Openpolis - Argomento: cellule staminalihttps://www.openpolis.it/2014-02-25T00:00:00ZMaria Antonietta FARINA COSCIONI: Non-Profit: trasparenza e controllo per la salute delle istituzioni e dei cittadini2014-02-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it715889<br />
Nell'ambito dell' <i>affaire</i> Stamina, una storia italiana di <i>mal</i>governo, malapolitica, malascienza, malagiustizia, malaburocrazia sulla pelle dei malati, non poteva mancare il coinvolgimento del <i>Non-Profit</i> che nell’opinione dei cittadini è sinonimo di altruismo e solidarietà.
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Tutto nasce dall’idea di Davide Vannoni di utilizzare le cellule staminali per rigenerare cellule neuronali, ipotesi che la scienza esclude categoricamente. Il metodo sarà organizzato, gestito e proposto dalla <i>Stamina Foundation Onlus</i> (Organizzazione non Lucrativa di Utilità Sociale) costituitasi il 31 marzo 2009.
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L’ultimo risvolto è la cancellazione della associazione Stamina dal Registro delle Onlus per violazione delle norme che prevedono i requisiti per il riconoscimento, la mancanza di personalità giuridica e le carenze dello statuto, da parte della Direzione Regionale (del Piemonte in questo caso) dell'agenzia delle entrate … a cinque anni dalla costituzione.
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Ma il controllo formale preventivo* "finalizzato ad impedire l'utilizzo anche se temporaneo dei benefici fiscali"(…) e a "evitare una successiva dispendiosa attività da parte dell'Amministrazione Finanziaria indirizzata al recupero dei tributi non corrisposti da tali soggetti",** come e quando è stato eseguito? E ancora, quante altre Onlus o associazioni similari continuano ad operare, a godere di determinati privilegi fiscali, tributari, nonostante non abbiano i requisiti formali e sostanziali, sui quali non si controlla? E quanto ci costano?
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* <i>previsto dall'articolo 3 del decreto ministeriale del 18 luglio 2003 n.266</i><br />
** <i>circolare delle agenzie delle entrate n.22 del 16 maggio 2005</i> <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.radicalparty.org/it/rnn-news/7/news/non-profit-trasparenza-e-controllo-la-salute-delle-istituzioni-e-dei-cittadini">www.radicalparty.org</a>Paolo Cova: Stamina: c’è il decreto2013-05-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it689550Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/>Si chiama Decreto Stamina e permetterà una sperimentazione di 18 mesi con il cosiddetto Metodo Stamina, che fa un particolare uso delle cellule staminali in determinate cure, preparate secondo il sistema inventato da Davide Vannoni, presidente di Stamina Foundation.
Il decreto è stato emendato in fase di discussione alla Camera per riuscire ad avviare la sperimentazione. I casi erano due: si poteva usare il protocollo per i trapianti, oppure quello per i farmaci, e la scelta è caduta su quest’ultimo perché il Metodo Stamina viene riconosciuto come trattamento farmacologico.
Non nego che i dubbi sono tanti, ma in questo modo abbiamo garantito la continuità nella cura di pazienti che sono già stati avviati su questa strada. Alla fine, quello che abbiamo perseguito è stata la volontà di fare chiarezza e dare il massimo delle certezze ai futuri pazienti, oltre che la fondamentale sicurezza nei trattamenti. E d’altra parte, senza questo decreto, si rischiava di aprire un fronte dove chiunque poteva somministrare farmaci senza garanzie minime per i pazienti.<br/>fonte: <a href="http://politici.openpolis.it/static/bookmarklet">politici.openpolis.it</a>Marco CAPPATO: Eutanasia e alternativa. L’essere altro Radicale2010-12-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it548869<br />
Per un attimo il silenzio sul tabù dell’eutanasia è saltato. La parola, che per il teologo Jacques Pohier significa “morte opportuna”, era rimasta relegata ai margini della politica, tutt’al più agitata come un fantasma per impedire ogni discussione.
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Per un attimo il silenzio sul tabù dell’eutanasia è saltato.<br />
La parola, che per il teologo Jacques Pohier significa “morte opportuna”, era rimasta relegata ai margini della politica, tutt’al più agitata come un fantasma per impedire ogni discussione. Solo di testamento biologico si poteva parlare, per meglio accompagnare l’imbroglio della legge in preparazione “contro” il testamento biologico. Poi sono accaduti alcuni fatti, molto diversi tra loro: prima lo spot australiano per la legalizzazione dell’eutanasia, presentato in Italia dall’associazione Luca Coscioni e dal Partito Radicale. Poi Saviano che ha raccontato a 10 milioni di persone la storia d’amore e di vita di Piero e Mina Welby, e anche quella di Beppino Englaro.
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I falsari di Rai/Mediaset hanno subito messo in scena il gioco sporco di presentare i “malati-che-vogliono-vivere” in contrapposizione ai “malati-che-vogliono-morire”, come se noi volessimo far morire chi vuole vivere. <br />
Infine, il suicidio di Mario Monicelli, avvenuto con motivazioni che nessuno può conoscere, ma realizzato in una modalità atroce e, almeno quella sì, evitabile.
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In poche settimane abbiamo avuto un esempio di cosa accade quando una delle questioni che solleviamo entra in contatto con l’opinione pubblica. Nonostante la grande confusione di termini e situazioni, l’effetto è esplosivo: la riflessione entra nelle conversazioni quotidiane, scatena la reazione scomposta dei potenti contro ciò che i cittadini possono pensare quando non addomesticati dalla tv delle risse e dell’indottrinamento.
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Nel suo nuovo numero, Agenda Coscioni vi propone di rileggere l’anno radicale così, guardando a una serie di fatti e di obiettivi, e a fare uno sforzo di fantasia: cosa accadrebbe se su quei temi la gente davvero fosse informata, se fosse coinvolta nel dibattito pubblico, se davvero potesse scegliere? Rispondere serve per il futuro.
<p>Nello sfascio delle istituzioni e nell’abuso di potere che si fa regola, la violenza investe i corpi: quelli della morte nella sofferenza, della malattia senza assistenza, della fecondazione assistita impedita, della tortura penitenziaria, del fascismo proibizionista, delle speranze negate ai malati nel nome dell’embrione-feticcio.
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Se non perdiamo fiducia nel nostro essere “altro” rispetto al bla bla politicante, possiamo costruire l’alternativa con la disobbedienza civile, la resistenza giudiziaria, la nonviolenza: quella di Welby, Englaro e Nuvoli; <br />
dei malati di Sla e di Maria Antonietta Farina Coscioni che chiedono i Livelli Essenziali di Assistenza; <br />
dei portatori di malattie geneticamente trasmissibili che con noi demoliscono la legge 40; <br />
dei ricercatori che sfidano il divieto alla finanziabilità della ricerca sulle staminali embrionali; <br />
dei disabili che abbattono barriere architettoniche.
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Diverse persone chiamano l’Associazione per chiedere l’eutanasia, e noi cerchiamo di aiutarli. Ci sono laboratori di ricerca internazionali pronti a ricevere gli embrioni che marciscono nei centri di fecondazione, e noi li stiamo inviando. Sono aperti molti fronti - dalla cannabis terapeutica alla “vita indipendente”- e devono stare aperti tutti insieme, perché non sappiamo quale sarà la nostra prossima incursione, cioè quale dei nostri obiettivi raggiungerà la gente.
