Openpolis - Argomento: partito socialistahttps://www.openpolis.it/2012-04-17T00:00:00ZRICCARDO NENCINI: Caso Lavitola. "A Porta a Porta assente il vero Avanti!"2012-04-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it626796Alla data della dichiarazione: Assessore Regione Toscana<br/><br/><br />
“Durante la trasmissione Porta a Porta andata in onda ieri sera, si è parlato a lungo dell’"Avanti!" con un solo protagonista, il Sen. Sergio De Gregorio. L’altro protagonista, il Psi – l’unico partito portatore del patrimonio ideale e storico della testata “Avanti!”, della quale è continuatore e custode– era assente”.
<p> Lo scrive su facebook Riccardo Nencini, segretario nazionale del Psi, commentando la vicenda che ha coinvolto Valter Lavitola e polemizzando con la trasmissione condotta da Bruno Vespa ,“Porta a Porta”, andata in onda ieri sera su Rai1, per non essere stato invitato a “difendere il nome e la reputazione del glorioso giornale appartenuto e fondato dal Partito Socialista Italiano- aggiunge Nencini-”.
<p>“Un modo corretto di ‘onorare’ il servizio pubblico! – osserva Nencini-. E dire che il vero Avanti! ha ripreso a far sentire la sua voce e che il partito danneggiato dalla coppia Lavitola-De Gregorio si è costituito parte civile contro di loro”.
<p>“C’è un giornalista televisivo del servizio pubblico o privato, che voglia conoscere questa storia dall’alfa all’omega?”<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.agenparl.it/articoli/news/politica/20120417-lavitola-nencini-psi-a-porta-a-porta-assente-il-vero-avanti">AgenParl</a>Piero FASSINO: «La dimensione giudiziaria in Craxi, ha sovrastato la riflessione politica» - INTERVISTA2009-12-31T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it475065Alla data della dichiarazione: Deputato<br/><br/><br />
Ricordo il silenzio reticente della classe politica durante il suo discorso alla Camera.
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Piero Fassino che da giovane dirigente del Pci, non criminalizzò mai il Psi di Craxi, ora può sobriamente citarsi: «Sette anni fa, in un libro che in alcuni passaggi sembrò eretico, provai ad uscire dagli opposti manicheismi nei confronti di Craxi. Continuo a pensare che dipingerlo come un criminale sia una caricatura sciocca e inaccettabile. Così come descriverlo come la vittima di una congiura».
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<b>In Craxi ci sono i prodromi di Berlusconi o restò un uomo di sinistra?</b>
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«Non ci sono dubbi. Craxi è stato un politico della sinistra, nel solco della storia del socialismo riformista. Ha rivitalizzato il Psi, ha intuito prima di altri quanto l'Italia avesse bisogno di una modernizzazione economica ed istituzionale, su questo sfidò due grandi forze come la Dc e il Pci ed avvertendo il rischio di non farcela, non sfuggì alla tentazione di un alleanza con i poteri forti, come la P2 di Gelli, terreno sul quale è maturata la degenerazione e la corruzione».
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<b>Craxi, che non era un santo, ha finito per diventare un capro espiatorio?</b>
<p>«Probabilmente sì. Intendiamoci. Tangentopoli non è stata un’invenzione della magistratura, le tangenti, le corruzioni e le concussioni c’erano e sono state provate e non si poteva chiedere ai magistrati di guardare dall’altra parte. Ma al di là delle responsabilità penali, la dimensione giudiziaria ha finito per sovrastare la riflessione politica».
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<b>L’intervento alla Camera col quale Craxi chiamò tutti i partiti a confessare le proprie colpe, cadde in un silenzio ipocrita che si traformò in odio anche da parte vostra...</b>
<p>«Rivisto oggi, non c’è dubbio che ci fu un silenzio assolutamente reticente e ambiguo da parte di tutta la classe politica davanti al discorso che Craxi fece alla Camera e nel quale disse con parole crude che il problema del finanziamento illegale non riguardava soltanto il Psi ma l’intero sistema politico».
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<b>
Sostanzialmente era così?</b>
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«Difficile negarlo, anche se c’era e c’è una differenza tra finanziamento illecito e corruzione. Ciò non poteva significare assoluzione giudiziaria, ma neppure rimozione politica. In ogni caso quel che allora mancò fu una seria riflessione sul finanziamento della politica e su come renderlo trasparente».
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<b>Lei la intitolerebbe una strada a Craxi? Il nome di una via non è qualcosa che dovrebbe essere «sentito» dai cittadini e non imposto a maggioranza?</b>
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«Non mi pare davvero utile infilarsi adesso in un referendum pro o contro la proposta della Moratti. Deciderà il Consiglio comunale di Milano, ma nei panni del sindaco, avrei colto l’occasione del decennale per proporre un impegnativo convegno sulla figura di Craxi, chiamando politici, economisti, giuristi, sindacalisti, per riflettere seriamente su un uomo che, tra luci e ombre, è stato un protagonista della politica italiana».
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<b>Uomo di Stato lo fu oggettivamente. Ma fu anche statista, uomo di governo con forte senso dello Stato?</b>
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«Lo fu quando si assunse la responsabilità di decisioni difficili e conflittuali come, per fare un esempio, l'intervento sulla scala mobile. Ma anche quando fece significative scelte internazionali, da Sigonella alla strategia dell’attenzione verso l’Est europeo alla vigilia della caduta del Muro».
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<b>
Uno statista può sottrarsi alla giustizia del proprio Paese?</b>
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«Certamente no, anche se, quando un uomo si trova nella bufera, intervengono fattori di natura umana e personale sui quali penso che occorra avere prudenza di giudizio».
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<b>
Sarebbe simbolicamente giusto che una delegazione del Pd partecipasse ad una delle manifestazioni programmate ad Hammamet?</b>
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«Sono tanti i modi per rendere esplicito un nostro giudizio più meditato, ma le forme più opportune sarà Bersani a deciderle».
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<b>Craxi non ebbe complessi di inferiorità verso Dc e Pci né paura di avere nemici a sinistra: una lezione per il Pd?</b>
<p> «Sì, Craxi ebbe queste caratteristiche ma sul piano della cultura politica si tratta di "complessi" che la nostra tradizione ha oramai superato».<br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=P2IWH">La Stampa - Fabio Martini</a>Marco PANNELLA: «Craxi? Se il ricordo resiste dopo almeno due generazioni, vuol dire che si tratta di storia. Sennò, è un' operazione politica» - INTERVISTA2009-12-31T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it475063<br />
«Io Craxi lo conoscevo bene. Come pochi altri. Da quando lui aveva vent`anni e io ventiquattro. Abbiamo condiviso molte idee».
