privilegio di cui quelle aree godono. E la causa di tutto ciò è Roma, è lo Stato italiano che ha permesso nel corso degli anni il consolidarsi di situazioni sperequative tra le Regioni a statuto speciale e quelle a statuto ordinario.
E tra queste ultime a patirne di più sono proprio le Regioni del Nord come il Veneto, chiamate ingiustamente a farsi carico degli sprechi e del malgoverno di quelle del Sud''.
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''Durnwalder mi chiama amico e io in effetti così mi reputo e da amico gli ricordo che la parola secessione lui la pronuncia da tanto più tempo di me, ma invano, perché i primi a non spendersi per portare Bolzano a Vienna sono proprio gli austriaci".<br /><br/>fonte: <a href="http://www.asca.it/newsregioni-Veneto__Zaia_a_Durnwalder__ne__io_ne__lui_decidiamo_sorti_comunita_-1187602-Veneto.html">asca</a>Andrea Franceschi: Patto di stabilità nel mirino - INTERVISTA2012-06-30T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it646505Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Cortina d'Ampezzo (BL) (Partito: LISTA CIVICA) <br/><br/><br />Cortina. «Sforeremo il patto di stabilità piuttosto che mettere le mani nelle tasche dei cittadini».
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L'annuncio lo ha fatto direttamente il sindaco Andrea Franceschi mercoledì sera durante l'approvazione del bilancio di previsione del Comune.<br />
Un bilancio che vede milioni di euro mancare a causa dei minori trasferimenti dello Stato, oltre alla perdita di tutto quello che derivava dall'Ici sulle seconde case.
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«In sei anni in cui mi occupo del bilancio comunale non mi era mai capitato di muovermi in un clima così incerto. Uno dei problemi delle amministrazioni comunali è il fondo di riequilibrio. Per ora sappiamo che al Comune di Cortina saranno tolti 2 milioni di euro di trasferimenti. Ma, dalle prime informazioni che ci arrivano da Roma, sembra che ne verranno tolti altri 4 a vario titolo, per un totale di 6 milioni di euro che mancheranno all’appello. Questa cifra è una mazzata incredibile per il nostro bilancio: stiamo parlando del 30% delle spese correnti, che ammontano a 19.308.058 euro, e che sono investite per il “bonus bebè”, le scuole, le associazioni culturali e sportive del paese, le manifestazioni, la promozione turistica. Sono soldi che toccano in maniera concreta la vita di Cortina. Ma l'aggravante peggiore, oltre ai tagli, per il nostro bilancio è il patto di stabilità, perché i tagli ai trasferimenti vanno ad incidere sulle entrate correnti.
<p>Il bilancio comunale alla fine contiamo di farlo quadrare in qualche maniera ma, se per rispettare il patto di stabilità dovessimo dovere mettere le mani in tasca ai cittadini, già vessati da altre tasse statali e dalla crisi economica, noi non rispetteremmo più il Patto».
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<b>Cosa comporterebbe sforare il patto di stabilità?</b>
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«In primis comporterebbe nuovi tagli statali, ma tagliare più di così francamente credo sia impossibile. In secondo luogo comporterebbe tagli agli stipendi degli amministratori e alle assunzioni. Ma questo gli amministratori comunali già lo sanno e, se serve un sacrificio, sono pronti a farlo. L'obiettivo finale è non aumentare le tasse, cercare di mantenerle al minimo garantendo i servizi ai cittadini».
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<b>Un futuro non roseo insomma...</b>
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«L'unica cosa buona è che in questi anni il nostro Comune è sempre stato riconosciuto come virtuoso dal punto di vista economico, e mi auguro che questo incida nelle future valutazioni. La situazione comunque è molto ma molto difficile e non tutti ne hanno capito la gravità. Abbiamo inserito sul piano delle alienazioni la vendita di un appartamento in via Cesare Battisti e di altri alloggi all'ex Ancillotto che daremo in diritto di superficie. E' una manovra fatta per garantire l'introito di circa 4 milioni di euro, che saranno naturalmente investiti per il paese».
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Il bilancio 2012 dovrà essere rivisto. In forse ci sono anche 6 milioni di euro che dovrebbero entrare tramite i Fondi Brancher per finanziare i lavori alla pista ciclabile “La lunga via delle Dolomiti”. La domanda va inoltrata all'Organismo di indirizzo entro il 16 luglio; il progetto sarà approvato nel prossimo consiglio comunale, ma poi si dovrà attendere l'autunno per sapere se sarà finanziato o meno.
