Openpolis - Argomento: energiahttps://www.openpolis.it/2016-10-04T00:00:00ZFRANCO MIRABELLI: Vertenza GE, intervento in Senato2016-10-04T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it775624Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/>Il senatore Franco Mirabelli è intervenuto ieri in Aula al Senato sulla vicenda General Electric-Alstom power di Sesto San Giovanni. Come già nel corso dell’assemblea pubblica di sabato 1 ottobre a Sesto San Giovanni, nel suo intervento il senatore PD ha ribadito che, avendo GE ricevuto dallo Stato diversi incentivi per investire in Italia, è “grave che dopo che il Governo ha aperto un tavolo di trattativa presso il Mise, GE abbia abbandonato quel tavolo, dimostrandosi indisponibile a qualunque tipo di trattativa. Il tavolo è stato aperto al Ministero dello Sviluppo Economico proprio perché l’obiettivo non era solo quello di salvaguardare i posti di lavoro ma di salvaguardare l’intero stabilimento di Sesto San Giovanni, con tutto ciò che comporta”.
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“Credo sia giusto – ha aggiunto Mirabelli – che anche dall’Aula del Senato, quindi, arrivi al Governo la richiesta di insistere, di costringere General Electric a ritornare al tavolo delle trattative per salvaguardare gli oltre 200 posti di lavoro di quello stabilimento ma, soprattutto, per salvaguardare uno stabilimento importante per la città di Sesto San Giovanni e per tutto il territorio del Nord Milano”.
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Nel sottolineare la gravità dell’atteggiamento di chiusura di GE, Mirabelli definisce ancor più grave l’aver impedito al Sindaco di Sesto San Giovanni Monica Chittò di portare ai lavoratori in agitazione la solidarietà della città. “Chiedo al Governo, quindi, di fronte a questi atteggiamenti sbagliati, di convocare General Electric per chiedere di rispondere di questi comportamenti ed esplicitare la volontà di non lasciare che venga disperso il patrimonio di produzione e lavoro che la General Electric ha rilevato dalla Alstom di Sesto San Giovanni”.<br/>fonte: <a href="http://www.specchiosesto.it/2016/10/05/vertenza-ge-intervento-senato-mirabelli/">Lo Specchio di Sesto</a>Pierantonio BELCARO: Settimana Europea dell'Energia Sostenibile 13-20 giugno 20162016-06-10T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it769312<br />
Dopo lʼAccordo stipulato a Parigi al termine della Conferenza sul Clima del dicembre 2015, ben 196 Paesi si sono impegnati a ridurre le emissioni di gas climalteranti in atmosfera per contenere entro i 2 gradi Celsius lʼaumento della temperatura del pianeta, un fenomeno già in atto da tempo.
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In questa sfida lʼEuropa è in prima fila essendosi dotata di una normativa, il cosiddetto Pacchetto Clima-Energia, 20-20-20, che prevede di portare al 20% il peso dellʼenergia prodotta da fonti rinnovabili sul totale, di ridurre del 20% il consumo di energia aumentando lʼefficienza e di ridurre del 20% le emissioni in atmosfera entro il 2020. Eʼ inoltre in fase di definizione lʼaggiornamento al 2030 di questi obiettivi che sono stati proposti rispettivamente al 27-27-40.
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Per raggiungere questi ambiziosi obiettivi, indispensabili per la nostra sopravvivenza in condizioni accettabili, è necessario che gli sforzi delle istituzioni, delle aziende e dei cittadini siano convergenti.
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Per far questo le iniziative di sensibilizzazione, come la Settimana Europea dellʼEnergia Sostenibile che per la sesta volta lʼAssociazione NordEstSudOvest organizza nel nostro territorio confermandosi come il più importante ciclo di eventi in tutta Europa dopo quello di Bruxelles, sono occasioni importanti per conoscere la situazione attuale, valutare gli sviluppi futuri e capire come fare la nostra parte per la sostenibilità ambientale ed energetica.
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Costruiamo anche dal basso lʼUnione Europea dellʼEnergia!<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.nordestsudovest.org/energia_sostenibile_2016.php">www.nordestsudovest.org</a>Filippo Crimì: Interrogazione sulle energie rinnovabili2014-07-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it721542Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/>08 giugno 2014
“Di recente sono state previste misure penalizzanti riguardo la produzione di energia rinnovabile, basti pensare alla rimodulazione dei tempi e delle tariffe degli incentivi statali erogati a fronte d’installazioni di impianti fotovoltaici.” – introduce Crimì – “Manovre di questo tipo non fanno altro che allarmare gli investitori allontanandoli da questo settore, rallentando così la corsa del nostro Paese verso un futuro più sostenibile. ”
“Attualmente siamo tra i maggiori importatori di combustibili fossili ed energia elettrica, ciò a discapito dei conti pubblici e soprattutto della qualità del nostro ambiente. Solo puntando all’uso delle grandi risorse rinnovabili di cui il nostro Paese è ricco possiamo parlare di un prossimo futuro sostenibile e rispettoso del territorio, riducendo di conseguenza le importazioni estere.” – continua Crimì .
“È però necessario trovare diverse forme di promozione del rinnovabile che vanno dalla sensibilizzazione sul tema a interventi come quello che ho proposto ai Ministri dell'Ambiente e dell'Economia con l'interrogazione presentata: l’esenzione degli impianti di produzione di energia rinnovabile dalle imposte comunali sugli immobili.” – conclude Crimì – “Ho chiesto inoltre la redazione di un Piano Nazionale che disciplini dal punto di vista paesaggistico, urbanistico, tecnico e finanziario le installazioni energetiche rinnovabili. Tutto nell’ottica di un uso razionale del suolo, di una riduzione dell’impatto ambientale che le nuove infrastrutture avrebbero su di esso e di una minor dipendenza italiana dalle importazioni di energia estera.”<br/>fonte: <a href="http://www.filippocrimi.it/archivio-notizie/49-interrogazione-rinovabili">www.filippocrimi.it</a>GIUSEPPINA MARIA NICOLINI: Isole sostenibili, un futuro green per Lampedusa e Linosa 2014-04-04T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it718137Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Lampedusa e Linosa (AG) (Partito: LISTA CIVICA) <br/><br/>Lampedusa e Linosa si candidano a divenire isole sostenibili, protagoniste di uno sviluppo ecologico a 360 gradi. A tracciarne il percorso è stato ieri un convegno dedicato alla presentazione di progetti per la gestione ambientale ed energetica delle due isole, nell’ambito delle iniziative organizzate da Emmaus Italia, Legambiente, Libera e dell’amministrazione comunale.