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Quindi, lei è naturalmente favorevole all`idea di Letizia Moratti di intestargli un giardino, a Milano?</b>
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«Sinceramente no. Perché la gente deve essere costretta a vivere in via Togliatti, via Almirante, via Craxi? Se il ricordo resiste dopo almeno due generazioni, vuol dire che si tratta di storia. Sennò, è un`operazione politica, con sentimenti e risentimenti».
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<b>Marco Pannella, lei sarà ad Hammamet a metà gennaio per celebrare i dieci anni dalla morte di Craxi? <br />
Sarà alla commemorazione in Senato?</b>
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«Nessuno mi ha invitato».
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<b>E se la inviteranno?</b>
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«Se Anna, la moglie di Bettino, mi chiama, vado di corsa».
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<b>Il presidente della Repubblica, Napolitano riceverà i vertici della Fondazione Craxi al Quirinale. Forse manderà un messaggio in Senato.</b>
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«Penso che Napolitano dirà: "Sono stato amico e compagno di Craxi". Già nel '90, al Parlamento europeo, s`era differenziato dalle posizioni del Pci su Craxi. Sarà interessante vedere quali parole, con prudenza istituzionale, riterrà possibile e doveroso pronunciare per aiutare la riflessione. Mentre attorno sento iene e corvi e parassiti...».
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<b>
Iene e corvi?</b>
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«Chi ne approfitta per un`ulteriore criminalizzazione. Come se Craxi fosse ancora pericoloso».
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<b>Parla degli ex magistrati Borrelli e Di Pietro?</b>
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«Parlo di una categoria di persone. A Di Pietro dò molte attenuanti, fra coloro che non hanno cultura garantista: viene dalla mia terra, ha sgomitato, studiato...».
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<b>
E i parassiti?</b>
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«Quelli che usano Craxi per le loro carriere, come quando era in vita».
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<b>
Gli ex socialisti che sono al governo, Frattini, Sacconi, Brunetta andranno ad Hammamet.</b>
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«Parassiti sono tutti quelli che utilizzano il ricordo di Craxi per dare valore alla propria figura».
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<b>Rino Formica, ex ministro socialista, ha detto che Craxi fu travolto da una "rivolta di palazzo", per restaurare l'ordine che lui minacciava.</b>
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«Craxi nell`agosto '92 in Parlamento disse: tutti rubavamo per finanziare i nostri partiti. Io risposi: tutti, tranne i radicali. <br />
La partitocrazia si era costituita in associazione a delinquere e i membri di quella associazione accusarono l`anello debole, non comunista, non Dc: Bettino Craxi».
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<b>
Massimo Pini, grande amico di Craxi, lo accomuna a Berlusconi: due leader anomali, scardinatori di sistemi bloccati.</b>
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«Bel regalo che fa Pini a Craxi! Ma no! Berlusconi è il prodotto della storia antidemocratica della partitocrazia. A parte i primi tre anni di impegno politico, quando ha creduto di fare il leader liberale».
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<b>
Nessun complotto contro Craxi, insomma.</b>
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«Non c`era alcun grande vecchio. Craxi però fece il grande errore di non andare in galera».
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<b>Lei glielo disse?</b>
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«Dopo il discorso in Parlamento gli consigliai: quando arriva il mandato di cattura, ti presenti a Regina Coeli e ti fai arrestare.<br />
Alle elezioni europee prendi più del 15 per cento. Allora potrai davvero fare la tua chiamata di correo degli altri partiti».
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<b>
Era stato uno scardinatore del sistema?</b>
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«No, solo un innovatore. Craxi viene dalla mia stessa esperienza nelle organizzazioni universitarie, Ugi e Unuri. Facemmo la battaglia per non far sparire i laici a fronte di comunisti, neofascisti, democristiani».
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<b>
E poi?</b>
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«Bettino andò avanti su questa linea. Però, a un certo punto, decise che a brigante doveva rispondere con brigante e mezzo».
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<b>Lei ha raccontato che alla fine le propose di prendere in mano il Partito socialista.</b>
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«Eravamo da lui, penultimo piano dell`hotel Raphael, poco tempo prima del lancio delle monetine. Mi disse: "Adesso è il turno tuo". <br />
Sei matto, risposi, ci sarà la rivolta, tutti quelli che aspettano la tua eredità prenderanno il mitra...». <br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=P2JL6">Corriere della Sera - Andrea Garibaldi </a>Piero FASSINO: «A Strasburgo un nuovo gruppo con democratici e socialisti insieme» - INTERVISTA2009-04-04T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it390900Alla data della dichiarazione: Deputato<br/><br/><br />
Sono convinto che non vi è la necessità di una mia candidatura alle elezioni europee<br />
<br />
Un nuovo gruppo nel
quale siedano insieme
socialisti e democratici
per affermare il punto
di vista delle forze riformiste che vogliono un'Europa progressista e democratica...».<br />
<b>Onorevole Fassino, accordo fatto tra
Pd e socialisti europei?</b><br />
«Stiamo lavorando per verificare la
praticabilità di questo obiettivo e definirne le modalità concrete.