Insomma, un altro punto interrogativo.<br />
<br/>fonte: <a href="http://corrierealpi.gelocal.it/cronaca/2012/06/30/news/franceschi-patto-di-stabilita-nel-mirino-1.5343920">Corriere delle Alpi - Alessandra Segafreddo</a>Andrea Franceschi: Cortina d'Ampezzo: «Finita l'epoca degli eccessi»2012-06-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it646361Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Cortina d'Ampezzo (BL) (Partito: LISTA CIVICA) <br/><br/><br />
«Dobbiamo tornare ai valori più sani e genuini. La città deve privilegiare l'essere all'apparire».
<p>«Nel 2009 Cortina ha chiuso con Lele Mora e il suo circo (e intanto la sua querela nei miei confronti è sempre in piedi) - ricorda.<br />
Lo scorso Natale c'è stato l'ultimo cinepanettone. Da quest'anno non ci sarà più la passerella dei politici al PalaAudi. Siamo sicuri che sia un dramma? <br />
È finita un'epoca. Quella dell'eccesso, dell'apparenza ad ogni costo, in alcuni casi della cafonaggine e della maleducazione...».
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«Dobbiamo ammettere che forse, per un periodo, ci ha fatto comodo avere in casa nostra un certo "mondo" che ostentava lo status quo - pecunia non olet - ma non era quella la vocazione del nostro paese e alla fine i nodi sono venuti al pettine. Per fortuna. Aggiungo io. Adesso dobbiamo ritornare ai valori più sani e genuini». «Possiamo e dobbiamo lavorare tutti insieme - esorta il primo cittadino - per tornare ad avere una Cortina più elegante, più rispettosa, più sobria. Una Cortina che privilegi l'essere all'apparire. Una Cortina più vera. La Cortina dei Montanelli e dei Buzzati, tanto per intenderci. Adesso si volta pagina e si va avanti senza paura e con convinzione».
<p>Il sindaco della città ampezzana ha affidato a Facebook il suo commento a due giorni dalla decisione dell'associazione Cortina InConTra di sospendere la rassegna decennale. <br />
<br/>fonte: <a href="http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2012/23-giugno-2012/cortina-sindaco-annuncia-finita-epoca-eccessi-201730948203_print.html">Corriere del Veneto | Ansa</a>FRANCO MIRABELLI: Un’alleanza nell’interesse del Paese2012-01-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it623391Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lombardia (Gruppo: PD) <br/><br/>«È necessario riflettere sul ruolo del governo Monti perché si è diffusa l’idea che rappresenti il fallimento della politica e, invece, occorre utilizzare questa situazione per recuperare il rapporto con i cittadini e ridare credibilità alle istituzioni. Per anni, infatti, si è avuta l’idea che i partiti guardassero esclusivamente ad interessi di parte, mentre oggi serve far comprendere che si devono dare risposte ai cittadini e che al centro delle azioni politiche c’è l’interesse del Paese». Lo ha affermato <b>Franco Mirabelli</b>, consigliere regionale della Lombardia del Partito Democratico, intervenendo agli <i>Incontri Riformisti a Rocca Brivio</i> a San Giuliano Milanese.
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Secondo <b>Mirabelli</b>, inoltre, non bisogna dimenticare di osservare l’opinione pubblica: «il governo Monti ha varato una manovra che prende soldi veri da dove ci sono ed è molto pesante per tante famiglie; l’equità non è ancora percepibile dall’opinione pubblica. Inoltre, si è diffusa l’idea che fosse l’Unione Europea a chiedere sacrifici e che avesse provocato la crisi e questo ha avuto ripercussioni negative sui cittadini italiani che sono quelli che all’Europa ci avevano creduto maggiormente e, ora, si erano allontanati. Il governo Monti sta cambiando questa prospettiva».
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«Anche il blitz di Cortina ha dato l’idea che il clima stia cambiando e che qualcosa si sta facendo davvero per contrastare l’evasione fiscale. In questa direzione va anche la norma, contenuta nella manovra, sull’abolizione del segreto bancario e, questa va valorizzata maggiormente da parte nostra. Non dimentichiamo, poi che, nel Paese, si sta tornando a discutere di contenuti (liberalizzazioni, pensioni, lavoro)».
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Nei prossimi mesi, il tema da approfondire, secondo <b>Mirabelli</b>, è di come il governo Monti intenderà affrontare la questione sociale perché, inevitabilmente, «tenderà a farsi pesante e potrebbe crescere la tensione».