Questi due piccoli territori presentano delle innegabili sfide dal punto di vista energetico, dal momento che l’isolamento geografico li svantaggia sotto il profilo degli approvvigionamenti e dei servizi. Tuttavia, proprio questo fattore è lo stesso in grado di renderli modelli ottimali per un sistema di produzione di energia diffuso basato sulle fonti rinnovabili, come affermato dal sindaco del comune di Lampedusa-Linosa, Giusi Nicolini. “Siamo convinti che la sfida della modernità debba passare per l’autosufficienza energetica e la sostenibilità. Una rivoluzione verde che porterà benefici a tutti coloro, abitanti e turisti, che vivono e amano le nostre isole”, ha commentato Nicolini.
Per raggiungere l’obiettivo dell’autosufficienza, durante il convegno sono stati presentati tre progetti:
Lampedusa Green Bike: nato dalla partecipazione del Comune di Lampedusa e Linosa al Bando del Ministero dell’Ambiente, mira a ridurre il flusso di veicoli a motore in direzione delle principali spiagge e punti di interesse, offrendo al turista e al cittadino residente un servizio aggiuntivo per godere a pieno della permanenza sull’isola.
Smart Island: presentato da Exalto, Cnr e Res Nova Die, si prefigge di ridistribuire i vantaggi di una smart grid isolana alle aziende locali e alla popolazione residente, dando vita ad una imprenditorialità diffusa sul territorio e alla formazione di tecnici di alto livello che saranno necessari per gestire la transizione del sistema energetico.
Raccolta differenziata dei rifiuti progetto elaborato dal Conai e Ministero dell’Ambiente che mira a raggiungere l’obiettivo del 65% di materiale differenziato sulle isole di Lampedusa e Linosa attraverso l’attuazione del modello di raccolta “porta a porta” per ogni frazione merceologica di rifiuto.<br/>fonte: <a href="http://www.rinnovabili.it/energia/isole-sostenibili-lampedusa-linosa-666/">www.rinnovabili.it</a>Marco Scibona: Settimana dal 2 Dicembre al 8 Dicembre 2013 2013-12-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it712517Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: M5S) <br/><br/>Questa settimana, i lavori parlamentari incominciano di Martedì con la discussione di due mozioni sul rapporto di affiliazione tra partiti italiani e partiti europei, buona parte del dibattito verte sul rinviare la discussione. Alla fine è messa ai voti la proposta di rinvio ed è approvata.
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Mercoledì invece votazione per l’elezione di quattro componenti effettivi e quattro supplenti della Commissione per la vigilanza sulla Cassa depositi e prestiti, la votazione avviene a scrutinio segreto mediante schema e con il sistema della chiama; pertanto ci impegna tutta la mattinata. Nessun parlamentare del M5S (sia Senatore che Deputato) è stato eletto… uno di noi in quelle sedi, un occhio di un cittadino onesto, sicuramente avrebbe creato scompiglio.
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Giovedì la seduta si apre con la discussione sul fatto che il giorno precedente, grazie ad un voto di parità non è stato approvato il parere favorevole alla conversione in legge del decreto-legge 30 novembre 2013, n. 133, recante disposizioni urgenti concernenti l’IMU, l’alienazione di immobili pubblici e la Banca d’Italia, ri-votiamo pertanto il parere in aula…e questa volta passa (con il nostro voto contrario).<br />
Segue poi Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 ottobre 2013, n. 114, recante proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione A.S. 1190 che è in scadenza e quindi, per far si che sia approvato, il Governo pone la questione di fiducia a cui, nel pomeriggio, votiamo contro.
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In 8a Commissione invece si incomincia con l’audizione del Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto a contorno dell’esaminanda riforma della legislazione portuale. <br />
Segue poi nei giorni successivi la nomina del Presidente dell’Autorità portuale di Ancona, i pareri sul ddl 1149 misure finanziarie regioni ed enti locali, ddl 1174 contenente misure in materia di finanza pubblica e immigrazione ed infine l’esame dell’atto n. 40 – Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento per l’individuazione degli attivi di rilevanza strategica nei settori dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni.
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Faccio presente che questa settimana è approdata al Senato la ratifica dei nuovi accordi sulla Torino – Lione, difatti nella giornata di martedì ho partecipato alla seduta della 14a Commissione Permanente (Politiche dell’Unione Europea) che ha dato parere favorevole alla 3a Commissione. Ovviamente il M5S ha votato contro il parere depositandone uno di segno opposto.
<a href="http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=17&id=728864">Qui il resoconto.</a>
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Mercoledì è stata la volta della 1a Commissione Permanente (Affari Costituzionali), ho evidenziato le criticità nell’applicabilità della legge francese e quindi la deroga alla normativa antimafia italiana.
<a href="http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=17&id=729189">Qui il resoconto.</a>
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Week-end ricco di eventi in Valle di Susa per l’anniversario della Liberazione di Venaus del 2005, sabato ho assistito al convegno sulla legalità organizzato dal Movimento No Tav presso il Salone don Bunino (Bussoleno), un convegno partecipato ed interessante con ricchi spunti di riflessione. <br />
Alla sera ad Avigliana, la 4a Giornata Europea contro le Grandi Opere Inutili ed Imposte, appuntamento ormai fisso di inizio dicembre a cura del Presidio Europa.
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Domenica 8 Dicembre mi sono recato ad Ovada (AL) per un incontro con i cittadini ed abbiamo parlato di Trasporto Pubblico Locale, tema particolarmente sentito dai pendolari che subiscono sulla loro pelle i tagli delle linee e dei fondi, contornati quindi da una scarsissima qualità del servizio.<br/>fonte: <a href="http://www.marcoscibona.it/home/?p=319">www.marcoscibona.it</a>Claudia Zuncheddu: Energia: Zuncheddu (Sardegna Libera), Regione respinga ricerche geotermiche 'Siliqua'2013-10-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it710165Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Sardegna (Gruppo: Sinistra Autonomista) <br/><br/>Cagliari, 8 ottobre 2013 – «Il permesso di ricerca di risorse geotermiche “Siliqua” depositato dalla GeoEnergy Srl presso gli uffici dell’Assessorato regionale dell’Industria risulta viziato da numerose criticità tecnico-progettuali, per questo riteniamo che l’istanza debba essere dichiarata improcedibile». Lo ha affermato la consigliera regionale indipendentista di SardignaLibera, Claudia Zuncheddu, depositando questa mattina un’apposita interrogazione in Consiglio regionale.