Con il contributo del Pd questo gruppo potrà
competere con i popolari per il primato nell'assemblea di Strasburgo. L'esito dei colloqui di queste settimane,
poi, sarà portato alla valutazione del
gruppo dirigente perché assuma le decisioni finali».<br />
<b>Il nodo europeo verrà sciolto prima
delle elezioni, quindi?</b><br />
«Il confronto che abbiamo avviato deve arrivare a delle decisioni entro l'insediamento del Parlamento di Strasburgo. Insieme a Luciano Vecchi e a
Lapo Pistelli, fin dalla costituzione
del Pd, abbiamo intessuto rapporti
con i partiti socialisti, socialdemocratici e riformisti anche di altre ispirazioni culturali. Abbiamo creato intorno al Pd interesse e aspettativa. Oggi
si guarda a noi come ad una grande
forza che può contribuire alla costruzione diun campo progressista e riformista unito».<br />
<b>Nel Pd si registravano posizioni diverse, tuttavia...</b><br />
«Il dibattito nel Pd è aperto. Tuttavia,
proprio in queste settimane, abbiamo
avuto la dimostrazione di come sia
avanzato il rapporto tra la famiglia socialista e l'insieme delle forze democratiche e progressiste nello sforzo di
unire il campo riformista su scala
mondiale. A Santiago del Cile, Franceschini e una delegazione del Pd hanno partecipato a un incontro dei laburisti inglesi e dai socialisti cileni con
democratici americani, democratici
giapponesi, progressisti indiani, seduti allo stesso tavolo con Lula, Kirchner, Gordon Brown e Zapatero. E a
Bruxelles con Franceschini abbiamo
partecipato al Global progressive forum promosso dal Pse a cui ha partecipato anche Clinton».<br />
<b>Tornando ai colloqui con i socialisti....</b><br />
«Nei colloqui con Rasmussen, Schulz
e gli altri leader socialisti europei abbiamo ribadito il nostro impianto. Il
Pd, avendo unito storie riformiste diverse, non è identificabile come un
partito socialista tout court e per questo non aderisce al Pse. Al tempo stesso il Pd sa che, se vuole concorrere
all'unità delle forze riformiste in Europa, lo si deve fare prima di tutto
con la famiglia socialista che rappresenta il 95% del riformismo. E proponiamo che a Strasburgo si costituisca un nuovo gruppo fondato sull'alleanza di socialisti e democratici.
Una soluzione che, nel rispetto dell'autonoma identità di ciascuno, consente di essere uniti e di lavorare insieme».<br />
<b>A che punto è il lavoro di costruzione delle liste Pd?</b><br />
«In queste settimane siamo impegnati a preparare campagna elettorale e liste. Non inseguiremo l'inganno berlusconiano. Il premier si candida in tutte le circoscrizioni sapendo bene che un capo di governo è
incompatibile con la carica di parlamentare europeo. Berlusconi, in realtà, vuole trasformare le elezioni in
un plebiscito personale. Il Pd, invece, presenterà candidati che si dedicheranno per 5 anni al Parlamento
europeo...».<br />
<b>Con quali criteri?</b><br />
«Presenteremo persone competenti, faremo uno sforzo per rinnovare
la nostra rappresentanza con candidature giovani, con candidature
femminili, con uomini e donne che
hanno maturato esperienza nell'amministrazione locale o nella vita politica e istituzionale. Cercheremo di
valorizzare le capacità di parlamentari europei maturate in questi anni».<br />
<b>E Piero Fassino scenderà in campo?</b><br />
«So che molti lo auspicherebbero e
li ringrazio. Ma sono convinto che
non vi è la necessità di una mia candidatura. Nelle liste ci saranno personalità politiche di grande rilievo. Sergio Cofferati, ad esempio. O dirigenti sperimentati come Bettini,Ranieri, Domenici, Vecchi, Caronna. E
torneranno probabilmente in Parlamento europeo Vittorio Prodi, Patrizia Toja, Gianni Pittella, AntonioPanzeri, Giancarlo Susta e altri ancora. Insomma possiamo schierare
una squadra forte. Continuerò a fare la mia parte come sempre. Naturalmente farò campagna elettorale impegnandomi con la stessa intensità dei nostri candidati».<br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=LAJQ1">l'Unità - Ninni Andriolo</a>Nichi VENDOLA: Europee con "Sinistra e libertà". «Possiamo lanciare il quorum oltre l`ostacolo».2009-03-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it390672Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Puglia (Partito: CEN-SIN(LS.CIVICHE)) - Consigliere Regione Puglia (Gruppo: SeL) <br/><br/><br />
Ottimisti. E di sinistra. I sondaggi, assicurano, li collocano fra il 3,3 e il sei per cento, e dunque ad un passo dal superare lo sbarramento per le europee. E quindi, come riassume con una battuta Nichi Vendola, «possiamo lanciare il quorum oltre l`ostacolo». Quanto alla sinistra, ce n`è per tutti i gusti nel cartello appena nato. <br />
A cominciare dal simbolo, "Sinistra e libertà", metà rosso e metà verde, con in piccolo i loghi dei partiti europei di riferimento. <br />
Dentro Sl, il nuovo contenitore che prova a far dimenticare il disastro dell`Arcobaleno alle politiche, trovano posto gli ex rifondaroli di Vendola e Giordano e gli ex Pdci di Guidoni e Bellillo, i Verdi di Grazia Francescato, il Ps di Riccardo Nencini, e la Sinistra democratica di Fava e Mussi. «Non saremo un partito ma nemmeno un semplice cartello elettorale», sintetizza in conferenza stampa il socialista Marco Di Lello, presenti anche nomi illustri della diaspora a sinistra, come Achille Occhetto e Giovanni Berlinguer.<br />
Ottimisti e di sinistra ma, di sicuro, alle prese con una dura caccia al voto, complicata anche dallo "spostamento" del segretario del Pd Franceschini proprio sul fronte sinistro. Per disinnescare il bis del voto utile, perciò, servono in lista nomi di richiamo, a cominciare dal presidente della Puglia che, a sorpresa, si dichiara pronto a valutare una sua personale candidatura. «Decideremo tutti insieme» spiega, ma la decisione sembra già presa.