<p>Dobbiamo restare pronti, cercando di iscrivere anche solo una persona in più per il 2011, perché da lì arrivano le risorse minime indispensabili. Ed è importante fare tesoro di queste pagine clandestine, rappresentazione unica in Italia delle nuove libertà possibili.
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*<i>Questo editoriale apparirà sul numero di dicembre dell'agenda Coscioni</i>
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<br/>fonte: <a href="http://www.terranews.it/print/18300">Terra - Marco Cappato</a>Marco CAPPATO: Mentre la ricerca mondiale avanza, in Italia si attende da un anno la selezioni dei progetti. Interrogazione al Ministro della Salute.2010-08-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it503982<br />
Mentre nel mondo avanza la ricerca sulle staminali embrionali, e in particolare dagli USA arrivano le notizie dell’autorizzazione a procedere alla sperimentazione sull’uomo della ricerca derivante dalle staminali embrionali, l’Italia continua a distinguersi per la scarsa attenzione a un fronte che tutti gli scienziati considerano cruciale nella ricerca scientifica. Non soltanto infatti si continuano a porre veti e ostacoli ideologici e illegali contro la ricerca sulle staminali embrionali, ma anche le ricerche alle quali teoricamente sarebbero ammessi, su base discriminatoria, i finanziamenti sono di fatto ostacolati dai tempi infiniti della burocrazia governativa. Per queste ragioni, su proposta dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, i Parlamentari Radicali hanno presentato la seguente interrogazione parlamentare al Ministro della Salute
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Premesso che:
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• A luglio 2008 il Ministero della Salute nominava un comitato di esperti per definire le tematiche di ricerca sulle cellule staminali che sarebbero state presenti nel bando Cellule Staminali 2008 del Ministero della Salute emesso ai sensi dell’art.12 e 12 bis del D.Lgs. 502/92, come modificato ed integrato dal Decreto Legislativo n.229/99
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• Il 26 febbraio 2009 la Conferenza Stato Regioni firmava il bando di ricerca sulle Cellule Staminali di successiva apertura da parte del Ministero della Salute
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• Il 29 maggio 2009 veniva pubblicato il bando Cellule staminali con scadenza le ore 20.00 del giorno 20 luglio 2009
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• Secondo il bando i progetti presentati devono essere valutati da parte di tre referee esterni (di cui almeno uno straniero) che forniranno la loro valutazione. Tale valutazione servirà a predisporre una graduatoria che sarà sottoposta alla Commissione Nazionale Ricerca Sanitaria, per la relativa approvazione
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• I risultati della selezione dei progetti dovranno essere pubblicati sulla pagina web del <a href="http://www.salute.gov.it/bandi/dettaglio.jsp?id=57"><b>Ministero della Salute</b></a>
<p>• Non è ancora stata data notizia di alcun risultato
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• L’ufficio competente per la Direzione Generale della Ricerca Scientifica e Tecnologica - Commissione Nazionale per la Ricerca Sanitaria del Ministero della Salute ci informa al telefono che l’approvazione delle domande è prevista per fine settembre
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• Una delle aree tematiche del bando era la “biologia delle cellule staminali come premessa per un impiego terapeutico”
per sapere:<br />
per quale motivo non si dispone ancora, dopo oltre un anno, dei risultati della selezione dei progetti
se si ritiene compatibile con i ritmi di avanzamento della ricerca scientifica mondiale il fatto che un anno intero sia necessario e nemmeno sufficiente per procedere alla sola valutazione delle domande pervenute
entro quando il governo si impegna a mettere a disposizione tali risultati.
<p>Per tutta la documentazione si veda:
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<a href="http://www.salute.gov.it/ricercaSanitaria/paginaInternaMenuRicercaSanitaria.jsp?id=809&menu=strumentieservizi"><b>salute.gov.it</b></a> <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.lucacoscioni.it/comunicato/staminali-ass-coscioni-mentre-la-ricerca-mondiale-avanza-italia-da-un-anno-si-attende-la-">lucacoscioni.it</a>Marco CAPPATO: Staminali. Nasce il sito per difendere i malati dai ciarlatani...e dai proibizionisti.2010-06-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it501398<br />
L’International Society for Stem Cell Research (ISSCR) ha oggi lanciato il sito www.closerlookatstemcells.org per dare ai pazienti informazioni imparziali sulle cure con le staminali “sia affinché facciano attenzione alle cliniche e altri enti che vendono terapie con le staminali che non sono provate, sia per fare in modo che la vera ricerca sulle staminali progredisca passando dalla scoperta alla diffusione di cure efficaci per i pazienti il più rapidamente possibile”.
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Il Governo dovrebbe collaborare subito a questo progetto, mettendo a disposizione tutte le informazioni in possesso dei nostri centri di ricerca. Non ci facciamo illusioni, visto che proprio esponenti di questo Governo hanno contribuito alle campagne menzognere volte a denigrare la ricerca sulle staminali embrionali e a magnificare al di là di qualsiasi dato scientifico la ricerca sulle cellule staminali adulte.
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La Società internazionale per le cellule staminali fornisce così una risposta utile e concreta per difendersi sia dai ciarlatani che spacciano per vere cure inesistenti, sia dai proibizionisti che impediscono una ricerca condotta alla luce del sole e valutata sulla base di criteri non-ideologici. Nel nostro Paese l’azione dell’ISSCR è particolarmente utile, visto che ciarlatani e proibizionisti così spesso coincidono.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/view.php?id=157946">Radicali.it</a>Emma BONINO: «Spazi televisivi. «Spazio per cosa? Riforma, pensioni e ricerca» - INTERVISTA2009-06-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it391469Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) - Vicepres. Senato <br/><br/><br />
Se disponessero degli spazi televisivi che gli vengono negati, «i radicali non li utilizzerebbero per parlare delle disavventure coniugali di Silvio Berlusconi», ma per introdurre nel dibattito politico temi sistematicamente esclusi perché «troppo scomodi», se non «dirompenti», per entrambi gli schieramenti. <br />
A partire dalla libertà di ricerca scientifica, le riforme economiche liberali e quelle istituzionali, la giustizia. <br />
E l`Europa e il Parlamento europeo, grandi assenti della campagna elettorale per il rinnovo dell`Assemblea di Strasburgo.
<p>Superate le 60 ore di sciopero della sete e della fame, Emma Bonino ammette di essere «esausta». <br />
Preferirebbe di gran lunga «essere in barca vela» piuttosto che restare nel «puzzolente» studio della Rai, che sta occupando in modo non violento per chiedere un`informazione corretta. <br />
«Se avessi qualche milione di euro da spendere per avere spazi sui media non sarei certo qui.»<br />
Come Marco Pannella, anche la leader radicale non ama affatto «l`etica e l`etichetta del sacrificio». <br />
Ma continua la battaglia con le armi che ha, anche se è molto scettica sulla possibilità che i radicali possano ottenere maggiori spazi «La Rai - attacca la Bonino - sceglie i temi di cui si può parlare in combinato disposto con la classe politica. Non siamo noi radicali a essere "indesiderabili", ma i temi che portiamo avanti».
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<b>Facciamo finta che gli spazi ci siano. Quali sono i temi principali di cui parlereste?</b><br />
Innanzi tutto, nella campagna per le europee, di Europa. Dell`importanza del Parlamento europeo, che crescerebbe ulteriormente con l`approvazione del trattato di Lisbona. Su questo la disinformazione è totale.
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<b>La vostra idea di Europa?</b><br />
La proposta politica radicale è spinelliana, per gli Stati Uniti d`Europa, per una Europa non burocratica, davvero e pienamente politica. Per la riforma "americana", federalista, laica e liberale in Europa in una politica rigorosamente laica, come unica via possibile per una società multietnica.