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«La cartografia trasmessa ai Comuni interessati dal progetto - spiega Zuncheddu - risulta carente e non conforme a quanto disposto dalla vigente normativa regionale: le coordinate che servono per identificare l’area oggetto di ricerca vengono spesso espresse in un unico formato, mentre sono tre quelli richiesti dalla delibera di Giunta che disciplina la materia. Mancherebbero inoltre all’appello tutta una serie di documenti tecnici e finanziari di cui i Comuni, e quindi le popolazioni interessate, non sarebbero in possesso, pregiudicando la possibilità per i cittadini di valutare il progetto nella sua interezza».<br />
«L’apice dell’analfabetismo progettuale - continua Zuncheddu - si raggiunge poi nella parte in cui la proponente dimentica di trattare i temi degli usi civici e di inquadramento degli impianti nell’ambito del recente piano stralcio fasce fluviali, dimostrando superficialità analitica e pressapochismo tecnico nell’affrontare il tema. Se questo è il preludio, cosa dovremo aspettarci all’atto della realizzazione delle trivellazioni a 3 chilometri di profondità?».
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«Va inoltre aggiunto che qualsiasi progetto che possa avere impatti sulla salute umana e sugli ecosistemi deve preventivamente passare sotto l’esame degli uffici preposti alla Valutazione di Impatto Ambientale. Ancora una volta - conclude Zuncheddu - ci batteremo affinché ciò avvenga, in risposta alle numerose preoccupazioni dei cittadini».<br/>fonte: <a href="http://www.liberoquotidiano.it/news/1326271/Energia-Zuncheddu-Sardegna-Libera-Regione-respinga-ricerche-geotermiche--Siliqua-.html">Adnkronos</a>FRANCO MIRABELLI: Incentivi fiscali per le ristrutturazioni anche per Cooperative ed ERP2013-07-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it691726Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/>"Il provvedimento in discussione, a mio avviso, va nella direzione giusta riguardo a due obiettivi: quello di migliorare le condizioni del nostro ambiente, favorire il risparmio energetico, migliorare l’efficienza energetica dei nostri edifici e, dall’altra parte, è un provvedimento che oggi può essere davvero di ossigeno per un settore in grande crisi come è quello dell’edilizia.<br>
A questo provvedimento abbiamo presentato alcuni emendamenti e due Ordini del giorno per provare a migliorarlo ulteriormente, per provare a mettere in luce due questioni che credo vadano affrontate. La prima è correggere quell’interpretazione che ha dato l’Ufficio delle Entrate che consente di usufruire dei benefici per le ristrutturazioni e per l’efficientamento energetico solo alle società che investono queste detrazioni e usano questi benefici per edifici dedicati esclusivamente alla produzione. Questa è un’interpretazione molto restrittiva che impedisce a una parte importante dell’edilizia sociale di questo Paese di poter intervenire per ristrutturare i propri alloggi. Penso alle cooperative a proprietà indivisa e alle 40.000 famiglie che lì vi abitano: i residenti non hanno titolo per ristrutturare e, quindi, non hanno la possibilità di beneficiare di queste detrazioni ma allo stesso tempo alla proprietà cooperativa non viene riconosciuta la possibilità di godere di questi benefici.
Il secondo tema che abbiamo posto – e spero che il Governo e la maggioranza se ne facciano carico – è questo: noi siamo di fonte ad un patrimonio edile, a un patrimonio grande come quello dell’edilizia residenziale pubblica che in molte zone di questo Paese è abbandonato ed è abbandonato al degrado. Ragionare lì di efficienza energetica, ragionare lì di possibilità di consumare meno appare veramente un’utopia rispetto alle condizioni di tanti quartieri popolari delle nostre città.<br>
Questo provvedimento sottolinea, giustamente, la necessità di dare priorità alle sedi della Pubblica Amministrazione, alle scuole per interventi di efficientamento energetico. Noi pensiamo, però, che anche il patrimonio pubblico vada nominato e che ci sia bisogno di un intervento serio su un patrimonio pubblico tanto degradato. Su questo è necessario intervenire innanzitutto nell’interesse degli abitanti, della qualità della vita degli abitanti ma anche dei costi che gli abitanti delle case popolari devono sostenere per spese che, in assenza di un efficientamento energetico, sono sempre più alte. Ma è anche nell’interessere pubblico fermare il degrado per non svalutare ulteriormente un patrimonio grande come quello dell’edilizia residenziale pubblica. Mi auguro che il Governo e questo Parlamento, in sede di votazione, dedichino attenzione a questi temi".
<p> Questo è quanto ha detto il senatore PD <b>Franco Mirabelli</b> intervenendo in Aula al Senato durante la discussione sul DDL per l'efficienza energetica.<br/>fonte: <a href="http://francomirabelli.it/htm/68-senato/280-incentivi-per-le-ristrutturazione-anche-per-cooperative-ed-erp-intervento-in-aula-al-senato">francomirabelli.it</a>FRANCO MIRABELLI: Ci auguriamo che Zanonato sia stato frainteso2013-05-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it689211Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/>"Ci auguriamo che le parole del ministro per lo sviluppo economico Flavio Zanonato sulla possibilità di un ritorno dell'Italia al nucleare siano state fraintese. La vicenda 'nucleare' in Italia si è infatti chiusa definitivamente con il referendum del 2011". Lo dicono i senatori Pd della Commissione Ambiente Stefano Vaccari, Massimo Caleo, Pasquale Sollo, Vito Vattuone, <b>Franco Mirabelli</b> e Laura Puppato. <br/>fonte: <a href="http://www.senatoripd.it/doc/484/senatori-pd-commissione-ambiente-ci-auguriamo-zanonato-frainteso-vicenda-chiusa-definitivamente.htm">senatoripd</a>Gianfranco BETTIN: Venezia per due anni consecutivi al primo posto nel Rapporto "Ecosistema urbano" di Legambiente2012-10-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it656307Alla data della dichiarazione: Assessore Comune Venezia (VE) (Partito: Lista Civica - Cen-Sin) <br/><br/><br />
Soddisfazione per il risultato che ha visto Venezia anche quest'anno conquistare il primo posto tra le grandi città (oltre 200 mila abitanti) nel rapporto “Ecosistema urbano – La qualità ambientale nei 104 capoluoghi di provincia italiani”, realizzato da Legambiente con la collaborazione del Il Sole 24 Ore.