<p>Vendola potrebbe capeggiare la lista Sl nel sud ma anche nella circoscrizione del nord est. Se eletto a Strasburgo, però, opterebbe per la presidenza della Puglia, dove intende ricandidarsi nel 2010.<br />
Sarebbero in corso (oltre alla riconferma degli eurodeputati uscenti Frassoni, Musacchio, Guidoni, Fava, Locatelli) trattative per assicurarsi alcuni candidati di grido, come Antonello Venditti, Margherita Hack, Moni Ovadia, Andrea Camilleri, mentre Marco Pannella potrebbe trovare ospitalità da indipendente. Il segretario del Prc Paolo Ferrero - che presenterà un`altra lista insieme a Oliviero Diliberto boccia subito i rivali, «a Strasburgo si divideranno fra tanti gruppi diversi». Che invece ricevono la benedizione di Occhetto, l`uomo della Bolognina che oggi si ritrova insieme a tanti che all`epoca osteggiarono la sua svolta. «Non c`è incoerenza – assicura l`ex segretario del Pds - perché finalmente, come auspicavo, c`è una sinistra unita. lo ne sarò il mentore critico».<br />
<br/>fonte: <a href="http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=L3G81">La Repubblica - U.R.</a>Gianfranco ROTONDI: No ad altri soci fondatori del Pdl, piccoli partiti si uniscano per la costituente.2008-11-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382884Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Ministro Attuazione del programma (Partito: PdL) <br/><br/>Benvenuto alla Santanche' e alle personalita' che sceglieranno il Pdl, ma nel partito serve un chiarimento: non possiamo sciogliere i nostri partiti e poi favorire la fondazione di un partito al giorno. I soci fondatori del Pdl sono Forza Italia e Alleanza Nazionale, poi hanno aderito Dca, Azione sociale, Psi, Pri e il presidente Dini. Per noi l'elenco si chiude qui o il banco salta. Ritengo, anzi, che i partiti fuori da Forza Italia e An, per quanto piccoli, rappresentano culture omogenee e potranno anche decidere di unirsi riducendo a tre i soggetti costituenti. L'ultima cosa che potremo accettare e' una frammentazione artificiale che e' tutto il contrario del Pdl<br/>fonte: <a href="http://iltempo.ilsole24ore.com/adnkronos/?q=YToxOntzOjEyOiJ4bWxfZmlsZW5hbWUiO3M6MjE6IkFETjIwMDgxMTIzMTI1NTUwLnhtbCI7fQ==">Il Tempo</a>Gianfranco ROTONDI: Costruiremo la cosa azzurra nel Pdl; disposti ad accogliere socialisti, liberali e forze minori di destra, centro e sinistra.2008-11-22T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382887Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Ministro Attuazione del programma (Partito: PdL) <br/><br/>La prossima settimana costituiremo la cosa azzurra nel Pdl. Dentro il Pdl noi siamo pronti ad incontrare socialisti, liberali, forze minori di destra e di centro e di sinistra che oltre ad An e Fi sono entrate nel Pdl per cambiare la politica italiana. La prossima settimana provvederemo a semplificare il quadro interno, non ci saranno piu' la Dc, il Psi e il gruppo di Dini.Stiamo lavorando ad una cosa nuova, una cosa azzurra.<br />
Contiamo di rappresentare nel Pdl una realta' piu' coesa in cui ci sia il dna dei democratici cristiani e le culture che hanno fatto grande l'Italia, quella democristiana, quella socialista, quella liberale, anche la destra.<br/>fonte: <a href="http://www.asca.it/moddettnews.php?idnews=792592&canale=ORA&articolo=PDL:%20ROTONDI,%20PROSSIMA%20SETTIMANA%20COSTITUIREMO%20LA%20COSA%20AZZURRA">ASCA</a>Antonio POLITO: Europee, una nuova legge-truffa2008-10-28T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it381792<br />
La riforma del sistema elettorale per le europee che è approdata ieri in Parlamento è una nuova legge truffa. Come quella celebre, tenta di cambiare le regole del gioco alla vigilia della partita, adattandole agli interessi dei giocatori. Come il Porcellum, tenta di annullare il diritto di scelta da parte degli elettori dei propri eletti. Si propone di introdurre uno sbarramento del 5% nell’elezione di un parlamento, come quello di Strasburgo, che non deve eleggere un governo, nel quale quindi le cosiddette esigenze di governabilità non sussistono. Si propone di eliminare il voto di preferenza, affidando ai capi partito la scelta di ogni singolo parlamentare, che così diventa un suo impiegato, non un eletto del popolo. Sopratutto, mira a far sparire interi partiti (’Udc) o a impedire la ricostruzione di partiti che rappresentano una parte della società italiana (la sinistra radicale).
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È difficile dirla meglio di come l’ha detta ieri Riccardo Nencini, il segretario del Partito socialista, in una lettera aperta a Napolitano. La truffa è fondata su tre falsi. Il primo: si sostiene che il voto di preferenza non esiste negli stati dell’Unione europea, mentre 18 stati su 27 lo conservano. Secondo: si sostiene che ogni stato dell’Unione ha uno sbarramento elettorale, mentre solo 10 stati su 27 hanno forme di sbarramento "diretto". Terzo: si sostiene che non viene tradita la Costituzione italiana, mentre gli articoli 56 e 58 della Carta parlano di suffragio «universale e diretto». Dove diretto sta per la possibilità dell’elettore di scegliere l’eletto. È una legge contro la quale è giusto ribellarsi. Nelle forme parlamentari più incisive. Compreso l’ostruzionismo. Perché la lista bloccata e la conventio ad excludendum sono ferite gravi inferte al sistema rappresentativo. Il Pd, che a lungo è sembrato indeciso su questa battaglia, forse nella speranza di lucrare qualche "voto utile" dalla riforma, ieri si è espresso in maniera molto netta: «E un attacco alle più elementari regole democratiche e mina il concetto stesso di rappresentanza nelle sedi parlamentari: il Pd utilizzerà tutti gli strumenti parlamentari per opporsi a questo furto di democrazia ai danni dei cittadini». Se lo farà davvero, farà il suo dovere. <br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=JONYD">Il Riformista - Antonio Polito</a>Ugo Intini: PS: Sono amareggiato, mai successa una cosa del genere da noi.2008-07-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it357517<br />
Montecatini Terme - <b>Un timido applauso sommerso da una salva di fischi e di 'buu': così la platea del congresso del Partito Socialista ha accolto il segretario del Pd, Walter Veltroni, appena entrato nella sala del Palacongressi di Montecatini Terme dov'è in corso l'assise del Ps.</b><br />
"Vai a casa!", gli hanno gridato alcuni militanti, mentre Ugo Intini, che stava parlando in quel momento dal palco, si è detto "amareggiato" per l'episodio: "Non è mai successa una cosa del genere ad un'assemblea socialista, siamo un partito democratico, siamo abituati a discutere con tutti", ha aggiunto subito dopo. Intini ha quindi annunciato che avrebbe detto cose poco gradite alle orecchie del leader del Partito Democratico: e successivamente ha attaccato sul tema della giustizia, affermando che "il Pd ha fatto paura a chi temeva una magistratura politicizzata", e definendo Di Pietro "un ostacolo insormontabile alla costruzione di una sinistra normale".<br />
<b>Mezz'ora prima dell'arrivo di Veltroni, anche l'esponente dell'Italia dei Valori Fabio Evangelisti era stato accolto dai fischi della platea dei delegati</b>: anche in quella circostanza la speaker Maria Rosaria Manieri ha richiamato all'ordine i presenti.