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<b>In concreto?</b><br />
Potrei fare molti esempi dell`impegno radicale e dell`importanza della nostra presenza a Strasburgo. <br />
In prima lettura siamo riusciti a fare passare la finanziabilità della ricerca sulle cellule staminali. <br />
Senza un fronte laico come il nostro con la rappresentanza italiana che rischiamo di avere, la seconda lettura si preannuncia molto difficile... <br />
Un altro tema delicato su cui è necessaria la nostra iniziativa politica è la ripresa dei negoziati per l`ingresso della Turchia nella Ue.
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<b>Sul fronte delle riforme economiche, invece, quali sono le vostre principali proposte?</b><br />
Sulla previdenza vogliamo equiparare l`età pensionabile delle donne a quella degli uomini, e innalzarla per tutti, gradualmente, a 65 anni entro il 2018. Questo consentirebbe, a regime, di liberare risorse fino a 7 miliardi di euro ogni anno, da destinare a una riforma degli ammortizzatori sociali di tipo universalistico e all`aumento delle pensioni più basse.<br />
I radicali hanno già depositato una proposta di legge in questo senso.
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<b>La riforma degli ammortizzatori sociali?</b><br />
In Italia si è affermato un welfare "partitocratico", che tutela appena il 30% dei disoccupati.<br />
La proposta radicale è di passare a un unico sistema universale di integrazione al reddito per le persone che passano dallo stato di occupazione allo stato di disoccupazione involontaria.<br />
Pensiamo poi alla possibilità di riscattare i contributi "silenti" e abbiamo presentato una proposta di legge per introdurre nel nostro ordinamento il principio per la restituzione dei contributi previdenziali quando questi non siano sufficienti a dar luogo alla maturazione di un corrispondente trattamento pensionistico.
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<b>Sul fronte immigrazione?</b><br />
La prima cosa da fare è regolarizzare i circa 500mila immigrati che lavorano per le nostre famiglie ma in "nero", perché privi del permesso di soggiorno, vittime di una imposta illegalità.
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<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/view.php?id=143178">Il Sole 24 Ore - Luca Ostellino</a>Marco CAPPATO: Per Michael J. Fox non finisca come con Luca Coscioni: che le sue parole in Italia non si conoscano solo da morto!2009-05-21T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it391294Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: ALDE) <br/><br/><br />
Quando ho visto il messaggio di Michael J.Fox a favore della ricerca sulle staminali ho pensato a Luca Coscioni.<br />
Guardateli, i video.<br />
Il corpo di Michael sussulta per gli scossoni del Parkinson; quello di Luca era paralizzato dalla Sclerosi Laterale Amiotrofica.
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José Saramago salutò in Luca "nell’uomo reso muto da una malattia terribile", l'avvento di una "nuova forza" per l’umanità. <br />
Riascoltate anche le sue parole.<br />
Gli italiani conosceranno il messaggio di Michael J. Fox?<br />
Non lo so.<br />
Certo Vespa è troppo occupato a scovare i malati-che-vogliono-vivere e presentarli in trionfi televisivi, come se ci fosse qualcuno che i malati-non-li-vuole-far-vivere (a parte chi frena la ricerca).<br />
Temo che vada a finire come con Luca Coscioni: delle sue parole, dei 50 Premi Nobel che lo sostennero – assieme a Saramago - come candidato della Lista Bonino, <b>gli italiani seppero qualcosa solo il giorno della sua morte</b>.<br />
Spero che guardando questi due video venga anche a voi la voglia che non finisca così.
Che qualcosa cambi, per la libertà ricerca scientifica, per la vita.<br />
E nel caso, fatevi sentire.<br />
Marco<br /><br />
<b>NOTE: I due video menzionati si visionano con VAI ALLA PAGINA</b><br />
<br/>fonte: <a href="http://lnx.marcocappato.it/node/38972">www.marcocappato.it</a>Rita LEVI-MONTALCINI: Cellule staminali: «Una scelta fondamentale e prioritaria per il futuro dell'umanità»2009-03-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it390599Alla data della dichiarazione: Senatore a vita<br/><br/><br />
«Una decisione di importanza prioritaria per il futuro dell'umanita». Il plauso alla scelta di rimuovere i divieti alla ricerca sulle staminali embrionali arriva dal premio Nobel Rita Levi Montalcini. «È una scelta fondamentale - ha aggiunto - quella di dare ancora maggiore apertura alla ricerca. Importante per il futuro dell'umanità».
<p><b>È «una buona notizia»</b><br />
l'apertura degli Stati Uniti alla ricerca sulle cellule staminali embrionali e il coordinatore della ricerca clinica dell'Istituto Telethon per la terapia genica (Tiget) presso il San Raffaele di Milano, Alessandro Aiuti, auspica che anche in Italia diventi possibile seguire tutte le vie possibili nella ricerca sulle cellule staminali. La decisione di Obama si tradurrà in «una nuova spinta per la ricerca negli Stati Uniti, che poi potrà estendersi anche in altri Paesi», ha osservato Aiuti a margine del convegno Telethon in corso a Riva del Garda (Trento). «Ancora oggi non sappiamo quale sarà la soluzione per le malattie degenerative, c'è bisogno di tempo prima di capire quale tipo di cellule staminali potrà essere utilizzato. È possibile - ha aggiunto - che per malattie diverse servano cellule di tipo diverso». Perciò, ha proseguito, «è importante poter studiare ed esplorare tutte le strade». In Italia, ha detto ancora, «c'è una ricerca di ottimo livello sulle cosiddette cellule staminali 'adultè e c'è un interesse crescente per le cellule pluripotenti indotte», le cellule Ips ottenute riprogrammando cellule adulte con un cocktail di geni. «Tuttavia oggi non sappiamo quale sarà la strategia vincente. Per questo - ha concluso - è auspicabile poter indagare su tutte le linee di ricerca anche in Italia».
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La svolta del presidente Usa Barack Obama «è anacronistica perchè ormai ci sono valide alternative alle cellule staminali embrionali e sono le cellule adulte riprogrammate che per di più hanno il vantaggio di essere clonate, cioè si possono produrre su misura del singolo paziente». È il commento di Angelo Vescovi dell'università Bicocca e dell'ospedale Niguarda di Milano e direttore della Banca di cellule staminali cerebrali di Terni, al cambio di rotta sulla ricerca sulle staminali voluto dalla nuova presidenza Obama. «Negli ultimi tre anni abbiamo avuto lo sviluppo di un nuovo metodo per produrre staminali simili a quelle embrionali a partire da cellule adulte - spiega Vescovi - quindi utilizzare le cellule degli embrioni non serve, tanto è vero che l'intero settore della ricerca sulle staminali si è spostato verso questo nuovo filone di studi basato sulla riprogrammazione cellulare». Le motivazioni di chi dice che bisogna continuare a studiare le embrionali umane per aumentare le conoscenze di base su queste cellule sono assolutamente pretestuose, aggiunge, perchè le conoscenze di base si possono acquisire usando embrioni di animali senza sacrificare quelli umani. La verità è che ci sono interessi economici dietro la difesa della ricerca su staminali embrionali umane, afferma Vescovi, ci sono nazioni e laboratori che hanno investito molto, 20-30 anni di ricerca, sugli studi delle embrionali e anche se il loro know-how sarebbe facilmente riconvertibile perderebbero i diritti sulle loro scoperte.