<p>«Era già accaduto lo scorso anno ed è la prima volta che una città conquista il primato per due anni consecutivi. <br />
E’ una conferma che il nostro lavoro non rallenta, anzi. Come avevamo detto lo scorso anno, è un risultato che ci rallegra ma soprattutto che ci motiva a rafforzare ancor più il nostro impegno. Sappiamo bene, infatti, che i problemi aperti sono ancora molti, specialmente in un’area come la nostra che ha subito gli esiti pesantissimi di una sregolata crescita urbana, l’impatto di uno sviluppo industriale distorto e di una modernità che, soprattutto nella città storica e in laguna, ha spesso stravolto antichi equilibri e che anche oggi si mostra spesso nel suo volto di insidia (sviluppo urbano che interessi particolari vorrebbero senza limiti, sviluppo aeroportuale e crocieristica che entrano in conflitto con l’equilibrio territoriale e lagunare, tentativi di fare di Porto Marghera la pattumiera d’Italia).
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Quindi occorre vigilare e sviluppare quanto di meglio distingue, pur tra contraddizioni, la nostra città, come alcune scelte i cui esiti non hanno ancora potuto essere conteggiati nella edizione attuale di ‘Ecosistema urbano’, come i contenuti del nuovo rivoluzionario appalto di illuminazione, i nuovi piani di sviluppo del fotovoltaico, il nuovo piano rifiuti o il nuovo Biciplan, le nuove aree verdi e a bosco e altri. Senza nessun trionfalismo per la conferma del nostro primato, consapevoli che lo abbiamo conquistato in un momento criticissimo per gli enti locali, in un paese che, come ricorda questo stesso Rapporto Ecourban, è ancora molto indietro su questi temi, questo primo posto sarà uno stimolo a fare ancora di più, ad affrontare sempre meglio i problemi che restano».
<p><a href="http://www.ilsole24ore.com/speciali/ecosistema2012/home.shtml">Dai rifiuti all'energia, tutte le pagelle dei 104 capoluoghi a confronto</a><br />
<br/>fonte: <a href="https://ecovenezia.wordpress.com/2012/10/29/ecosistema-urbano-2012-venezia-ancora-al-primo-posto-tra-le-grandi-citta-italiane/">ansa | ecovenezia </a>Patrizia TOIA: Expo 2015 coinvolga il Parlamento Europeo2012-10-12T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it655714Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: S&D) <br/><br/>“Il meeting dei partecipanti ad Expo 2015 che si è tenuto oggi a Milano ha ottenuto una grande partecipazione e questo è motivo di soddisfazione perché dimostra la sua riuscita e la capacità di attrazione che riscuote l’Expo. Tuttavia, sembra un po’ paradossale invocare una partecipazione dell’Unione Europea – come ha fatto questa mattina il Presidente del Consiglio Mario Monti - quando ci si dimentica di coinvolgere i rappresentanti milanesi e lombardi, ma anche italiani, di una delle istituzioni più importanti e rappresentative dell’unione: il Parlamento Europeo”. Questo il commento di Patrizia Toia, eurodeputata del Partito Democratico, la quale sottolinea: “Sono una parlamentare milanese con delle responsabilità, essendo anche vicepresidente della Commissione Industria, Ricerca ed Energia e, come i miei colleghi, non ho ricevuto alcun invito a partecipare a questo importante momento”.
<p>“Non so a chi toccasse formulare l’invito, ma credo che la mancanza sia davvero eclatante. – prosegue Toia - Nonostante ciò mi impegnerò e mi attiverò per chiedere, anche con una risoluzione del Parlamento Europeo, che l’UE sia presente all’Expo 2015. A tal proposito ho già chiesto ai miei colleghi lombardi una firma per scrivere anche alla Commissione Europea”.
<p>“Temi come quello dell’alimentazione e dell’impegno per il diritto al cibo, della lotta al land grabbing unitamente ai valori della pace per cui l’Unione Europea ha ricevuto il premio Nobel, ma anche dell’utilizzo dell’energia in modo efficiente e rispettoso dell’ambiente – ricordati anche oggi da Monti - sono al centro dei programmi europei e delle Strategie politiche messe in atto dalle istituzioni comunitarie. – afferma ancora Toia – Il riconoscimento del ruolo dell’Unione Europea nell'avanzamento della pace e della riconciliazione, la democrazia e i diritti umani con l’assegnazione del premio Nobel è motivo di grande orgoglio e deve essere da stimolo affinché sproni l'Europa ad avere ancora più coraggio e forza nel portare avanti questi valori. Expo 2015 può essere una valida occasione anche per questo”.
<br/>fonte: <a href="http://www.patriziatoia.info/home/images/yootheme/comunicati/comunicato_toia12102012.pdf">patriziatoia.it</a>Patrizia TOIA: Nucleare: sicurezza al centro di ogni decisione2012-10-04T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it655455Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: S&D) <br/><br/><br />
“La sicurezza nucleare del nostro continente deve essere l'unico obiettivo delle azioni della Commissione Europea”, afferma Patrizia Toia, eurodeputata PD eVicepresidente della Commissione Industria, Energia e Ricerca, al termine della riunione straordinaria con il Commissario europeo per l'Energia, Oettinger.
<p>“Oggi il commissario ci ha presentato i risultati delle investigazioni realizzate su 134 reattori europei, i famosi stress tests decisi d'urgenza dopo la catastrofe di Fukushima e, nonostante gli sforzi profusi dalle autorità di controllo nazionali ed europee, è chiaro che le centrali europee sono troppo vulnerabili”, dichiara Toia.