<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.apcom.net/newspolitica/20080705_120400_52961ca_42641.html">Apcom</a>Enrico BOSELLI: ''Lascio la guida del Partito Socialista''.2008-04-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it331734Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: La rosa nel pugno) <br/><br/><br />
Roma, 14 apr. - Enrico Boselli lascia la guida del Partito socialista e attacca Walter Veltroni: "Ha spalancato del governo le porte a Berlusconi e gli ha consegnato il Paese per 10 anni". <br />
Boselli, commentando i risultati delle elezioni, sottolinea che siamo di fronte "alla piu' grande sconfitta dal '48 ad oggi". <br />
Continua l'attacco di Boselli al Pd: "Grazie a Veltroni Berlusconi ha ottenuto due maggioranze blindate sia alla Camera che al Senato. <br />
Attendiamo la fine delle votazioni ma all'interno di questa durissima sconfitta della sinistra ci siamo pure noi".<br />
E da qui la decisione del segretario del Ps di lasciare la guida del partito: "Non credo saro' piu' io a guidarlo ancora".<br />
Come sara' dunque l'Italia dei prossimi anni? "Berlusconi -ribadisce Boselli- dispone di due maggioranze assolute.<br />
La responsabilita' di Veltroni e' gravissima: per tutta la campagna elettorale ci hanno parlato di pareggio, poi di una rimonta ed eccoci qua".<br />
A questo punto, osserva Boselli, "si impone una riflessione da parte del partito" ma e' evidente che a guidarlo non sara' piu' lui.
<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.adnkronos.com/IGN/Politica/?id=1.0.2072242522">Adnkronos</a>Enrico BOSELLI: «Veltroni bugiardo, alla sinistra e ai laici propongo un patto» - Intervista2008-04-10T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it331662Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: La rosa nel pugno) <br/><br/><b>Enrico Boselli, candidato premier per il partito socialista. Veltroni sostiene che lei sia andato a bussare alla porta di Bertinotti e Casini, dopo il rifiuto del Pd.</b><br />
Veltroni è un bugiardo e mente a 48 ore dal voto. Non ho mai bussato né alla porta di Bertinotti né a quella di Casini. E' in gioco la mia onorabilità e credibilità, quella del mio partito.<br />
Visto che Veltroni ha parlato a Porta a porta, ho chiesto alla Rai il diritto di replica. E ho offerto a Veltroni un contraddittorio per spiegare agli italiani cosa divide il Pd dal Ps: non la questione dei seggi, ma la politica. Per esempio i sette punti del patto laico.<br />
<b>Proponete alla sinistra un patto laico in sette punti, fra cui la revisione della legge 40, la Ru486, i Pacs.</b><br />
Lo proponiamo anche a Veltroni, ma sappiamo che lui non lo firmerà. <br />
Lo proponiamo anche a Bonino e Pannella. <br />
Il punto è questo: Bertinotti ha detto di temere per la laicità di questo paese e di voler stabilire un rapporto con noi dopo il voto.<br />
Io dico: sottoscriviamo subito questo patto. Chi firma questi sette punti si impegna a sostenerli.<br />
Tutte questioni che i partiti socialisti d'Europa sostengono convintamente.<br />
<b>Provoca Veltroni?</b><br />
Vorrei capire, a due giorni dal voto, cosa pensa il Pd dei diritti civili. Penso di non essere l'unico.<br />
<b>C'è scritto nel programma.</b><br />
Lì c'è meno della metà della metà di quello che c'era nel programma di Prodi, non lo firmerebbe neanche Rajoi, il leader della destra spagnola. <br />
Quello che sappiamo è quello che pensa Veltroni: nella capitale, da sindaco, ha impedito di istituire il registro delle unioni civili.<br />
<b>Il Ps a Roma presenta un sindaco alternativo a Rutelli...</b><br />
Franco Grillini, leader delle battaglie dei diritti civili, che ha uno slogan giusto: 'voti Rutelli, scegli Ruini'.<br />
Roma non si può limitare ad avere candidati come Rutelli, Alemanno, Storace. <br />
Un tempo li avremo definiti i clerico-fascisti.<br />
Ma Grillini ha già fatto capire che, al secondo turno, farà gli accordi con Rutelli. <br />
<b>I nostri voti non sono gratis.</b><br />
Grillini sostiene che il Pd eleggerà 120 cattolici estremisti. Tanto conta la lobby clericale?<br />
Tanto, a leggere il programma. Ripeto: ha impedito che si istituisse il registro delle unioni civili.<br />
Un gesto che ha creato molto sconcerto. <br />
Un gesto di disprezzo per 60mila persone che aspettavano questo riconoscimento.<br />
Per questo ci sono tanti compagni della sinistra, anche del Prc, che votano Grillini sindaco. <br />
Poi c'è Rutelli, l'uomo del referendum sulla legge 40.<br />
Nello schieramento della sinistra, in quell'occasione, ci furono due risposte: una, quella di Rutelli, che applicò alla lettera le indicazioni di Ruini. <br />
L'altra, quella di Prodi, il cattolico liberale, che disse no a Ruini. <br />
Quel no fu coraggioso. Se a Prodi ne ho perdonate tante è anche perché lui, in quel momento difficile, disse 'no, io vado a votare'.<br />
<b>Veltroni ha offeso la sua credibilità, dice. Più dei manifesti di Milly D'Abbraccio, con un culo in primo piano?</b><br />
Milly D'Abbraccio, che si candida a Roma, mi ha chiesto scusa. Veltroni no. Molto più donna d'onore lei.<br />
<b>
Farete un patto con l'arcobaleno all'opposizione, se riuscirete ad andare in parlamento?</b><br />
Primo: andremo in parlamento. Quindi, secondo: facciamolo ora questo patto.<br />
I sette punti non sono questioni dei socialisti, sono punti comuni per una battaglia laica.<br />
Fosse solo per noi, ci metteremo un mucchio d'altra roba: 8 per mille, concordato...<br />
<b>Abolizione del concordato? In questa campagna la chiedono solo i trozkisti.</b><br />
No, non è questo. Noi facciamo una battaglia per i diritti.<br />
Gli italiani debbono avere i diritti degli altri cittadini europei.