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<b>Avanzamento della ricerca.</b><br />
L'apertura di Barack Obama alla ricerca sulle staminali embrionali «è una notizia estremamente positiva perchè permetterà alla comunità scientifica più finanziata del mondo, quella nord-americana, di arrivare a nuovi avanzamenti nella ricerca biomedica e di creare nuove linee cellulari umane su cui studiare l'origine e la cura di molte malattie». È il commento del direttore scientifico del Policlinico San Matteo di Pavia, Carlo Alberto Redi. «La riprogrammazione delle cellule adulte per creare staminali - ha detto Redi - è un passo avanti importante ma non si può considerare sostitutivo delle cellule embrionali umane». L'apertura Obama permetterà di creare nuove linee di staminali embrionali umane a disposizione della comunità scientifica perchè quelle oggi disponibili sono ormai 'vecchiè. Le staminali embrionali servono per studiare le malattie, capirne le cause e testare nuovi farmaci, ha detto Redi: «Italia, Irlanda, Austria e Germania dovrebbero tener conto di questa decisione e ripensare la loro scelta».<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.ilmattino.it/stampa_articolo.php?idapp=15627">Il Mattino</a>Marco CAPPATO: Staminali: viva Obama! In Italia cancellati gli unici a lottare sugli stessi obiettivi: i Radicali.2009-03-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it390595Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: ALDE) <br/><br/><br />
Mentre si esulta nella comunità scientifica per la grande apertura alla ricerca sulle cellule staminali embrionali del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, in Italia è stata letteralmente censurata l’unica forza politica, rappresentata dall’Associazione Luca Coscioni e dal Partito Radicale, che ne ha fatto campagna politica per anni e, in questi ultimi giorni in particolare, con il secondo incontro del Congresso Mondiale per la libertà di ricerca scientifica a Bruxelles.<br />
Salvo eccezioni, infatti, si è accuratamente scelto di lasciare all'oscuro i cittadini italiani di quanto premi Nobel, scienziati, parlamentari europei e Ministri della Salute di Belgio, Spagna e Portogallo hanno dibattuto e deciso durante il congresso che nella sua dichiarazione finale si è dato come priorità una campagna transnazionale di legalizzazione della ricerca sulle staminali embrionali e documentazione dello stato di libertà di ricerca nel mondo.
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<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/view.php?id=138530">official web site - Radicali Italiani</a>Marco CAPPATO: Staminali. Da Obama un segnale di speranza. Da Berlusconi l'umiliazione della scienza.2009-03-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it390586Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: ALDE) <br/><br/><br />
Bruxelles<br />
La decisione di Obama è un segnale di speranza per la comunità scientifica internazionale, e per tutti i cittadini, nonché una battuta d’arresto per i fondamentalismi che operano su scala globale.
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E’ motivo di particolare soddisfazione il fatto che, tale decisione sia stata comunicata proprio durante il Congresso Mondiale per la libertà di ricerca scientifica, organizzato dall’Associazione Luca Coscioni, che si conclude oggi a Bruxelles, dopo tre giorni di lavoro, dove Ministri, premi Nobel e scienziati sono riuniti per assumere, con l’A.L.C. e il P.R.N.H, nuove decisioni su iniziative urgenti per la libertà di ricerca.
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Alla luce della decisione di Obama, risulta ancora più assurda ed umiliante per i ricercatori italiani la proibizione che il Governo italiano ha introdotto di soppiatto – contro il parere del Comitato Scientifico – nei nuovi bandi per i finanziamenti alla ricerca sulle staminali.
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<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/view.php?id=138418">official web site- Radicali Italiani</a>Emma BONINO: «Lezioni di staminali? Non prendiamole dal Vaticano» - INTERVISTA2009-03-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it390585Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) - Vicepres. Senato <br/><br/><br />
Obama, tra le sue prime misure, apre alle staminali. L`Italia del 2009 va sulle barricate per Eluana. Si parla anche di questo a Bruxelles, da ieri sino a domani, nel Congresso mondiale perla libertà di ricerca scientifica organizzato dall`Associazione Luca Coscioni, di cui Emma Bonino è vicepresidente.<br />
<b>Noi italiani non solo fermi, ma tendenti all`indietro?</b><br />
«Proprio così. In politica vince un approccio ascientifico, per non dire oscurantista, che va di pari passo con posizioni altrettanto reazionarie della Chiesa cattolica. All`interno della quale però cresce lo scontento, a giudicare dalle critiche del teologo Hans Kung che chiede, se capisco bene, una sorta di Concilio Vaticano III».<br />
<b>C`è più coraggio nella teologia che nella politica, sembrerebbe...</b><br />
«Quando parla di pillola e celibato dei preti, Kung si interessa di un mondo che vive, non come coloro che fanno dell`embrione un feticcio e poi non si occupano dei diritti delle persone in carne e ossa. È come se le gerarchie trovassero nella politica italiana l`ultimo baluardo, cui aggrapparsi. E non si citi, quanto ad affrancamento, solo la Spagna di Zapatero. Il Belgio ha approvato, senza tanti drammi, una legge sull`eutanasia».<br />
<b>La libertà di ricerca scientifica è in pericolo perché il Vaticano è troppo forte o perché la classe politica è troppo debole?</b><br />
«È la politica che non pone argini. C`è voluta Angela Merkel per dire a Ratzinger: "Proprio il cardinale negazionista dovevi prendere?". I nostri politici sono così poco convinti dei propri valori che li mutuano dalle gerarchie. Al punto che il cattolico Ignazio Marino viene additato come miscredente perché dice parole di scienza sul testamento biologico». <br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=KZENP">La Repubblica - il Venerdì - Riccardo Staglianò</a>Emma BONINO: Testamento biologico. "Il Pd ha scelto di non scegliere. E ha perso" - INTERVISTA2009-02-12T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it388725Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) - Vicepres. Senato <br/><br/><br />
Mentre il Pdl scatena l`ambaradam mediatico imboccando la via della «prevaricazione tra individui imposta per forza di legge», il Pd che fa? «Sceglie di non scegliere» e si perde nell`«orientamento prevalente». Emma Bonino, leader radicale e vicepresidente del Senato riflette su quanto accaduto e muove una critica molto dura anche al suo partito. <p>
<b>La mozione del Pdl approvata in Senato sembrerebbe chiudere Il dibattito, peraltro già viziato, sulla prossima legge sul testamento biologico. È così o i margini di manovra per fare una buona legge ci sono ancora?</b> <p>
La mozione del Pdl è un pessimo viatico per una legge per il testamento biologico mentre è utile per una legge contro. In questo sono d`accordo con il Professor Veronesi: meglio nessuna legge che una "cattiva" legge, vale a dire una legge che è anticostituzionale perché toglie la libertà di scelta alle persone. <p>
<b>Anche la mozione dei Pd, come quella maggioranza, partiva da un assunto che per molti scienziati è un falso ideologico e cioè che la nutrizione e l`idratazione artificiali non siano terapie mediche. Il Pd Inoltre aveva anche deciso di non fare ostruzionismo per evitare, dicono, la "contrapposizione frontale" tra le due opposte posizioni. Perché il Pd ha scelto di schiacciarsi sulla linea dei cattolici oltranzisti e perché la voce dei radicali non trova orecchie dentro il partito?</b> <p>