<p>“Occorre il concorso dei gestori degli impianti, degli enti locali, degli Stati membri e della Commissione Europea perché l'assenza di misure antisismiche o la mancanza di strumenti di soccorso siano superati dall'impegno di rafforzare la sicurezza nucleare nella prospettiva di un'uscita progressiva da un rischio che purtroppo ci coinvolge tutti, vista l'estrema prossimità a paesi come la Francia o la Svizzera che utilizzano da tempo questa tecnologia. Ci aspettiamo, quindi, che il Commissario Oettinger persegua il nostro obiettivo primario: garantire a tutti i cittadini europei approvvigionamenti di energia sicuri e senza rischi per la salute”, conclude l’eurodeputata italiana.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.patriziatoia.info/home/images/yootheme/comunicati/comunicato_toia04102012.pdf">patriziatoia.it</a>Dario FRANCESCHINI: Rinnovabili: lettera al ministro Passera. Serve accordo con le Regioni2012-05-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it627368Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
"I decreti ministeriali per l'incentivazione del fotovoltaico e per le altre fonti di energie rinnovabili appaiono carenti e discutibili ed hanno inevitabilmente sollevato le proteste degli operatori e le osservazioni delle Regioni. In particolare il quinto conto energia, così come è stato proposto, sembra più una scorciatoia per tagliare le tariffe che il frutto di una strategia coerente e complessiva e rischia di mettere in seria difficoltà le imprese e gli investitori italiani ed esteri, i quali chiedono innanzitutto certezza, stabilità, trasparenza e semplicità delle norme e un percorso di riduzione degli incentivi verso la 'grid parity' che consenta di calcolare un credibile e adeguato ritorno degli investimenti".
E' quanto scrive in una lettera il presidente dei deputati del PD Dario Franceschini al ministro dello sviluppo economico Corrado Passera.
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Dopo aver espresso al ministro "la preoccupazione che il 'conto energia' non alimenti bolle speculative e ricadute dannose sul territorio", Franceschini ha osservato di condividere "il proposito di alzare i traguardi della politica nazionale per il raggiungimento e il superamento degli obiettivi del programma Europa 2020 per quanto riguarda la produzione di energia da fonti rinnovabili, il risparmio energetico e il taglio delle emissioni di CO2". "Questo perchè soltanto una strategia capace di combinare 'cambiamento del paradigma energetico', liberalizzazioni e mercato e sviluppo di una filiera nazionale di imprese dedicate alla produzione e alla efficienza energetica, potrà garantire al paese non solo di evitare le sanzioni internazionali derivanti dal mancato raggiungimento del burden sharing, ma la sicurezza degli approvvigionamenti e la riduzione dei costi della bolletta energetica a carico delle famiglie e delle imprese".
E proprio per queste considerazioni che deriva, secondo Franceschini, la "carenza dei decreti per l'incentivazione del fotovoltaico e delle altre fonti di energie rinnovabili".
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"E' del tutto evidente - sottolinea Franceschini nella lettera - che una strategia energetica per il futuro del paese non può mettere al centro la crescita del consumo (e la importazione) di idrocarburi. Al contrario, occorre accelerare le politiche a favore dell'efficienza energetica e il ricorso diffuso alle fonti energetiche rinnovabili, facendo leva sulla ricerca, sulla crescita e l'innovazione dell'industria nazionale e sull'impegno coerente delle Regioni e degli Enti Locali".
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La lettera si conclude con un invito al ministro Passera: "E' nostra opinione che un accordo con le Regioni sia necessario, anche alla luce delle proposte presentate da queste ultime al Tavolo Governo Regioni. Siamo certi che lei lavorerà per questo obiettivo che se raggiunto, renderà agevole ogni successivo passaggio politico e parlamentare".<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.dariofranceschini.it/adon.pl?act=doc&doc=7232">dariofranceschini.it</a>Dario FRANCESCHINI: Rinnovabili: modificare i decreti e dare stabilità al quadro normativo2012-05-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it627179Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/>"L'Italia si trova oggi al quarto posto nei G20 per investimenti in energia pulita, prima nella crescita degli investimenti degli ultimi 5 anni e sesta come energia pulita installata. Mentre gli altri Paesi hanno significativamente ridimensionato gli incentivi, il nostro Paese li ha protetti con risultati più che soddisfacenti. L'Italia deve continuare su questa strada dando stabilità al quadro normativo ed evitando di cambiare le regole ogni sei mesi, come successo negli ultimi anni. Perchè solo stabilizzando il sistema possiamo dare certezza agli investitori e agli operatori del settore delle energie rinnovabili che hanno costituito e costituiscono una delle poche fonti di introito per i Comuni, oggi in grande difficoltà per aver subito tagli significativi e un patto di stabilità eccessivo. Per queste ragioni i decreti del cosidetto 'V Conto energia' vanno profondamente modificati garantendo in ogni caso gli investimenti in corso, con l'obiettivo di favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica. E' paradossale, infatti, che si rischi di affossare uno dei pochi settori trainanti dell'economia italiana. Perchè puntare su un sistema di energia distribuita aiuta alla liberalizzazione di un mercato, quello energetico, che è ancora pesantemente condizionato dai grandi produttori di energia elettrica".
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Lo afferma in una nota il capogruppo del Pd alla Camera <b>Dario Franceschini</b>.<br/>fonte: <a href="http://www.dariofranceschini.it/adon.pl?act=doc&doc=7200">dariofranceschini.it</a>Stefano SAGLIA: «Per le rinnovabili va salvaguardato il modello tedesco» - INTERVISTA2012-04-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it626603Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Pres. commissione Camera Lavoro <br/><br/><br />
Pochi giorni per chiudere la telenovela sulle energie rinnovabili. Il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera assicura che i decreti «arriveranno prestissimo, stiamo finalizzando con il ministro dell`Ambiente Clini che si trova in Brasile». Ma le bozze fin qui trapelate continuano a far discutere. Soprattutto chi, durante la guida allo Sviluppo economico di Scajola e poi Romani, ha disegnato in buona parte la nostra politica energetica. Per l`ex sottosegretario Stefano Saglia (Pdl) «il rischio è innescare un grande contenzioso con il quale si faranno del male tutti».
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<b>Il Quinto conto energia riscriverà completamente il quadro regolatorio sul fotovoltaico.</b>
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E un errore. Ci si dimentica che l`attuale sistema, che ha prodotto un arrembaggio eccessivo agli incentivi, scadrà comunque a fine anno, dopodiché entrerebbe in vigore il meccanismo in stile tedesco che avevamo congegnato per consentire una discesa graduale ogni sei mesi, con un quadro certo fino al 2016.