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«Il governo Monti – ha concluso <b>Mirabelli</b> – deve essere il punto di partenza per aprire una stagione di riforme, avviare una fase costituente che dovrà andare avanti anche nella prossima legislatura e questo, inevitabilmente, si rifletterà sulla questione delle alleanze: il discrimine nella scelta degli alleati è che quella che si andrà a costruire dovrà essere un’alleanza per fare l’interesse del Paese».
<br/>fonte: <a href="http://www.areadem.info/adon.pl?act=doc&doc=11941">AreaDem</a>Dario FRANCESCHINI: Lotta all'evasione fiscale: finalmente la svolta, solo così tutti pagheranno meno2012-01-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it622987Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/>
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<b>Lotta all'evasione fiscale: finalmente la svolta, solo così tutti pagheranno meno</b>
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<b>Onorevole Franceschini, le parole di Monti sugli evasori che effetto le fanno? </b><br>
«Mi piacciono moltissimo. La lotta all’evasione fiscale è da tempo una nostra battaglia e ora siamo finalmente a una svolta».
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<b>Si comincia a fare sul serio? </b><br>
«Ci sono due aspetti da considerare. Quello tecnico degli strumenti efficaci per battere l’evasione; e poi il discorso etico-culturale. L’evasione è sempre un reato, ma in tempi di crisi questo reato diventa anche delitto morale contro la comunità in cui vivi. Le parole di Monti sono anche un messaggio valoriale. C’è chi evade il fisco, mentre il vicino di casa non arriva alla fine del mese perchè guadagna poco o non ha lavoro. Questa doppia situazione, stridente e drammatica, fa ancora più impressione in momenti di crisi economica».
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<b>Ma destra e sinistra continuano a dividersi pure sulle tasse. </b><br>
«Questo è assurdo. La lotta all’evasione dovrebbe essere un tema unificante e qui purtroppo non riesce ad esserlo. Sono rimasto stupefatto dalle reazioni aggressive, da parte di esponenti del Pdl, alle vicende di Cortina. Ho trovato quei controlli intelligenti, anche nelle modalità. Gli effetti non sono limitati soltanto alla località presa in considerazione. Hanno scosso in generale l’opinione pubblica italiana, abituata purtroppo a considerare l’evasione un pezzo inevitabile della vita del Paese. Ringrazio Befera per quello che sta facendo e Monti che sta dando copertura politica a questa azione».
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<b>Non sono troppo alte le tasse in Italia? </b><br>
«Questo è il problema. Si possono abbassare se le pagano tutti. Così sono troppo alte e pagate sempre dagli stessi: sostanzialmente, lavoratori dipendenti e pensionati».
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<b>Sbaglia chi parla di battaglia ideologica a proposito di ciò che sta accadendo? </b><br>
«E’ una battaglia di civiltà. C’è la fase di individuazione e di repressione degli evasori, ma poi c’è un’altra parte forse ancora più importante e sulla quale si può fare ancora di più. Mi riferisco alla prevenzione».
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<b>Come andrebbe fatta secondo lei? </b><br>
«Il Pd ha insistito perchè nella manovra venisse inserita una norma che indicasse una soglia più bassa di tracciabilità per i pagamenti. La norma approvata prevede che sopra i mille euro non si possa più pagare in contanti. Noi avevamo voluto che quella soglia fosse di duecento o di trecento euro. Non è stato così, ma ciò che si è fatto è comunque un primo passo».
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<b>Il troppo contante che circola è l’anomalia italiana da cancellare? </b><br>
«Ma certo. L’Italia è il Paese con la più alta circolazione di banconote e il contante è la condizione per creare il nero, e quindi l’evasione e la corruzione, e perfino per creare ancora le rapine di banconote come nel far west».
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<b>Il bancomat batterà l’evasione? </b><br>
«Il pagamento elettronico oggi è accessibile a tutti, con bancomat o carta di credito. Sarebbe uno strumento formidabile l’obbligo di queste modalità di pagamento, per far sparire il contante e quindi il nero e l’evasione. E contemporaneamente, sarebbe anche un modo per modernizzare l’Italia e portarla da questo punto di vista al pari delle altre nazioni europee».
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<b>Stavolta è la volta buona nella lotta agli evasori? </b><br>
«Ci sono condizioni che in passato non c’erano. L’opinione pubblica è talmente impaurita dalla crisi che forse, adesso più che in altri momenti, sta diventando particolarmente sensibile alla giustizia fiscale. Non siamo più al mors tua vita mea, all’individualismo, al tutti contro tutti. Gli italiani, nelle fasi di difficoltà, hanno sempre dimostrato di saper diventare più virtuosi e di saper riscoprire il senso di comunità. Questa crisi può portare alla consapevolezza che soltanto rispettando tutti le regole si può salvare l’Italia».