Penso che un partito politico deve assumere delle posizioni chiare per rispetto, tra l`altro, dei propri elettori, ovviamente consentendo sempre il dissenso che impropriamente viene denominato la libertà di coscienza, come se la coscienza ce l`avesse solo chi dissente. Il problema è che il Pd ha scelto di non scegliere fino all`ultimo, demandando ai gruppi parlamentari di individuare l`«orientamento prevalente». Che questo approccio fosse poco lungimirante abbiamo cercato di dirlo da mesi, chiedendo non solo che si votasse all`interno del gruppo, ma che se ne facesse una grande campagna nel Paese, magari convocando un Circo Massimo per la libertà e la laicità. Invece, il Pd si è trovato impreparato e frastornato dall`iniziativa dirompente di Berlusconi. Eppure, viste le iniziative dei gruppi parlamentari Pdl sin da luglio ricordate quando vollero che Camera e Senato sollevassero un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato? -, poi quelle del ministro Sacconi e di Eugenia Roccella, poi le dichiarazioni sempre più invadenti e pressanti delle gerarchie ecclesiastiche e infine una discesa in campo di Berlusconi con l`ambaradam mediatico che ne è conseguito: tutto ampiamente prevedibile. Perché non ci hanno ascoltati? Buona domanda da rivolgere a Veltroni.<p>
<b>Nelle prime formulazioni dei ddl sul testamento biologico Il Pdl era stato meno schiacciato sulle posizioni Vaticane. Nelle ultime settimane tutto è cambiato, perché?</b><br />
Infatti la "proposta Tommasini" era diversa, e molto. Da tempo alcuni preparavano il terreno, ma tutto è davvero cambiato quando è intervenuto Berlusconi che però della faccenda non si è mai occupato sul serio. Non sono brava nelle dietrologie, anche se dubito che il Presidente del Consiglio sia dettato da profondissima convinzione. C`è chi parla dell`uso del corpo di Eluana per ridisegnare un nuovo equilibrio dei poteri nel nostro paese. Inoltre se fosse passato il ddl avrebbe dimostrato che poteva fare approvare qualsiasi legge in quattro giorni. <p>
<b>I radicali pongono giustamente il problema di disciplinare l`eutanasia, ma come se non fossero in Italia e in questo contesto politico. E qualcuno, da sinistra, critica anche l`eccessivo accento che voi ponete sulla libertà individuale dei cittadini senza invece soffermarsi di più sul vincoli di relazione tra individui e su quelli terapeutici. Cosa risponde a queste critiche.</b> <p>
Che sono campate in aria. Se io decido di non volere il sondino naso-gastrico, in che cosa porrei l`accento eccessivo sulla libertà individuale? Mentre mi sembra che dire «tu non potrai mai togliertelo» sia una prevaricazione insopportabile tra individui, appunto. Una prevaricazione, poi, imposta per forza di legge, il che inevitabilmente íntroduce elementi di uno Stato etico e non laico. Quanto all`eutanasia, ci è capitato spesso di sostenere e promuovere diritti civili in grande sintonia con l`opinione pubblica, ma quasi sempre considerati dalla classe politica «fuori tempo o contesto». Capitò lo stesso per il divorzio e la lotta contro l`aborto clandestino... <p>
<b>Fecondazione artificiale, ricerca sulle staminali, e ora l`attacco alle libertà di cura e terapia. La destra si muove sempre più nell`ambito della bio-pontificia e ormai si fa sempre più possibile un nuovo, e stavolta vincente, attacco alla legge sull`aborto. Lei cosa ne pensa?</b><p>
Penso che se con i radicali non si ricrea d`urgenza nel paese una grande determinazione e mobilitazione "laica", ma tutto si lascia alle schermaglie parlamentari, beh, i numeri avranno la meglio, ovviamente. Appunto come accaduto per la legge 40 e come rischia di accadere per il testamento biologico... <p>
<b>Come ha vissuto dal Senato l`attacco di Silvio Berlusconi al Capo dello Stato e il brutto spettacolo che l`Aula ha offerto all`Italia la sera in cui è morta Eluana Englaro? Pensa che la crisi istituzionale sia superata o siamo solo all`inizio?</b> <p>
Beh, sentire in Aula, nell`ambito delle dichiarazioni di voto, la frase finale pronunciata dal vicepresidente dei senatori PdI Quagliarello, è stata una cosa da non credersi, da rimanere gelati. Per fortuna Anna Finocchiaro ha avuto la capacità di interpretare lo sdegno un po` di tutti. Poi, quando si è riconvocata l`assemblea, dopo l`interruzione, l`imbarazzo mi sembrava palpabile anche a destra. E stato il tentativo di creare un precedente in base al quale l`esecutivo può fare a meno dei pesi e contrappesi previsti dallo Stato di diritto scavalcando altri poteri autonomi dello Stato. Un colpo ulteriore ad un sistema italiano lontano dallo stato di diritto, compiutamente partitocratrico da tempo, troppo tempo. <p>
<b>Sabato prossimo lei sarà presente al convegno organizzato dai radicali per riflettere su questi ultimi giorni e sul testamento biologico. Quale lezione bisogna trarre dalle ultime vicende?</b> <p>
In questi anni - mi riferisco anche ai casi di Luca Coscioni, Piergiorgio Welby e Giovanni Nuvoli - siamo stati investiti da una manipolazione politicamediatica incredibile dove, appunto, la politica manipola i media e viceversa, Parlo di mistificazioni estreme, da Berlusconi quando dice che Eluana avrebbe potuto partorire, a quelle più sottotraccia, con falsi scoop, falsi miracoli, falsi pentiti a reti unificate. Ma, in previsione dei dibattiti e del voto alla Camera e al Senato, credo fondamentale che si capisca chiaramente una cosa: che l`informazione lottizzata e manipolata è una peste per ogni paese democratico; che l`opinione libera dei cittadini si forma con il contraddittorio, e la si affossa con il "lavaggio del cervello" a senso unico del monopartito Raiset. Per questo con esperti della comunicazione, scienziati, medici, cercheremo di analizzare «verità e menzogne, sotto il dominio violento della partitocrazia».
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<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=KR0O3">Il Manifesto - Eleonora Martini</a>Marco CAPPATO: Se Sacconi vuole occuparsi di disabili, liberi la ricerca sulle embrionali invece di accanirsi contro il corpo Eluana2009-01-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it388399Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: ALDE) <br/><br/><br />
Il monopolio Rai-Mediaset ci aveva raccontato che la ricerca sulle cellule staminali embrionali era ormai inutile e superata. La Food and Drug Administration degli Stati Uniti invece ha dato il via alla sperimentazione su dieci persone paraplegiche proprio con l’utilizzo di staminali embrionali.
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Ogni giorno che passa nel nostro Paese senza che si investa su questo tipo di ricerca è un giorno di ritardo nella strada lunga e difficile per la scoperta di cure.
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Il Ministro Sacconi, che da settimane invoca abusivamente i diritti delle persone disabili per meglio negare a Eluana Englaro il diritto costituzionale a interrompere le cure, e il Premier Berlusconi, che dice di volere l’allungamento della vita (si spera anche di quella degli altri), farebbero bene a prendere a modello ciò che accade negli USA e le decisioni di Obama.
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In particolare, la ricerca sulle staminali sarebbe possibile anche in Italia, visto che la legge 40 vieta sì la distruzione di embrioni a fini di ricerca, ma non la ricerca su linee cellulari embrionali già estratte all’estero. Purtroppo, questa ricerca in Italia è bloccata sul piano dei finanziamenti a causa del boicottaggio messo in atto dal fondamentalismo Vaticano e dal regime clericale trasversale che ad esso obbedisce.