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<b>Quindi non ritiene necessario un intervento di riduzione più drastico?</b>
<p> Se si vuole procedere comunque con un Quinto conto lo si faccia pure, purché si tratti di correzioni non di stravolgimenti. Potrebbe essere l`occasione per introdurre un sistema più efficace di protezione del "made in", cioè la componente industriale europea e italiana che partecipa alla produzione del settore. Con l`attuale sistema di incentivi, è un paradosso che l`80% dei pannelli installati provenga dalla Cina.
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<b>L`Authority attribuisce all`effetto rinnovabili una larga parte del caro bolletta.</b>
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Le rinnovabili avranno sicuramente il loro effetto. Bisogna, però, pensare a situazioni equilibrate che tutelino tutti gli interessi legittimi in campo traghettandoci verso il 17% del consumo complessivo di energia al 2020. Da un lato uno sviluppo sano delle rinnovabili, senza eccesso, dall`altro le esigenze dei settori industriali " energivori". Non dimentichiamoci che esistono altri possibili interventi che farebbero scendere considerevolmente il costo della bolletta.
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<b>Quali in particolare?</b>
<p> Penso al completamento del cavo elettrico di collegamento tra la Sicilia e la Calabria per il quale si attende da 17 anni. Un anno e mezzo fa è arrivata l`autorizzazione definitiva e Terna sta procedendo con la realizzazione. A regime potrà garantire un risparmio di 800 milioni di euro. E poi c`è tutta la partita del gas.
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<b>Basta la separazione della rete Snam da Eni?</b>
<p> È un intervento che può certamente aiutare. Ma da solo non basta se non romperemo il monopolio del tubo costruendo nuovi rigassificatori.
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<b>Perché con il precedente governo non è stato fatto?</b>
<p> Ci abbiamo provato, ma le resistenze e i veti locali sono ancora forti. Su questo punto l`Italia deve cambiare passo: spero di dare un contributo con la presentazione a breve di una proposta di legge, bipartisan, che introduca il dibattito sulle grandi opere sul modello francese.<br />
<br/>fonte: <a href="http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=1D9FX0">Il Sole 24 Ore - Carmine Fotina</a>Dario FRANCESCHINI: Il Governo: non penalizzi le rinnovabili2012-04-04T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it626494Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/>"Le energie rinnovabili in Italia sono in grande crescita e costituiscono un'eccellenza del sistema industriale del Paese. E' opportuno quindi, nella rivisitazione degli incentivi da parte del governo, non solo sottolineare i costi delle rinnovabili ma anche esaltarne i vantaggi". Così <b>Dario Franceschini</b>, presidente dei deputati PD, intervenendo sulla querelle di questi giorni legata alla revisione degli incentivi alle fonti pulite.
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"Nel solo 2011 il settore fotovoltaico ha generato 40 miliardi di euro di investimenti, per lo più privati, mentre il gettito Iva ha raggiunto i 4 miliardi. Negli ultimi 5 anni il fotovoltaico ha creato 100 mila posti di lavoro dei quali 20 mila addetti diretti e con età media inferiore ai 35 anni". L'obiettivo delle maggiori economie mondiali è la decarbonizzazione degli approvvigionamenti energetici, e "solo promuovendo nuove tecnologie energetiche e infrastrutture di rete innovative si generano investimenti, si creano posti di lavoro, competitività ed indipendenza energetica dalle instabilità geopolitiche. E' necessario invece ripulire le bollette elettriche da oneri impropri".
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Le famiglie italiane "continuano a pagare per le fonti assimilate e per il nucleare: questi oneri non generano né innovazione né, tantomeno, competitività. L'Italia, soprattutto in questo momento di crisi, deve sempre di più puntare sulle proprie potenzialità e il mondo delle rinnovabili costituisce un'eccellenza da difendere". Innovazione tecnologica, ricerca, ricadute occupazionali e sviluppo di piccole e medie imprese "sono il vero core business del Paese - conclude <b>Franceschini</b> -. Le rinnovabili quindi vanno potenziate non penalizzate. Se è giusto razionalizzare gli incentivi accompagnando il loro pieno ingresso nel mercato, sarebbe gravissimo ferire un settore che può rappresentare una delle strade principali per affrontare la crisi".
<br/>fonte: <a href="http://www.dariofranceschini.it/adon.pl?act=doc&doc=7056">dariofranceschini.it</a>Massimo DONADI: FESSERIE DEL GOVERNO SULLE RINNOVABILI2012-04-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it626442Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Misto) <br/><br/><br />
Anche i cosiddetti ‘tecnici’ dicono fesserie. L’ultima è quella del governo sul taglio degli incentivi alle energie rinnovabili. Roba da medioevo ideologico, che nemmeno nei paesi in via di sviluppo prendono in considerazione. Il costo dell’energia in Italia è alto proprio perché il ricorso alle energie rinnovabili è stato molto limitato, perché è mancato un piano energetico nazionale e perché è eccessivo il ricorso ai combustibili fossili, peraltro molto inquinanti.
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Il settore delle energie rinnovabili, grazie anche agli incentivi dell’ultimo governo Prodi, è uno dei pochi settori economici italiani in continua crescita. Le rinnovabili creano non solo energia, ma anche nuova e buona occupazione. Ed hanno un impatto sui bilanci dello Stato perché, riducendo le emissioni, riducono anche le multe che l’Italia dovrà pagare in base al Trattato di Kyoto. Pensare allo stop delle rinnovabili è pura follia dal punto di vista politico, economico, energetico ed ambientale.
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Siamo rimasti francamente sorpresi dalle parole del ministro Passera, che non può non essere al corrente di queste cose. Persino i grandi produttori mondiali di petrolio, dal Golfo Persico degli emiri al Venezuela di Chavez (quindi non proprio governi illuminati...), stanno investendo sulle fonti sicure, pulite e rinnovabili per superare la dipendenza dal petrolio. E noi cosa si fa? Si torna indietro di un secolo?