<br />
<b>A proposito, Paul Rasmussen, presidente del partito socialista europeo, ha fatto gli auguri al Pd.</b><br />
Anche a noi, l'unico partito socialista in Italia. E anche più affettuosi. <br />
Abbiamo ricevuto un messaggio di Georgios Papandreu, il presidente dell'internazionale socialista, e di Martin Schultz, capogruppo del Pse al parlamento europeo.<br />
<b>
Gli auguri del Pse al Pd significano che il Pse sostiene il Pd, anche se non si iscriverà al Pse?</b><br />
Lo chieda al Pse.<br />
<b>Lo chiedo a lei, membro Pse.</b><br />
Di certo io non ho mai chiesto l'espulsione di Fassino dal Pse. <br />
Ma la collocazione in Europa non è un problema mio, è loro.<br />
Il Pd non è né carne né pesce.
<br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=HQN13">Il Manifesto - Daniela Preziosi</a>Franco GRILLINI: (PS): LAICITA' E' MATRIMONIO UGUALE PER TUTTI.2008-04-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it331645Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: SDSE) <br/><br/><br />
<b>"La soluzione migliore è quella del leader socialista Zapatero in Spagna"</b> <br />
Franco Grillini, candidato sindaco per il Comune di Roma per il partito socialista, ha dichiarato oggi, dopo la sottoscrizione del “Patto per la laicità” proposto dal Partito socialista ai partiti italiani, di essere favorevole ad una “soluzione zapaterista” sull’annosa questione del riconoscimento delle unioni di fatto.<br />
“La soluzione migliore”, ha dichiarato Grillini, “è quella del leader socialista Zapatero in Spagna, che ha fatto la riforma più radicale al mondo rendendo il matrimonio uguale per tutti, stabilendo così che il principio di uguaglianza fra i cittadini viene prima di ogni altra considerazione". <br />
"Ci sono anche altre soluzioni - continua Grillini -, come quella francese per il Pacs, o quella danese che ha creato un istituto matrimoniale apposito anche per gli omosessuali, ma io preferisco che ci sia un unico istituto matrimoniale, uguale per tutti, che stabilisca una buona volta il principio che tutti i cittadini sono uguali, e sono tutti di ‘serie A’.” <br />
Grillini ha ricordato inoltre che durante il suo mandato come deputato ha presentato una proposta di legge per introdurre anche in Italia la “soluzione zapaterista”, che apre il matrimonio anche alle coppie dello stesso sesso.<br />
Al movimento gay italiano, infine, Grillini ha detto: “Basta chiedere trenta se si vuole cento, per poi trovarsi alla fine ad ottenere zero, come è accaduto in Italia dopo l’orgia di Pacs, Dico, Cus, che sono stati solo fumo negli occhi allo scopo di non concedere nulla.<br />
Occorre chiedere cento perché è cento il nostro obiettivo.<br />
Il movimento gay in Italia deve dire con chiarezza quello che vuole (e per fortuna ultimamente lo sta facendo) e i partiti devono capire finalmente che queste richieste non sono più negoziabili.<br />
Ci sono stati dieci anni di negoziati inutili, ora non c’è più possibilità di mediazione alcuna”.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.gaynews.it/view.php?ID=77450">gaynews.it</a>Enrico BOSELLI: IL PROBLEMA DEL PD E' ELIMINARE I SOCIALISTI.2008-03-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it331156Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: La rosa nel pugno) <br/><br/><br />
Siena - "Perche' Di Pietro e non Boselli? Perche' l'alleanza con Di Pietro consente a Veltroni e al Partito Democratico di lisciare il pelo all'antipolitica".<br />
Questa la spiegazione che il segretario del Partito Socialista, Enrico Boselli, ha dato del rifiuto del Pd di fare un accordo con i socialisti, parlando ad una manifestazione che si e' svolta nella tarda serata di ieri a Siena.<br />
"Indubbiamente quando uno ha Bassolino nel proprio partito fa fatica - ha aggiunto -.<br />
E poi Veltroni nelle sue liste ha i campioni della vecchia Democrazia Cristiana. <br />
La casta sta li'. <br />
Il fatto di avere Di Pietro alleato consente che nessuno apra il problema".<br />
Anche sulla presenza dei Radicali nelle liste del Partito Democratico Boselli ha una sua tesi: "la Bonino e' un modo per far dimenticare che c'e' la Binetti.<br />
Il Pd e' la rappresentazione di tutto e il contrario di tutto. <br />
Per quanto ci riguarda - ha proseguito Boselli - ci muoviamo sul terreno riformista.<br />
Siamo un'offerta in qualche modo alternativa. <br />
Direi che la nostra esistenza fisica ricorda loro che non sono socialisti. <br />
E che forse non lo diventeranno, perche' il Pd non e' in grado di scegliere dove stare. <br />
Il problema e' di eliminarci, eliminare fisicamente la ingombrante presenza, non tanto di noi personalmente, ma di un partito socialista che, con la sua sola stessa esistenza, ricorda tutta una serie di vicende". <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.agi.it/firenze/notizie/200803291023-cro-rt11014-art.html">AGI</a>Enrico BOSELLI: Punto sul web2008-03-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it331120Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: La rosa nel pugno) <br/><br/><br />
<b>Per avere uno spazio visto che siamo stati oscurati</b><br /><br />
BOLOGNA - Il candidato premier del Partito socialista Enrico <b>Boselli punta sul web</b> per il rush finale della campagna elettorale. <br />
Oggi a Bologna, dove il suo camion ha fatto tappa, ha presentato il blog e i siti Internet che lo sostengono.<br />
'La nostra iniziativa si rivolge soprattutto ai giovani, che sono ai margini della campagna elettorale.<br />
Ma anche per avere uno spazio visto che noi siamo stati oscurati'. <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/italia/news/2008-03-29_129164010.html">ANSA</a>Enrico BOSELLI: UN IMBROGLIO PARLARE DI VOTO UTILE2008-03-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it331117Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: La rosa nel pugno) <br/><br/><br />
''Resto incredulo quando sento Berlusconi o Veltroni, o altri esponenti di primo piano del Pdl e del Pd, parlare di voto utile o di voto disgiunto''. <br />