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Basterebbe un Ministro della Salute laico per liberare la ricerca anche in Italia. Per questo abbiamo invitato Sacconi a partecipare al Congresso Mondiale per la libertà di ricerca, che si terrà dal 5 al 7 marzo a Bruxelles. Ministro Sacconi: se si vuole occupare di disabili, liberi la ricerca invece di accanirsi contro il corpo di Eluana e di minacciare chi vuole rispettarne i diritti.
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<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/view.php?id=135890">radicali.it</a>Donatella PORETTI: Cordone ombelicale: emanare il decreto per la conservazione autologa, la storia di Dallas Hextell e i cattivi consiglieri del ministero della Salute2009-01-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it383324Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
A poche settimane dalla scadenza per l'emanazione del decreto ministeriale in materia di conservazione autologa del cordone ombelicale (1) una notizia di cronaca pubblicata sulla rivista "Newsweek" riapre il dibattito sull'utilita' di questa pratica.
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Fino ad oggi il divieto di conservazione autologa in Italia si basava sul fatto che mentre la donazione era utile e che molti trapianti eterologhi (dove donatore e paziente sono diversi) sono stati realizzati con successo per curare malattie del sangue, come talassemia e leucemia, non era invece documentata l'utilita' del trapianto autologo (dove donatore e paziente coincidono). Argomentazioni non convincenti: la donazione in Italia e' un miraggio e l'alternativa al cestino dei rifiuti della sala parto resta la conservazione nelle biobanche private all'estero. Se ad oggi la ricerca scientifica internazionale ha validato solo alcune applicazioni cliniche delle staminali cordonali, in futuro queste cellule potrebbero avere molte altre applicazioni, e la medicina rigenerativa appare sempre il piu' grande investimento della scienza attuale. Infine il compito dello Stato dovrebbe essere di promozione e incoraggiamento della pratica della donazione, compito fino ad oggi disatteso, ma non di vietare una pratica che non solo non e' dannosa, ma che puo' portare benefici per i propri familiari e, con la formula dell'autologo solidale, a tutta la societa' piu' in generale.
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A sfatare l'inutilita' della conservazione autologa arrivano sempre piu' fatti di cronaca. L'ultimo e' quello di <b>Dallas Hextell, un bimbo americano di 9 mesi</b> che ha ricevuto una diagnosi di paralisi cerebrale, una lesione neuronale molto grave causata da deprivazione di ossigeno in utero o alla nascita. I genitori hanno consultato diversi neurologi, ma le prospettive di guarigione erano pressoche' inesistenti. Circa 9 mesi dopo, quando si e' presentata l'occasione di far entrare il bambino in uno studio clinico sperimentale della Duke University su trapianti di cellule staminali autologhe (cioe' conservate per l'uso eventuale sullo stesso donatore), la coppia non si e' fatta sfuggire l'opportunita'. Infatti alla nascita di Dallas il sangue del suo cordone ombelicale era stato prelevato e conservato a pagamento in una banca privata. Una settimana dopo il trapianto, il bambino ha iniziato improvvisamente a parlare chiamando la mamma, e oggi che ha 2 anni cammina senza aiuto e ha un'attivita' impensabile per un bambino con paralisi cerebrale.
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<b>Una vicenda e un racconto che inviamo per conoscenza al ministero della Salute, e in particolare alla sottosegretaria Eugenia Roccella</b> che alla fine di giugno scorso, seguendo l'invito che gli giungeva dalle colonne del quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana Avvenire, aveva rimandato l'emanazione del decreto per consentire la conservazione autologa come invece era previsto dalla legge 31/2008.
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Al tempo, a fronte delle mie interrogazioni al Senato, il ministro Sacconi disse che erano "deludenti i risultati scientifici circa l'uso autologo" (seduta del Senato del 26 giugno 2008), e la sottosegretaria Roccella fu perfino piu' netta nel dichiarare che "allo stato attuale non sussistono evidenze scientifiche che riconoscano come valida opzione terapeutica la conservazione di dette cellule per un eventuale uso nel corso dell'intera vita del neonato" (seduta del Senato del 10 luglio 2008).
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Confidiamo che la storia di Dallas, nonche' il dovuto rispetto del Parlamento che esattamente un anno fa chiese di rimuovere un dannoso divieto e di consentire anche in Italia, come nel resto del mondo, la nascita di biobanche private per la conservazione di cellule, facciano emanare al piu' presto il decreto.<br />
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(1) 29 febbraio 2009<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/view.php?id=134556">Radicali.it</a>Marco CAPPATO: Tg1 di regime Vaticano, senza contraddittorio su eutanasia e staminali2008-11-12T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382050Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: ALDE) <br/><br/><br />
Il TG1 delle 20 ha realizzato nuovamente una perfetta operazione di disinformazione di regime, parziale e faziosa, contraria sia alla legge scritta che hai principi fondamentali di deontologia professionali.
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Al termine del servizio sulla sentenza di Cassazione sul caso Englaro, infatti, è stata riportata lungamente la posizione del Vaticano senza alcun contraddittorio, sia contro la libertà di scelta dei malati, sia contro la ricerca sulle cellule staminali. Nessuna altra opinione diversa è stata offerta ai milioni di telespettatori del TG1.
<br />
E' un vero e proprio miracolo di civiltà se, nonostante questo tipo di malainformazione, la stragrande maggioranza degli Italiani continui ostinatamente ad essere dalla parte di Luca Coscioni, di Piergiorgio Welby, di Beppino Englaro, contro le schiere di proibizionisti e aguzzini.
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E l'Ordine dei giornalisti? Niente da dire? E la Federazione nazionale della stampa? Niente da dire?
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<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/view.php?id=131900">Radicali.it</a>Marco CAPPATO: Obama dichiara di voler cambiare le leggi: Evidente silenzio del PD su staminali e aborto2008-11-10T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382041Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: ALDE) <br/><br/><br />
10 novembre 2008<br />
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• Dichiarazione di Marco Cappato e Rocco Berardo, rispettivamente segretario e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica<br />
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Le dichiarazioni dello staff di Obama in merito alla modifica di leggi proibizioniste in campo di staminali e aborto, rappresentano un cambiamento importantissimo non solo per gli Stati Uniti d’America ma anche per l’intero dibattito mondiale su tali temi.
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In una democrazia liberale c’è un solo modo di vedere la scienza: garantirne per legge la libertà di ricerca, cosa che Bush aveva seriamente limitato e che in Italia, anche grazie alla legge 40 di ispirazione clericale e che forse la Roccella vorrebbe estendere agli Stati Uniti, è proibito.
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Pannella ha giustamente fatto notare che un candidato fortemente caratterizzato su temi specifici, liberali nel caso di specie, come Obama, non sarebbe mai stato a capo del Pd italiano: a conferma di questo è evidente il silenzio che circonda le sue affermazioni su aborto e staminali, un silenzio che sottolinea quanto il PD italiano sia ancora incapace di dare una risposta riformatrice e radicale su questi temi.