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<br/>fonte: <a href="http://www.dariofranceschini.it/adon.pl?act=doc&doc=6790">Il Messaggero - Mario Ajello | dariofranceschini.it</a>Andrea Franceschi: Hanno manipolato i dati del blitz2012-01-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it622839Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Cortina d'Ampezzo (BL) (Partito: LISTA CIVICA) - Consigliere Consiglio Comunale Cortina d'Ampezzo (BL) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) <br/><br/><br />
Dalle prime verifiche effettuate ascoltando direttamente gli operatori controllati è emerso che i dati forniti dall'Agenzia delle Entrate sono stati palesemente manipolati per fare notizia e giustificare un'azione da stato di polizia. Premesso che queste informazioni sarebbero state facilmente verificate dagli oltre 33.000 dipendenti dell'agenzia delle entrate semplicemente incrociando i dati dei registri Aci con quelli delle dichiarazioni dei redditi il dato vero però è che questi 58 casi individuati, anche se riguardassero tutti degli evasori, corrisponderebbero a poco più dello 0,1% sulle circa 50.000 presenze a Cortina del 30 dicembre.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/dalla_home/321334_il_sindaco_di_cortina_attaccahanno_manipolato_i_dati_del_blitz/">Il Giornale di Vicenza</a>Antonio DE POLI: Accelerare sul fronte della lotta all'evasione fiscale2012-01-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it622838Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: UDC) - Consigliere Provincia Padova (Gruppo: UDC) <br/><br/>È assurdo attaccare l'Agenzia delle entrate come fanno Zaia e Cicchitto. Dobbiamo premere l'acceleratore sul fronte della lotta all'evasione fiscale.<br/>fonte: <a href="http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/dalla_home/321334_il_sindaco_di_cortina_attaccahanno_manipolato_i_dati_del_blitz/">Il Giornale di Vicenza</a>Andrea Franceschi: «Lele Mora e il suo circo stiano lontani da noi»2010-12-04T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it548559Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Cortina d'Ampezzo (BL) (Partito: LISTA CIVICA) - Consigliere Consiglio Comunale Cortina d'Ampezzo (BL) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) <br/><br/><br />
Il sindaco Franceschi diffida il talent scout rodigino: «Non è più gradito, azione legale per impedirgli di usare il nome della nostra città»
<p>«Il signor Lele Mora e il suo circo, che frequentano Cortina da oramai 10 anni, sono persone non più gradite». <br />
Lo afferma il sindaco di Cortina d'Ampezzo, Andrea Franceschi risentito per l'annuncio di un veglione di Capodanno e di altri eventi promossi dal talent scout rodigino in un albergo cortinese.
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Franceschi ricorda che «12 mesi fa lo stesso Mora era stato multato e allontanato per un abuso edilizio realizzato in pieno centro». In quel caso si trattava di una casetta di legno realizzata in pieno centro per raccogliere fondi per progetti umanitari in Bolivia. Franceschi, riferendosi ad una serie di pubblicità in internet, sottolinea di aver già preso contatti con i partner di Mora nella cittadina dolomitica. <br />
E che «oltre a ciò - avverte il sindaco che ha stigmatizzato le iniziative anche con il titolare dell'hotel che dovrebbe ospitare la festa - nel corso della prossima seduta di Giunta, proporrò di intraprendere un'azione legale per l'utilizzo improprio del marchio di Cortina che viene associato ad un evento che si svolgerà in buona parte fuori dai confini comunali e con dei personaggi molto distanti dal nostro target».<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.ilgazzettino.it/stampa_articolo.php?id=129346">Il Gazzettino - NordEst</a>Andrea Franceschi: Cortina. Sindaco contro parroco: «Niente pubblicità sui muri della chiesa»2009-01-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it384127Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Cortina d'Ampezzo (BL) (Partito: LISTA CIVICA) - Consigliere Consiglio Comunale Cortina d'Ampezzo (BL) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) <br/><br/><br />
Scontro alla Peppone e don Camillo per lo sponsor
Il primo cittadino: «Non vogliamo diventare come Las Vegas»<br />
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Belluno - Anche il Bellunese vanta i suoi Peppone e don Camillo. Solo che i protagonisti questa volta non vivono a Brescello, ma nella nobile e innevata Cortina in questi giorni capitale di vip e campioni del mondo di sci. Migliaia di presenze che alzano le quotazioni di qualsiasi pubblicità esposta anche in un angolo del paese. E perché no attorno alla chiesa principale che tra non molto sarà oggetto di restauro? Un’idea che la stessa Audi, tramite concessionario, aveva lanciato a don Davide Fiocco che già si vedeva lo striscione con lo slogan «L’Audi si fa in quattro» in bella mostra. In cambio l’azienda di Ingolstadt era disposta a foraggiare fino a 400mila euro pur di vedere il proprio logo in bella mostra su uno striscione di 20metri per 10. Una bella cifra. Ma non se ne fa niente.