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Ridurre i costi delle bollette elettriche si può, intervenendo su altre voci, a partire dal Cip 6, che equipara fonti altamente inquinanti, come residui di raffinazione ed inceneritori, alle energie rinnovabili. Le chiamano assimilate e costituiscono una delle più grandi truffe ai danni dei cittadini. Non vogliamo credere che le parole di Passera siano state frutto di pressioni lobbistiche né che rispondano ad interessi ‘altri’ rispetto a quelli dei cittadini e dello Stato. Pensiamo che siano solo parole fuggite e che si sia trattato di un equivoco. Perché il problema del ricorso alle rinnovabili in Italia è che è ancora troppo limitato.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.massimodonadi.it/blog/fesserie-del-governo-sulle-rinnovabili#comments">massimodonadi.it</a>Antonio DI PIETRO: «Monti viva il suo giorno da leone. Presto un nuovo '92 porterà al voto» - INTERVISTA2012-01-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it623460Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: IdV) <br/><br/><br />
<b>Onorevole Di Pietro, si è capito che lei critica il decreto, ma non se gli imputa un eccesso o una carenza di liberalizzazioni...</b>
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"La seconda che ha detto. Noi dell’Idv siamo dell’idea che la concorrenza consenta al cittadino di ottenere i prodotti migliori al minor prezzo. Non ci piacciono le liberalizzazioni finte".
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<b>Ad esempio?</b>
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"Sulle banche si tratta solo di belle parole. I costi dei servizi bancari restano tra i più cari d’Europa e in più il governo costringe tutti, anche i pensionati, ad aprire un conto corrente".
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<b>Un favore alle banche?</b>
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"A me no di certo".
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<b>Crede che il governo Monti abbia un conflitto di interessi rispetto al sistema bancario?</b>
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"No, lo escludo. Monti è una persona perbene che vuole governare, ma vorrei che si desse obiettivi più alti e dimostrasse maggior coraggio".
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<b>Oltre alle banche, su cosa?</b>
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"Sui trasporti. Dovrebbe sciogliere subito Ferrovie Spa, affidarsi a Rfi e trasformare Trenitalia in una semplice società tra le altre. Stessa fine dovrebbe fare l’Anas".
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<b>Sull’energia?</b>
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"Anche lì, benissimo intervenire su Snam e aprire il mercato, ma occorre aprirlo davvero".
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<b>Invece?</b>
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"Invece, lasciando ad Eni il monopolio dei depositi di gas la si rende padrona del mercato, perché potrà sempre dire ai nuovi operatori: ‘Complimenti, avete prodotto tanta bella energia, ma purtroppo i depositi sono già pieni e non sappiamo dove metterla...".
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<b>Sulle assicurazioni?</b>
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"Quella della scatola nera è una cortina fumogena: il cittadino non ci guadagna nulla perché lo sconto che ottiene se la monta verrà conguagliato dalle compagnie con l’aumento delle tariffe".
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<b>Insomma, il governo avrebbe dovuto fare di più.</b>
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"Sì, Monti ha scelto una logica prudente: scontentare poco tutti per non far incazz... nessuno. Un vorrei ma non posso, un decreto equilibrista scritto con spirito democristiano".
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<b>Meglio poco che niente, perché non votarlo?</b>
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"Prima di dire come voteremo vogliamo vedere come diventerà il testo dopo il passaggio in Parlamento".
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<b>Bersani ha schierato il Pd col governo "senza se e senza ma".</b>
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"Rispetto la scelta, ma rischia di cozzare col programma di una forza riformista".
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<b>La famosa foto di Vasto tra lei, Bersani e Vendola sembra ormai ingiallita...</b>
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"Non credo, il Pd ha bisogno di noi e noi del Pd. Comunque, le coalizioni le fanno le leggi elettorali".
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<b>Dunque?</b>
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"Dunque, io sono per il bipolarismo, cioè la possibilità che gli elettori scelgano coalizioni e premier. E se il Pd ha cambiato idea...".
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<b>Crede che il governo Monti arriverà a fine legislatura?</b>
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"Credo che Monti farebbe meglio a decidere di vivere un giorno da leone, perché non è detto che possa viverne cento da pecora".
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<b>Perché?</b>
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"Ho le antenne lunghe, io".
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<b>E cosa ha captato?</b>
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"Ho sentito il discorso di Bossi a Milano e ho captato i rumors sulla regione Lombardia...".
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Quali rumors?</b>
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"Quelli che dicono che siamo solo all’inizio. Esattamente vent’anni fa, il 17 febbraio, Mario Chiesa veniva arrestato e Craxi lo definì un ‘mariuolo’ pensando di potersi salvare. Sappiamo come finì".
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<b>Perché lo ricorda?</b>
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"Perché lo stesso errore lo sta commettendo Formigoni: altro che ‘fatti singoli e personali’, qui siamo alla resa dei conti giudiziaria e politica. Molta gente sta parlando e si scoprirà presto che quello era un sistema, e il sistema lombardo vigeva e vige anche a Roma, a Palermo...".
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E questo cosa c’entra con la durata di Monti?</b>
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"C’entra, in Lombardia la situazione è compromessa e credo che si dovrà votare entro l’anno. In più tra poco ci saranno le amministrative. Se Bossi vuole vincere dovrà allearsi con Berlusconi che dovrà staccare la spina a Monti".<br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=19R4N0">Quotidiano.net - Andrea Cangini </a>Ermete REALACCI: Clima: a dicembre scade eco-bonus 55%. Intervenire per stabilizzarlo2011-11-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it621994Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
“Se il Governo non interverrà, l’eco-bonus del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici, terminerà alla fine di dicembre di quest’anno. Sarebbe un fatto grave perché si è trattata della misura anticiclica di gran lunga più importante che è stata attivata in questi anni. Ha contrastato gli effetti della crisi nel settore dell'edilizia, ha contribuito a ridurre le bollette energetiche degli italiani e le emissioni di CO2.
<p>E’ stata utilizzata da 1 milione e 360 mila famiglie, con investimenti pari a 16,5 miliardi, ha attivato ogni anno oltre 50.000 mila posti di lavoro nei settori coinvolti, soprattutto nelle migliaia di piccole e medie imprese nell'edilizia e nell'indotto e si è anche favorita un'importante innovazione e una spinta di tutto il comparto verso la qualità. Parliamo dunque di una misura i cui benefici hanno pienamente ripagato le mancate entrate determinate dallo sgravio fiscale, tanto che sarebbe opportuno estenderla anche agli interventi per la messa in sicurezza antisismica del patrimonio edilizio esistente”.