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<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/view.php?id=131810">Radicali.it</a>Marco CAPPATO: Staminali: si riapre dibattito ONU. Associazione Coscioni e Partito Radicale chiedono via libera alla clonazione terapeutica.2008-10-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it381767Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: ALDE) <br/><br/><br />
<i>Marco Cappato (deputato al Parlamento europeo e segretario dell’Associazione Luca Coscioni) e Marco Perduca (senatore della Repubblica e vice-presidente del Partito Radicale Nonviolento) hanno chiesto al Comitato di Bioetica dell’UNESCO di approvare la tecnica del trasferimento nucleare - impropriamente chiamata “clonazione terapeutica” - ma soprattutto di lasciare la ricerca scientifica libera di scoprire nuove cure.</i>
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Il Comitato di Bioetica dell’UNESCO - composto di un comitato di tecnici (IBC) e di uno che raccoglie i rappresentanti governativi di 36 paesi (IGBC) - si riunirà a Parigi dal 28 al 31 ottobre per discutere di clonazione umana. I due comitati discuteranno un articolo della dichiarazione UNESCO del 1997 sul genoma umano, la quale afferma che non devono essere permesse le pratiche che sono contrarie alla dignità umana, in particolare “la clonazione riproduttiva degli esseri umani”. La dichiarazione non è per sua natura vincolante, tuttavia gli Stati e le organizzazioni internazionali competenti sono invitati a identificare dette pratiche e a prendere le misure necessarie a rispettare detta indicazione. E di fatto così è stato, dal momento che più di 50 Stati dal 1997 a oggi si sono più che conformati.
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L’Associazione Luca Coscioni e il Partito Radicale Nonviolento, che ha status consultivo alle Nazioni Unite, hanno chiesto di partecipare ai lavori del comitato come osservatori con diritto di parola. In una lettera inviata al Comitato di Bioetica dell’UNESCO, Cappato e Perduca hanno ricordato le varie iniziative dell’associazione e del partito a favore della ricerca scientifica: l’appello del 2004 contro la messa al bando da parte delle NU della ricerca sulle cellule staminali embrionali umane per scopi terapeutici fu firmato da 1.500 tra scienziati, politici e malati, ma soprattutto raccolse le firme di 77 premi nobel; una petizione del 2006 presentata al Parlamento europeo affinché l’UE confermasse il finanziamento dei progetti di ricerca con le cellule staminali raccolse 2.500 firme, di cui 11 premi nobel. Scrivono Cappato e Perduca: “Sfortunatamente la ricerca con le cellule staminali embrionali umane è ancora proibita nei paesi appartenenti ai vari “blocchi” che minacciano la libertà di ricerca e di cura ad ogni occasione. Speriamo davvero che questa nuova iniziativa internazionale prevista dall’UNESCO possa rappresentare un’opportunità di chiedere di rimuovere gli ostacoli alla tecnica del trasferimento del nucleo cellulare”, ma soprattutto “saremmo lieti e sollevati di registrare un progresso verso la libertà di ricerca e di cura. O quantomeno qualche proibizione in meno”.
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<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/view.php?id=131308">Radicali.it</a>Donatella PORETTI: Raccolta cordone ombelicale: Una vicenda emblematica di proroghe, estromissione del Parlamento e uso ideologico di organismi tecnico-scientifici.2008-07-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it357734Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Ieri il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella ha confermato in aula la volonta' di dare applicazione alla legge sulla conservazione del cordone ombelicale anche per uso autologo e all'apertura delle biobanche private, peccato che per far questo la legge che chiedeva un decreto attuativo da emanarsi entro il 30 giugno e' stata prorogata al febbraio 2009.<br />
Un comportamento davvero curioso da parte di chi sostiene a parole di voler applicare una legge, ma che nel frattempo la proroga, e quindi non le da' attuazione. Comportamento bizzarro che per riprendere la vecchia legge e chiederne la proroga, la inserisce in un decreto copiando integralmente il testo, anche la data che intendeva prorogare e cosi' ci ritroviamo pubblicato, il "30 giugno 2008", in Gazzetta Ufficiale il decreto n.113 che copia una legge gia' in vigore in cui si dice che entro il "30 giugno 2008" si deve emanare un decreto, mentre nella relazione spiega la necessita' di prendere tempo e di modificare questo "30 giugno 2008" con 28 febbraio 2009 per motivi tecnici!<br />
Per rimediare al pasticcio si stralcia dal decreto questa parte e si inserisce come emendamento ad un altro decreto in conversione al Senato, estromettendo cosi' anche le commissioni competenti da un parere sul tema.<br />
Il Governo, fin dal 2001, e' intervenuto in materia con ordinanze (atti su cui il Parlamento non ha poteri, neanche di parere) perché mancava una legge. Alla fine, pero', il Parlamento ha varato una legge, ma il Governo l'ha disfatta, prima con un'ordinanza ora con questo decreto di proroga. Vietando la conservazione autologa in biobanche private in Italia, si continua a non considerare lo sfascio del sistema della donazione: in meno del 10% dei punti nascita e' possibile la raccolta. Nel 2007, a fronte di 570 mila parti, i cordoni conservati per la donazione in banche pubbliche sono solo 2.500, mentre sono oltre 5.000 quelli inviati all'estero in biobanche private.<br />
<b>La proroga motivata dal sottosegretario Roccella per questioni tecniche e di necessita' di adeguamento della nostra struttura pubblica, e' un atto puramente ideologico. E' prendere tempo per decidere cosa fare in violazione della scelta gia' indicata dalla legge.</b> <br />
Prendere otto mesi per emanare un decreto gia' scritto dagli organi tecnici del Centro Nazionale Sangue e Centro Nazionale Trapianti, e' semplicemente assurdo, a meno che non si pensi che quei due organi tecnici cambieranno un decreto attuativo della stessa legge solo perche' e' un Governo diverso a chiederglielo. Una possibilita' che pero' potrebbe divenire realta', perche' ieri sempre la sottosegretaria Roccella ha reinviato le linee guida della legge 40 al Consiglio Superiore della Sanita', che si era gia' espresso solo qualche settimana fa: l'unica differenza era il mittente, il precedente era il ministro Livia Turco.<br /><br />
Voler utilizzare organismi tecnico-scientifici per dare concretezza alle proprie ideologie puo' essere molto rischioso e il primo passo verso uno Stato Etico.<br />
C'e' ancora tempo per tornare indietro e -martedi' 15 luglio al Senato- votae a favore dell'emendamento della delegazione radicale nel Pd al Dl 575, ripristinare la legge attuale sul cordone e, al massimo, prendersi un paio di mesi di tempo per emanare il decreto attuativo!<br /><br />
Qui il testo dell'interrogazione:<br />
http://blog.donatellaporetti.it/?p=151<br />
Qui il resoconto stenografico in corso di seduta dello svolgimento dell'interrogazione al Senato:<br />
http://www.senato.intranet/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=hotresaula <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/view.php?id=126097">Radicali.it</a>Donatella PORETTI: Il cordone, le staminali e la politica del rinvio.2008-07-04T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it357480Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Gentile direttore, in merito all’articolo pubblicato lunedì a pag. 23 «Un cordone ombelicale in eredità al proprio figlio. Ma sarà davvero utile?» firmato da Silvia Bencivelli, ritengo doveroso fornirle alcune informazioni. L’articolo infatti preannuncia una novità che avrebbe dovuto decorrere dal primo luglio: purtroppo così non è stato a causa della proroga di una ordinanza dal parte del ministro del Lavoro, Salute e Politiche Sociali, Maurizio Sacconi che rimanda tutto a febbraio del prossimo anno. <br />