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<b>Così dice il sindaco</b> Andrea Franceschi. Anzi, lo dice il regolamento comunale che vieta le grandi affissioni pubblicitarie. «Non vogliamo diventare Las Vegas» sostiene il primo cittadino difendendo la propria decisione. Ma ai maligni non è sfuggito che proprio l’esposizione di autovetture, nelle piazze del centro, sta facendo guadagnare bei soldi al Comune di Cortina. Di qui il sospetto: che non si tratti più che di una questione di regolamenti, una rivalità tra marchi?<br />
«No, non è così – assicura il sindaco Andrea Franceschi – e da questa vicenda non deve emergere che ci sia stato uno sgarbo del Comune nei confronti della parrocchia. Non abbiamo detto noi di no: c’è un regolamento puntuale, che vieta le maxi affissioni da parte dei privati».
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Eppure la passata amministrazione concesse una deroga per la ristrutturazione del campanile: dal luglio 2006, quattro robusti meccanici, con la tuta rossa della Audi, alti tre piani, sorressero per mesi la grande torre di pietra, bianca di dolomia, simbolo d’Ampezzo. Quella volta fruttarono un po’ meno di centomila euro alle casse parrocchiali. Allora fu il consiglio parrocchiale degli affari economici ad avvicinare la casa automobilistica tedesca, per il contratto.
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Questa volta, invece, a farsi avanti è stata la stessa azienda di Ingolstadt, in cambio, chiedeva tre lati dell’edificio, esclusa l’abside, per un anno e mezzo, due stagioni invernali ed una estiva. Era già pronto lo slogan: “L’Audi si fa in Quattro”. Anche stavolta senza esporre auto, come per il campanile. «Non faccio un ragionamento etico, sull’opportunità di esporre pubblicità sulla chiesa, questa valutazione la lascio al consiglio parrocchiale – aggiunge il sindaco Franceschi – ma il fatto è che non ci è mai stata rivolta una richiesta formale. Comunque non avremmo concesso la deroga, perché non vogliamo che Cortina diventi come Las Vegas e perché ci sono già altri contratti, con altri marchi automobilistici, nella stessa zona. Sono rapporti di lungo periodo, come spesso accade nella pubblicità, e abbiamo voluto dimostrare di essere seri, di rispettare gli impegni».
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In effetti il centro di Cortina, durante queste vacanze, fra Natale e l’Epifania, è una sorta di grande concessionaria d’autovetture, con il gazebo della Lexus, gli spazi espositivi della nuova Infinity, i cartelloni pubblicitari dell’Audi nei principali punti di ritrovo del paese, accanto al centro congressi e alla stazione. In piazza Roma, proprio davanti alla porta della chiesa, c’è da alcuni giorni un executive village con palestra, massaggi, solarium, ristoro e concerti dal vivo, per pubblicizzare le vetture Volvo.
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Sul municipio, durante recenti lavori di ristrutturazione, campeggiò prima il fuoristrada americano Dodge, poi sostituito da un materasso. Ma quanto incassa il Comune da tutto questo? «Non conosco la somma esatta, perché non mi occupo personalmente di questo settore – puntualizza il sindaco – e poi sono calcoli complessi, ci sono rapporti di lungo periodo. Ad esempio, con la Lexus c’è un contratto annuale, che comprende la sponsorizzazione della tensostruttura della stazione. Alcuni accordi prevedono che vengano messi a nostra disposizione dei mezzi. L’Audi è collegata all’organizzazione di grandi eventi sportivi, come la Coppa del Mondo di sci e il Torneo internazionale di polo sulla neve. Comunque ci sono in ballo centinaia di migliaia di euro».<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.gazzettino.it/stampa_articolo.php?id=40116">Il Gazzettino - Marco Dibona</a>