Openpolis - Argomento: San Vitalianohttps://www.openpolis.it/2012-06-04T00:00:00ZGiovanni Malesci: NO al mattone quale unica via di sviluppo per San Vitaliano2012-06-04T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it646344Alla data della dichiarazione: Assessore Comune San Vitaliano (NA) (Partito: LISTA CIVICA) <br/><br/>A una settimana dalla comparsa dei manifesti satirici per le vie di San Vitaliano, l'assessore Malesci dichiara: .
«Noi paghiamo una sventura come Amministrazione Falcone: in questi cinque anni sono esplosi tanti bubboni vecchi e nuovi, sulla cui responsabilità non ho mai posto l’accento. Ho sempre detto, però, che andavano affrontati con rigore. Anche diversi percorsi giudiziari portati avanti, contro la Cerin che gestisce la raccolta dei tributi, i ricorsi contro il PUC, i ricorsi dei grandi costruttori contro il diniego di concessione edilizia, quello contro la CISVI per la scadente realizzazione del cimitero, sono stati vinti tutti. Essi sono la misura della nostra caparbietà: i problemi, da chiunque generati, vanno risolti alla radice e secondo legge. Ciò però, necessita di tempo, di tempi anche lunghi. Il partecipare per quanto di mia competenza a questo approccio e l’aver fornito altre risposte negative, relativamente ai miei assessorati, avranno creato una o più saldature tra interessi privati locali, sia mariglianesi che sanvitalianesi.
Se io sono il male perché mi oppongo allo sviluppo del paese, vorrei chiedere agli autori del manifesto che idea di sviluppo per San Vitaliano hanno. Se hanno l’idea che lo sviluppo del paese passi solo per le attività edilizia e speculative, allora sono fiero di essere il male. A San Vitaliano si sta costruendo tanto, troppo a causa delle possibilità che la legge nota come Piano Casa da incurante del territorio e dell’esistenza di un preordinato strumento urbanistico. <br/>fonte: <a href="http://www.ilmediano.it/aspx/visArticolo.aspx?id=17506">ilmediano.it</a>Giovanni Malesci: Edilizia Scolastica: il perno del programma della Giunta Falcone2011-07-12T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it646332Alla data della dichiarazione: Assessore Comune San Vitaliano (NA) (Partito: LISTA CIVICA) <br/><br/>I fondi spesi nell’esercizio finanziario 2010 sono serviti a cambiare completamente il volto alla Scuola Materna, a cancellare completamente il problema delle infiltrazioni nella Scuola Elementare dovute per assurdo ai lavori di ammodernamento fatti intorno al 2000, che ci avevano consegnato terrazzini dalle pendenze invertite, a risolvere definitivamente anche il problema delle infiltrazioni nella mensa scolastica, al restyling degli interni del “plesso di Padre Pio”. I fondi 2011, oltre 100.000 €, saranno spesi per soddisfare le priorità concordate con il Direttore Scolastico: infiltrazioni sulla palestra di Via Risorgimento, restyling degli interni della Scuola Media di Via Green, lavori di ripristino dei frontalini della Scuola Materna, fornitura di arredi e suppellettili scolastiche.
Queste risorse dedicate all’edilizia scolastica, hanno richiesto sacrifici enormi a settori diversi come lo sport e la cultura in primis, la cui programmazione non peserà sul bilancio comunale. Per questo posso dire che la qualità della scuola cambierà grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale intera. Tanto è stato fatto e tanto resta da fare e riusciremo a fare ”.
<br/>fonte: <a href="http://www.ilmediano.it/aspx/visArticolo.aspx?id=14199">ilmediano.it</a>Giovanni Malesci: Piano Casa: tra "croci e delizie"2010-02-22T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it646346Alla data della dichiarazione: Assessore Comune San Vitaliano (NA) (Partito: LISTA CIVICA) <br/><br/>Piano Casa? No grazie! Ciò a tutela delle scelte urbanistiche assunte dalle amministrazioni locali nel quadriennio scorso: dovendo partire i Piani urbanistici amministrativi, avremo a San Vitaliano nei prossimi anni 130mila metri cubi da edificare, 70mila metri quadrati per aree a verde, parcheggi e standard vari e 21mila metri quadri da destinare a Edilizia Residenziale Sociale per un totale di poco più di 360 appartamenti equivalenti a circa 1100 stanze per un cario urbanistico di circa 1100 abitanti.
Per San Vitaliano basta ed avanza così: stop ad altro consumo di suolo e via libera al costruire sul costruito. L’attuazione del Piano urbanistico comunale soddisfa ampiamente gli scopi ed i fini del Piano Casa campano”. <br/>fonte: <a href="http://www.pianocasa2009.com/archivio/2010_febbraio/piano_casa_campania_febbraio10_12.html">Piano Casa Campania</a>Giovanni Malesci: Azione Cattolica: scuola di "amor loci"2007-04-04T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it646345Alla data della dichiarazione: Assessore Comune San Vitaliano (NA)<br/><br/>L’Azione Cattolica mi ha insegnato ad amare la mia parrocchia, il mio paese, a sacrificarmi, a vivere in San Vitaliano, con San Vitaliano, per San Vitaliano, a non essere comodo pendolo oscillante tra due delle posizioni più in voga tra i giovani della mia terra ma direi, in generale, del mio tempo: la rinuncia all’azione e il delirio di azione.
Io sono stato chiamato e sono chiamato a compiere quotidianamente la mia azione cattolica.
Grazie alla speranza si evitano sia l’inerzia dello sconforto, sia la follia di cercare nella moltiplicazione forsennata di azioni il senso del nostro essere e/o del nostro fare.
Quindi la speranza educa all’equilibrio, al coraggio, al non riconoscerci autosufficienti, a volgere lo sguardo aldilà delle più evidenti evidenze.
In politica un DNA del genere è impolitico.
Questo DNA ci fa minoranza, ma minoranza creativa capace di incidere nelle realtà temporali.
Parlo fin quando ho voce di speranza, di orizzonte in politica ma mi si obietta: è sporca... chi te lo fa fare?
Sono chiamato a gestire i lavori pubblici ma si obietta: i soldi, i poteri forti, la camorra... chi te lo fa fare?
Sono chiamato a occuparmi di urbanistica e stiamo approntando il Piano Regolatore Generale che non si riesce a fare da circa vent’anni e mi si obietta: non ce la farai mai... lascia stare, ti bruci.
Parlare di speranza come principio politico significa ribaltare non pochi luoghi comuni, non poche prospettive, non poche obiezioni.
Sperare non è ignorare una realtà fatta di politica sporca, appalti truccati, camorra, corruzione, tentazioni, rischi, ma è mostrare che è possibile lavare la politica se si vuole, appaltare lavori pubblici in maniera chiara e trasparente, redigere un piano Regolatore generale che persegua il bene della comunità e non l’interesse di poche imprese, proprietari terrieri e tecnici.
Sperare è creare in politica l’alternativa all’associazione a delinquere, è lavorare per un’associazione a beninquere.<br/>fonte: <a href="http://www.azionecattolica.it/aci/nazionale/archivio/AA0607/dossier/la_sfida_del_quotidiano.pdf">Nuova Responsabilità</a>