Lo ha detto il candidato premier del Partito socialista, Enrico Boselli, in un comizio a Ferrara, dove ha fatto tappa oggi con il truck 'Corre il vento socialista'.<br />
Il leader socialista ha duramente criticato quanti, come Veltroni e Berlusconi, parlano di 'voto utile'.<br />
''Questi signori -ha detto- accanto alla parola voto mettono una serie di aggettivi.<br />
Ma questo non e' possibile, e' un imbroglio perche' il voto e' libero, e basta''.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.adnkronos.com/IGN/Politica/?id=1.0.2021080670">adnkronos.</a>Gianni DE MICHELIS: (PS), AFFRONTIAMO LA SFIDA IN POSIZIONE AUTONOMIA2008-03-21T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it330691Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: Gruppo socialista al Parlamento europeo) <br/><br/><br />
<b>"Quella che stiamo affrontando e' una campagna elettorale, piu' che difficile, complicata. La fine del bipolarismo bastardo o coatto, che dir si voglia, rende difficile per gli elettori fare la propria scelta. <br />
Tale difficolta' in Sicilia, se possibile, e' ancora maggiore".</b> <br />
Lo dice Gianni De Michelis, capolista in Sicilia per il Partito socialista alla Camera dei deputati.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.adnkronos.com/IGN/Politica/?id=1.0.1997809952">Adnkronos</a>Enrico BOSELLI: «Bravo presidente, c'è aria di regime» - Intervista2008-03-21T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it330661Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: La rosa nel pugno) <br/><br/><br />
Enrico Boselli, candidato premier dei socialisti, è convinto che superare l'ostacolo dello sbarramento al 4 per cento non è mission impossible: <i><b>«C'è una grande incertezza nel Paese, il numero degli indecisi resta alto, e noi vogliamo e dobbiamo riuscire a catturare una fetta di questo consenso non ancora assegnato».</b></i><br />
<b>E in termini calcistici un "aiutino", onorevole Boselli, ve l'ha dato addirittura il presidente Napolitano che ha bocciato l'opzione del voto utile...</b><br />
«Quelle del presidente della Repubblica sono parole giuste e spero che in questo modo si metta fine ad una indegna campagna orchestrata da Pdl e Pd per fare in modo che gli italiani considerino utile solo il voto dato a Veltroni o a Berlusconi.<br />
Come ha detto il capo dello Stato, nessun voto è inutile e soprattutto deve essere un voto libero.<br />
Del resto lo percepiscono tutti: siamo di fronte ad una vera e propria aria da regime».<br />
<b>D'accordo, nessun voto è inutile.<br />
Ma perché dovrebbe essere utile quello dato al Ps?<br />
Un riflesso nostalgico per mantenere la tradizione socialista? <br />
Il Pd sostiene di averla fatta propria...</b><br />
«Falso. Il Pd, al contrario, dei socialisti se ne vergogna, si vergogna della loro storia, che invece non è né piccola né inin-fluente.<br />
Vede, non c'è soltanto il problema - che pure esiste - di evitare che il nostro sia l'unico Paese europeo privo di un Partito socialista, cosa che comunque è un problema perché si configura come l'ennesima anomalia italiana.<br />
Il punto vero è che è importante votare per i socialisti perché possiamo essere utili al Paese.<br />
Su almeno tre punti. <br />
Con i socialisti si difende la scuola pubblica, che è la risorsa più importante dell'Italia e che invece si contraddistingue per professori peggio pagati e studenti peggio educati.<br />
Con i socialisti si allargano i diritti civili come in Spagna. <br />
Da noi non c'è il divorzio breve, si contesta la legge 194 sull'interruzione di gravidanza, non c'è una distinzione chiara tra Chiesa e Stato.<br />
Infine noi socialisti vogliamo che anche chi ha un lavoro flessibile sia tutelato con adeguati ammortizzatori sociali».<br />
<b>E dove pensate di pescare voti, dal Pdl o dal Pd? <br />
La vostra campagna elettorale sembra orientata soprattutto alla polemica con Veltroni...</b>
«Non siamo teneri con l'uno ma neanche con l'altro, valgano le accuse che ho rivolto Berlusconi sull'Alitalia invitandolo a non raccontare barzellette. <br />
Certamente Veltroni ha scelto la strada di tentare di cancellare i socialisti dalla vita politica italiana.<br />
Questo è chiarissimo e per questo siamo molto netti con lui.<br />
Ma più che altro il leader Pd ha imboccato la strada che condurrà la sinistra alla più dura sconfitta della sua storia. <br />
In più il Pd è un supermarket della politica, una pessima imitazione del berlusconismo: basta guardare le candidature, una cosa a metà l'Isola dei Famosi e Beautiful».<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/view.php?id=119130">Il Messaggero</a>Enrico BOSELLI: Alitalia. Non si può fare campagna elettorale sulla pelle dei lavoratori.2008-03-20T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it330643Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: La rosa nel pugno) <br/><br/><br />
<i><b>Ultima provocazione di Berlusconi: i miei figli interessati all'acquisto.</b></i><br />
Più che una proposta quella di Berlusconi sembra essere l’ultimo coup de teatre per raccogliere voti salvo poi, una volta a Palazzo Chigi, scaricare le colpe di un eventuale fallimento sul governo precedente.<br />
“L'unica offerta è quella di Air France, le altre non esistono".<br />
Ha affermato il presidente della compagnia aerea italiana, Maurizio Prato. <br />
Parole che suonano come una bocciatura della proposta appena lanciata dal leader della Pdl di un prestito ponte (chiesto al governo) per appoggiare una cordata di imprenditori-banche in cui dovrebbero essere compresi anche i figli del Cavaliere. <br />
<b>“Non si può fare la campagna elettorale sulla pelle dei lavoratori dell’Alitalia”.</b>
Afferma Enrico Boselli.<br />
“Apprezzo la generosità di Berlusconi che offre soluzioni fantasiose alle giovani lavoratrici precarie e oggi alla compagnia di bandiera – continua Boselli - ma è lecito chiedersi anche <b>come mai fino a oggi nessuno</b>, oltre AirOne si sia fatto concretamente avanti.<br />