L’articolo poi entra anche nel merito della riforma voluta all’unanimità dalla scorsa legislatura grazie ad un emendamento che portava la mia prima firma nel decreto "milleproroghe" e che consentiva la conservazione autologa solidale delle staminali del cordone ombelicale. Al fine di avere a disposizione un maggior numero di cordoni da trapiantare, si consentiva infatti la conservazione in biobanche pubbliche e private e senza oneri per il Sistema Sanitario Nazionale, previo consenso ad una successiva donazione in caso di paziente compatibile. <br />
Perciò nessuna inversione di rotta rispetto alla cultura solidaristica della donazione, anzi questa veniva perfino accresciuta e fatta a proprie spese. Il sistema perfetto tanto elogiato nell’articolo, ha invece prodotto la stortura tutta italiana di permettere solo in teoria la donazione, rendendola impossibile nei fatti (neppure il 10% dei punti nascita e’ attrezzato per la raccolta del cordone, e nei giorni festivi e di notte diventa impraticabile), impedisce la conservazione a proprie spese in Italia, ma la consente e l’autorizza in biobanche private purché queste abbiano sede all’estero, e impedisce che biobanche private italiane che oggi conservano cellule e tessuti possano convenzionarsi e accreditarsi per conservare le staminali del cordone ombelicale. Una ipocrisia micidiale!<br />
L’articolo termina scrivendo che 1.500 cordoni nel 2007 sono volati all’estero, in realtà sono stati in 5 mila, ma il dato peggiore è che nello stesso periodo il sistema ideale italiano della donazione non riusciva a raccoglierne neppure la metà. L’ultima segnalazione in merito è di tipo scientifico: mettere in dubbio l’utilità della conservazione delle staminali - che grazie alla legge voluta dal Parlamento sarebbero state sia a disposizione di trapianti allogenici che autologhi - è fuorviante se non si tiene conto che oggi un terzo dei trapianti a livello mondiale avviene tra consanguinei, cioè tra familiari, e scrivere che forse non sarebbe servito a nulla è quantomeno azzardato.<br /><br />
Comunque la si pensi, credo che su una cosa dovremmo tutti concordare e batterci: evitare che quei cordoni ricchi di preziose cellule staminali utili a curare gravi malattie del sangue finiscano tra i rifiuti della sala parto, se poi la rete pubblica non è in grado di salvarli tutti, intanto permettiamo che vengano raccolti e conservati. Permettiamo una prassi di acclarata utilità, di riconosciuto valore scientifico e un diritto personale di ogni donna, di ogni madre. <br />
La scelta del Governo di prorogare fino al prossimo febbraio l’entrata in vigore della legge e di prolungare questa follia non è tecnica, ma tutta politica. Mi chiedo quale miope politica sia vietare la possibilità di conservare il cordone ombelicale che potrebbe essere una cura anche per altri bambini. La cultura della donazione la si promuove rendendola praticabile e non negando un diritto, tra l’altro già sancito dalla legge. Non è vietando di prestare servizi a strutture private, accreditate e convenzionate, che si promuove qualità e sicurezza delle cure. Non è negando diritti e libertà che si accresce il diritto alla salute dei cittadini e il dovere alle cure da parte dello Stato.
<br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=ILT84">L'Unità - Donatella Poretti</a>Donatella PORETTI: Staminali cordone ombelicale. L'Italia delle proroghe contro il diritto alla salute. L'etica strattonata per nascondere altri interessi!.2008-06-20T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it357082Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
• Intervento della Senatrice Donatella Poretti, parlamentare Radicale-Partito Democratico<br /><br />
<b>Sconcertante. E' l'unico termine con cui si puo' riassumere una vicenda che non e' spiegabile altrimenti.</b><br />
Esistono delle cellule staminali nel cordone ombelicale che dal 1992 si trapiantano per curare malattie del sangue molto gravi come leucemia, anemia, talassemia e altre patologie. <br />
La loro raccolta deve essere fatta in sala parto, altrimenti finiscono tra i rifiuti biologici.<br />
Se alle mamme fosse posta la semplice domanda "preferisce buttarle o donarle?" non avremmo dubbi sulla risposta. <br />
Purtroppo cosi' non accade, anzi quelle che chiedono di donare si sentono rispondere che non e' possibile.<br />
Neppure il 10% dei punti nascita e' infatti attrezzato a fare la raccolta: qualche minuto di lavoro di un'ostetrica perche' quel sangue venga messo in una sacca, etichettato e inviato ad una biobanca per stoccaggio, tipizzazione e conservazione sotto azoto.<br />
E' cosi' che sui 570 mila parti del 2007 sono state fatte 2.500 donazioni, un dato numericamente inesistente.
<br />
<br />
A fronte dell'impossibilita' alla donazione, la situazione peggiora con una ordinanza rinnovata annualmente dal 2001 ad oggi, vietando la possibilita' di conservare a proprie spese quel cordone e quelle preziose cellule.<br />
<b> Ma c'e' una scappatoia</b><br />
Attraverso una burocratica pratica si possono mandarle all'estero in biobanche private che hanno sede fuori dall'Italia ma che nel nostro Paese operano promuovendo i loro servizi.<br />
E' cosi' che oltre 5 mila cordoni sempre nel 2007 hanno avuto dal ministero l'autorizzazione all'espatrio. <br />
Il doppio di quelli donati.<br />
<b>E tutti gli altri cordoni? Nella spazzatura della sala parto!</b><br />
A febbraio 2007 la legge (1) introduce una novita': "per incrementare la disponibilita' delle staminali cordonali ai fini di trapianto e' autorizzata la raccolta autologa, la conservazione e lo stoccaggio del cordone ombelicale da parte di strutture pubbliche e private autorizzate dalle regioni o dalle provincia autonome, sentiti il CNT e il CNS.<br />
La raccolta avviene senza oneri per il SSN e previo consenso alla donazione per uso allogenico in caso di necessita' per paziente compatibile".<br />
Maggioranza, opposizione e Governo sono favorevoli, entro il 30 giugno deve essere semplicemente fatto il decreto ministeriale.<br />
Centro Nazionale del Sangue e Centro Nazionale Trapianti lavorano alla stesura del testo tecnico, ci sono le elezioni, cambia il ministro e si decide di rimandare di un anno e di non dare seguito alla legge.<br />
Perche'? Nel comunicato del ministero si dice che c'e' bisogno di tempo per fare il decreto per la creazione della rete di banche pubbliche e private. Peccato che la rete esista gia' da tempo, la istituiva la legge 219 sul sangue del 2005, ma anche in questo caso il decreto che doveva essere emanato a luglio 2006 non aveva mai visto la luce.<br />
Il giorno stesso della decisione tutta politica di rimandare, prorogare, decidere di non decidere, la spiegazione la si legge su Avvenire (il quotidiano della Cei) dove Daniela Verlicchi scrive come la conservazione autologa del cordone ombelicale e' "un colpo mortale alla cultura della donazione", e quindi l'appello al sottosegretario al Welfare sui temi etici Eugenia Roccella: "se qualcosa si puo' fare contro lo sfruttamento economico delle cellule del cordone lo si deve fare nei prossimi dieci giorni".<br />
Cioe' non emanare il decreto previsto da una legge votata all'unanimita' dal Parlamento.<br />
Complimenti. <b>La cultura della donazione esiste, cio' che manca in Italia e' la possibilita' pratica per le mamme di donare il cordone, ma su questo nessun appello alle ostetriche, ai ginecologi, ai direttori ospedalieri, nessuno scandalo se le cliniche come il San Raffaele si convenzionano con le biobanche svizzere.</b><br />
Il colpo mortale alla donazione sarebbe invece inferto da chi e' disponibile a pagare e a mettere a disposizione quel cordone anche per futuri trapianti autologhi piuttosto che buttarlo nella spazzatura?<br />
<b>Della serie quando l'etica viene strattonata per nascondere ben altri interessi!</b><br />
(1) http://www.donatellaporetti.it/comu.php?id=783<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/view.php?id=124673">radicali.it</a>