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“Inoltre”, prosegue Realacci, “quando l’evidenza degli effetti dei mutamenti climatici diventa sempre più drammatica, sarebbe sbagliato mettere un freno ad una misura significativa per ridurre le emissioni di gas serra e i consumi energetici del patrimonio edilizio italiano, uno fra i più energivori di tutta Europa”.
<p><i>Lo afferma Ermete Realacci, responsabile green economy del PD.</i><br />
<br/>fonte: <a href="http://ermeterealacci.ilcannocchiale.it/2011/11/24/clima_a_dicembre_scade_ecobonu.html">blog </a>Rosella Blumetti: Nuove fermate e un progetto sulle caldaie per ridurre l'inquinamento Nuove fermate e un progetto sulle caldaie per ridurre l'inquinamento 2011-10-18T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it623861Alla data della dichiarazione: Assessore Comune Corsico (MI) (Partito: FdS) <br/><br/>Corsico (MI)18 ottobre -
All'inizio di marzo erano state tracciate le linee gialle per delimitare le nuove fermate della linea 64, in via Copernico angolo via Buozzi. Da allora, però, non si è saputo più nulla.
Tanto che Rosella Blumetti, assessora alla Mobilità e Trasporti del Comune di Corsico, ha preso carta e penna e ha scritto alla fine di luglio al suo omologo dell'Amministrazione milanese, Pierfrancesco Maran. E la risposta non si è fatta attendere.
"<b>In un incontro che abbiamo avuto nei giorni scorsi - sottolinea l'assessora - i tecnici Atm, hanno finalmente risposto alla mia richiesta assicurando che entro il 24 ottobre installeranno le nuove paline, che dovranno essere elettroniche, e sposteranno il capolinea della 64 da Molinetto di Lorenteggio a viale Italia, vicino all'Omnicomprensivo. Ritengo, infatti, che questo intervento, che non comporta alcun costo per le casse comunali, sia fondamentale per riuscire a incentivare maggiormente il trasporto pubblico e massimizzare la connessione gomma-ferro".</b>
Le due nuove fermate, infatti, sono vicine a quella della linea ferroviaria dove non solo passano i treni della Milano-Mortara, purtroppo senza fermarsi, ma anche quelli della S9, sempre più utilizzata.
"<b>Anche il capolinea all'Omnicomprensivo - precisa l'assessora - sarà un'opportunità in più per le centinaia di ragazzi che frequentano i tre istituti superiori di Corsico (ex ITIS Righi, ex ITC Falcone e Liceo scientifico Vico) che potranno così avere un mezzo fermo al nuovo capolinea che li aspetta al termine delle lezioni"</b>.
Nei prossimi giorni i tecnici Atm eseguiranno un sopralluogo anche per lo spostamento del capolinea della linea 325 da piazza Cervi in piazza Europa. "<b>Nel corso dell'incontro abbiamo anche ribadito - precisa l'assessora - che non è una nostra esigenza avere un mezzo lungo diciotto metri, invece dei dodici classici. Se questo può essere utile ai cittadini solo per alcune fasce orarie e per alcuni tratti, per noi può andare bene a patto però che non si creino disagi ai residenti".</b>
L'assessora ha, inoltre, partecipato nei giorni scorsi agli incontri che si sono svolti in Provincia e a Palazzo Marino per definire nuove strategie di contenimento
dell'inquinamento atmosferico e concordare la prossima domenica a piedi, prevista
anche a Corsico per il prossimo 20 novembre.
"<b>Abbiamo ribadito in quella sede - dice Blumetti - che per incentivare l'utilizzo del mezzo pubblico occorre promuovere politiche anche tariffarie che convincano a lasciare a casa la propria automobile. Inoltre, basta con provvedimenti emergenziali che rischiano di disorientare e irritare i cittadini. Occorre una politica coordinata e interventi strutturali che, nei prossimi anni, determinino una diminuzione sostanziale e costante delle sostanze inquinanti nell'aria.
Occorre intervenire anche sulle altre fonti di inquinamento, come il riscaldamento. Nel nostro piccolo, stiamo portando avanti il progetto Corsico Sostenibile (co-finanziato da Fondazione Cariplo), che riguarda anche il proseguimento della positiva esperienza attuata grazie ad accordi con amministratori condominiali relativamente ai condomini sostenibili, consentendo un
notevole risparmio sui consumi energetici e un sensibile calo di emissioni inquinanti nell'aria.
Un progetto che vorremmo estendere in varie parti della città, soprattutto
laddove esistono grossi agglomerati abitativi"</b>.<br/>fonte: <a href="http://www.comune.corsico.mi.it/downloads/CS_18102011-5.pdf">Comunicato stampa</a>Patrizia TOIA: Grande dolore per le vittime del nuovo incidente nucleare, adesso puntiamo sulle energie rinnovabili2011-09-12T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it609298Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: S&D) <br/><br/>
«Esprimo il mio grande dolore per la vittima e per le persone coinvolte nel grave incidente nucleare avvenuto all'impianto di Marcoule, gestito dall'Areva. Grande preoccupazione anche per il disastro ambientale e il rischio elevatissimo di fuga radioattiva che, per il momento sembra scongiurato». È quanto afferma <b>Patrizia Toia</b>, europarlamentare del Partito Democratico.
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«La politica ha il dovere di trarre due insegnamenti dal nuovo terribile incidente di oggi. Il primo è che bisogna rafforzare maggiormente la sicurezza degli impianti nucleari esistenti e, questo, in parte si sta facendo anche grazie gli stress test (prove di resistenza e funzionamento delle centrali rispetto a particolari condizioni naturali come i terremoti o a incidenti) voluti dall’Unione Europea dopo il disastro di Fukushima. Il secondo insegnamento dovrebbe trarlo il governo italiano e quanti si dichiaravano apertamente favorevoli al nucleare e ne proclamavano l’assoluta sicurezza – da cui adesso ci aspetteremmo un mea culpa - che, per fortuna sono stati fermati dagli italiani che hanno espresso la loro contrarietà in materia con il referendum dello scorso giugno», prosegue <b>Toia</b>.
<p>«Per noi democratici, l’obiettivo a cui puntare è sempre quello delle energie rinnovabili, in quanto rappresentano delle fonti alternative sicure, riproducibili e anche convenienti dal punto di vista economico», conclude <b>Patrizia Toia</b>.
<br/>fonte: <a href="http://www.patriziatoia.it">patriziatoia.it</a>