Anche il mix banche-figli di Berlusconi, rischia di arrivare fuori tempo massimo e così alla fine invece di trattare, anche duramente con Air France – conclude il leader socialista - si rischia solo di far fallire l’Alitalia”.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.partitosocialista.it/site/artId__384/307/News.aspx">partitosocialista.it</a>Enrico BOSELLI: LA CAMPAGNA ELETTORALE HA REGOLE TRUCCATE2008-03-19T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it330589Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: La rosa nel pugno) <br/><br/><br />
<b>"Penso semplicemente che questa campagna elettorale abbia delle regole truccate".</b> <br />
A sostenerlo il candidato premier del Partito socialista, oggi a Bologna a margine della cerimonia di consegna del 'Premio Marco Biagi' istituito da 'Il Resto del Carlino'.<br />
<b>In particolare</b>, Boselli ricorda che <b>"io che sono uno dei candidati premier non potro' avere mai per i prossimi 30 giorni un contradditorio con gli altri candidati.</b><br />
<b>E avrei cose interessanti da chiedere a cominciare da dove pensano di trovare i soldi per realizzare le promesse che hanno fatto".</b><br />
<br/>fonte: <a href="http://www.iltempo.it/adnkronos/?q=YToxOntzOjEyOiJ4bWxfZmlsZW5hbWUiO3M6MjE6IkFETjIwMDgwMzE5MTkyODM0LnhtbCI7fQ==">Adnkronos</a>Enrico BOSELLI: Più facile per noi arrivare al 5% che per Veltroni andare al governo - Intervista2008-03-18T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it330510Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: La rosa nel pugno) <br/><br/>
<br />
<i>Enrico Boselli, leader del Partito Socialista e candidato premier, non sembra mostrare paura rispetto alla gara in solitaria che sta correndo. Anche se si lamenta per il trattamento mediatico che ritiene non sia adeguato.</i><br /><br />
<b>Boselli, la ascoltiamo. Però ammetterà che non si gioca proprio il primo posto.</b><br />
I sondaggi li prendo con le pinze. <br />
Perché due anni fa sballarono completamente. <br />
Veltroni parla di rimonta travolgente, ma ha 8 punti di distacco. <br />
Se lui parla di vittoria, anche io posso parlare di travolgente risultato che ci aspetta.<br />
<b>Diciamo che in termini calcistici lei si gioca il posto Uefa con la Santanchè.<br />
Ha dati diversi?</b><br />
Credo che ci sia un uso politico dei sondaggi. <br />
Quello che so per certo è che c’è una gran parte di elettori che ancora non ha scelto e che noi possiamo arrivare tranquillamente al 5-6%.<br />
I sondaggi dicono che state intorno al 2%.<br />
Non lo considero uno scenario realistico.<br />
<b>Suvvia Boselli, il 5-6% è tanto.</b><br />
Allora mettiamola così: è più facile che io prenda il 5% piuttosto che Veltroni vada a palazzo Chigi.<br />
<b>In molti si aspettavano che sarebbe andato al loft per pregare Veltroni di avere 5-6 deputati.</b><br />
<b> Sarebbe stato più comodo, no?</b><br />
I retroscena che disegnavano questa mia salita in ginocchio erano tutti suggeriti da Goffredo Bettini.<br />
Io vado da solo perché, come ha detto Emma Bonino, non sono un accattone.<br />
<b>Veltroni le aveva fatto una proposta?</b><br />
La stessa umiliante proposta che ha fatto ai Radicali.<br />
Ma noi abbiamo una storia e una forza politica che non vogliamo far scomparire.<br />
<b>Pensa che Veltroni pagherà un prezzo con il Partito Socialista Europeo per non aver fatto l’alleanza con voi?</b><br />
Veltroni non fa parte del Pse.<br />
<b>Però Massimo D’Alema è vicepresidente dell’Internazionale Socialista.</b><br />
E la sua unica attività di vicepresidente la svolge non facendo l’accordo con i socialisti italiani.<br />
<b>Ha proprio il dente avvelenato con Pd…</b><br />
Se per questo ne ho ancora.<br />
<b>Dica.</b><br />
Uno che preferisce l’Idv di Antonio Di Pietro ai socialisti vuol dire che ha scelto un suo marchio di denominazione controllata.<br />
<b>Alcuni sostengono che voi abbiate scelto di andare da soli perché è politicamente sconveniente, ma economicamente redditizio: stando sopra l’1% incasserete diversi milioni di euro di rimborso elettorale.</b><br />
Questa campagna ci costerà circa 4-5 milioni di euro.<br />
2,4 ci arrivano direttamente dai 74mila iscritti che hanno pagato 30 euro ciascuno.<br />
Se avessimo accettato lo scioglimento che ci proponeva Veltroni, avremmo evitato queste spese.<br />
<b>Tre punti del programma del Partito Socialista diversi dagli altri?</b><br />
Scuola pubblica.<br />
Vogliamo realizzare l’agenda di Lisbona e arrivare al 3% del Pil nella scuola e nell’università.<br />
Non è un no alla scuola privata, ma che se la paghi chi la frequenta. <br />
Le tasse, invece, devono finanziare la scuola dello Stato.<br />
<b>Poi?</b><br />
Laicità e diritti. <br />
Noi la pensiamo come Zapatero.<br />
Vogliamo introdurre il divorzio breve, difendere la 194, approvare la legge sulle unioni civili e, soprattutto, rendere chiara la distinzione tra chiesa e Stato.<br />
<b>
Terzo?</b><br />
Applicare il libro bianco di Marco Biagi sul lavoro flessibile.<br />
Noi pensiamo che si possa fare un lavoro flessibile senza dover essere precari.<br />
Vogliamo difendere i 3,5 milioni di giovani che oggi sono precari.<br />
<b>La laicità sembra uno dei temi su cui spingete di più.</b><br />
E non da oggi.<br />
Vogliamo vivere in un Paese dove i diritti aumentano.<br />
<b>E Veltroni non li aumenterebbe?</b><br />
Da sindaco di Roma ha impedito il registro delle unioni civili.<br />
I suoi colleghi di Berlino, Parigi e Londra si vergognerebbero di lui.<br />
<b>A proposito di Roma: Sinistra Arcobaleno e Pd sono divisi alle politiche, ma uniti alle amministrative, mentre voi a Roma in polemica con Rutelli avete candidato Franco Grillini.</b><br />
Rutelli farà peggio di Veltroni.<br />
Sulla laicità Rutelli ha un curriculum che somiglia piuttosto ad un libro nero. <br />
Con Grillini candidato ci sarà una campagna elettorale vera.<br />
<b>Boselli, scommetto che ne ha pure per il Papa che non ha detto nulla sul Tibet…</b><br />
Stavolta la deludo: anche perché non è mai troppo tardi. <br />
<br/>fonte: <a href="http://blog.panorama.it/italia/2008/03/18/boselli-piu-facile-per-noi-arrivare-al-5-che-per-veltroni-andare-al-governo/">Blog_Panorama.it - Vasco Pirri Ardizzone</a>